Apprezzato per l'intensa vocalità e per le considerevoli doti sceniche, Domingo ha al suo attivo un'ampia galleria di ruoli tenorili, soprattutto in opere di lingua italiana, francese e tedesca, e ha occasionalmente interpretato ruoli da baritono (Il barbiere di Siviglia, Simon Boccanegra, Rigoletto), oltre a diverse parti tenorili o baritonali in zarzuele e musical, dando vita a un repertorio tra i più ampi ed eclettici di tutti i tempi (oltre 130 ruoli al giugno 2009). A ciò si aggiunge un'altrettanto vasta frequentazione della musica liederistica e leggera, comprendente soprattutto brani in spagnolo, inglese e italiano (ma anche in tedesco, cinese, francese e persino nell'antica lingua maya). Negli anni novanta la sua fama si è spinta al di là del mondo della lirica grazie ai celebri concerti dei Tre Tenori, tenuti con i colleghi Luciano Pavarotti e José Carreras.
Anni giovanili
José "Plácido" Domingo Embil è nato a Madrid nel 1941 dal baritono Plácido Domingo Ferrer (1907-1987) e dalla cantante di zarzuela Josefa Pepita Embil Echániz (1918-1994) (sebbene alcune biografie citino come anno di nascita il 1934),[2] si trasferisce all'età di otto anni in Messico con la famiglia, che ha una compagnia di zarzuela. Sin da bambino recita nella compagnia dei genitori, studiando nel frattempo pianoforte e dilettandosi nel canto e nella musica in genere (si cimenta anche con la chitarra e la fisarmonica). Entrato al Conservatorio Nacional de Música, studia pianoforte, direzione d'orchestra e composizione, continuando a sviluppare la propria voce da autodidatta. Dal 1956 inizia a esibirsi come pianista, maestro di coro, aiuto direttore d'orchestra e corista nella compagnia di famiglia, dove, all'età di sedici anni, esordisce come baritono solista nella zarzuela Gigantes y cabezudos di Manuel Fernández Caballero, cui seguono numerosi ruoli secondari, sia baritonali sia tenorili, in zarzuele, operette e musical (inclusa la prima edizione messicana di My Fair Lady e i ruoli di Camillo e Danilo ne La vedova allegra).
L'estrema versatilità come musicista e artista di palcoscenico lo porta, sin da giovane, a collaborare con diversi cantanti messicani come pianista e arrangiatore (curando gli adattamenti di vari standard e brani pop americani per artisti latinoamericani) e, nel 1959, a entrare come voce di supporto nella rock&rollband "Los Black Jeans" del giovane César Costa. Nello stesso anno viene accettato nell'Opera Nazionale Messicana al Palacio de Bellas Artes come baritono, acquisendo ben presto anche il registro tenorile ed esordendo in quell'anno nel ruolo di Pascual in Marina, cui seguono numerosi altri ruoli da comprimario in diverse opere (incluse Borsa in Rigoletto con Cornell MacNeil e Norman Treigle e Padre Confessore ne I dialoghi delle Carmelitane). Contemporaneamente lavora come pianista accompagnatore presso il corpo di ballo dell'Opera e si esibisce regolarmente al pianoforte in un programma alla TV messicana. L'esperienza televisiva lo porta a cimentarsi anche come attore, interpretando diversi piccoli ruoli in drammi di Pirandello, Benavente, García Lorca e Čechov.
1960-1990
Decide dunque di indirizzarsi verso il canto e passato definitivamente al registro tenorile, viene ingaggiato dal teatro dell'opera di Monterrey, interpretando numerose parti di supporto durante la stagione 1960-1961, per esordire infine nel ruolo di Alfredo ne La traviata, cui segue, pochi mesi dopo, quello di Arturo in Lucia di Lammermoor a Dallas (accanto a Joan Sutherland), mentre l'anno successivo passa al ruolo di Edgardo nella medesima opera con Lily Pons a Fort Worth. Tra il 1961 e il 1962 divide la carriera tra gli Stati Uniti e Città del Messico, interpretando numerosi ruoli, inclusi Cavaradossi in Tosca e Rodolfo in La bohème). Viene quindi scritturato dall'Opera Nazionale Israeliana di Tel Aviv, dove si esibisce per oltre due anni, in dodici diversi ruoli (inclusi alcuni in ebraico) per un totale di 280 rappresentazioni, guadagnandosi presto la fama di astro nascente del mondo tenorile.
Nel 1965 torna negli Stati Uniti, esordendo il 17 giugno alla New York City Opera come Pinkerton in Madama Butterfly, mentre nel 1966 interpreta il ruolo del titolo nel Don Rodrigo di Alberto Ginastera, in occasione dell'inaugurazione del Lincoln Center for the Performing Arts di New York. Sempre nel 1966 è Faust al San Diego Opera. Allo stesso anno risale la sua prima apparizione per il Metropolitan, in concerto con Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci con Cornell MacNeil al Lewisohn Stadium di Manhattan, che segna l'inizio dell'ormai pluridecennale e saldissimo rapporto tra il celebre teatro newyorkese, che lo ha visto partecipare da allora a ogni stagione, con oltre 40 ruoli e 673 esibizioni fino all'aprile 2015, superando nel 1999 il precedente record di 18 serate di apertura detenuto da Enrico Caruso.[3] Come direttore esordisce al Met nell'ottobre 1984 e fino all'aprile 2015 ha diretto in 151 rappresentazioni.
Al Wiener Staatsoper è Canio in Pagliacci, Manrico ne Il trovatore con la Cossotto e Ivo Vinco e Faust con Siepi e Wilma Lipp nel 1968, Don José in Carmen nel 1969, Don Alvaro in La forza del destino con Siepi, Gustavo (Riccardo) ne Un ballo in maschera e Mario Cavaradossi in Tosca nel 1971, Radames in Aida diretto da Riccardo Muti, Rodolfo ne La bohème, il Duca di Mantova in Rigoletto e Turiddu in Cavalleria rusticana nel 1973, Don Josè in Carmen diretto da Carlos Kleiber con la Obraztsova per la regia di Franco Zeffirelli ripreso dalla Österreichischer Rundfunk e dirige Die Fledermaus nel 1978, Johnson nella Fanciulla del West, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Viscardo di Benevento nel Giuramento (opera) con Agnes Baltsa e Mara Zampieri e dirige Il trovatore nel 1979, Andrea Chénier con Cappuccilli e Fedora Barbieri nel 1981, Otello con Mirella Freni nel 1982, Lohengrin nel 1985, Enzo Grimaldo nella Gioconda nel 1986 e Samson in Samson et Dalila con la Baltsa diretto da Georges Prêtre nel 1990.
