Si tenne in Italia dall'8 giugno all'8 luglio 1990 e si concluse con la vittoria della Germania Ovest che batté in finale l'Argentina per 1-0.
Terza edizione a 24 squadre, è quella che nelle quattro edizioni complessivamente disputate con tale configurazione fece registrare la media-goal più bassa 115 per 52 incontri pari a 2,21: tale media risulta anche la più bassa fra tutte le edizioni del campionato del mondo disputate – fino al 2022 incluso.
L'organizzazione
Il 19 maggio 1984 il comitato esecutivo della FIFA in riunione a Zurigo assegnò alla Federazione Italiana Giuoco Calcio l'organizzazione del mondiale del 1990,[1][2][3] preferendola alla candidatura dell'Unione Sovietica, a scrutinio segreto per 16 voti contro 4:[1] per l'Italia si trattò di una seconda volta, la prima nel dopoguerra, dato che il Paese mediterraneo aveva già ospitato – e vinto – la seconda edizione nel 1934.[4]
In vista dell'evento, il Comitato Organizzatore Locale (COL) guidato da Luca Cordero di Montezemolo[5] si mosse già agli inizi del 1986, per poi partire ufficialmente coi preparativi nel novembre successivo.[6]
Questa edizione del Mondiale fu per il tempo una delle più avanzate dal punto di vista tecnologico: presso tutte le sedi operative dedicate agli operatori della stampa e dei mass media (la cittadella televisiva di Saxa Rubra, i centri e le sale stampa delle 12 città ospitanti, le tribune stampa degli stadi, la carrozza stampa e conferenze delle Ferrovie dello Stato) furono messe a disposizione tecnologie informatiche e della comunicazione all'avanguardia, di cui fruirono oltre 40 000 operatori accreditati. Le dirette televisive generarono 28 miliardi di contatti.[7]
La FIGC dovette però affrontare la questione degli stadi, la maggior parte dei quali era giudicata inadeguata ad accogliere un simile evento[8]; alcuni di essi vennero quindi riammodernati, mentre altri furono costruiti appositamente, in molti casi con interventi non strettamente necessari o scarsamente lungimiranti, che spesso produssero impianti destinati a rapida obsolescenza, poca flessibilità e funzionalità ed esorbitanti costi di gestione.[7][9] Ciò, unitamente agli abnormi costi complessivi, alle molte infrastrutture incompiute o destinate a precoce abbandono a manifestazione finita, non mancò di dar luogo a polemiche e inchieste[10], dovendosi inoltre registrare ben 24 morti sul lavoro.[7][11] Si segnalarono anche 678 infortuni.[7][12]
Inno ufficiale dell'evento fu To Be Number One di Giorgio Moroder Project, musicata da Giorgio Moroder con testo di Tom Whitlock, la cui versione italiana Un'estate italiana (divenuta nota anche come Notti magiche) fu interpretata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato che ne scrissero anche il testo[13]. Un altro brano diffuso sull'onda del mondiale, soprattutto in Germania era la canzone Go get the Cup interpretata da David Hanselmann[14], usata dall'ARD nei programmi calcistici durante i mondiali[15].
Mascotte ufficiale della manifestazione fu Ciao, ideata dal grafico Lucio Boscardin: la stilizzazione di un calciatore, composto da elementi cubici di colore verde, bianco e rosso, che abbozzava un palleggio e che, scomposto e ricomposto, formava la parola "Italia". Il nome della mascotte fu deciso, in una sorta di referendum settimanale, direttamente dagli scommettitori del Totocalcio tra una rosa di cinque nomi (Amico, Beniamino, Bimbo, Ciao, Dribbly).[16]
Nota bene:nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.
La fase eliminatoria riservò delle sorprese, tra cui l'eliminazione della Francia reduce da due semifinali mondiali consecutive.[24] L'Inghilterra si qualificò da imbattuta e senza subire alcun gol, al pari delle altre potenze europee. L'Italia e l'Argentina, esentate dagli impegni eliminatori, si prepararono tramite le amichevoli e i rispettivi tornei continentali.
