Considerato tra i narratori più importanti della letteratura tedesca contemporanea, Siegfried Lenz era nato a Lyck nella regione della Prussia Orientale dell'allora Repubblica di Weimar, nel 1926. Alla morte prematura del padre, funzionario doganale, la madre e la sorella lasciarono Lyck dove Siegfried rimase con la nonna fino al suo reclutamento nella Kriegsmarine, avvenuto nel 1943.
Poco prima della fine della Seconda guerra mondiale, fuggito come disertore in Danimarca, Lenz fu fatto prigioniero di guerra dalle truppe britanniche e da esse utilizzato come interprete. Al rilascio, si iscrisse all'Università di Amburgo per studiare filosofia, anglistica e letteratura, ma interruppe lo studio per lavorare presso il giornale Die Welt, di cui fu redattore dal 1950 al 1951. In quell'ambiente avverrà l'incontro anche la futura moglie Liselotte, morta nel 2006, che ha illustrato alcune delle sue opere.
^Il primo degli unici due romanzi tradotti finora in italiano. Traduzione di Luisa Coeta, Milano, Mondadori, 1973.
^Traduzione in italiano di Francesco Paolo Porzio, Vicenza, Pozza, 2009.
Bibliografia
Versari, Margherita, "Lezioni di tedesco" come metafora: considerazioni sul romanzo di Siegfried Lenz, in: Spicilegio moderno, saggi e ricerche di letterature e lingue straniere, n. 8, 1977, Imola, Galeati, 1978
Maletzke, Erich, Siegfried Lenz. Eine biographische Annäherung, Klampen, Springe, 2006