Laureata in Lettere classiche a Messina con una tesi su La Conocchia di Erinna, una poetessa greca, visse a Roma dal 1968. Diede alle stampe diverse raccolte di poesie.
Di professione insegnante di lettere presso licei classici, Jolanda Insana venne scoperta da Giovanni Raboni nel 1977, anno in cui pubblicò nella collana da lui diretta «Quaderno collettivo della Fenice» (Guanda) la raccolta poetica Sciarra amara.
Nel 2002 vinse il Premio Viareggio per la poesia con La stortura (Garzanti).[2]
Nel 2007 fu pubblicato nella collana "Gli elefanti poesia" della Garzanti l'intera sua opera, con l'aggiunta di un poemetto intitolato La bestia clandestina, che faceva parte del nuovo lavoro al quale Jolanda Insana si era dedicata dal 2003.
Si dedicò alla traduzione di vari classici e autori contemporanei, dal greco e dal latino: tra di essi si ricordano Saffo[3], Plauto, Euripide, Alceo, Anacreonte, Ipponatte, Callimaco, Lucrezio, Marziale e Andrea Cappellano. Inoltre adattò in versi alcune opere di Ahmad Shawqi e Aleksandr Tvardovskij.
La poesia che apre Sciarra amara, "Pupara sono", è stata musicata nel 2013 dal compositore Claudio Ambrosini (La pupara, madrigale a cinque voci) [2].
Opere
Sciarra amara, «Quaderno collettivo della Fenice» n. 26, Guanda 1977
Fendenti fonici, Milano, Società di poesia, 1982
Il collettame, Milano, Società di poesia, 1985
La clausura, Milano, Crocetti, 1987
Medicina carnale, Milano, Mondadori, 1994
L'occhio dormiente, Venezia, Marsilio, 1997
La stortura, Milano, Garzanti, 2002
La tagliola del disamore, Milano, Garzanti, 2005
Le foglie del decoro, xilografie originali di Marina Bindella, Milano, Quaderni di Orfeo, 2007
Tutte le poesie 1977-2006, Milano, Garzanti 2007
Satura di cartuscelle, Roma, Perrone, 2008
Frammenti di un oratorio per il centenario del terremoto di Messina, Milano, Viennepierre, 2009
Turbativa d'Incanto, Milano, Garzanti, 2012
Cronologia delle lesioni, Milano, Luca Sossella editore, 2017
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
^La sua traduzione Sappho: poesie inaugura nel 1985 la nuova casa editrice lesbica Estro