Nelle elezioni federali del 2009, che hanno visto prevalere l'alleanza CDU/CSU e FDP, ha formato un nuovo governo con una maggioranza nero-gialla (dai colori dei partiti che la sostengono, rispettivamente CDU e FDP). Il Governo Merkel II è rimasto in carica dal 28 ottobre 2009 al 17 dicembre 2013, giorno in cui ha giurato il Governo Merkel III. Il 24 settembre 2017 è stata rieletta cancelliera per il quarto mandato consecutivo. Il 29 ottobre 2018 annuncia il proprio ritiro dalla politica nel 2021, all'indomani del calo di consensi per la CDU nelle elezioni in Assia.
Angela Merkel presenta le dimissioni del suo governo (Governo Merkel IV) il 26 ottobre 2021 tuttavia il presidente della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier accettando la inviterà a restare in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al giuramento del nuovo governo. Il 4 dicembre 2021 Angela Merkel saluta ufficialmente la Cancelleria federale.
Il suo mandato come Cancelliera federale ha segnato profondamente la storia recente della Germania e dell’intera Unione europea, ragion per cui è considerata fra le donne più potenti del mondo, tanto da essere stata, secondo Forbes, in cima a questa classifica ininterrottamente dal 2006 al 2020, con la sola eccezione del 2010. È stata insignita del Premio Nansen per i Rifugiati dell'UNHCR 2022, in ragione della decisione del suo governo di accogliere in Germania più di 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel 2015 e 2016, all’apice della Guerra civile siriana.[3]
Winifred Engelhardt, ex membro anziano dell'Unione Cristiano-Democratica asserisce in un libro[4] che la capacità della famiglia di viaggiare tranquillamente dalla Germania Est alla Germania Ovest, come anche il loro possesso di due automobili, porta alla conclusione che il padre di Angela Merkel avesse relazioni con il regime comunista, in quanto tali libertà per un pastore cristiano e la sua famiglia sarebbero state normalmente difficilissime nella RDT.[5]
Come molti giovani connazionali, Angela Merkel fu membro del movimento giovanile socialista Libera Gioventù Tedesca; in seguito divenne membro dell'amministrazione del distretto e segretaria dell'"Agitprop" (agitazione e propaganda) presso l'Accademia delle Scienze di tale organizzazione. Tuttavia non prese parte alla cerimonia di passaggio alla maggiore età, comune nella Germania dell'Est, ma si sottopose invece al rito della Cresima in quanto osservante nella religione cristiano luterana.
Angela Merkel ha compiuto i suoi studi a Templin e all'Università di Lipsia, dove ha studiato fisica dal 1973 al 1978. Successivamente ha frequentato e lavorato all'Istituto Centrale per la Chimica fisica dell'Accademia delle Scienze a Berlino-Adlershof dal 1978 al 1990. Angela Merkel parla correntemente il russo. Dopo aver conseguito il dottorato (Dr. rer. nat.), con una tesi dottorale sulla chimica quantistica, ha continuato a operare nella ricerca.
Quando il governo Kohl fu sconfitto alle elezioni federali del 1998, Angela Merkel venne nominata Segretario-Generale della CDU. In questa posizione, portò una serie di vittorie dei Cristiano Democratici in sei delle sette elezioni nei Länder nel 1999, rompendo la supremazia della coalizione SPD-Verdi nel Bundesrat, il corpo legislativo che rappresenta i Länder. Dopo uno scandalo finanziario nel partito, che compromise molte figure di punta della CDU (principalmente Kohl stesso, che rifiutò di dichiarare un lascito di 2 000 000 di marchi in quanto aveva dato la propria parola d'onore e Wolfgang Schäuble, successore di Kohl, che non prestò neanch'egli cooperazione), Angela Merkel criticò il suo ex mentore, Kohl, e avviò una nuova rinascita del partito senza di lui. Angela Merkel fu eletta per sostituire Schäuble, divenendo la prima donna presidente del partito, il 10 aprile 2000. La sua elezione sorprese molti osservatori, e la sua personalità era in contrasto con il partito che aveva scelto di guidare: ella è infatti evangelica, per le sue origini protestanti della Germania del nord, mentre la CDU è un partito dominato da uomini, conservatore con forti radici cattoliche e con roccaforti nella Germania occidentale e meridionale.
