Il comune è suddiviso in alcune frazioni tra le quali spiccano Molini di Tures (Mühlen), piccolo agglomerato di soggiorno, e Caminata (Kematen). Inoltre vi è Moritzen, il centro antico con la chiesa dedicata a San Maurizio. Lungo Campo Tures scorre il torrente Aurino.
Nei pressi del paese si trovano le cascate di Riva (Reinbachfälle), che si possono visitare effettuando una facile passeggiata in mezzo al bosco, partendo dal Bagno Winkel.
Clima
Dal punto di vista legislativo, il comune di Campo Tures ricade nella "Fascia climatica F" con 3913 gradi giorno,[5] e pertanto è consentito l'accensione dei riscaldamenti tutto l'anno senza limitazioni di orario.
Mentre "Campo" è l'italianizzazione del tedesco Sand (che in realtà significa "sabbia, arena"), il nome "Tures" (Taufers) è attestato per la prima volta intorno al 1050-1060 come Tufres, Tuvers, Tufers, e Taufers che forse deriva da un termine *tob-, *tub-, *tuf- col significato di "burrone".[6][7]
Sand stesso è attestato nel 1410 come am Sant e nel 1439 come am Sandt in Tawffers,[8] mentre il Tauferer Feld (piani di Tures) compaiono nel 1334 come Touvererfeld e nel 1360 come Taufferser feld.[9]
In definitiva la traduzione letterale di Sand in Taufers sarebbe "sabbia di Tures" che starebbe ad indicare che la zona era una piana alluvionale e che il torrente Aurino era solito allagare l'area.
Storia
La storia del paese è strettamente legata ai signori medievali di Taufers, il cui più noto rappresentante era Hugo von Taufers, il quale era legato in particolar modo a re Rodolfo I d'Asburgo.[10] La casata era ligia alla chiesa e feudataria dei principi vescovi di Bressanone.
«Fasciato d'argento e di rosso di sei pezzi; le due fasce d’argento superiori cariche di tre, quella inferiore di due losanghe d'azzurro, accollate in fascia.»
Lo stemma di Campo Tures è uno scudo suddiviso orizzontalmente in sei sezioni alternativamente rosse e argento. Sulle prime due sezioni argentate sono presenti tre rombi blu mentre sull'ultima ne compaiono due.
Lo stemma è molto simile a quello gentilizio dei Signori di Taufers[11], proprietari originari dell'omonimo castello attorno al quale si è poi sviluppato il paese. Lo stemma del comune è stato adottato nel 1967 con delibera della Giunta Regionale nº 1569 del 20 giugno su proposta della commissione araldica dell'associazione per la cura del patrimonio della patria.[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di Santa Maria Assunta, parrocchiale costruita in stile gotico tra il 1503 e il 1527 su progetto di Valentin Winkler
Notevole è anche la residenza Neumelans, all'ingresso del paese, una costruzione tardo-rinascimentale del 1582-83, fatta erigere da Hans Fieger che era il giudice minerario della zona, e poi proprietà delle famiglie patrizie degli Zeiller, degli Ottenthal ed infine degli Schober. Dal 1989 è sede della Tauferer Musikwoche, manifestazione biennale di musica classica, ideata dal musicista cosentino Mario Russo e da lui diretta fino al 1993.
Due chilometri oltre l'abitato di Campo Tures, si trova il centro sciistico Speikboden, che sorge lungo il fianco del monte Spico. Degli impianti di risalita fanno parte due cabinovie da otto posti e tre seggiovie da quattro posti, oltre ad altri piccoli impianti per principianti.
A Campo Tures in via Daimer, nascono le prime case dell'IPES-WOBI, l'Istituto per l’edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano, nel 1974.[19]
Presso il paese si trova, dal 2011 il centro balneare Cascade.[20]
La piazza centrale del paese è stata dedicata al noto alpinista Hans Kammerlander.[21]
Nel 1989, 1990, 1991, 1992[24] e 2010 Campo Tures ha accolto il ritiro del U.S. Foggia, allenato da Zdeněk Zeman.
La squadra calcistica locale è il SSV Taufers, mai spintosi oltre le divisioni dilettantistiche locali.
Molto importante è la pallamano, con la squadra locale del SSV Taufers che per diversi anni ha militato in Serie A2 nazionale.
Altro
Il comune è conosciuto anche per essere stato l'ambientazione del primo capitolo della fiction in onda su Canale 5 Le ali della vita, con la regia di Stefano Reali.
Note
^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 130.
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
^Hannes Obermair, Un excursus storico, in Abitare è vita: 50 anni di edilizia sociale in Alto Adige, Bolzano, Istituto per l’edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano, 2022, pp. 28-34 (32).
^Ritiri a Campo Tures, su taufers-fussball.com. URL consultato il 17 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
Bibliografia
(DE) Josef Innerhofer, Taufers, Ahrn, Prettau. Die Geschichte eines Tales, 2ª ediz., Bolzano, Athesia, 1982.
(DE) Ivo Ingram Beikircher, Josef Beikircher (1850-1925). Ein Mann der Gründerjahre in Tirol, Innsbruck-Vienna-Bolzano, Studienverlag, 2008. ISBN 978-3-7065-4602-7
(DE) Ingrid Beikircher, Dr. Josef Daimer und die Alpingeschichte des Tauferer Ahrntales 1845-1909, Campo Tures, AVS-Sektion Sand in Taufers, 2009.
(DE) Serafin Bacher, Rein am Fuße des Hochgall - Dorfbuch, Egna, Effekt-Buch, 2010. ISBN 978-88-9705-304-0