Nata in una famiglia non agiata, la madre Molara dovette crescere da sola le tre figlie, inizialmente a causa della partenza come volontario del marito per la campagna di Russia e successivamente in quanto vedova. Katia, ultimogenita, avuta dalla relazione con un altro uomo conosciuto durante un soggiorno lavorativo in Germania, dimostrò sin dall'adolescenza un forte interesse per il canto, svolgendo nel frattempo diversi lavori per sostenersi, tra cui l'operaia in una fabbrica di mangiadischi.[3]
Dalla metà del decennio, però, iniziò a manifestarsi un certo declino vocale che le causerà alcuni insuccessi, anche dovuti alla scelta di ruoli troppo spinti per le sue caratteristiche vocali. Nel 1983 cantò Aida alla Royal Opera House di Londra, forte dell'incisione di due anni prima e dell'irrobustimento della voce, ma fu fischiata a causa della difficoltà negli acuti estremi; tre anni dopo debuttò in modo non felice a Trieste con Norma. È rimasta famosa l'infelice performance alla Scala di Milano del maggio 1989 in Luisa Miller: durante la seconda rappresentazione, la cantante fu così aspramente contestata dal pubblico con grida e fischietti[6] che lei in risposta pronunciò un «Che Dio vi maledica!» dissimulato fra le battute del suo personaggio, ma in realtà rivolto agli spettatori;[7] dopo la rappresentazione, seguita da risse e proteste, la cantante si allontanò dal teatro senza dichiarazioni, il giorno dopo non si presentò affatto e da allora non ha più cantato alla Scala.[8][9]
Nel 2021 è una concorrente della sesta edizione del Grande Fratello VIP, condotta da Alfonso Signorini. La sua partecipazione però è stata al centro delle critiche. Durante la sua permanenza nella casa si è lasciata andare molto spesso a infelici scivoloni e a esternazioni omofobe e razziste, assumendo un comportamento misogino e prepotente verso gli altri concorrenti.[10] Il silenzio da parte della redazione del programma e dello stesso conduttore e la mancanza di provvedimenti nei confronti della concorrente generò su internet una ampia e diffusa protesta tesa a chiederne la squalifica: l’hashtag #fuorikatia sulla piattaforma Twitter diventa trending topic. Alla fine viene eliminata nel corso della quarantaquattresima puntata, con il 24% dei voti a suo sfavore.
Vita privata
Dopo una lunga relazione col tenore José Carreras, durata dal 1972 al 1984,[11] il 18 gennaio 1986, giorno del suo quarantesimo compleanno, ha sposato il presentatore televisivo Pippo Baudo; la coppia si è separata nel 2004 divorziando tre anni dopo.[12] La Ricciarelli non ha avuto figli.
Vocalità e personalità interpretativa
Dotata di una voce di timbro etereo, morbida e luminosa, di una spiccata musicalità e di senso del fraseggio, è celebre per i filati, le smorzature e i pianissimi, ma la mancanza di un'autentica tecnica virtuosistica e la mai completa padronanza tecnica del registro acuto a voce piena[13] hanno destato alcune riserve, oltre ad aver causato un declino vocale relativamente precoce.
«E arrogante nella pienezza e nella duttilità della voce era la protagonista Katia Ricciarelli che ha benedetto la scrittura vocale con un crescendo di intensità emozionante»
^«Splendida Katia Ricciarelli». (Adriano Cavicchi, Lucrezia virtuosa, da Il resto del carlino, 19 aprile 1984)