Il territorio comunale di Lagundo presenta la particolare caratteristica di essere suddiviso in due parti, separate dal territorio comunale di Parcines.
Origini del nome
Il toponimo è attestato nel 995-1005 come Alagumna[6], nel 1158 come Algundis[7] e nel 1164 come Algund[8] e forse deriva dal latinolacus ("lago") attraverso una forma lacumen per "laguna".[9][10]
Storia
Il paese è attraversato dall'antica Via Claudia Augusta, anche se il ponte sull'Adige a lungo ritenuto romano[11] si è rivelato dopo un'attenta analisi appartenere invece al XV secolo.[12][13] Il comune è anche sede del convento delle domenicane di Maria Steinach, una fondazione dei conti del Tirolo del XIII secolo.[14]
A Plars vi era un notevole possedimento medievale del convento di St. Mang a Füssen che produceva vino per l'abbazia sveva.[15]
Lo stemma, basato sui simboli dei domini locali del vescovo di Bressanone,[16] rappresenta un barile di vino, sovrastato da un tralcio di vite con grappolo di uva nera, su sfondo oro. La botte e l'uva simboleggiano la viticoltura praticata nella zona, Il bordo, una corona dentata bianca e rossa, non ha significato storico, ma simboleggia le montagne e riprende i colori tirolesi. Lo stemma attuale è stato adottato nel 1970.[16]
Monumenti e luoghi d'interesse
Di fronte all'ufficio turistico sono state collocate delle copie esatte di menhir effettuate utilizzando il marmo di Lasa in quanto lì sono stati ritrovati durante alcuni scavi risalenti agli anni 90 (quelli originali sono invece presso il museo civico di Bolzano). Tali massi erano legati alla religione che si ebbe durante la colonizzazione ligure-illirica, ovvero risalente a 3.000 anni fa, dove su alcune stele sono raffigurati i graffiti simili ai tatuaggi di Ötzi. Tra i menhir ve ne è anche uno femminile.[17]
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Lagundo è molto conosciuta tra gli amanti dell'arrampicata sportiva per essere la principale area bouldering dell'Alto Adige con oltre 400 passaggi distribuiti in 15 settori[21].
Note
^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 330.
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
^AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
^Il primo ad aver ventilato l'affascinante ipotesi era il pioniere dell'archeologia meranese Bernhard Mazegger, Die Römer-Funde und die römische Station in Mais (bei Meran), 3ª ediz., Innsbruck, Wagner, 1896. Difatti gli imponenti blocchi di granito con i quali è costruito il manufatto, ricordano costruzioni dell'antichità, anche se già il buon stato di conservazione fa riflettere.
^Hans Schreeb, Die Via Claudia Augusta in Algund, in "Der Schlern", 50, 1976, pp. 421-422.
^Karl Greiter e Hans Nothdurfter, Das Kloster der Dominikanerinnen zu Maria Steinach in Algund, 1992.
^Karl Heiserer, Zur Geschichte der Weingüter des Füssener Klosters St. Mang in der Ortschaft Plars, Pfarrei Algund, Landgericht Meran, in "Jahrbuch des Historischen Vereins Alt Füssen 1993", Füssen, 1994, pp. 93-100.
^ab(EN) Algund, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).