La Deutsche Oper Berlin è uno dei teatri d'opera di Berlino, sito nel quartiere di Charlottenburg. Il moderno edificio detto Deutsche Oper Berlin, è anche sede del Staatsballett Berlin (balletto di Stato).
Storia
La storia del teatro risale alla Deutsches Opernhaus sita a Charlottenburg (Bismarckstraße 34-37) ove ebbe inizio questa istituzione la sera del 7 novembre 1912 con la rappresentazione dell'opera Fidelio di Beethoven diretta da Ignatz Waghalter. Nel 1925, il nome del teatro venne cambiato in Städtische Oper (Opera Municipale). Con la nascita del Terzo Reich, Joseph Goebbels cambiò nuovamente il nome in Deutsches Opernhaus. Nel 1935 il teatro venne ristrutturato dall'architetto Paul Baumgarten ed i posti vennero ridotti da 2.300 a 2.098. Il direttore generale del tempo Carl Ebert, decise di lasciare la Germania nazista trasferendosi in Inghilterra dove cofondò il Glyndebourne Festival Opera. Il teatro venne distrutto dai bombardamenti il 23 novembre 1943. Dopo la fine della guerra, Ebert tornò alla guida del teatro.
Il teatro riprese così le sue rappresentazioni nell'edificio del Theater des Westens fino a quando non fu costruito il nuovo edificio, disegnata da Fritz Bornemann, il 24 settembre 1961. L'opera inaugurale fu il Don Giovanni di Mozart. Al nuovo edificio venne dato subito il nome di Deutsche Oper Berlin.
Fra i suoi direttori principali si sono succeduti Bruno Walter, Ferenc Fricsay, Lorin Maazel, Gerd Albrecht, Jesús López Cobos e Christian Thielemann. Nell'ottobre 2005, il direttore italianoRenato Palumbo è stato nominato Generalmusikdirector a far data dalla stagione 2006-2007.[1] Nell'ottobre 2007 la Deutsche Oper ha annunciato che dal dall'agosto 2009 il nuovo direttore sarebbe stato Donald Runnicles per un periodo iniziale di cinque anni.[2] In contemporanea Palumbo e la direzione del Teatro convennero nella rescissione anticipata del contratto a far data dal mese di novembre 2007.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Nell'aprile 2001, il direttore d'orchestra italiano Giuseppe Sinopoli morì sul podio, all'età di 54 anni, mentre dirigeva l'Aida di Giuseppe Verdi.
Nel settembre 2006, la direzione del teatro venne criticata per aver sospeso la rappresentazione dell'operaIdomeneo di Mozart, nel timore che le effigi di Gesù, Buddha e Maometto presenti nella scenografia, potessero offendere i musulmani e che il teatro potesse essere sede di proteste e violenze. Critiche piovvero da parte di ministri del Governo tedesco e dalla CancellieraAngela Merkel.[3] Le reazioni dei musulmani furono variegate; i rappresentanti del Germany's Islamic Council plaudirono alla decisione mentre i leader del Germany's Turkish community criticarono dicendo:
"Questa è arte, non politica ... L'arte non deve dipendere dalla religione — altrimenti torniamo nel Medioevo."[4]
Alla fine di ottobre 2006 il Teatro annunciò la ripresa delle rappresentazioni di Idomeneo.[5]
Henze: The Young Lord - Orchester der Deutschen Oper Berlin/Christoph von Dohnányi, 1996 Deutsche Grammophon
Mascagni, Amico Fritz - Veronesi/Alagna/Gheorghiu, 2008 Deutsche Grammophon
Mozart, Nozze di Figaro - Böhm/Prey/Mathis/Janowitz, 1968 Deutsche Grammophon
Orff, Carmina burana - Thielemann/Oelze/Kuebler, 1998 Deutsche Grammophon
Orff, Carmina burana - Jochum/Janowitz/Fischer-D., 1995 Deutsche Grammophon
Schoenberg: Pelleas & Melisande - Wagner: Siegfried-Idyll - Christian Thielemann/Orchester der Deutschen Oper Berlin, 2000 Deutsche Grammophon
Strauss, R.: Salome - Sinopoli/Studer/Rysanek/Terfel, 1990 Deutsche Grammophon
Verdi auf Deutsch: Große Szenen aus Othello, Don Carlos, Falstaff - Berlin Symphony Orchestra/Leonie Rysanek/Orchester der Deutschen Oper Berlin/Orchester der Staatsoper Berlin, EMI/Warner