Dopo l'elezione a leader della CDU, Angela Merkel conquistò popolarità nella popolazione tedesca e fu scelta da molti tedeschi per divenire la sfidante del Cancelliere Gerhard Schröder alle elezioni federali del 2002. Tuttavia, ella non ricevette abbastanza sostegno all'interno del suo partito e in particolare nel partito gemello (l'Unione Cristiano-Sociale in Baviera, CSU), e fu pertanto lasciata in disparte dal leader della CSU, Edmund Stoiber, che fu lo sfidante di Schröder, ma che perse l'elezione con un piccolo margine. Dopo la sconfitta di Stoiber nel 2002, oltre al suo ruolo di presidente della CDU, Angela Merkel divenne leader dell'opposizione conservatrice alla camera bassa del Parlamento tedesco, il Bundestag. Il suo rivale, Friedrich Merz, che aveva detenuto la carica di leader parlamentare prima delle elezioni del 2002, si dimise per lasciarle spazio.[8]
Sostenne un'agenda di riforme sul sistema economico e sociale tedesco, esprimendo posizioni di maggior favore verso l'apertuta del mercato e della deregolamentazione, rispetto a quelle del suo partito (la CDU); promosse i cambiamenti delle norme regolatrici del mercato del lavoro, rimuovendo in particolare le barriere per il licenziamento e consentendo di aumentare le ore lavorative settimanali. Sostenne che le leggi esistenti rendevano il paese meno competitivo in quanto le imprese non potevano controllare i costi del lavoro nel periodo di contrazione del mercato,[9] spinse affinché l'abbandono dell'energia nucleare avvenisse meno velocemente di quanto previsto dal governo di Schröder.
Richiese inoltre fortemente un'alleanza transatlantica e l'amicizia tra Germania e Stati Uniti. Nella primavera del 2003, sfidando la forte opposizione pubblica, si dichiarò in favore dell'invasione dell'Iraq, descrivendola come "azione inevitabile" e accusando il cancelliere Gerhard Schröder di anti-americanismo. Criticò inoltre il sostegno del governo all'ingresso della Turchia nell'Unione europea, preferendo invece un'"alleanza privilegiata". Nel rifiutare la qualifica di "membro" dell'UE alla Turchia, rispecchiò il pensiero di molti tedeschi, in un paese dove i turchi, con circa 3 milioni di presenze, rappresentano la più grande comunità straniera del paese.[senza fonte]
Il 30 maggio 2005 ottenne la nomination CDU/CSU come sfidante al cancelliere Gerhard Schröder del SPD alle elezioni federali del 2005. Il suo partito cominciò la campagna elettorale con un 21% di vantaggio nei sondaggi rispetto al SPD. La campagna CDU/CSU soffrì quando Angela Merkel, che aveva dichiarato la sua competenza economica, confuse il guadagno lordo con quello netto due volte in un dibattito televisivo. Tuttavia, riconquistò parte dell'elettorato dopo l'annuncio della futura nomina di Paul Kirchhof, ex giudice della Corte Costituzionale Tedesca ed esperto di politica fiscale, come Ministro delle Finanze.
Angela Merkel e la CDU persero terreno dopo che Kirchhof propose l'introduzione di una flat tax in Germania, minando la credibilità del partito sulla materia finanziaria e portando molti votanti alla convinzione che la politica di deregolamentazione della CDU era diretta a beneficio dei soli ricchi. Tutto ciò fu aggravato da Angela Merkel, che propose di incrementare l'IVA per ridurre il deficit tedesco. Il SPD fu in grado di aumentare il proprio consenso semplicemente assicurando che non avrebbe aumentato l'IVA o introdotto la flat tax. Nonostante la posizione di Angela Merkel si sia poi risollevata dopo che ebbe preso le distanze dalle proposte di Kirchhof, rimase considerevolmente meno popolare di Schröder, e il vantaggio del CDU si ridusse al 9% alla vigilia delle elezioni. Fu criticata anche per aver copiato un passaggio di un discorso del Presidente degli Stati UnitiRonald Reagan in un dibattito presidenziale del 1980 per il suo duello televisivo con Gerhard Schröder, il cancelliere social democratico.
Cancelliera
Il 18 settembre 2005 la CDU/CSU di Angela Merkel e la SPD di Schröder si affrontarono in un testa a testa alle elezioni federali, con la CDU/CSU che ottenne il 35,3% dei voti (CDU: 27,8%; CSU: 7,5%) e il SPD che conquistò il 34,2%. Né la coalizione SPD-Verdi né la CDU/CSU, insieme al loro partner di coalizione, il Partito Liberale Democratico, ottennero voti sufficienti per formare una maggioranza al Bundestag, e sia Schröder sia Merkel proclamarono la vittoria. Dopo tre settimane di negoziati, i due partiti raggiunsero un accordo secondo cui Angela Merkel sarebbe diventata Cancelliera, mentre la SPD avrebbe ottenuto 8 dei 16 ministeri.[10]
Il 31 ottobre, dopo la sconfitta del suo candidato preferito alla posizione di Segretario Generale del SPD, Franz Müntefering annunciò che si sarebbe dimesso da Presidente del partito nel mese di novembre. In risposta a ciò, il 1º novembre, Edmund Stoiber (CSU), che fu originariamente nominato per la carica di Ministro dell'Economia e della Tecnologia, annunciò il suo ritiro. Questa azione fu vista come minante per la stabilità del governo, e la maniera in cui Stoiber si ritirò minò gravemente la sua posizione di rivale di Angela Merkel.[senza fonte]
L'accordo di coalizione fu approvato dalle conferenze separate di CDU, CSU e SPD il 14 novembre.[11] Angela Merkel fu eletta Cancelliera dalla maggioranza dei delegati (397 contro 217) nel neoeletto Bundestag il 22 novembre, ma 51 membri della coalizione di governo votarono contro di lei.[12]
Thomas de Maizière (CDU) – Ministro per gli Affari Speciali e Direttore dell'Ufficio del Cancelliere.