Al San Francisco Opera nel 1969 è Rodolfo ne La bohème, nel 1970 è Don José in Carmen e Mario Cavaradossi in Tosca, nel 1971 è Manrico ne Il trovatore con Leontyne Price, nel 1972 esordisce nel ruolo di Vasco da Gama in L'Africaine di Giacomo Meyerbeer con la Verrett, nel 1975 Andrea Chénier, nel 1976 è Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci, nel 1978 Otello con Katia Ricciarelli, nel 1979 Dick Johnson ne La fanciulla del West, nel 1980 Samson in Samson et Dalila con la Verret, tiene un concerto con Pilar Lorengar nel 1984, è Hoffmann in Les Contes d'Hoffmann nel 1987, Vasco da Gama in L'Africaine di Giacomo Meyerbeer con la Verrett nel 1988 e nel 1990 tiene un concerto con Ann Panagulias al Civic Auditorium.
All'Arena di Verona esordisce con Calaf in Turandot di Puccini nel 1969; Don Carlo di Verdi nel 1969, Renato Des Grieux in Manon Lescaut di Puccini nel 1970, Mario Cavaradossi in Tosca nel 1974; è Radames in Aida di Verdi nel 1974 e 1976, Calaf anche nel 1975, Turiddu in Cavalleria Rusticana di Mascagni e Tonio in Pagliacci di Leoncavallo nel 1977. Con la Fondazione Arena partecipa inoltre alla trasferta di Aida a Luxor nel 1987.
Ancora a Milano nel 1971 canta musiche di Verdi in concerto diretto da Claudio Abbado con Gundula Janowitz e Ghiaurov ed è Radames nella prima rappresentazione di Aida con la Cossotto, Ghiaurov, la Arroyo, Cappuccilli e Luciana Savignano diretto da Claudio Abbado nel 1972, inaugura anche la stagione 1972/1973 con Riccardo in Un ballo in maschera, con Cappuccilli diretto da Gianandrea Gavazzeni, è Don Josè in Carmen con la Cossotto, Josè van Dam e la Maliponte diretto da Pretre, Mario Cavaradossi nella prima di Tosca con la Kabaivanska, Antonio Zerbini e Alfredo Mariotti, diretto da Molinari Pradelli nel 1974, Otello con la Freni diretto da Kleiber nella serata d'inaugurazione della stagione 1976/1977 trasmessa in diretta dalla RAI, nelle prime rappresentazioni nel 1980 e nel 1987, Il cavaliere Des Grieux nella prima di Manon Lescaut con Sylvia Sass, Angelo Romero, Piero De Palma e Capecchi diretto da Pretre nel 1978, Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci con Juan Pons diretto da Pretre nel 1981; nello stesso anno partecipa alla trasferta La Scala in Giappone con Otello con Anna Tomowa-Sintow diretto da Kleiber al Teatro N.H.K. di Tokyo, Ernani con Renato Bruson, Ghiaurov, Freni diretto da Muti nella serata d'inaugurazione della stagione 1982/1983, Il principe ignoto (Calaf) in Turandot con Ghena Dimitrova, la Ricciarelli e Rolando Panerai diretto da Lorin Maazel nel 1983, Josè in Carmen nella serata d'inaugurazione della stagione 1984/1985 con Shirley Verrett diretto da Claudio Abbado.
Al Royal Opera House di Londra è Mario Cavaradossi in Tosca con la Jones nel 1971, Don José in Carmen nel 1973 con Kiri Te Kanawa, la Verrett e José van Dam diretto da Georg Solti, nel 1974 è Radames in Aida e Rodolfo ne La bohème con la Ricciarelli, nel 1975 Gustavo (Riccardo) ne Un ballo in maschera con Cappuccilli, la Grist e la Ricciarelli diretto da Claudio Abbado, nel 1976 è Turiddu in Cavalleria rusticana e Canio in Pagliacci, nel 1977 Dick Johnson ne La fanciulla del West diretto da Mehta con Silvano Carroli e Robert Lloyd, nel 1978 Vasco da Gama in L'Africaine con Grace Bumbry, nel 1979 Rodolfo in Luisa Miller con Renato Bruson, la Ricciarelli e diretto da Lorin Maazel, nel 1980 Otello con Margaret Price diretto da Kleiber e Hoffmann ne Les Contes d'Hoffmann con Agnes Baltsa e Ileana Cotrubas diretto da Georges Prêtre, nel 1983 Renato Des Grieux in Manon Lescaut con la Kanawa diretto da Giuseppe Sinopoli e dirige Die Fledermaus con la Kanawa e Hermann Prey, nel 1984 Calaf in Turandot, nel 1985 Andrea Chénier con Giorgio Zancanaro e Anna Tomowa-Sintow e Samson in Samson et Dalila con Agnes Baltsa e nel 1989 Manrico ne Il trovatore.
Nel 1972 è Radamès nella trasferta scaligera nel Nationaltheater (Monaco di Baviera) di Aida diretto da Abbado, con la Cossotto, Cappuccilli e Ghiaurov cantando anche nel Requiem di Verdi e Riccardo di Warwick nella ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi con Cappuccilli. Nel 1974 è Andrea Chénier diretto da Nino Sanzogno, con Angelo Nosotti al Teatro Regio di Torino e canta la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi con la Cossotto diretta da Mehta al Teatro La Fenice di Venezia.
Al Festival di Salisburgo nel 1975 è Don Carlos nella prima rappresentazione di Don Carlo di Verdi direzione e regia di Herbert von Karajan, con la Freni, Anna Tomowa-Sintow, Christa Ludwig, Cappuccilli, Ghiaurov, van Dam e i Wiener Philharmoniker e canta nel Requiem di Verdi diretto da Karajan e nel 1980 è Hoffmann nella prima rappresentazione di Les contes d'Hoffmann diretto da Levine con van Dam ed Edda Moser ripreso anche nel 1981 e 1982.
A Bilbao è Mario Cavaradossi in Tosca con Juan Pons e Mariotti nel 1977, Canio nei Pagliacci con Giorgio Zancanaro e Turiddu in Cavalleria rusticana nel 1978.
Al Teatro alla Scala di Milano nel 1982 è Ernani nella ripresa di Ernani di Giuseppe Verdi con la Freni, Renato Bruson e Ghiaurov diretto da Muti e nel 1984 è Don José nella ripresa di Carmen di Georges Bizet con la Verrett diretto da Claudio Abbado. Nel 1986 canta l'Inno delle Nazioni con la Royal Philharmonic Orchestra nel film documentario 16 giorni di gloria.
Nel 1990 è Otello con Renato Bruson diretto da Myung-Whun Chung all'Opéra National de Paris.