In Sudamerica superarono il turno l'Uruguay e il Brasile, seguiti dalla Colombia vincitrice nello spareggio con Israele. La nazionale verdeoro fu vittima di un episodio che ebbe discreta eco: durante la gara contro il Cile il portiere andino Rojas finse di essere stato colpito da un petardo e si accasciò a terra, provvedendo di nascosto a incidersi il sopracciglio con un minuscolo bisturi.[25] Il sangue fece sospendere la partita,[25] ma la truffa venne scoperta e il Cile fu squalificato dai mondiali in Italia e anche da quelli di Stati Uniti 1994. Successivamente il trentaduenne Rojas venne squalificato a vita dalla FIFA.[25][26]
La FIFA, per stabilire le teste di serie, sceglie le nazionali meglio classificate nei due mondiali precedenti. Le rimanenti vengono suddivise seguendo un criterio geografico. Le sei teste di serie, inoltre, vengono attribuite d'ufficio ai gruppi.
Ecco la composizione delle fasce destinate al sorteggio:
Come nella precedente edizione, le 24 squadre nazionali vennero suddivise in 6 gironi da 4 squadre ciascuna. Le 2 migliori squadre per girone e le 4 migliori terze accedevano poi alla fase a eliminazione diretta, che constava di ottavi di finale, quarti, semifinali, e finali per il primo e per il terzo posto.
Gli stadi selezionati per ospitare il mondiale italiano furono 12 e vennero sistemati per ospitare le partite, in ambito geografico a gruppi di 2. Così, per esempio, le 6 partite del gruppo A dell'Italia si giocarono fra gli stadi di Roma e Firenze; il gruppo C, col Brasile testa di serie, giocò le partite negli stadi di Torino e di Genova; il gruppo D, con la Germania Ovest testa di serie, negli stadi di Milano e Bologna. In questo contesto è utile ricordare anche che la testa di serie di ogni girone giocò le sue 3 partite nello stadio principale e più capiente, mentre le altre 3 nazionali disputarono 2 partite nel secondo stadio, e la terza partita in "casa" della testa di serie, secondo un sistema già sperimentato nell'edizione di Spagna 1982; la vincente del raggruppamento, inoltre, aveva poi diritto a giocare il primo incontro a eliminazione diretta (ottavo di finale) nello stadio principale del suo girone.
Furono applicate due deroghe a questo sistema geografico. La prima fu relativa alla partita d'esordio dei mondiali che, come di consueto, vedeva sfidarsi i campioni del mondo in carica contro un'altra formazione del proprio girone. In questo caso l'Argentina affrontò il Camerun a Milano, sede della cerimonia di apertura dei campionati, invece che a Napoli dove avrebbe poi giocato le successive due partite e che era sede, insieme a Bari, delle partite del gruppo B. La seconda deroga riguardò invece un ottavo di finale: l'Inghilterra, che aveva giocato le sue partite del girone F a Cagliari, e nonostante avesse anche vinto lo stesso, per il primo incontro della fase a eliminazione diretta fu dirottata a Bologna.
Riassunto del torneo
Fase a gironi
Gruppo A
Il sorteggio della fase finale del torneo riservò all'Italia padrona di casa il primo incontro del Gruppo A, opposta, in un Olimpico gremito, all'Austria. Nel primo tempo gli azzurri colsero soltanto un palo esterno dalla distanza con Ancelotti, ma nella ripresa la squadra di Azeglio Vicini intensificò gli attacchi e impegnando il portiere Lindenberger in almeno due occasioni nitide, con Donadoni e De Agostini. Al 75' Vicini sostituì Carnevale con lo juventino Schillaci: passarono appena quattro minuti e su un cross di Gianluca Vialli fu proprio il neo entrato a realizzare di testa il decisivo 1-0.[25]
Il giorno dopo i cecoslovacchi risposero con un secco 5-1 agli Stati Uniti, mentre quattro giorni dopo a Roma, tornò in campo l'Italia, opposta agli americani. Dopo 11 minuti di gioco l'Italia passò in vantaggio: su assist di Donadoni, Giannini entrò in area e superò Meola. Al 32' Vialli calciò sul palo un rigore, mentre al 68' furono i nordamericani ad andare vicini al gol su una punizione di Murray deviata da Zenga, il quale si superò anche sul tap-in successivo di Vermes. Finì 1-0 e la Nazionale azzurra poté considerare archiviato il primo turno, così come la Cecoslovacchia che batté l'Austria. Tuttavia, per concludere il girone al primo posto, piazzamento prezioso per continuare a giocare all'Olimpico ed evitare incroci rischiosi (come un eventuale quarto di finale contro i tedeschi), l'Italia avrebbe dovuto superare la Cecoslovacchia, la quale poteva contare su una migliore differenza reti.
