La nazionale di calcio della Cecoslovacchia (Československá fotbalová reprezentace in ceco, Česko-slovenské národné futbalové mužstvo in slovacco, tschechoslowakische Fußballnationalmannschaft in tedesco e csehszlovák labdarúgó-válogatott in ungherese) è stata la rappresentativa di calcio della Cecoslovacchia.
Il debutto calcistico della nazionale cecoslovacca iniziò con un perentorio 7-0 contro la Jugoslavia il 28 agosto 1920 ad Anversa (Belgio). Cinque anni dopo i cecoslovacchi rifileranno agli slavi nuovamente 7 gol, proiettandosi così tra le grandi del calcio internazionale. In effetti nella sua storia la Cecoslovacchia è stata una delle più grandi Nazionali del novecento tanto che durante gli anni venti, i calciatori della nazionale erano definiti i «maestri cecoslovacchi».[2]
Per due volte giunse in finale dei Mondiali di calcio, sconfitta in entrambi i casi: nel primo dall'Italia nell'edizione 1934 (superata dagli azzurri 1-2 ai supplementari, nonostante l'iniziale vantaggio cecoslovacco siglato da Antonín Puč), nel secondo dal Brasile a Cile 1962 (sconfitta 1-3, e pure in questo caso era andata in vantaggio con Josef Masopust). In altre due edizioni iridate i cecoslovacchi uscirono a testa alta: nel 1938 cedettero ai quarti di finale solo dopo due incontri al Brasile del grande Leônidas, mentre nel 1990 si arresero sempre ai quarti alla Germania Ovest futura campione del mondo.
Agli Europei la Cecoslovacchia ha colto due terzi posti (1960 e 1980), ma soprattutto ha trionfato nell'edizione 1976. Alla fase finale in Jugoslavia, la Cecoslovacchia schierò una tra le più forti nazionali di sempre, in cui brillavano campioni del calibro di Anton Ondruš, Zdeněk Nehoda, František Veselý, Antonín Panenka e Ivo Viktor. Il team cecoslovacco giunse in finale contro la Germania, in una delle partite più spettacolari della storia dell'Europeo. Avanti di 2 gol dopo 25', i cecoslovacchi furono rimontati dai tedeschi, rischiando più volte di subire il 3-2, ma mantenendo i nervi saldi e portando la contesa ai rigori: qui Viktor parò la quarta conclusione tedesca di Uli Hoeneß, lasciando quindi tutto sui piedi di Panenka, che beffò Sepp Maier con un tiro a cucchiaio.
Lo Stato della Cecoslovacchia si scisse nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia il 1º gennaio 1993. La nazionale cecoslovacca rimase provvisoriamente "in vita" come rappresentativa unita delle due nuove nazioni, al fine di concludere le qualificazioni (fallite) al Mondiale di USA 1994, poi nacquero le federazioni ceca e slovacca.
Il titolo sportivo della nazionale cecoslovacca è oggetto di discordanze fra le confederazioni internazionali: se la UEFA ne attribuisce l'eredità esclusivamente alla Rep. Ceca, la FIFA lo divide a pari merito fra le due nazioni eredi. Si deve notare comunque che se da una parte la posizione della UEFA ha un riflesso estremamente concreto, assegnando ai cechi gli effetti della vittoria del titolo continentale del 1976, quella della FIFA rimane un'affermazione di pura teoria, non avendo la Cecoslovacchia mai vinto il titolo mondiale.
Confronti con le altre nazionali
Questi sono i saldi dalla Cecoslovacchia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri. (Fonte:FIFA.com)
^Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
^abDurante quest'edizione del Torneo Olimpico la Cecoslovacchia riuscì ad arrivare fino alla finale, dove dovette vedersela con i padroni di casa del Belgio. Al 43' del primo tempo, però, la Cecoslovacchia decise di abbandonare il terreno di gioco per presunti favori arbitrali nei confronti del Belgio (in quel momento la Cecoslovacchia stava giocando in 10 uomini e perdeva per 2 a 0). In seguito a tale comportamento, il Comitato Olimpico squalificò immediatamente la Cecoslovacchia e dichiarò il Belgio campione olimpico.
^abLa competizione venne interrotta a causa dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista il 12 marzo 1938. Al momento dell'interruzione la prima classificata era l'Ungheria mentre la Cecoslovacchia si trovava al terzo posto.