Liscate è un piccolo comune a meno di 3 chilometri a sud di Melzo, lungo l'asse della strada provinciale Rivoltana, che oltre al nucleo storico originario e ad alcune cascine comprende una recente zona residenziale.
Origini del nome
Liscate, secondo Flechia e Olivieri, prende il nome dalla pianta lisca: trattasi di una pianta di palude che ancora oggi cresce sui territori del paese,[4] utilizzata per la produzione della parte vegetale dei fiaschi di vino. Da qui l'adozione del nome di Liscate. Antiche popolazioni nordiche hanno scoperto e utilizzato questa pianta durante il loro passaggio sul territorio liscatese. Secondo Gerhard Rohlfs deriverebbe anche dal nome di persona Luscus, con suffisso -ate.[4]
Storia
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Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 5 dicembre 1974.[5]
«Bandato d'argento e di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Non sono note le origini di questo stemma. Si pensa che possa essere stato creato per differenziarsi dagli emblemi degli altri comuni.[6]
Il gonfalone è un drappo trinciato di rosso e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesa dei Santi Giorgio e Lorenzo presenta un caratteristico campanile, posto nel sito di un precedente edificio sacro alto-medievale, preceduto a sua volta da un insediamento romano.
Nel paese si trova pure un monumento di ringraziamento, da parte dei Liscatesi, alla memoria del letterato Alessandro Manzoni che, nella sua opera I promessi sposi, citò il comune milanese.
Presso i territori liscatesi sono stati trovati resti di un'area dedicata alla dea Giunone