Nessano (Nasen), Plata (Platten), Montevila (Wielenberg), Rio Liccio (Litschbach), Sopranessano (Aschbach), Vila di Sopra (Oberwielenbach), Vila di Sotto (Unterwielenbach)
L'insediamento di Wielenberg cominciò già nell'XI secolo, e a tale data risale anche la chiesa più antica dedicata a San Colombano a Montevila, costruita in stile romanico.[8]
Citato la prima volta per iscritto nel 1030 come "locus Welinberc", che apparteneva all'epoca alla contea di Engelbert.
Nel 1091 Wielenberg venne regalata al capitolo vescovile di Bressanone, e a metà del XIV secolo vi entrò in apparenza la nobile famiglia dei Signori di Prey, che vivevano allora in abitazioni ancor oggi esistenti come Genner, Joas e Leitl, e nel 1348 la popolazione venne quasi spazzata via totalmente dalla peste.
Nel paese è notevole la casa Englberger, già sito di una famiglia ministeriale dei secoli XIII-XV.
Dal dicembre 2010 il paese di Perca ha una sua stazione ferroviaria - Perca-Plan de Corones - che connette il paese alla linea della ferrovia della Val Pusteria.[10][11] La stazione ferroviaria, sita nel fondovalle presso il torrente Rienza è collegata alla parte bassa del paese da un sistema di due ascensori pubblici, ed alle piste da sci di Plan de Corones da una cabinovia.
Simboli
«Troncato: nel primo d’argento al ramo di cervo, a sei punte, rivoltato, al naturale; nel secondo di rosso, al vomere di nero con la punta a destra.»
Il corno di cervo simboleggia la caccia e il bosco mentre le punte dello stesso rappresentano le sei frazioni del comune; il vomere raffigura l'agricoltura praticata nel territorio. Lo stemma è stato concesso 15 dicembre 1966.[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale di San Cassiano, del 1525, situata nel centro abitato è in stile tardo gotico.
^AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
^Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 307s. ISBN 88-7014-634-0
^San Colombano nel Terzo Millennio, su sancolombano.eu. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN88-85114-18-0.
^Kronplatz-Ried, su kronplatz-ried.info. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2013).