The Language of Flowers
The Language of Flowers |
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Musica |
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Compositore | Edward Elgar
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Tonalità | re maggiore
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Tipo di composizione | Canzone
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Epoca di composizione | 1872
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Dedica | Lucy (sorella di Elgar)
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Durata media | 4 min.
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Organico | Pianoforte
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Testo inglese |
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Autore | James Gates Percival
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Manuale |
The Language of Flowers (Il linguaggio dei fiori) è una canzone inedita tratta da una poesia del geologo e poeta americano James Gates Percival, con musica scritta dal compositore inglese Edward Elgar quando aveva solo quattordici anni.[1]
Storia
La canzone è datata 29 maggio 1872, con la scritta "di Edward W. Elgar", con "parole di Percival"[2] (inizialmente si pensava che fosse Elgar stesso) e dedicata "a mia sorella Lucy per il suo compleanno".
Versi
( IT)
«In Eastern lands they talk withflowers
- And they tell in a garland their loves and cares;
Each blossom that blooms in their garden bower's,
- With its leaves a mystic language bears.
The rose is a sign of joy and love,
- Young blushing love in its earliest dawn,
And the mildness that suits the gentle dove,
- From the myrtle's snowy flower's is drawn.
Innocence gleams in the lily's bell,
- Pure as the heart in its native heaven.
Fame's bright star and glory's swell
- By the glossy leaf of the bay are given.
The silent, soft and humble heart,
- In the violet's hidden sweetness breathes,
And the tender soul that cannot part,
- In a twine of evergreen fondly wreathes.
The cypress that daily shades the grave,
- Is sorrow that moans her bitter lot,
And faith that a thousand ills can brave,
- Speaks in thy blue leaves "forget-me-not".
Then gather a wreath from the garden bowers,
- And tell the wish of thy heart in flowers.»
( EN)
«Nelle terre orientali parlano con i fiori
- E raccontano in una ghirlanda i loro amori e le loro preoccupazioni;
Ogni fiore che fiorisce nel loro pergolato da giardino,
- Con le sue foglie porta un linguaggio mistico.
La rosa è un segno di gioia e amore,
- Giovane amore arrossito nella sua prima alba,
E la mitezza che si adatta alla dolce colomba,
- Dal fiore innevato del mirto è disegnato.
L'innocenza brilla nella campana del giglio,
- Puro come il cuore nel suo paradiso nativo.
La stella luminosa della fama e l'ondata di gloria
- Dalla foglia lucida dell'alloro sono dati.
Il cuore silenzioso, morbido e umile,
- Nella dolcezza nascosta della viola respira,
E l'anima tenera che non può separarsi,
- In un filo di ghirlande affettuose sempreverdi.
Il cipresso che quotidianamente ombreggia la tomba,
- È il dolore che geme il suo destino amaro,
E la fede che mille mali possono sfidare,
- Parla nelle tue foglie blu "non ti scordar di me".
Quindi raccogli una corona dai giardinieri,
- E dì il desiderio del tuo cuore in fiori.»
Note
- ^ Young, pp. 263-264, and an example
- ^ McVeagh, p.3 "Elgar composed the song 'The Language of Lowers' (1872) when he was not quite fifteen. The verses are by the American poet and botanist, James Gates Percival."
Bibliografia
- Banfield, Stephen, Sensibility and English Song: Critical studies of the early 20th century (Cambridge University Press, 1985) ISBN 0-521-37944-X
- Kennedy, Michael, Portrait of Elgar (Oxford University Press, 1968) ISBN 0-19-315414-5
- Diana M. McVeagh, Elgar the Music Maker, Woodbridge, Suffolk, Boydell Press, 2007, ISBN 978-1-84383-295-9.
- Young, Percy M., Elgar O.M. (Collins, 1955)
Collegamenti esterni
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