L'Italia batté quindi la Cecoslovacchia nel terzo incontro. All'Olimpico aprì le marcature Schillaci, che deviò in porta un tiro da fuori area di Giannini, e raddoppiò nella ripresa Roberto Baggio dopo aver ubriacato la difesa avversaria a suon di dribbling.[25]
Gruppo B
La partita inaugurale dei Mondiali si svolge l'8 giugno 1990 allo Stadio San Siro di Milano fra i campioni in carica dell'Argentina e il Camerun, tornato a disputare un torneo internazionale a otto anni di distanza da Spagna 1982.[32] Di quella squadra facevano parte il trentottenne Milla (che però quel giorno partì come riserva), il portiere N'Kono, il libero Kundé (tutti presenti due edizioni prima) e altri giocatori poco conosciuti al grande pubblico.[33] Dopo un primo tempo concluso a reti inviolate, gli africani restarono in dieci a causa dell'espulsione di André Kana-Biyik all'ora di gioco, ma l'Albiceleste del contestato Maradona, apparsa fin da subito nervosa e condizionata da malanni fisici,[34] non riuscì a beneficiare della superiorità numerica, finendo per subire al 67' il gol dell'1-0 su colpo di testa di François Omam-Biyik: la conclusione non fu potente, ma il portiere Pumpido si fece sfuggire incredibilmente il pallone, che terminò in porta.[35] Il Camerun resistette anche in nove (espulso nel finale Massing per un fallo su Caniggia lanciato a rete) e colse la sua prima storica vittoria ai Mondiali.[25][36]
Il 13 giugno l'Argentina, chiamata a riscattarsi in seguito alla cocente sconfitta nel primo incontro, batté al San Paolo di Napoli l'URSS, la quale iniziò subito a cingere d'assedio la metà campo dei sudamericani.[37] Dopo soli dieci minuti di gioco l'estremo difensore argentino Pumpido si scontrò accidentalmente con Serrizuela, riportando la frattura di tibia e perone, venendo quindi sostituito da Sergio Goycochea: per i biancocelesti sarà la svolta del Mondiale.[38] Peraltro in quell'incontro, diretto dallo svedeseErik Fredriksson, subito prima del vantaggio argentino alla squadra di Valerij Lobanovs'kyi fu negato un rigore dopo che sugli sviluppi di un calcio d'angoloKuznjecov anticipò di testa Basualdo, trovando l'opposizione sulla linea del braccio di Maradona.[25] L'Argentina vinse 2-0, con le reti di Troglio e Burruchaga, i sovietici, finalisti al campionato d'Europa 1988 e già sconfitti dalla Romania con lo stesso punteggio (doppietta di Lăcătuș), furono eliminati, nonostante l'ultima vittoria per 4-0 contro il già qualificato Camerun (che passò il girone da primatista e s'impose 2-1 sui rumeni), mentre il risultato di 1-1 maturato fra Argentina e Romania (all'iniziale vantaggio di Monzón rispose dopo soli cinque minuti Balint) fece qualificare entrambe alla fase ad eliminazione diretta.[39][40]
Gruppo C
Il 10 giugno debuttò il Brasile, vittorioso a Torino per 2-1 sulla Svezia grazie alla doppietta di Careca (cui fece seguito il gol della bandiera messo a segno da Brolin), mentre all'esordiente Costa Rica guidata da Milutinović bastò la rete di Cayasso per avere la meglio sulla Scozia, risultato che non diede per nulla giustizia né all'atteggiamento rinunciatario della Tricolor (che di fatto segnò al primo e unico tiro nello specchio) né all'incredibile mole di occasioni create dai britannici, che per tutta la partita dovettero fare i conti con la loro poca lucidità sotto porta e gli strepitosi interventi del portiere Conejo, che tenne a galla i suoi fino al triplice fischio.[41] Ininfluente ai fini del passaggio del turno si rivelò la sconfitta di misura contro la Seleção nel match successivo (gol di Müller al 33') in virtù della rimonta per 2-1 sugli scandinavi a Genova: Ekström fu bravo a tradurre in rete una respinta centrale di Cayasso su una punizione battuta dal limite dell'area, ma nell'ultimo quarto d'ora di match i gol di Flores e Medford fissarono il punteggio sul definitivo 2-1.
