Oltre a essere il centro principale del subcomprensorio della Bassa Atesina, è il capoluogo amministrativo e culturale del comprensorioOltradige-Bassa Atesina, nonostante sia solo il terzo comune per popolazione, dopo Laives e Appiano.
Il borgo è situato in fondovalle, a 214 ms.l.m., sulla sinistra orografica dell'Adige, a circa 25 km a sud di Bolzano.
Fuori dal suo centro ha una stazione ferroviaria, nella quale fermano solo i treni regionali, e uno svincolo autostradale sull'A22.
Origini del nome
Il nome Egna deriva dalla antica mansio Endidae, una mansio o stazione di posta romana sulla Via Claudia Augusta: scavi archeologici hanno portato alla luce un sito ben conservato, che oggi si può visitare. Divenuto Enna nel 1018 e E(n)gna nel 1170, dopo un incendio il paese fu ricostruito dal vescovo Corrado nel 1189 con il nome di burgum novum de Egna. Nel 1260 fu noto col nome di Novum Forum, attorno al Trecento è divenuto Neuwenmarcht e nel 1327Neumarkt.[5][6]
Storia
Il piccolo centro è un tipico borgo mercantile di fondazione altomedievale, istituito nel 1189 dal vescovo Corrado di Trento.[7] Già nel Duecento i conti del Tirolo subentrarono ai vescovi nella gestione del potere territoriale, facendo del distretto giudiziale di Egna (Landgericht Enn-Kaldiff) una delle loro basi nella val d'Adige. Nel contempo concentrarono i loro investimenti a Bolzano, lasciando così quasi intatto l'impressione antica che ancora oggi il borgo offre.
Chiesa di Santa Maria in Villa, tardogotica, restaurata e riconsacrata nel 1956.
Architetture civili
Castel Kaldiff o Castel Caldivo nei pressi della Frazione di Mazzon (Mazon), lungo il corso del torrente Villa (Viller Bach).
Portici (Lauben) che caratterizzano il borgo.
Palazzo Griesfeld, settecentesco.
Presso la frazione di Laghetti si incontrano due strutture interessanti: la prima è il cosiddetto Klösterle, l'ospizio di San Floriano, la seconda struttura risulta essere in relazione alla prima: si tratta della chiesa di San Floriano.
Società
Ripartizione linguistica
All'ultimo censimento prima dell'entrata in vigore del Pacchetto per l'Alto Adige, nel 1971, il comune era ancora a maggioranza di lingua italiana (50,03%).
La popolazione al censimento del 2024 è in maggioranza di madrelingua tedesca e in minoranza di madrelingua italiana. Pressoché insignificante la componente ladina.
(DE) Franz-Heinz Hye, Neumarkt. Historisches Antlitz eines trientinisch-tirolischen "Burgum", in Jahrbuch des Südtiroler Kulturinstitutes, vol. 9, Bolzano, Athesia, 1980, pp. 127–144.
Gianni Faustini, Egna sotto il fascismo - una microstoria dall'annessione alla Liberazione, in «Archivio Trentino di storia contemporanea» 1991, pp. 61–84.
Paolo Valente, L'associazionismo culturale ad Egna, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, 2005.
(DE) Josef Fontana, Neumarkt 1848–1970: ein Beitrag zur Zeitgeschichte des Unterlandes, Bolzano, Athesia, 1993. ISBN 88-7014-732-0.
(DE) Neumarkt an der Etsch: Vergangenheit und Gegenwart. A cura del Verein für die Ortspflege Neumarkt, Egna, 1997.
Josef Nössing, Città minori in Trentino e Alto Adige - una visita guidata nella storia di Ala, Rovereto ed Egna, Bolzano, Archivio Provinciale di Bolzano, 2005.