I secoli XVII e XVIII secolo: fine delle pievi civili
Dopo il Concilio di Trento andò anche diffondendosi la tradizione vicariale che operava per conto dell'arcivescovo.
Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu oggetto di un esperimento riformatore di stampo illuminista da parte dell'Imperatore Giuseppe II, che nel 1786 la incluse nella neocostituita Provincia di Varese, ripartizione cancellata dopo soli cinque anni dal fratello Leopoldo II, imperatore ben più conservatore. La pieve fu poi soppressa nel 1797 in seguito all'invasione di Napoleone e alla conseguente introduzione di un moderno distretto centrato su Cuggiono in una riproposta provincia varesina, ma la vicenda fu ancor più effimera della precedente.
Abolizione della pieve ecclesiastica
Nel 1972, con il sinodo diocesano indetto dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, la struttura plebanea, a cui si era aggiunta Furato, fu abrogata.
La pieve di Dairago è oggi ridotta a parrocchia, ma conserva alcuni privilegi: l'elezione di un prevosto, il titolo di canonici per i sacerdoti residenti, oppure il diritto di intrattenere particolari rapporti con la curia milanese, o ancora di nominare propri canonici e di procurare l'acqua santa o gli oli benedetti per tutte le chiese comprese nell'ex pieve.
La chiesa prepositurale di Dairago è dedicata a san Genesio.
Nel corso di scavi condotti nel 1997 all'interno della chiesa, sono stati ritrovati i resti dell'antica chiesa romanica, di cui resta in uso la colonna che sostiene il moderno fonte battesimale. Dagli scavi sono inoltre state identificate diverse ricostruzioni in epoca medioevale. Nel 1878 la chiesa fu ricostruita, con l'ampliamento della precedente struttura, affiancata da un nuovo campanile realizzato nel 1892.
^In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che i due comuni corrispondevano alla parrocchia di Sant'Ambrogio, compresa ecclesiasticamente nella pieve della Beata Vergine Assunta di Gallarate.
^In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla parrocchia di San Vittore, compresa ecclesiasticamente nella pieve di San Giovanni Battista di Busto Arsizio.
Bibliografia
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Istituzione dei nuovi vicariati urbani e foranei, 11 marzo 1971, Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Rivista Diocesana Milanese, 1971.