L'esafluoruro di selenio è il composto inorganico con formula SeF6. In condizioni normali è un gas incolore, di odore pungente, non combustibile e molto tossico.[1] Il composto non ha utilizzi commerciali rilevanti.[4]
Storia
Il primo a descrivere la reazione tra fluoro e selenio fu Henri Moissan nel 1900.[5] L'esafluoruro di selenio fu isolato e caratterizzato per la prima volta nel 1906 da E. B. R. Prideaux.[6]
Sintesi
L'esafluoruro di selenio si prepara per sintesi diretta ad alta temperatura da fluoro e selenio in polvere:[7][8][9]
L'esafluoruro di selenio è un composto molecolare. La molecola SeF6 ha geometria ottaedrica con distanze Se–F di 168,8 pm.[10]
Proprietà e reattività
In SeF6 il selenio raggiunge il suo stato di ossidazione massimo, +6, ma il composto è molto stabile e non mostra proprietà ossidanti. La reattività di SeF6 è molto simile a quella del suo omologo SF6,[8] che è un gas particolarmente inerte. Tuttavia SeF6 mostra una maggiore reattività, e si idrolizza lentamente a contatto con acqua formando fluoruro di idrogeno e ossido di selenio.[1] Si decompone inoltre in soluzioni acquose contenenti anioni ioduro o tiosolfato.[8]