L'interesse alla direzione d'orchestra, abbandonato in seguito al concretizzarsi della carriera canora, ritorna alla luce soltanto a partire dal 1973. Il 7 ottobre esordisce infatti sul podio della New York City Opera ne La traviata.
A partire dagli anni ottanta Domingo intensifica l'attività come direttore, con numerose incisioni discografiche ed esibizioni in alcuni tra i più importanti teatri del mondo (inclusi La Scala, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Arena di Verona, Los Angeles Opera), dirigendo principalmente repertorio operistico, tra cui Tosca, Aida e La traviata, e occasionalmente composizioni sinfoniche o recital. Interessato sin dalla gioventù a tutte le espressioni dell'arte canora, anche in seguito al suo primario impegno nel campo operistico, non trascura le altre forme musicali. Nel 1981 registra la canzone Perhaps Love in un duetto con il popolare cantante folk/popstatunitenseJohn Denver e durante gli anni ottanta incide album musicali di generi più diversi (pop, musical, brani tradizionali), che lo portano, soprattutto negli Stati Uniti, a raggiungere lo status di celebrità anche al di fuori del mondo della lirica, frequentando assiduamente la televisione nelle vesti di cantante, intrattenitore e, occasionalmente, attore, mentre, in campo cinematografico Zeffirelli e Francesco Rosi gli affidano il ruolo di protagonista nelle trasposizioni de La traviata (1983) Otello e Carmen (1984).
1990-2010
L'ambizione di Domingo di portare l'opera e la musica in genere al grande pubblico si concretizza a partire dal 1990, quando, in occasione della finale dei Campionati mondiali di calcio, si esibisce assieme ai colleghi Luciano Pavarotti e José Carreras alle Terme di Caracalla in uno storico concerto benefico a favore della José Carreras International Leukaemia Foundation, dando così inizio al fenomeno dei Tre Tenori, una serie di concerti di grande successo tenuti dai tre nel corso degli anni novanta, spesso in concomitanza con grandi eventi pubblici o sportivi. Nel 1991 affianca Paloma San Basilio in un fortunato concerto tenutosi a Madrid, e alla base dell'album live Plácido e Paloma- Por Fin Juntos, mentre nel 1993 dà vita allo spettacolo Christmas in Vienna (trasformatosi anch'esso in un disco live) assieme a Diana Ross e José Carreras, cui seguono, con cadenza annuale, Christmas in Vienna II, III e IV, che vedono il cantante affiancato da artisti quali Dionne Warwick, Charles Aznavour, Sissel Kyrkjebø, Patricia Kaas, Sarah Brightman, Luciano Pavarotti, Alejandro Fernández, Riccardo Cocciante e Tony Bennett. Continua nel frattempo la sua attività sulla scena, con nuovi esordi (Idomeneo di Mozart, Parsifal, La Valchiria) e la ripresa del suo tradizionale repertorio, nel quale spicca lo storico Otello viennese del 1991, entrato nel Guinness dei primati per gli 80 minuti di applausi e le 101 chiamate al sipario.[4]
Al Metropolitan nel 1991 è Parsifal con Jessye Norman, nel 1991 Dick Johnson nella Fanciulla del west, nel 1993 canta in un concerto che il Met organizza per i venticinque anni con la compagnia di Domingo e Pavarotti ed è Stiffelio nell'opera omonima di Giuseppe Verdi, nel 1994 è Idomeneo, nel 1995 Gabriele Adorno in Simon Boccanegra con Kiri Te Kanawa e dirige Madama Butterfly, nel 1996 Siegmund ne La Valkiria e il conte Loris Ipanov in Fedora con Mirella Freni, nel 1999 è Gherman nella Dama di picche, nel 2000 conte Danilo nella Vedova allegra, con Frederica von Stade, nel 2001 canta in concerto che il Met organizza per il suo sessantesimo compleanno, nel 2002 è Christopher Sly in Sly di Wolf-Ferrari con Maria Guleghina e Juan Pons e dirige Rigoletto con Leo Nucci, nel 2005 Cyrano de Bergerac nell'opera omonima di Franco Alfano, poi Emperor Qin nella prima mondiale di The First Emperor di Dun-Jin diretta da Tan Dun, nel 2007 Oreste in Iphigenie en Tauride, nel 2009 canta nel concerto che il Metropolitan organizza per i suoi quarant'anni al Met, nel 2011 è Nettuno in The Enchanted Island e dirige la Madama Butterfly.
Al Wiener Staatsoper è Parsifal con Kurt Moll e Waltraud Meier nel 1991, Siegmund nella Valchiria con la Meier e Hildegard Behrens nel 1992, dirige La traviata ed è Hoffmann con Natalie Dessay e Barbara Frittoli nel 1993, dirige I puritani con Edita Gruberova nel 1994, Jean in Hérodiade con Juan Pons, Baltsa e Ferruccio Furlanetto, dirige Aida e Carmen ed è Loris Ipanoff in Fedora nel 1995, Idomeneo e Stiffelio nel 1997, dirige Tosca ed è Jean de Leyden in Le prophète nel 1998, Hermann nella Dama di picche diretto da Seiji Ozawa nel 1999, dirige La bohème con Ramón Vargas nel 2003, canta nel Domingo-Gala nel 2007 e nel 2011 è Simon Boccanegra con Ferruccio Furlanetto e la Frittoli. Complessivamente fino al 2011 Domingo ha preso parte a circa duecento rappresentazioni viennesi.
Al Teatro alla Scala di Milano è Dick Johnson nella Fanciulla del west ripresa dalla RAI con Pons, Mara Zampieri, Antonio Salvadori e Pietro Spagnoli diretto da Maazel nel 1991, Parsifal nella serata d'inaugurazione della stagione 1991/1992 diretto da Muti, canta in concerto con Veronica Villarroel nel 1992, il conte Loris Ipanoff nella prima rappresentazione di Fedora con la Freni nel 1993 e nel 1996, Sigmund nella serata d'inaugurazione della stagione 1994/1995 nella Valchiria diretto da Muti, Otello nella serata d'inaugurazione della stagione 2001/2002 con Leo Nucci e Barbara Frittoli diretto da Muti, Samson in Samson et Dalila nel 2002, Vidal Hernando nella prima rappresentazione di Luisa Fernanda di Federico Moreno Torroba nel 2003, Cyrano nella prima rappresentazione di Cyrano de Bergerac con Claudio Sgura e partecipa al concerto per i suoi 40 anni dall'esordio alla Scala eseguendo musiche di Wagner con Nina Stemme diretto da Daniel Barenboim nel 2009, Simon Boccanegra nella prima rappresentazione con Ferruccio Furlanetto diretto da Barenboim e dirige nel concerto della finale del concorso Operalia 2010.
