Bandato è un termine utilizzato in araldica per indicare uno scudo pieno di bande, alternati di smalti, in numero pari. Se le pezze sono sei, non si dice: se più o meno, occorre indicarle. Se le bande sono 10 o più, si preferisce il termine cotissato. Se i pezzi sono due si usa il termine trinciato.
Nel blasonare il bandato si indica per primo lo smalto che occupa il cantone sinistro[1] del capo.
Anche il bandato è soggetto a tutte le modificazioni che si possono apportare alla banda, e quindi si trovano bandati cuneati, dentati, increspati, merlati, nebulosi, ondati, spinati.[2]
Il termine cotissato è utilizzato, particolarmente nell'araldica francese, per indicare la pezza lunga (quasi esclusivamente la banda) accostata da due cotisse, generalmente dello stesso smalto della pezza ma talora anche di altro smalto.
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Di nero, alla banda cotissata d'oro (stemma dei signori di Bohan, Francia)
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D'argento, alla banda di rosso cotissata d'oro (famiglia Geissen di Bitbourg e di Bettingen)
Casi particolari
Il bandato è composto da soli due smalti alternati. Casi particolari sono gli stemmi delle famiglie Bolani del Friuli e Achinger di Polonia che il Crollalanza blasona rispettivamente: Bandato di 5 pezzi, verde, oro, azzurro, argento e rosso e Bandato di 4 pezzi, nero, oro, rosso e argento.[2]
Note
- ^ In araldica la sinistra per chi guarda lo scudo è la destra.
- ^ a b Goffredo di Crollalanza, Bandato, in Enciclopedia araldico-cavalleresca, Pisa, Giornale Araldico, 1887, p. 92.
Bibliografia
- Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907, p. 17.
Voci correlate
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