Il toponimo è attestato nella sua forma più antica come Rotung, Rotunch, Rodant nel 1030 e ha un'origine tedesca ma di significato ignoto.[5]
Storia
I nomi dei luoghi e delle fattorie di Rodengo indicano un insediamento antico, sia preistorico sia romano.
Tale tesi è supportata anche dal ritrovamento di resti di castellieri o castellari, che risalgono al bronzo medio (circa 1500 a.C.).
Tracce di selci non locali e schegge di cristallo di roccia, rinvenute in aree di sosta per cacciatori sull'Alpe di Rodengo, provengono anche dal periodo Mesolitico (circa 5000 a.C.).
L'insediamento umano viene documentato storicamente per la prima volta come Rotungun nel 1030-1050, quale luogo di donazioni al Vescovo.
Si presenta poi lungo i secoli in varie trasformazioni o mutamenti della denominazione primitiva od originaria della località, e il toponimo di "Rodenchen" è noto come tale per la prima volta nel 1242[6], e si è definitivamente consolidato sino a oggi.
Il registri ufficiali del tribunale di Rodengo, i cosiddetti Verfachbücher, per il periodo che va dal 1528 al 1850, si trovano odiernamente nell'Archivio Provinciale di Bolzano.
Dall'inizio del XIX secolo, Rodengo, che dal 1822 gestiva un soprintendente della comunità, viene elevato al rango di comune autonomo.
Tempi duri[non chiaro] ha vissuto il paese durante la prima guerra mondiale e negli anni successivi, tanto che perse la sua autonomia comunale nel 1926, durante il fascismo, e fu sottoposto al comune di Rio di Pusteria, e solo nel 1955 riottenne la sua indipendenza amministrativa dopo una lunga lotta.[non chiaro]