Nel 2010 è stato premiato con il Latin Recording Academy Person of the Year (la stessa organizzazione che distribuisce i Latin Grammy Awards) per il concorso Operalia. All'Opéra National de Paris è ancora Otello diretto da Myung-Whun Chung nel 1992, Mario Cavaradossi in Tosca nel 1994 e nel 1995 diretto da Seiji Ozawa e Parsifal nel 2001. All'Arena di Verona è ancora Canio in Pagliacci nel 1993; nel 1994 è protagonista di Otello, di una Serata di Gala e dirige una recita di Aida; prende parte al gala La Corona di Pietra nel 2004; nel 2009 è protagonista della Serata di Gala per i 40 anni dal suo esordio in Arena; nel 1999 e nel 2009 dirige Carmen, mentre nel 2012 dirige Aida. Con la Fondazione Arena partecipa inoltre alle trasferte a Tokyo con Aida e una Serata di Gala nel 2010, a Muscat con Turandot nel 2011. Nel 2013 è Nabucco, dirige due recite di Rigoletto e una di Aida; è protagonista del Gala Domingo-Harding e del Gala Domingo-Operalia.
Torna nel 2014 protagonista della serata Plácido Domingo canta Verdi.
Al San Francisco Opera esordisce nell ruolo di Jean in Hérodiade nel 1994, tiene un concerto nel Civic Auditorium nel 1996, canta nel concerto Viva! Domingo nel 2000 ed è Cyrano de Bergerac con Ainhoa Arteta nel 2010. Al Royal Opera House di Londra nel 1995 è Stiffelio e il conte Loris Ipanov in Fedora con Maria Guleghina, nel 1996 Siegmund ne La Valkiria, nel 1997 Gabriele Adorno in Simon Boccanegra, nel 1998 Parsifal e dirige La traviata, nel 2000 Arrigo ne La battaglia di Legnano (alla fine della rappresentazione di questo ultimo spettacolo gli è stata conferita la Royal Philharmonic Society Gold Medal), nel 2002 Gherman in The Queen of Spades (al termine delle rappresentazioni di questa ultima opera Domingo celebra trent'anni di apparizioni con il The Royal Opera), nel 2006 Cyrano in Cyrano de Bergerac. Complessivamente fino al 2011 Domingo ha preso parte a duecentotrentadue rappresentazioni londinesi.
Nel 1996 assume la carica di direttore generale della Washington National Opera, mentre nel 2003 è direttore artistico della L.A. Opera, diventandone direttore generale nel 2006. Entrambe le cariche sono state rinnovate sino al 2011. L'età lo porta a sfoltire il proprio repertorio tradizionale, cui però si aggiungono nuovi esordi. Nel 1997 canta in concerto con Ainhoa Arteta al Civic Theatre del San Diego Opera. Nel 1998 è Canio in I Pagliacci a Ravenna, con Juan Pons. Nel 2002 dirige La traviata al Teatro Regio di Parma e nel 2005 l'Aida alle Terme di Caracalla per il Teatro dell'Opera di Roma. Di particolare rilevanza, nel 2005, il ruolo principale in Cyrano de Bergerac di Alfano, opera poco frequentata, recentemente riscoperta proprio grazie all'interesse di Domingo, che ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia nell'ultima fase della sua carriera.
Ai ruoli in teatro si alternano con sempre maggior frequenza esibizioni in forma di concerto, spesso in collaborazione con altri artisti (di particolare rilievo il sodalizio artistico con il soprano Anna Netrebko e il tenore Rolando Villazón, con cui ha cantato in due fortunati concerti al Waldbühne di Berlino nel 2006 e al Castello di Schönbrunn, a Vienna nel 2008, e che ha accompagnato in diverse occasioni in veste di direttore). Nel marzo del 2008 compie il suo 130º esordio interpretando Tamerlano di Handel. Nello stesso anno si esibisce in duetto con Song Zuying alla cerimonia di chiusura delle XXIX Olimpiadi a Pechino e incide il disco Amore infinito, raccolta di brani ispirati alle poesie di Karol Wojtyła. Nell'estate 2009 è direttore artistico della stagione lirica dell'Arena di Verona, dirigendo l'orchestra in alcune serate ed esibendosi come cantante in un gala in suo onore. Nel corso del 2009 partecipa alla celebrazione del 125º anniversario della New York Metropolitan Opera, interpretando Adriana Lecouvreur, opera con cui ha esordito nel 1968 nello stesso teatro.[5], mentre il 24 ottobre di quello stesso anno esordisce nel ruolo baritonale di Simon Boccanegra alla Staatsoper di Berlino.
Dal 2010 al 2014
Nel marzo 2010 gli viene diagnosticato un tumore maligno al colon. Immediatamente operato, si ristabilisce rapidamente, ritornando sul palco, ad appena un mese dall'operazione, con l'interpretazione di Simon Boccanegra alla Scala di Milano.[6] Il 2 agosto 2010 esordisce nel ruolo baritonale di Rigoletto in un'edizione concertistica dell'opera a Pechino, mentre il 4 e 5 settembre dello stesso anno interpreta nuovamente lo stesso ruolo nel film TV Rigoletto a Mantova sotto la direzione di Zubin Mehta e con la regia di Marco Bellocchio. L'evento, girato negli ambienti reali della vicenda, viene trasmesso in diretta, diviso in tre parti (una per ciascun atto), in 148 Paesi.
Nel settembre 2010 canta il ruolo di Pablo Neruda per la prima mondiale del Postino di Daniel Catán alla Los Angeles Opera. Nel 2011 tiene un concerto Auditorio Jardines di Peralada con Virginia Tola, dirige Tosca al Kennedy Center Opera House del Washington National Opera, dirige Roméo et Juliette ed è Simon Boccanegra al Los Angeles Opera (protagonisti Nino Machaidze e Vittorio Grigolo).
Nel 2012 è Simon Boccanegra e dirige Carmen all'Opernhaus Zürich, Athanaël in Thaïs di Jules Massenet e dirige Tosca e Le Cid di Massenet al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, Cyrano in Cyrano de Bergerac al Teatro Real di Madrid, Simon Boccanegra diretto da Daniel Barenboim allo Schiller Theater di Berlino, tiene un concerto con Angel Blue all'Auditorio Nacional di Città del Messico, Pablo Neruda ne Il Postino di Daniel Catán al Teatro Municipal di Santiago e Bajazet in Tamerlano al Salzburger Festspiele.
Durante il 90º Festival Lirico dell'Arena di Verona, dirige due rappresentazioni di Aida, il 28 luglio e il 2 agosto 2012.[7] A settembre esordisce in un nuovo ruolo baritonale, quello di Francesco Foscari ne I due Foscari verdiani all'opera di Los Angeles.
