Porto Ceresio è sito sulla sponda sud del lago di Lugano (anche detto Ceresio) e ha un territorio in gran parte montagnoso, che raggiunge i 955 m s.l.m. in corrispondenza della vetta del monte Grumello. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 745 metri, mentre l'altitudine media è di 210 m s.l.m.
L'orografia comunale è solcata da cinque torrenti: Bolletta (il maggiore per alveo e portata), rio dei Poncini, rio Vignazza, Bollenaccia e rio Vallone.
Il clima è mite, grazie all'influsso lacustre.
Storia
Porto Ceresio, come molte località della zona, ha una storia antica che risale all'era glaciale. Durante il Pleistocene, la zona era coperta da ghiacciai che modellarono il paesaggio e depositarono sedimenti e rocce.
Dopo la fine dell'era glaciale, la zona fu colonizzata da popolazioni umane. Durante l'età del bronzo e del ferro, la zona fu abitata da popolazioni celtiche, che si dedicavano all'agricoltura e all'allevamento.
La zona era un importante centro commerciale grazie alla presenza del lago e delle vie di comunicazione che la attraversavano.
Durante il periodo medievale, la zona di Porto Ceresio fu contesa tra i comuni di Como e di Milano. Nel 1432 il territorio passò sotto il controllo del Ducato di Milano e fu ribattezzato Porto Morcote per via della vicinanza col comune svizzero di Morcote, situata sulla sponda opposta del lago di Lugano. Fu parte della pieve di Arcisate (a sua volta inclusa nell'arcidiocesi di Milano), fondata intorno all'XI secolo, comprendente un vasto territorio che si estendeva dalle sponde del lago di Varese al basso Ceresio.
Nel XVI secolo, la zona di Porto Morcote (o solo Porto, come era anche nota) fu oggetto di dispute tra i duchi di Milano e la Confederazione Svizzera. Nel 1512 le truppe svizzere conquistarono la zona e la tennero sotto il loro controllo per un breve periodo, fino al 1513 quando furono sconfitte dalle truppe milanesi.
Nel 1534 il territorio ritornò definitivamente sotto il controllo del Ducato di Milano, dominio spagnolo dal 1559 ed austriaco dal 1707 che lo governò fino al 1797.
Nel 1815, con il Congresso di Vienna, tornò sotto il controllo dell'Impero austriaco e fu inclusa nella provincia di Como. Durante questo periodo, la zona subì numerosi cambiamenti urbanistici e sociali, grazie alla presenza di numerose fabbriche e imprese.
La denominazione ufficiale di "Porto Ceresio" risale al 1863, quando il comune aggiunse il nome "Ceresio" a Porto per differenziarlo dagli innumerevoli omonimi del neonato Regno, tra cui il borgo di "Porto" su Lago Maggiore, che fu anche esso rinominato, diventando Porto Valtravaglia.
Nel corso del XIX secolo Porto Ceresio, in quanto località frontaliera lacustre, conobbe un periodo di sviluppo turistico.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1962.[4]
Stemma
«Troncato: il primo di rosso, alla barca del lago Ceresio navigante, al naturale; il secondo d'azzurro, fasciato da tre nebulose d'argento e caricato da un cigno al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Gonfalone
«Drappo interzato in fascia di azzurro, di bianco e di rosso riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: COMUNE DI PORTO CERESIO.»
Monumenti e luoghi d'interesse
La posizione lacustre ha reso Porto Ceresio una frequentata meta turistica[5]: nel comune vi sono infatti numerose dimore storiche costruite da facoltosi villeggianti.
Il territorio comunale include i siti di monte San Giorgio (patrimonio UNESCO dal 2010) e monte Grumello.
A Porto Ceresio hanno sede l'Istituto Comprensivo Enrico Fermi (con scuola primaria e scuola secondaria di I grado), a carattere pubblico, e la Scuola Materna Maria Maffei (scuola dell'infanzia), a gestione paritaria[7].
Presso la cosiddetta "corte del pozzo" ha sede il Museo Etnografico Appiani Lopez, dedicato a storia, arte e cultura locali[8].
Economia
L'economia locale è incentrata sul turismo: molte sono le attività ricettive e commerciali, nonché le iniziative, rivolte ai villeggianti. Nel 2022 il giro d'affari legato al turismo era stimato attorno a 1 300 000 euro; la spesa media annua per i pernottamenti nel comune ammontava a 103 euro per notte. Le circa 30 strutture ricettive presenti a Porto Ceresio risultavano occupate annualmente per il 63% dei posti letto disponibili, con un picco dell'89% ad agosto e un minimo del 40% a dicembre[5].
Prospiciente la stazione si trova altresì l'imbarcadero per il servizio pubblico di navigazione transfrontaliero sul lago di Lugano, presso cui sopravvive anche il pontile con rotaia utilizzato in epoca passata per il trasbordo delle merci dalla ferrovia ai battelli.
Tra le società sportive attive nel comune si citano la Canottieri Porto Ceresio (nata nel 1958, attiva a livello agonistico nazionale sia nel canottaggio a sedile fisso, sia nel canottaggio olimpico, vanta nel palmarès titoli italiani e piazzamenti sul podio nella graduatoria nazionale a squadre), il Ceresium Bisustum (squadra di calcio condivisa con la vicina Bisuschio, la cui storia s'è interamente dipanata nelle divisioni dilettantistiche regionali e provinciali) e il CVCE - Circolo Velico Ceresio (club velistico attivo sul lago di Lugano).
Note
^abDato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.