Tegafur
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Tegafur è un profarmaco, un chemioterapico fluorouracilico, che nell'organismo viene trasformato a 5-fluorouracile (5-FU), un analogo pirimidinico alogenato ad attività antineoplastica. La sua azione si esplica interferendo con la sintesi sia del DNA che dell'RNA.
Chimica
Si presenta nella forma di cristalli, facilmente solubili in acqua calda, in etanolo e in dimetilformamide e praticamente insolubili nell'etere.
La sostanza, in soluzione acquosa acida, assorbe nell'ultravioletto (UV) alla lunghezza d'onda di 270 nm.
Farmacodinamica
Tegafur appartenente alla classe delle fluoropirimidine ed esercita la sua azione antimetabolita interferendo con il metabolismo degli acidi nucleici, inibendo gli enzimi timidilato-sintetasi e timidilato-chinasi.[1]
Farmacocinetica
A seguito di somministrazione per via orale il farmaco viene adeguatamente assorbito dal tratto gastrointestinale.
In seguito alla somministrazione di dosi orali rispettivamente pari a 0,25, 0,50, 0,75 e 1 g/m2, si ottengono entro 2-4 ore (Tmax) picchi plasmatici (Cmax) di 25, 35, 40 e 50 µg/ml.
La somministrazione endovenosa prolunga l'emivita plasmatica (da 6 a 16 ore) e rallenta la biotrasformazione nel metabolita attivo 5-fluorouracile.
Il farmaco ha un volume di distribuzione di 0,4-0,8 l/kg e un'emivita plasmatica di 5-14 ore.
Tegafur si caratterizza per un legame con le proteine plasmatiche compreso tra il 30% e il 50%.
La ghiandola epatica è la sede di biotrasformazione di tegafur a farmaco attivo.
Oltre a 5-fluorouracile sono stati identificati altri metaboliti e tra essi: il deidrotegafur, il trans-3'-idrossitegafur, il trans-4'-idrossitegafur, il cis-4'-tegafur e il g-butirrolattone.
L'eliminazione del composto dall'organismo avviene prevalentemente per via renale, e nelle urine si trova solo il 20% del farmaco in forma immodificata.
Tegafur attraversa la barriera ematoencefalica e può essere dosato nel liquido cefalo-rachidiano.
Tossicologia
La DL50 per via orale è di 930 mg/kg peso corporeo nel topo e di 1970 mg/kg nel ratto; per via intramuscolare è di 920 mg/kg nel topo e di 1390 mg/kg nel ratto; per via intraperitoneale è di 750 mg/kg nel topo maschio, di 640 mg/kg nel topo femmina e di 1280 mg/kg nel ratto maschio. Negli animali da laboratorio il farmaco è risultato teratogeno e cancerogeno.
Usi clinici
Tegafur viene impiegato nel trattamento di varie neoplasie maligne tra cui il carcinoma della mammella,[2] della vescica, del fegato[3][4] e del pancreas, dei polmoni,[5]
dello stomaco,[6]
del colon-retto,[7][8][9][10][11][12]
della prostata[13]
ed infine dell'adenocarcinoma del tratto gastrointestinale. L'utilizzo del composto avviene quasi sempre in associazione con altri chemioterapici.
Effetti collaterali e indesiderati
Gli effetti avversi sono sostanzialmente gli stessi del fluorouracile, con una mielodepressione meno grave e una più frequente neurotossicità a livello centrale.[14]
La tossicità gastrointestinale indotta da tegafur è un fattore limitante per il dosaggio.
Da studi su animali è emerso che la somministrazione concomitante di uracile e tegafur riduce la cardiotossicità e la neurotossicità di quest'ultimo.
In letteratura medica sono segnalati casi di polmonite eosinofila secondaria al trattamento con l'antineoplastico.[15]
Controindicazioni
Tegafur è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella forma farmaceutica.
È inoltre controindicato nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento oppure in presenza di gravi infezioni. Il composto deve essere somministrato con cautela nei soggetti defedati o affetti da grave insufficienza epatica, renale o midollare.
Dosi terapeutiche
Le dosi di farmaco usualmente impiegate variano da 1 a 1,5 g/m2 di superficie corporea al giorno per via endovenosa, per cicli fino a 21 giorni, da ripetere ad intervalli di 4 settimane.
Tegafur può essere somministrato anche per via orale in dosi che possono raggiungere i 1200 mg/die.[16][17]
Note
- ^ F. Tanaka, UFT (tegafur and uracil) as postoperative adjuvant chemotherapy for solid tumors (carcinoma of the lung, stomach, colon/rectum, and breast): clinical evidence, mechanism of action, and future direction., in Surg Today, vol. 37, n. 11, 2007, pp. 923-43, DOI:10.1007/s00595-007-3578-5, PMID 17952521.
- ^ T. Nakayama, S. Noguchi, Therapeutic usefulness of postoperative adjuvant chemotherapy with Tegafur-Uracil (UFT) in patients with breast cancer: focus on the results of clinical studies in Japan., in Oncologist, vol. 15, n. 1, 2010, pp. 26-36, DOI:10.1634/theoncologist.2009-0255, PMID 20080863.
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- ^ A. Ribas, E. Gallardo; R. Vera; S. Casado; R. Vidal; J. Bellmunt, Life-threatening toxicity of oral tegafur-uracil (UFT) plus leucovorin., in Clin Oncol (R Coll Radiol), vol. 9, n. 4, 1997, pp. 269-70, PMID 9315406.
- ^ I. Nagahiro, M. Miyamoto; H. Sugiyama; T. Kawai; K. Toda; T. Nobuhisa; Y. Endou; T. Watanabe; Y. Matsumoto; N. Watanabe; K. Kai, [A case of drug-induced eosinophilic pneumonia due to tegafur-uracil(UFT®)]., in Gan To Kagaku Ryoho, vol. 38, n. 10, Ott 2011, pp. 1679-82, PMID 21996966.
- ^ R. Jones, C. Twelves, Oral uracil-tegafur: an alternative to intravenous 5-fluorouracil?, in Expert Opin Pharmacother, vol. 2, n. 9, Set 2001, pp. 1495-505, DOI:10.1517/14656566.2.9.1495, PMID 11585027.
- ^ K. Wellington, KL. Goa, Oral tegafur/uracil., in Drugs Aging, vol. 18, n. 12, 2001, pp. 935-48; discussion 949-50, PMID 11888348.
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