Le affermazioni dei politici indicarono che la grande coalizione avrebbe perseguito un misto di politiche, alcune delle quali differiscono dalla politica della Cancelliera. L'intento della coalizione era quello di tagliare la spesa pubblica aumentando l'IVA (dal 16 al 19%), i contributi alla sanità pubblica e la tassa sui guadagni.[13] La protezione lavorativa non coprì più i lavoratori durante i primi due anni di lavoro, le pensioni furono congelate e i sussidi per l'acquisto della prima casa diminuirono. In politica estera, la Germania mantenne forti legami con la Francia e con gli stati dell'Europa orientale, in particolare la Russia, e sostenne la candidatura della Turchia per l'accesso all'Unione europea.
Angela Merkel affermò che lo scopo principale del suo governo era quello di ridurre la disoccupazione, e che questo era l'argomento sul quale il suo governo avrebbe dovuto essere giudicato.[14]
Le visite di Stato
Il suo primo viaggio all'estero ebbe luogo il giorno in cui giurò come Cancelliera; andò a Parigi, per incontrare il Presidente della Repubblica franceseJacques Chirac. Nel suo discorso, Chirac enfatizzò l'importanza dell'alleanza franco-tedesca per l'Europa. Dopo l'incontro con Chirac, volò a Bruxelles per discutere con i leader dell'UE e con il Segretario Generale della NATO, Jaap de Hoop Scheffer. Si recò poi a Londra, dove incontrò l'allora Primo MinistroTony Blair. Il 28 novembre ricevette il primo Capo di Stato: il Presidente della Namibia (ex colonia tedesca) Hifikepunye Pohamba. Nel suo primo discorso come cancelliera, il 30 novembre 2005, annunciò gli obiettivi per il rafforzamento dell'economia tedesca e la riduzione della disoccupazione.
Il 25 settembre 2007 incontrò il Dalai LamaTenzin Gyatso per una "conversazione privata e informale" a Berlino, al Cancelliere tedesca, tra le proteste della Cina. La Cina cancellò in seguito i contatti con i politici e ufficiali tedeschi, tra cui quelli con il Ministro della Giustizia Brigitte Zypries.[16]
Il 27 settembre 2009 la CDU ritornò a vincere le elezioni, e Angela Merkel cancelliera in pectore per un secondo mandato sino al 2013, confermò la volontà di dare vita a una coalizione nero-gialla con i Liberali (FDP). Il 23 ottobre 2009 in una conferenza stampa con Guido Westerwelle, segretario del FDP e Horst Seehofer leader della CSU annunciò la composizione del nuovo governo, che entrò in carica dal 28 ottobre 2009:
Angela Merkel (CDU) – Cancelliera
Guido Westerwelle (FDP) – Vice Cancelliere e Ministro degli Affari Esteri
Il 30 giugno 2017 la Cancelliera, nonostante espresse pubblicamente la propria contrarietà personale al disegno di legge sul matrimonio egualitario, dichiarò che i parlamentari del proprio partito avrebbero avuto piena libertà di coscienza. La legge passò con 393 voti favorevoli, 226 voti contrari e 4 astenuti.[18][19]
Il 29 ottobre dello stesso anno, dopo le sconfitte elettorali subita dalla Cdu in Assia e Baviera, giunte al termine di una lunga fase di flessione dei consensi del suo partito[20] annunciò, al Congresso della Cdu previsto per dicembre ad Amburgo, che non si sarebbe ricandidata alla presidenza del partito, chiarendo anche la propria indisponibilità a candidarsi, alle elezioni del 2021, per un quinto mandato come cancelliere, né per un seggio in Parlamento o un incarico a Bruxelles.[21]
Sostenne la necessità di rafforzare la politica di difesa comune dell'Unione europea, promuovendo la formazione di un esercito europeo, complementare all'alleanza atlantica.[23][24]
Ritiro dalla vita pubblica
Dopo circa 16 anni come cancelliera, Merkel si ritira dalla vita politica attiva, dicendosi interessata a ritornare alla vita accademica.[25] La sua attività di cancelliera termina ufficialmente l'8 dicembre 2021.[26] Il 17 aprile 2023 riceve la Gran croce dell'Ordine al merito di Germania modello speciale. È la terza persona in Germania a essere insignita di tale onorificenza dopo Konrad Adenauer, cancelliere dal 1949 al 1963 e Helmut Kohl, cancelliere dal 1982 al 1998.[27]
Vita privata
Nel 1977 si sposò con il suo primo marito, come lei studente di fisica, Ulrich Merkel, conosciuto durante uno scambio universitario a Mosca, dal quale divorziò poco dopo nel 1981, conservando però il cognome di lui, con il quale è a tutti nota.