Dopo la conquista spagnola, il Ducato di Milano fu una suddivisione amministrativa della Lombardia, precursore dell'odierna Provincia di Milano. Come nel periodo precedente, continuò informalmente a dare il proprio nome anche all'insieme dello Stato di Milano, anche se tale abitudine andò via via a perdersi col passare del tempo.
Storia
Dopo aver perso la propria sovranità a causa dell'estinzione degli Sforza, il nucleo centrale del Ducato di Milano continuò ad esistere come entità amministrativa. I nomi di Ducato di Milano o Provincia del Ducato divennero intercambiabili. Il ducato era di gran lunga il maggior compartimento dello Stato, ricomprendendo anche Varese, Lecco e l'Ossola, che fu poi persa nel Settecento.
La riforma di Giuseppe II fu annullata dopo solo cinque anni dal nuovo imperatore, suo fratello Leopoldo II, nel 1791.
Le guerre napoleoniche rimischiarono però tutto dopo soli altri sei anni. I giacobini applicarono le loro idee illuministiche di uniforme suddivisione del territorio, in parte alla base anche del cassato progetto giuseppino, e la provincia fu sostituita dal molto più ristretto Dipartimento d'Olona nel 1797.
La situazione fu nuovamente sconvolta due anni dopo nel 1799, quando le armate tedesche tornarono in possesso della Lombardia. Il dipartimento, nel frattempo ampliato a dismisura, venne abolito e fu restaurata per la seconda volta la provincia a 61 pievi. Stavolta tuttavia la forma istituzionale tradì l'intento puramente fiscale e bellico del nuovo imperatore Francesco II: il 29 aprile la gestione provinciale fu sbrigativamente affidata alle autorità comunali uscenti, che presero il nome di Amministrazione provvisoria della città e provincia di Milano,[51] per poi passare il 9 giugno a Francesco Nava, il prefetto destituito dai giacobini tre anni prima, che fu posto a capo di una Congregazione delegata per la città e provincia di Milano.[52]
L'anno seguente avvenne il ribaltone finale. Napoleone riprese il comando delle armate francesi e sconfisse rapidamente gli imperiali, che il 30 maggio 1800 si diedero alla fuga lasciando tutti i poteri, sia provinciali che regionali, a una Reggenza provvisoria di sette membri,[53] tre giorni dopo modificata dai transalpini vittoriosi come Amministrazione provvisoria della città di Milano.[54] L'8 giugno venne infine restaurato il Dipartimento d'Olona.