Il testo di Mer Hayrenik’ deriva da "La canzone di una ragazza italiana" (in armenoԻտալացի աղջկա երգը, Italac’i aġǰka ergë)[3], una poesia scritta da Mikayel Nalbandian nel 1861.[4][5] La poesia è più nota con il suo incipit, Mer Hayrenik’ (La nostra patria).[5][6] Nei primi anni del XX secolo,[4] la musica fu composta da Barsegh Kanachyan.[3] Successivamente, sia il testo che la musica furono adottati come inno nazionale della Prima Repubblica di Armenia, che esistette brevemente dal 1918 al 1920.[3]
Mer Hayrenik’ fu reintegrata come inno nazionale dell'Armenia il 1° luglio 1991.[3] Il testo non è identico alla versione del 1918, tuttavia, perché molte delle parole sono state modificate.[11][12]
Testi
Testo originale
Testo originale in armeno
Traslitterazione in alfabeto latino
Trascrizione AFI
Մեր Հայրենիք, ազատ անկախ,
Որ ապրել է դարե դար
Իր որդիքը արդ կանչում են
Ազատ, անկախ Հայաստան։
Ահա եղբայր քեզ մի դրոշ,
Զոր իմ ձեռքով գործեցի
Գիշերները ես քուն չեղա,
Արտասուքով լվացի։
Նայիր նրան երեք գույնով,
Նվիրական մեկ նշան
Թող փողփողի թշնամու դեմ
Թող միշտ պանծա Հայաստան։
Ամենայն տեղ մահը մի է
Մարդ մի անգամ պի՛տ մեռնի,
Բայց երանի՝ որ յուր ազգի
Ազատության կզոհվի:[1][13]
Mer Hayrenik’, azat ankax,
Or aprel ē dare dar
Ir ordik’ë ard kančowm en
Azat, ankax Hayastan.
Aha eġbayr k’ez mi droš,
Zor im jeṙk’ov gorçec’i
Gišernerë es k’own čeġa,
Artasowk’ov lvac’i.
[ɑmɛnɑjn tɛʁ mɑhə mi ɛ]
[mɑɾd mi ɑngɑm pit mɛrni ǀ]
[bɑjt͡sʰ jɛɾɑni ǀ voɹ juɹ ɑzgi]
[ɑzɑtutʰjɑn kəzohvi ‖]
Traduzione in italiano
La nostra patria, libera e indipendente,
Che ha vissuto secolo dopo secolo,
I suoi figli chiedono
un'Armenia libera e indipendente. I suoi figli chiedono un'Armenia libera e indipendente.
Venite fratelli, per voi c'è una bandiera,
che ho fatto con le mie mani
Nelle notti in cui non ho dormito
l'ho lavata con le lacrime Nelle notti in cui non ho dormito l'ho lavata con le lacrime
Guardatela, tre colori
è il nostro simbolo.
Lasciate che brilli contro il nemico.
Lasciate che l'Armenia sia sempre gloriosa. Lasciate che brilli contro il nemico. Lasciate che l'Armenia sia sempre gloriosa.
Ovunque la morte è la medesima
Ognuno muore una sola volta
Ma è fortunato colui
che si sacrifica per la propria nazione. Ma è fortunato colui che si sacrifica per la propria nazione.