L'origine etimologica del nome non è chiara. Probabilmente deriva da una famosa fiera che qui si svolgeva due volte all'anno e che avrebbe dato di conseguenza al paese il suo nome da Bis in anno[senza fonte].
«Troncato: nel PRIMO, d'argento, alla stella di sei raggi d'oro; nel SECONDO, di rosso, alle due sbarre d'oro, al capo d'oro, caricato dalle due sbarre di azzurro, il tutto sotto il capo troncato di rosso e di azzurro, merlato alla guelfa all'ingiù, di tre pezzi. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»
Gonfalone
«Drappo partito di azzurro e di giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nelle freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.[6]»
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale
La chiesa parrocchiale, dedicata a san Martino di Tours, risale al 1600. Conserva diversi dipinti del 1700 di vari autori tra cui Croce di Varese, i milanesi Valtorta e Maroni e Petrini da Carona.
L'altare maggiore è interamente in marmo e fu scolpito dai viggiutesi Giovanni Rizzi e Giovanni Maria Giudici. Anche la sagrestia ha un notevole pregio essendo stata realizzata ad intaglio dall'eremita Antonio Rigola con la collaborazione del prof. Maria Bernardo del Re di Milano e di Carlo Ortello di Lugano, in stile barocco. Questi stessi artisti realizzarono successivamente il pulpito e i confessionali.
Colle di San Martino
Il colle di San Martino domina il paese ed era probabilmente in origine una fortificazione celta trasformata in castrum dopo l'occupazione romana per difendere le vie di passaggio collegate al lago Ceresio.
Su di esso venne edificata una chiesetta dedicata alla Vergine Maria in stile romanico che contiene dipinti seicenteschi e una Madonna col Bambino risalente al 1400. La struttura evidenzia i rifacimenti del 1700. In origine alla chiesa era annesso un monastero censito nel Catasto Teresiano, poi completamente demolito.
Lungo la salita al colle, sono poste quattordici cappelle della Via Crucis ricostruite nel 1988 dal pittore Franco Vasconi.
Siti paleontologici
Fossili di Besano
Nel 1993, nel territorio comunale, fu rinvenuto il fossile di un rettile acquatico del Triassico, risalente a circa 235 milioni di anni a cui è stato dato il nome di Besanosauro e che si trova al museo di storia naturale di Milano[7]. Molti altri fossili sono emersi dal giacimento fossilifero di Besano-Monte San Giorgio, conosciuto e apprezzato fin dalla metà dell'Ottocento.
Si tratta di un giacimento posto sul margine meridionale del Lago di Lugano, costituito da scisti bituminosi, che si depositarono lentamente sul fondo di un mare poco profondo (da 30 a 100 metri), verso la metà del Triassico (Anisico - Ladinico). Le condizioni ambientali hanno favorito la fossilizzazione degli animali che, morendo, cadevano sul fondo; sono stati così trovati numerosi fossili ben conservati di rettili marini, di pesci e di altri animali.
In paese esiste un museo dove si possono ammirare molti dei resti fossili ritrovati nel giacimento. Tra gli altri, sono esposti vari esemplari di tanistrofeo (il bizzarro rettile - giraffa), un calco del gigantesco Besanosaurus e la ricostruzione del Saltriovenator, uno dei pochi dinosauri ritrovati in Italia, i cui resti sono stati rinvenuti nel vicino comune di Saltrio.
Vuole un'antica leggenda che la regina Teodolinda, sovrana dei Longobardi, durante un viaggio dalla Baviera a Monza soggiornò in paese, dove fu accolta calorosamente. Prima di partire donò agli abitanti una statuetta in legno raffigurante San Giovanni Battista, ritenuta poi miracolosa dalla popolazione. Da allora e per lunghi secoli folle di pellegrini si accamparono al di fuori della chiesa attendendo di essere miracolati dalla statua. La festa ha continuato a essere celebrata nei secoli ogni 24 giugno.
Infrastrutture e trasporti
Il territorio comunale è attraversato dalla strada statale 344 di Porto Ceresio e dalla ferrovia Varese-Porto Ceresio, la quale tuttavia non è dotata di stazioni nel territorio comunale. I treni circolanti su questa tratta, tra il 2009 ed il 2018, sono stati soppressi a causa dei lavori di costruzione della nuova ferrovia Mendrisio-Varese e sostituiti con autobus che fermavano, oltre che nei comuni serviti dalle vecchie stazioni della linea, anche a Besano; per tale motivo, in previsione della riapertura della ferrovia, fu valutata la possibilità di costruire una stazione a servizio di Besano, ma il progetto non si realizzò.
Note
^abDato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).