Il 2013 per Domingo si apre all'insegna di tre previsti esordi in ruoli baritonali in opere verdiane: a marzo Giorgio Germont nella Traviata al Met, ad aprile il ruolo del titolo di Nabucco a Londra, e in agosto Giacomo nella Giovanna d'Arco al Festival di Salisburgo (nel ruolo del titolo Anna Netrebko), riprendendo poi il ruolo di Nabucco all'Arena di Verona, nel il festival del centenario, durante il quale dirige l'orchestra in alcune recite.
Ancora nel 2014 doppia un personaggio nel film d'animazione Il libro della vita nel quale canta Cielito lindo nella colonna sonora.
Gli scandali negli anni 2019 e 2022
Nell'agosto 2019 sono state mosse numerose accuse di molestie sessuali contro il tenore spagnolo.[8] Otto cantanti e una ballerina hanno affermato di essere state molestate sessualmente dal cantante in un arco di tempo che va dagli anni ottanta agli anni duemila e l'Associated Press ha riportato che quasi quaranta tra cantanti, danzatori, musicisti, insegnanti di canto e servi di scena hanno assistito a comportamenti sessualmente inappropriati da parte di Domingo.[9] In tutta risposta, la Los Angeles Opera ha cominciato un'indagine privata per esaminare i fatti, anche se le accuse hanno portato alcuni teatri, tra cui la Dallas Opera, a cancellare eventi in cui il cantante si sarebbe dovuto esibire.[10] Dopo essersi ritirato dal Macbeth al Metropolitan in seguito alle accuse, il 2 ottobre 2019 si dimette dalla direzione della Los Angeles, una posizione che occupava dal 2017.[11] Nel 2022 è stato collegato ad una setta di tratta sessuale.[12]
Vita privata
Il padre, Plácido Francisco Domingo Ferrer (8 marzo 1907 – 22 novembre 1987), è stato un violinista e un ex baritono di zarzuela, mentre la madre, Pepita Embil Echániz (28 febbraio 1918 – 28 settembre 1994), è stata un soprano di origine basca, tra le più apprezzate interpreti di zarzuela della sua generazione (esordì al Gran Teatre del Liceu di Barcellona). I due, dopo aver lavorato in molte importanti compagnie di zarzuela spagnole e messicane, si trasferiscono con i figli (Plácido e la sorella Maria José Domingo de Fernandez) in Messico e fondano la Domingo-Embil Company. Il 29 agosto 1957, a soli 16 anni, Plácido sposa la pianista Ana María Guerra Cué, di tre anni più anziana, dalla quale divorzia poco dopo la nascita del figlio José Plácido Domingo Guerra (16 giugno 1958).
Nel 1962 convola nuovamente a nozze con il soprano messicano Marta Ornelas (1935), incontrata anni prima al conservatorio e votata in quello stesso anno come "Cantante messicana dell'anno". Dopo un inizio carriera promettente come cantante d'opera e concertista (spesso accompagnata al piano dal marito), Marta decide tuttavia di abbandonare temporaneamente il mondo musicale per dedicarsi ai figli, Plácido Francisco (21 ottobre 1965), oggi apprezzato compositore noto come Plácido Domingo Jr., e Alvaro Maurizio (11 ottobre 1968). Negli anni novanta, dopo aver lavorato come collaboratrice e manager del marito, ha intrapreso, dal 1991, la carriera di regista di opere liriche (inclusa una fortunata edizione de La traviata nel 2006). Domingo risiede con la famiglia a Teaneck, New Jersey e possiede una casa ad Acapulco. Nel 2010 è stato operato per un carcinoma del colon-retto.
Vocalità
"Il colore della voce è buono, l'espressione lirica gradevole, il repertorio ampio, il professionismo notevole, la musicalità pronta, ma l’estensione rimane faticosa, il volume limitato, la tecnica modesta, la dinamica povera, il temperamento scarso. Più che quelli verdiani, si segnalano alcuni personaggi pucciniani" (Piero Mioli).[13]
Dotato di un timbro scuro e pastoso con suoni caldi e bruniti, congeniale ai ruoli di tenore lirico-drammatico del dramma musicale ottocentesco e verista, unito ad una estensione vocale non attribuibile alla classe vocale tenorile in senso stretto, Domingo ha potuto ampliare il proprio repertorio sino a comprendere ruoli baritonali negli ultimi anni, dimostrando una disinvoltura ed una audacia spesso azzardate (continuando ad esibirsi dal vivo sulle scene, in ruoli spesso estremi, anche dopo i sessant'anni), arrivando a mettere a rischio la propria voce e la propria salute (celebre l'Otello del 2001 alla Scala, quando Domingo, colto da un malore a metà del secondo atto, decise, contro il parere del medico, di portare comunque l'opera fino alla fine).[14]
La versatilità canora, tanto nella tipologia dei ruoli che negli stili musicali molto diversi, e l'uso considerevole dell'organo vocale (fraseggio stentoreo, il padroneggiamento del registro acuto, la frequenza degli impegni musicali anche in età avanzata), se deleteri per molti suoi illustri colleghi (Di Stefano; Carreras), non hanno danneggiato le sue corde vocali, che a oltre settant'anni d'età continuano a sostenerlo nei frequenti impegni a teatro e in studio di registrazione.
Se dopo gli esordi baritonali e nel repertorio zarzuelesco la voce giovanile di Domingo era incentrata sul registro del tenore drammatico, sin da quando, nel 1959, comincia ad interessarsi seriamente al canto, la sua attenzione si sposta verso i ruoli lirici, sviluppando le sue attitudini vocali verso il registro medio e superiore, scoprendo la possibilità di raggiungere il registro acuto.
Negli anni settanta l'artista sviluppa ulteriormente le proprie capacità canore, con una voce estesa, dal timbro ricco e incentrata sul registro di tenore lirico spinto, ma in grado di sostenere ruoli diversissimi tra loro, che lo porta ad alternare ruoli lirico-leggeri quali Nemorino o Almaviva ad altri da tenore eroico (Otello e i primi ruoli wagneriani).
Dalla seconda metà del decennio, con l'intensificarsi dei ruoli drammatici e spinti, la voce acquisisce grande potenza con un irrobustimento del registro centrale a scapito delle note acute, che perdono di lucentezza e ricchezza, e del timbro (cfr. Otello al Teatro alla Scala 1976 e Il trovatore al Wiener Staatsoper 1978).[15]
Con il maturare della propria sensibilità e cultura musicale (anche attraverso i primi impegni come direttore d'orchestra), Domingo comincia a sperimentare le possibilità della propria voce, affrontando ruoli e generi musicali più diversi (la collaborazione con artisti come John Denver o Julio Iglesias; l'incisione del musical The Man of La Mancha e l'ampliarsi del proprio repertorio all'esterno della lirica), e affinando le proprie tecniche interpretative.
