Gian Luigi Beccaria (Costigliole Saluzzo, 27 gennaio 1936) è un linguista, glottologo e saggista italiano.
Compì i propri studi tra Mondovì e Torino, dove si laureò in glottologia nel 1959 con Benvenuto Terracini. Inizialmente lettore e professore incaricato di grammatica storica della lingua italiana presso l'Università di Salamanca (Spagna) dal 1960 al 1963 - dove conobbe tra gli altri Ramón Menéndez Pidal -, fu poi assistente incaricato di glottologia alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Torino, quindi assistente di ruolo dal 1965 e professore straordinario dal 1968 al 1970, quando divenne docente ordinario di glottologia; dal 1976 ebbe la cattedra di storia della lingua italiana, retta fino al pensionamento nel 2005. Divenne infine professore emerito.
Diresse il Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica per Einaudi e fu autore di numerosi studi sulla lingua e la letteratura italiana (testimoniati da un gran numero di pubblicazioni, tra cui I linguaggi settoriali in Italia, Italiano antico e nuovo, L'autonomia del significante), sui linguaggi in via di sparizione (I nomi del mondo: santi, demoni, folletti e le parole perdute, Sicuterat. Il latino di chi non lo sa), nonché di vari saggi divulgativi (Per difesa e per amore. La lingua italiana oggi, Tra le pieghe delle parole, Misticanze: parole del gusto, linguaggi del cibo, Mia lingua italiana).
Membro dell'Accademia della Crusca, dell'Accademia delle Scienze di Torino (dal 9 marzo 1983)[1] e dell'Accademia Nazionale dei Lincei, collaborò con numerosi periodici, riviste e quotidiani tra cui L'indice e La Stampa.
Tra il 1985 e il 1988 su Rai 1, e poi nella stagione televisiva 2002-03 su Rai 3, partecipò, in qualità di giudice-arbitro e di commentatore, al programma televisivo Parola mia, ideato e condotto da Luciano Rispoli.
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