Gruppo D
A Milano la Germania Ovest ebbe vita facile sulla quotata Jugoslavia vincendo per 4-1 grazie alla rete di Völler, due di Matthäus e una di Klinsmann, chiudendo la pratica liquidando gli Emirati Arabi Uniti con un altrettanto convincente 5-1: insieme ai tedeschi passò sia la Jugoslavia che la Colombia, che agguantò la qualificazione con un gol allo scadere di Rincon contro i tedeschi.
Gruppo E
Nel Gruppo E il Belgio sconfisse Corea del Sud (2-0) e Uruguay (3-1), mentre proprio quest'ultimo si assicurò il passaggio del turno al 90' eliminando gli asiatici insieme a Spagna e Belgio con un perentorio colpo di testa di Daniel Fonseca. La Spagna di Luis Suárez chiuse a reti inviolate con l'Uruguay, e Rubén Sosa sbagliò un rigore per i sudamericani
Gruppo F
All'esordio i Paesi Bassi pareggiarono con l'Egitto: dopo essere passati in vantaggio con Kieft, vennero raggiunti a sette minuti dalla fine da un rigore trasformato da Abdelghani. Anche l'Eire, al debutto ai Mondiali, fermò sul pari gli inglesi: al gol di Lineker rispose nella ripresa Sheedy. Si chiusero poi sullo 0-0 gli incontri tra Inghilterra e Paesi Bassi e tra Irlanda ed Egitto, con tutte le squadre ancora a 2 punti con una partita ancora da giocare e in corsa per la qualificazione. Alla fine la spuntarono gli inglesi, che batterono 1-0 l'Egitto con un gol di Wright e passò insieme a Irlanda e Paesi Bassi, le cui posizioni in classifica furono stabilite mediante sorteggio, a favore degli irlandesi.
Fase a eliminazione diretta
Ottavi di finale
Il 23 giugno a Napoli si assistette alla vittoria del Camerun per 2-1 sulla Colombia, e solo dopo 105 minuti di equilibrio la gara si accese nel secondo tempo supplementare: nell'occasione fu ancora Roger Milla a timbrare lo storico accesso di una squadra africana ai quarti, con una doppietta in quattro minuti ai danni del portiere colombiano Higuita; il gol della bandiera per i sudamericani lo firmò Redín. In serata, una tripletta di Tomáš Skuhravý e un gol di Luboš Kubík consentirono alla Cecoslovacchia di battere 4-1 la Costa Rica.
Domenica 24 giugno si disputarono due gare molto attese: Brasile-Argentina nel pomeriggio, Germania Ovest-Paesi Bassi in serata. Buona parte della sfida fra le due squadre sudamericane fu caratterizzata da un assedio brasiliano: Careca, dopo due minuti, seminò mezza difesa argentina, ma fu bloccato da Goycochea; al 18' Dunga colpì il palo, al 52' fu Alemão a cogliere il montante, al 64' ancora Careca mancò il vantaggio di testa. Maradona, più volte colpito dalla difesa brasiliana, a dieci minuti dalla fine,[42] seminando gli avversari, allargò al limite dell'area per Caniggia, che dribblò anche Taffarel per segnare a porta vuota. Vinse l'Argentina per una rete a zero.
A Milano la Germania Ovest superò i Paesi Bassi. Dopo 21 minuti Völler falciò il portiere Hans van Breukelen: dall'episodio nacque un violento battibecco tra l'attaccante tedesco allora in forza alla Roma e il milanista Rijkaard: l'arbitro espulse entrambi, e all'uscita dal campo l'olandese fu colto dalle tv nell'atto di sputare addosso a Völler.[25] Al 52', su cross di Buchwald, Klinsmann segnò, centrando poi un palo alla mezz'ora della ripresa; all'82' Brehme firmò il raddoppio da fuori area. Un rigore di Koeman all'89' servì solo ad accorciare le distanze.