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, in seguito all'apparire di alcuni problemi di fonazione (difficoltà nel controllo dei fiati, note acute ingolate e stecche negli acuti cfr. Manon Lescaut al Covent Garden 1983; Turandot al Metropolitan di New York 1988, quando Domingo stecca sul Do acuto nel duetto del secondo atto con Turandot-Eva Marton) dovuti probabilmente all'iperattività e all'eccessiva ecletticità del repertorio, oltre che al naturale avanzare dell'età, ha inizio un profondo lavoro di rieducazione della propria voce, riacquistando lo smalto di un tempo tanto che nei primi anni novanta appare qualitativamente molto superiore a quella di dieci anni prima a detta dei critici[16], mantenendo i caratteri di potenza e ricchezza, accompagnate da un controllo e una ricchezza espressiva inediti che lo sosterranno per i successivi due decenni, malgrado un registro acuto ormai poco praticabile.
All'inizio del nuovo millennio, messi da parte i ruoli più lirici ormai difficilmente praticabili, la voce di Domingo è ritornata verso la fascia tenorile drammatica, con i caratteri dell'Heldentenor, mostrando un canto più attento e maturo in grado di compensare certi limiti vocali posti dall'età.
Nel corso degli anni novanta ha dimostrato un maggior interesse verso i ruoli baritonali (con l'incisione del Barbiere di Siviglia e le sempre più frequenti esecuzioni concertistiche di brani per baritono), culminati, nel gennaio 2007, con l'annuncio dell'intenzione di cimentarsi in alcuni ruoli di baritono verdiano. Ambizione concretizzatasi nel 2009 con il debutto come Simon Boccanegra, seguito, nel 2010, da Rigoletto e da alcuni ruoli baritenorili del repertorio barocco (Tamerlano di Haendel). Nel 2013 debutterà nel ruolo di Giacomo nella Giovanna d'Arco di Giuseppe Verdi al Wien Oper e nel ruolo di Athanael nella Thaïs di Jules Massenet.
Si è spesso discusso se la voce di Domingo sia da classificarsi o meno come autenticamente tenorile, come già si discusse per Enrico Caruso, special modo nella complessa evoluzione vocale nel corso della sua carriera. Da un punto di vista di estensione vocale, Domingo è in grado di emettere note propriamente da basso-baritono e raggiungendo agilmente il Fa1 - Fa grave, mentre ha sempre ottenuto con difficoltà il Do4 - Do di petto, con la quasi totale impossibilità di emetterlo dal vivo già dagli anni ottanta. Questa estensione lo avvicina a baritoni quali Leo Nucci o Thomas Hampson piuttosto che a tenori "puri" come Alfredo Kraus o Luciano Pavarotti, dotati di voce squillante e che raggiungono il Re4 - Re sovracuto, mentre difficilmente scendono oltre il La1. Domingo è dotato comunque di una spiccata cantabilità anche nel registro medio superiore, padroneggiando, almeno in gioventù, anche la fascia acuta (laddove colleghi dalle voci più spiccatamente tenorili, come José Carreras, accusano difficoltà). Viene pertanto generalmente considerato un tenore a tutti gli effetti, seppur dotato di un'ampia estensione verso il registro baritonale e basso.[17][18]
Repertorio operistico
Nei suoi quasi sessant'anni di carriera Domingo ha costruito uno tra i più ampi ed eclettici repertori musicali del Novecento. La già citata poliedricità vocale, unita alla profonda conoscenza e sensibilità musicale e a una naturale propensione per lo studio professionale e le lingue (parla correntemente lo spagnolo, l'italiano e l'inglese, ha eccellenti conoscenze di tedesco e francese), gli hanno infatti permesso di affrontare un numero sconfinato di ruoli (non sempre senza difficoltà o riserve da parte della critica), continuando a cimentarsi in nuovi personaggi anche in età avanzata, sino a raggiungere, nel marzo 2008, la cifra record di 130 ruoli diversi tra opere liriche, musical e zarzuele, 126 dei quali interpretati effettivamente sulla scena (superando così ogni altro tenore passato e contemporaneo). Attorno a una solida base di ruoli lirico-drammatici (Otello di G. Verdi; Tosca di G. Puccini; Carmen di G. Bizet), ha saputo costruire un'immensa galleria di personaggi, interpretando pressoché tutti i più importanti ruoli tenorili del repertorio ottocentesco e verista, ma spaziando dai musicisti barocchi (Gluck; Haendel) sino al Novecento inoltrato e ad autori contemporanei (Franco Alfano; Leigh, The First Emperor di Tan Dun, di cui è stato il primo interprete in assoluto).
Oltre alle innumerevoli interpretazioni di Otello (di gran lunga il suo ruolo più congeniale anche dal punto di vista recitativo, come testimonia lo splendido video dell'ormai storico spettacolo realizzato nel 1991 al Covent Garden sotto la direzione di Solti), Cavaradossi (che ha interpretato più volte di qualsiasi altro cantante) e Don José, per i quali il cantante appare come un punto di riferimento assoluto, sono da citare numerose sue interpretazioni di personaggi pucciniani (Calaf in Turandot, Rodolfo ne La bohème, Pinkerton in Madama Butterfly), verdiani (Alfredo ne La traviata, il Duca di Mantova in Rigoletto, Radames in Aida, Riccardo in Un ballo in maschera) e, negli ultimi anni, wagneriani (Parsifal, Tristano, Lohengrin nelle opere omonime e Siegmund nella Valchiria). Caratteristica di Domingo, è la spiccata predilezione per le incisioni live, nelle quali il cantante mette in luce tutto il proprio talento drammatico (con risultati, a detta di molti, molto superiori alle sue registrazioni in studio), che hanno spesso dato origine a preziose testimonianze video (oltre al già citato Otello, sono da ricordare la spettacolare Turandot diretta da Zeffirelli al Metropolitan e le diverse edizioni di Tosca).
Sin dagli anni giovanili l'artista ha alternato alla carriera teatrale e musicale, frequenti incursioni nel modo del cinema e della televisione, sia nelle vesti di attore che in altri ruoli.
