Il comune di Ranco e la sua frazione di Uponne (nome derivante da Aupone, guerriero del X secolo) vennero annesse ad Angera sia da Napoleone (1809) sia da Mussolini (1928). In entrambi i casi, tuttavia, venne ripristinato come comune autonomo al cambio di regime politico, rispettivamente nel 1816 e nel 1956[7].
All'interno dello stemma del comune di Ranco, concesso assieme al gonfalone con D.P.R. del 10 luglio 1962[13], vi sono due simboli che rappresentano le due storiche e tradizionali attività dei ranchesi: una vite che, con un grappolo d'uva, cresce su un terrazzo verde e che simboleggia l'agricoltura; mentre il pesce color argento, indica la pesca.
«Troncato: nel primo, d'azzurro, al tralcio di vite, fruttato di un grappolo d'uva nera, sinistrata da un pampino di verde, ed accollato ad un paletto fondato su terrazzo dell'ultimo; nel secondo, d'argento ondato d'azzurro, al pesce natante al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.[14]»
Gonfalone
«Drappo troncato di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Ranco.[14]»
Molto attiva la Pro Loco Ranco che durante l'anno organizza eventi allietando residenti e villeggianti promuovendo momenti di festa, spettacoli e simili.
Economia
Turismo
Nel 1850 Ranco contava poche case e una chiesa. Tuttavia il paese, già allora, era una delle mete preferite dall'aristocrazia milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di caccia e pesca. A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, Ranco ha via via assunto la fisionomia di un tranquillo centro residenziale e di villeggiatura.
Infrastrutture e trasporti
Fra il 1914 e il 1940 Ranco ospitò una fermata della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[16].