Il giorno seguente, affermazione ai rigori dell'Irlanda sulla Romania (decisiva la parata di Bonner sul tiro di Timofte); gli irlandesi raggiunsero i quarti di finale senza mai né vincere né perdere entro i tempi regolamentari. In serata toccò all'Italia, impegnata all'Olimpico contro l'Uruguay: la gara si risolse nella ripresa a favore dei padroni di casa, grazie a un tiro di Schillaci e a un colpo di testa di Serena su punizione di Giannini.
Gli ottavi terminarono il giorno dopo. A Verona, la Jugoslavia e la Spagna si annullarono fino a un quarto d'ora dalla fine. Poi Stojković portò in vantaggio gli slavi dopo la torre di Kataneć; gli spagnoli pareggiarono immediatamente con l'attaccante Salinas, ma nei supplementari ancora Stojković fu decisivo su punizione per il 2-1 finale. A Bologna, l'Inghilterra soffrì contro il Belgio. Ma a un minuto dai rigori, fu Platt, in semirovesciata, a mandare avanti i Leoni.[42]
Quarti di finale
I quarti di finale presentarono sei squadre europee, una sudamericana e un'africana. A Firenze, l'Argentina fu opposta alla Jugoslavia. Gli slavi restarono in dieci alla mezz'ora, a causa dell'espulsione di Šabanadžović; il risultato rimase però sullo 0-0 per 120 minuti e si procedette ai rigori. Stojković colpì la traversa; Maradona si vide respingere il tiro da Tomislav Ivković. Troglio sembrò condannare la sua squadra, cogliendo il palo. Ma Goycochea, parando i rigori di Brnović e Hadžibegić, guidò i sudamericani in semifinale.[43][44]
L'Italia, la stessa sera, fu opposta al sorprendente Eire di Jackie Charlton. Vicini riconfermò Baggio e Schillaci in attacco. Dopo trentasette minuti ancora Schillaci, su una respinta successiva a un tiro di Donadoni, appoggiò in rete il pallone dell'uno a zero. Il risultato non cambiò più, nonostante una traversa su punizione ancora di Schillaci.[43] L'Italia passò alle semifinali. Il giorno dopo, la Germania Ovest eliminò la Cecoslovacchia. Lothar Matthäus trasformò al 25' il calcio di rigore che decise la partita, poi fu il difensore Ivan Hašek a salvare per tre volte la propria porta; l'unico pericolo per i tedeschi arrivò da una punizione di Michal Bílek e i cecoslovacchi, in dieci nel finale per l'espulsione di Ľubomír Moravčík, fecero ritorno in patria.
A Napoli fu quindi il turno del Camerun, opposto agli inglesi. Al 25' Platt schiacciò in rete un cross di Stuart Pearce; la reazione degli africani arrivò con l'ingresso di Milla, tenuto in panchina nel primo tempo, e dopo un fallo in area su di lui al 63' Kunde pareggiò su rigore; cinque minuti dopo fu Eugène Ekéké a portare in vantaggio i suoi grazie a un assist dello stesso Milla. A nove minuti dalla fine Lineker trasformò però il rigore del pari dopo il fallo di Massing; ai supplementari fece il bis dagli undici metri con il fallo di N'Kono, fissando il risultato sul 3-2.
