Il centro abitato di Falzes si trova a 1022ms.l.m. e sovrasta l'imboccatura meridionale della val di Tures. Confina con il comune di Brunico a est, con Chienes a ovest e con Selva dei Molini a nord. Oltre al centro principale vi sono due frazioni: Grimaldo (in tedescoGreinwalden) e Issengo (Issing), che si trovano sulla cosiddetta "strada del sole" (Pustertaler Sonnenstraße), che poi prosegue in direzione ovest verso il comune di Terento.
Origini del nome
Il toponimo sarebbe ricollegabile al tardolatino Palantium o Palantia, "residenza di un principe", anche spirituale, derivante a sua volta da origini prelatine.
È attestato in un documento del 1050 come Phalanza, Pfalenz, Phalenze e probabilmente è di derivazione preromana.[5][6] Infine, attorno al XIII secolo, diviene definitivamente Phaltzen.
Il nome italiano è stato composto senza tenere conto della rotazione consonantica tedesca di "p" in "pf", ma con semplice adattamento della dizione tedesca.
Storia
Pregevoli e numerosi reperti archeologici attestano che il territorio comunale fu popolato fin dalla preistoria, e durante l'alto medioevo fu occupato dai baiuvari; a un esponente della nobiltà di questo popolo, un certo Grimoald, si deve la fondazione del minuscolo aggregato urbano di Grimaldo (ted. Greinwalden).
Successivamente fu infeudato ai signori "von Pfalzen", ministeriali del vescovo di Bressanone, per passare in seguito sotto il controllo dei conti di Tirolo, Gorizia e infine, sotto quello degli Asburgo.
È lo stemma della famiglia Plazoll zu Assling, nel Medioevo Signori di Pfalzen, che fecero costruire il castello di Sichelburg (sichel in lingua tedesca significa "falce"). Lo stemma è stato adottato il 10 dicembre 1968.[7]
Dal dopoguerra in poi, il comune è sempre stato amministrato dalla Südtiroler Volkspartei (SVP), che alle elezioni ottiene regolarmente la maggioranza assoluta dei voti (come nella maggioranza dei comuni rurali dell'Alto Adige).
In inverno è possibile praticare vari sport invernali: di recente costruzione è la pista di pattinaggio sul ghiaccio. È anche disponibile una pista per lo sci di fondo, lunga 1,9 km, e un campo scuola con un impianto di risalita per i bambini.
In estate si possono intraprendere numerosi itinerari nella natura più incontaminata.
(DE) Josef Niedermair e Josef Harrasser (a cura di), Pfalzen in Wort und Bild, Falzes, 1987.
(DE) Christina Antenhofer, Flurnamenbuch der Gemeinde Pfalzen: Eine historische Landschaft im Spiegel ihrer Namen, Innsbruck: Wagner, 2001 (= Schlern-Schriften, 316). ISBN 3-7030-0359-6
(DE) Stefan Lechner (a cura di), Pfalzen: Landschaft - Kultur - Geschichte - auf dem schönsten Plateau, Bressanone, Weger, 2010. ISBN 978-88-88910-91-8