Studia dapprima all'Università di Damasco e poi all'Università Saint Joseph di Beirut. Nel 1957 pubblica la prima raccolta poetica che viene accolta con favore e che gli vale la stima del poeta libanese Yūsuf al-Khāl (sotto lo pseudonimo di Unsī al-Ḥajj) il quale lo invita a contribuire alla nascita della rivista Shiʿr (Poesia).
Adonis è stato attivissimo nel dibattito politico-culturale, estetico e filosofico. Insieme al poeta irachenoBadr Shākir al-Sayyāb e al palestinese Jabrā Ibrāhīm Jabrā è tra i fondatori del gruppo Tammuzi, dal nome della divinità babilonese, appunto per simboleggiare la volontà di una rinascita culturale araba, rileggendone il patrimonio (sia quello islamico che quello del Vicino Oriente antico) in una chiave non nazionalistica o religiosa, ma di apertura alla modernità. In quest'ambito si pone, per l'approccio innovativo, anche l'antologia della poesia classica araba curata dallo stesso Adonis.
Gli anni sessanta sono anche quelli di importanti opere poetiche - tra cui i Canti di Mihyār il damasceno (1961), scritto dopo un lungo soggiorno parigino e Il teatro e gli specchi (1968) - e della fondazione di nuove riviste quali Afāq (Orizzonti) nel 1964 e Mawāqif (Posizioni) nel 1968 in cui vengono ospitate sperimentazioni poetiche, poesie in arabo dialettale, traduzioni dalle maggiori esperienze poetiche contemporanee (Rilke, Rimbaud, Eliot) e poemi in prosa.
A seguito della guerra civile libanese, fuggì dal Libano nel 1980 per rifugiarsi a Parigi a partire dal 1985. È il rappresentante della Lega Araba presso l’UNESCO.
L'opera di Adonis è stata tradotta in molte lingue. Tra le più significative raccolte poetiche si segnalano: Qālat al-Arḍ (1952; Disse la terra), Aghānī Mihyār al-Dīmashqī, (1961; I canti di Mihyār al-Dimashqī), Qabr min ajal New York (1971; Una tomba per New York), Kitāb al-Ḥisār (1986; Il libro dell'assedio), Introduzione alla poetica araba (1992), Poesie (1993), Sijjīl (2000), Mūsīqā al-ḥūt al-azraq (2005; La musica della balena azzurra), al-Muḥīt al-aswad (2006, L'oceano nero[1]).
Desiderio che avanza nelle mappe della materia, traduzione di Fauzi Al Delmi, introduzione di Mario Nicolao, Genova, Edizioni San Marco dei Giustiniani, "Poeti della Riva Sud del Mediterraneo", 1997. ISBN 978-88-7494-108-7
Nella pietra e nel vento (1999, Mesogea, La grande)
Memoria del vento (2002, TEA, Poeti del nostro tempo - 2005, Guanda, Fenice contemporanea)
Alberi adagiati sulla luce in: Adonis-Francesca Corrao-Giorgio Amitrano-Tiziano Scarpa, Alberi adagiati sulla luce - Chie-Chan e io - L'inseguitore (2008, Feltrinelli)
Reportage fotografico
con Gianni Limonta: Oro incenso & Siria (2005, Mondadori, Illustrati)
^Adonis, su premio.grappanonino.it, Nonino Distillatori S.p.A. - Premio Internazionale Nonino 1999. URL consultato il 17 agosto 2016 (archiviato il 16 luglio 2016).
^Premio LericiPea -Tutti i vincitori, su lericipea.com, Associazione Lerici Pea. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).