Dopo alcune apparizioni televisive in Messico, partecipa a diversi film-opera di grande successo, inclusa Madama Butterfly (1975) del regista Jean-Pierre Ponnelle (con la direzione musicale di Herbert Von Karajan) e la celebre Tosca (1976) di Gianfranco De Bosio (direttore Bruno Bartoletti). Per le sue spiccate doti recitative e la forte presenza scenica, è stato inoltre spesso protagonista di performance teatrali live destinate ad essere filmate e trasmesse in tv o diffuse i DVD (si contano 4 diverse versioni di Tosca, 6 di Otello, 4 di Carmen, oltre a numerosi altri lavori). Negli anni ottanta è protagonista di alcune tra le più celebri e fortunate trasposizioni cinematografiche di opere liriche, Cavalleria Rusticana, La Traviata, Otello, tutte e tre dirette da Franco Zeffirelli (direzione musicale rispettivamente di Georges Prêtre, James Levine e Lorin Maazel), e inoltre Carmen di Francesco Rosi (direzione di Lorin Maazel). Nel 1984, per la tv messicana, partecipa a uno speciale della storica serie televisiva per ragazzi di Francisco Gabilondo SolerCri-Cri: El Grillito Cantor. Negli anni successivi lavora in diverse produzioni televisive negli Stati Uniti, apparendo come guest star a serial quali I Robinson e The Muppet Show e, in anni più recenti, a I Simpson, e partecipando a numerosi show televisivi (frequente ospite al The Merv Griffin Show e al Tonight Show, protagonista degli special Burnett Discovers Domingo, del 1984, al fianco di Carol Burnett, e The Sound of Christmas, girato a Salisburgo assieme a Julie Andrews e John Denver e premiato con l'Emmy Award).
Da ricordare, nel 1992, l'interpretazione di Cavaradossi nella Tosca nelle ore e nei luoghi di Tosca, girata a Roma "in tempo reale" e nei veri luoghi dove l'opera è ambientata: la Chiesa di Sant'Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant'Angelo.
Lo spettacolo, con la regia di Giuseppe Patroni Griffi, vede impegnati anche Catherine Malfitano (Tosca), Ruggero Raimondi (Scarpia), Giacomo Prestia (Angelotti), Giorgio Gatti (Sacrestano). L'Orchestra Sinfonica di Roma della RAI era diretta da Zubin Mehta.
L'evento trasmesso da Rai 1, premiato con 3 Emmy Awards, ha avuto oltre un miliardo di spettatori nelle televisioni di 107 paesi nei 5 continenti.
Al cinema, dopo un cameo in Moulin Rouge!, è tra gli interpreti del film Beverly Hills Chihuahua.
Figura inoltre tra i produttori della pellicola La otra conquista di Salvador Carrasco alla quale contribuì con il canto di un'aria, la Mater Aterna, con musica di Zyman e parole di Carrasco.
Domingo, La voce d'oro - Plácido Domingo/Nello Santi/New Philharmonia Orchestra, 1973 Sony
Price & Domingo: Verdi & Puccini Duets - Leontyne Price/Plácido Domingo/London Symphony Orchestra/Nello Santi, 1975 Sony
Scotto & Domingo: Romantic Opera Duets - Plácido Domingo/National Philharmonic Orchestra/Kurt Adler/Renata Scotto, 1978 Sony
Domingo & Ricciarelli: Great Love Duets - Plácido Domingo/Gianandrea Gavazzeni/Orchestra of the National Academy of Santa Cecilia/Katia Ricciarelli, 1978 Sony
Domingo - The Opera Collection - Plácido Domingo, 1980 Deutsche Grammophon
Perhaps Love - Plácido Domingo With John Denver - 1981 SONY BMG
Adoro - Plácido Domingo, 1982 SONY BMG
Domingo: Always in My Heart - Siempre en mi corazón - Plácido Domingo/Royal Philharmonic Orchestra/Lee Holdridge/Alf Clausen, 1983 CBS/Sony - Grammy Award for Best Latin Pop Album 1985
The Best of Domingo - Plácido Domingo, 1985 Deutsche Grammophon
Save Your Nights for Me - Plácido Domingo, 1985 SONY BMG
Domingo: Entre Dos Mundos - Plácido Domingo, 1992 SONY BMG
The Domingo Songbook - Plácido Domingo, 1992 Sony
Domingo Favourites - Carlo Maria Giulini/Chor der Deutschen Oper Berlin/Claudio Abbado/Giuseppe Sinopoli/Herbert von Karajan/Los Angeles Philharmonic/Orchester der Deutschen Oper Berlin/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Philharmonia Orchestra/Plácido Domingo/Roger Wagner/Roger Wagner Chorale/Walter Hagen-Groll/Wiener Philharmoniker/Wiener Staatsopernchor, 1992 Deutsche Grammophon
The Best Of Domingo, Kiri Te Kanawa & Pavarotti, 1992 Reader's Digest - disco d'oro negli Stati Uniti ed in Australia
Opera Duets - Agnes Baltsa/José Carreras/London Symphony Orchestra/Plácido Domingo, 1993 SONY BMG
De Mi Alma Latina, 1994 Angel/EMI - disco d'oro in Messico
Early Domingo - Plácido Domingo, 1997 BMG/RCA
Domingo - Album Collection - Plácido Domingo, 1999 Sony
Prelude to a Kiss - Domingo and Fleming - Chicago Symphony Orchestra/Daniel Barenboim/Plácido Domingo/Renée Fleming, 1999 Decca
Domingo, Domingo 101 - 101 celebri arie da opere - Decca
Portrait, Plácido Domingo - Bebu Silvetti/Chicago Symphony Orchestra/Coro di Roma della RAI/Daniel Barenboim/José Colangelo/Nello Santi/Orchester der Deutschen Oper Berlin/ Orchestre national de France/Plácido Domingo/Staatskapelle Berlin/Zubin Mehta, 2004 Warner
Songs, Domingo - 2012 Sony
100 Best Placido Domingo - 1994 EMI
Bretón, La Dolores - Domingo/Matos/Lanza/Beltrán/Ros Marbá/Orquestra Simfonica de Barcelona, 2000 Decca - Latin Grammy Award for Best Classical Album 2000
A Celebration of Christmas, Carreras/Domingo/Natalie Cole, 1996 Elektra/Wea - 10ª posizione in Austria
Truly Domingo - Plácido Domingo, 1996 Deutsche Grammophon
Plácido Domingo Super Hits, 2000 Sony
Opera Heroes: Placido Domingo - 2000 EMI
The Very Best of Placido Domingo - Eugene Kohn/Munich Radio Orchestra/Plácido Domingo, 2003 EMI
The Art of Plácido Domingo - 2004 Decca
Domingo: Moments of Passion - Chor des Saarländischen Staatstheaters/James Levine/John Denver/London Philharmonic Orchestra/London Symphony Orchestra/Lorin Maazel/Luis Cobos/New Philharmonia Orchestra/Plácido Domingo/Royal Philharmonic Orchestra/RSO Saarbrücken, 2006 SONY BMG