Semifinali
Si giunse così alle semifinali: Italia-Argentina e Germania Ovest-Inghilterra. L'Italia abbandonò la sede di Roma per giungere a Napoli dove Maradona era un idolo incontrastato.[25] In campo tornò Vialli al fianco di Schillaci. Il gol arrivò al 17': su un tiro di Vialli non trattenuto da Goycochea irruppe Schillaci, abile a portare in vantaggio la sua squadra. Nel secondo tempo, al 68', un cross di Olarticoechea permise a Caniggia di realizzare di testa la rete del pareggio:[25] dopo 518 minuti terminò così l'imbattibilità di Walter Zenga. L'ingresso di Baggio (che nei supplementari sfiorò il gol su punizione) e Serena al posto di Giannini e di Vialli non smossero il punteggio dall'1-1 e si andò ai rigori. L'Argentina li segnò tutti, mentre Goycochea neutralizzò i tiri di Donadoni e Serena, sancendo un approdo in finale che a una sudamericana in Europa mancava da 32 anni (il Brasile in Svezia nel 1958).[43]
Da notare che durante i tempi supplementari l'arbitro francese Michel Vautrot si distrasse, aggiungendo ben otto minuti in più al primo tempo supplementare. In seguito l'arbitro ammise di essersi dimenticato di guardare il suo orologio.[45]
Il giorno dopo, nell'altra semifinale, a Torino, si affrontarono Germania Ovest e Inghilterra. Le due reti arrivarono al 60', quando una punizione di Brehme fu deviata in modo decisivo dall'inglese Paul Parker, e all'80', quando Lineker approfittò della confusione in area tedesca pareggiando e rinviando il verdetto ai rigori, ai quali si arrivò dopo due pali di Waddle e Buchwald. Dal dischetto sbagliarono gli inglesi Pearce e Waddle. La Germania Ovest avrebbe affrontato a Roma in finale l'Argentina. L'Inghilterra invece avrebbe incontrato a Bari i padroni di casa italiani per la finale che avrebbe stabilito il 3º e 4º posto.
Finale per il terzo posto
Nella finale per il terzo posto a Bari un'Italia rimaneggiata passò in vantaggio con Baggio al 72', calciando la palla sotto la traversa da pochi metri; fu raggiunta da Platt dieci minuti dopo su cross di Dorigo, ma vinse grazie a un rigore causato da un fallo di Parker e trasformato da Schillaci.[25] L'attaccante italiano divenne capocannoniere con 6 reti mentre Shilton, a 41 anni, pose fine alla sua carriera internazionale. L'Italia ottenne il terzo posto in assoluto, mentre l'Inghilterra, al suo miglior risultato mondiale da 24 anni a quella parte, si aggiudicò il premio fair-play e nel dopogara, sia i calciatori in campo sia i tifosi italiani e inglesi sugli spalti festeggiarono in maniera molto corretta l'epilogo del Mondiale cinque anni dopo la strage dell'Heysel.
Il giorno dopo, a Roma, furono di scena Argentina e Germania Ovest, per un replay della finale di quattro anni prima in Messico. Il pubblico italiano presente all'Olimpico, condizionato dalla sconfitta in semifinale e per le antipatie che Maradona si era attirato militando nel campionato di calcio italiano con taluni atteggiamenti, fischiò l'esecuzione dell'inno nazionale argentino. L'episodio suscitò la rabbia del numero dieci argentino che, consapevole di essere ripreso alle telecamere, ripeté due volte hijos de puta ("figli di puttana") all'indirizzo dei tifosi italiani.[46]
Sotto il profilo del gioco la partita fu deludente.[46] A inizio ripresa i tedeschi protestarono per un intervento di Goycoechea su Augenthaler in area di rigore;[47] al 78' furono invece gli argentini a recriminare, per un presunto fallo in area commesso da Matthäus ai danni di Calderón.[48] L'equilibrio si ruppe a sette minuti dal termine, quando l'arbitro Edgardo Codesal Méndez concesse un calcio di rigore ai teutonici per un intervento di Sensini su Völler; le decisioni arbitrali furono oggetto di dure contestazioni da parte dei giocatori sudamericani: Maradona venne ammonito e l'Argentina, già in inferiorità numerica dal 65' per un duro intervento di Monzón su Klinsmann, rimase in nove per l'ulteriore espulsione di Dezotti dovuta alle vibranti proteste. Dopo una lunga interruzione, Brehme trasformò il tiro dal dischetto. L'assalto finale della squadra argentina, in netta inferiorità numerica, non modificò il risultato.[25]
Il mondiale italiano terminò, dunque, con la Germania Ovest campione per la terza volta e al suo ultimo atto ufficiale con tale nome; tre mesi dopo avvenne la riunificazione con la Germania Est e da quel momento la squadra (con il titolo sportivo degli occidentali) si chiamò solo Germania.