Domingo & Giulini - Opera Gala - Carlo Maria Giulini/Los Angeles Philharmonic/Plácido Domingo, 2007 Deutsche Grammophon
Amore Infinito, Placido Domingo - 2008 Deutsche Grammophon
Plácido Domingo - Be My Love - London Symphony Orchestra & Domingo, 1999 Deutsche Grammophon - 2ª posizione in Australia
Christmas In Vienna, Diana Ross, José Carreras & Plácido Domingo - 1993 Sony - 2ª posizione in Austria, 4^ in Olanda e Norvegia e 7^ in Svizzera - Echo, disco di platino in Austria e disco d'oro in Cecoslovacchia
Love Songs and Tangos, 1993 Karussell/Universal - disco d'oro in Germania
Dionne Warwick - Placido Domingo – Christmas In Vienna II, 1994 Sony - 7ª posizione in Austria
Plácido Domingo, Pasión Española, Deutsche Grammophon - 8ª posizione in Spagna - Latin Grammy Award for Best Classical Album 2008
The Three Tenors - Paris 1998 - Levine/Carreras/Pavarotti/Orchestre de Paris/Plácido Domingo, Resorts Productions - 6ª posizione in Francia, 8^ in Austria e 10^ in Svizzera e Nuova Zelanda
Por Amor, 1998 Atlantic/Warner - disco d'oro in Messico
Plácido Domingo: Sacred Songs - Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Marcello Viotti, Domingo & Sissel, 2002 Deutsche Grammophon - 8ª posizione in Danimarca
Plácido Domingo, 100 Años De Mariachi - 1999 EMI Latin - Grammy Award for Best Mexican/Mexican-American Album 2000 - disco d'oro in Messico
Fire & Ice - Berliner Philharmoniker/Plácido Domingo/Sarah Chang, 2001 EMI
The Classical Guide to Domingo - Chicago Symphony Chorus/Chicago Symphony Orchestra/Chorus of the Royal Opera House/Coro di Roma della RAI/Daniel Barenboim/Georges Prêtre/Giuseppe Sinopoli/Julius Rudel/Lorin Maazel/Nello Santi/Orchester der Deutschen Oper Berlin/Orchestra Sinfonica, Orchestra of La Scala Milan/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Orchestre national de France/Plácido Domingo/Riccardo Muti/Richard Armstrong/Staatskapelle Berlin/English Chamber Orchestra/Zubin Mehta, 2004 Warner
Italia ti amo - Plácido Domingo, 2006 Deutsche Grammophon
Pasion Española - Plácido Domingo/Orquesta de la Comunidad de Madrid/Miguel Roa, 2008 Deutsche Grammophon
The Tenor - Plácido Domingo, 2009 Sony
Passión - The Love Album - Plácido Domingo, 2010 EMI
The Plácido Domingo Story, 2010 Deutsche Grammophon
Viva Domingo! - Plácido Domingo, 2011 EMI
Rolando Villazón, Gitano (Zarzuela Arias) - Orquesta de la Communidad de Madrid/Plácido Domingo/Rolando Villazón, 2007 Erato/Warner
Domingo, Forever Domingo - Canzoni e arie d'opera - 1975/1990 Deutsche Grammophon
The Three Tenors Christmas - Plácido Domingo/Luciano Pavarotti/José Carreras, 2000 Sony - disco d'oro negli Stati Uniti ed in Germania e disco d'argento nel Regno Unito
The Essential Plácido Domingo - 1989 Deutsche Grammophon - disco d'oro nel Regno Unito
Nostalgias...Lo Mejor de Mi - Plácido Domingo, 2007 Universal
A Love Until the End of Time - Domingo's Greatest Love Songs - Plácido Domingo, 1981/1985 Sony
Verdi, Stiffelio - Levine/Domingo/Sweet/Chernov, regia Giancarlo Del Monaco 1993 Deutsche Grammophon
Verdi, La Traviata (film del 1983) - Levine/Stratas/Domingo/MacNeil/Gall/Cei/Barbacini/The Metropolitan Opera Orchestra and Chorus, regia Franco Zeffirelli, Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Opera Recording 1984
Gold and Silver Gala with Placido Domingo, 1996 BBC
Symphony for the Spire - Placido Domingo/Jessye Norman, 1992 Kultur
An Evening with Plácido Domingo, 1987 Image
Bernstein in London: Verdi's Requiem, 1970 Kultur
Great Opera Arias - Concert With Domingo, Alagna, Gheorghiu / Royal Opera House, 2008 Kultur
The Metropolitan Opera Silver Anniversary Gala, 1991 Deutsche Grammophon
Attività editoriale
Oltre al suo lavoro come musicista, Domingo ha svolto nel corso degli anni una saltuaria attività come saggista e scrittore, includente testi autobiografici e scritti sulla musica e il teatro.
Anno
Titolo
Casa editrice originale
Pagine
Autore/i
1983
My First Forty Years
Alfred A. Knopf
256
Plácido Domingo
1994
Opera 101: A Complete Guide to Learning and Loving Opera
Hyperion
494
Fred Plotkin, Plácido Domingo (introduzione)
1997
Christmas With Plácido Domingo: Trumpets Sound And Angels Sing
Alfred Publishing Company
80
Plácido Domingo, Milton Okun
1997
Bajo el cielo español (Under the Spanish Sky)
Warner Brothers Publications
84
Plácido Domingo (Recorder), Carol Cuellar (Compiler)
1999
Plácido Domingo — Por Amor
Hal Leonard Corporation
104
Plácido Domingo
2003
Plácido Domingo (Great Voices Series): My Operatic Roles
Primetime Emmy Awards1984 (per Placido Domingo Celebrates Seville della serie Great Performances e 1992 (per The Metropolitan Opera Silver Anniversary Gala 1991 della serie Great Performances)
ALMA Award1998 (per Carmen per la serie Live from the Metropolitan Opera) e 1999 (per Samson and Dalila per la serie Live from the Metropolitan Opera)
«Si è esibito in più ruoli di qualsiasi altro tenore nella storia dell'opera. È fare in modo che la grande musica del passato continui a deliziare gli amanti dell'opera in tutto il mondo.» — Washington, 9 luglio 2002[27][28]
^Dalla biografia nel sito ufficialeArchiviato il 12 ottobre 2007 in Internet Archive.. Fonti non ufficiali asseriscono che egli sia nato nel 1934, basandosi su un commento di Giacomo Lauri-Volpi che, ascoltando la sua interpretazione de La forza del destino del 1961, affermò che nessun ventenne poteva interpretare Alvaro in quella maniera; lo scrittore Daniel Snowman smentì questa affermazione ottenendo il certificato di nascita del tenore dalle autorità madrilene.