Partita con il maggior scarto di gol:Stati Uniti-Cecoslovacchia 1-5 (fase a gironi, 10 giugno), Germania Ovest-Emirati Arabi Uniti 5-1 (fase a gironi, 15 giugno) (4 gol di scarto) e Camerun-Unione Sovietica 0-4 (fase a gironi, 18 giugno)
Partita con il maggior numero di cartellini gialli:Austria-Stati Uniti (fase a gironi, 19 giugno, 9 ammonizioni)
Squadra con il maggior numero di cartellini gialli:Argentina (22 ammonizioni su 162)
Squadra con il maggior numero di cartellini rossi:Argentina (3 espulsioni su 16)
Partita con il maggior numero di spettatori:Germania Ovest-Jugoslavia (fase a gironi, 10 giugno, 74 765 spettatori)
Partita con il minor numero di spettatori:Jugoslavia-Emirati Arabi Uniti (fase a gironi, 19 giugno, 27 833 spettatori)
Media spettatori: 48 391 (5º posto nella storia dei Mondiali di calcio)
Giocatore più anziano:Peter Shilton (40 anni e 292 giorni)
Giocatore più giovane:Rónald González (19 anni e 307 giorni)
^(ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, p. 332, ISBN978-950-05-1932-8.
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烏克蘭總理Прем'єр-міністр України烏克蘭國徽現任杰尼斯·什米加尔自2020年3月4日任命者烏克蘭總統任期總統任命首任維托爾德·福金设立1991年11月后继职位無网站www.kmu.gov.ua/control/en/(英文) 乌克兰 乌克兰政府与政治系列条目 宪法 政府 总统 弗拉基米尔·泽连斯基 總統辦公室 国家安全与国防事务委员会 总统代表(英语:Representatives of the President of Ukraine) 总...
English footballer Ben Gladwin Gladwin with Swindon Town in 2015Personal informationFull name Benjamin Thomas Charles Gladwin[1]Date of birth (1992-06-08) 8 June 1992 (age 31)Place of birth Reading, EnglandHeight 1.90 m (6 ft 3 in)[2]Position(s) MidfielderTeam informationCurrent team Crawley TownNumber 7Youth career2001–2005 Reading2005–2006 Eldon Celtic2006–2009 Aldershot TownSenior career*Years Team Apps (Gls)2009–2010 AFC Wallingford 22 (6)2010 S...
TimbuktuPoster rilis teatrikalSutradaraAbderrahmane SissakoProduserSylvie PialatDitulis oleh Abderrahmane Sissako Kessen Tall Pemeran Abel Jafri Hichem Yacoubi Penata musikAmine BouhafaSinematograferSofian El FaniPenyuntingNadia Ben RachidPerusahaanproduksi Arte France Cinéma Canal+ Ciné+ CNC TV5 Monde DistributorCohen Media GroupTanggal rilis 15 Mei 2014 (2014-05-15) (Cannes) 10 Desember 2014 (2014-12-10) (Prancis) Durasi96 menit[1]Negara Prancis Mauritania ...
Lesōthō Fatše La Bo Ntat'a RōnaB. Indonesia: Lesotho, Tanah para Leluhur KamiLagu kebangsaan LesothoPenulis lirikFrançois CoillardKomponisFerdinand-Samuel LaurPenggunaan1966 Lesōthō Fatše La Bo Ntat'a Rōna adalah lagu kebangsaan dari negara Lesotho. Liriknya di tulis oleh François Coillard, dan musiknya di komposeri oleh Ferdinand-Samuel Laur. Lagu kebangsaan ini di gunakan sejak 1967. Lirik Lirik Lesotho Bahasa Inggris Lesōthō fatše la bontat'a rōna; Ha ra mafatše l...
Left-leaning news website AlterNetType of siteProgressive news websiteOwnerAlternet Media, Inc.John K. ByrneMichael RogersCreated byIndependent Media InstituteEditorRoxanne CooperURLwww.alternet.orgCommercialNoRegistrationOptionalLaunchedNovember 1987; 36 years ago (1987-11)[1]Current statusActive AlterNet is a left-leaning news website based in the United States.[2][3] It was launched by the Independent Media Institute.[4] In 2...
1956 Texas gubernatorial election ← 1954 November 6, 1956 1958 → Nominee Price Daniel William R. Bryant W. Lee O'Daniel (write-in) Party Democratic Republican Democratic Popular vote 1,350,736 261,283 110,234 Percentage 78.3% 15.2% 6.4% County resultsDaniel: 50–60% 60–70% 70–80% 80–90% >90%No Vote: &...