La strada statale 672 Sassari-Tempio (SS 672) è un'importante strada stataleitaliana di rilevanza interprovinciale. A dispetto del nome, non collega direttamente le località di Sassari e Tempio Pausania, ma permette di evitare il tratto Sassari-Bortigiadas della strada statale 127 Settentrionale Sarda, che è particolarmente curvilineo e disagevole, in modo tale da rendere più veloce e pratica la comunicazione fra i due centri.
Storia
L'arteria è stata classificata col decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 1583 del 30 dicembre 1992[2] coi seguenti capisaldi di itinerario: "Innesto con la s.s. n. 597 presso
Ploaghe - Innesto con la s.s. n. 127 presso S. Rocco".
Il 12 novembre 2008[3] è stato aperto al traffico un nuovo tratto in proseguimento al preesistente dalla località San Rocco, nel comune di Perfugas, a Bortigiadas, provvisoriamente denominato nuova strada ANAS 325 Scala Ruia-Tempio (NSA 325)[4].
Solo nel 2016 tale tratto è stato formalmente inserito nell'itinerario della SS 672 modificandone i capisaldi come segue: "Innesto con la S.S. n. 597 presso Ploaghe - Innesto con la S.S. n. 127 presso Bortigiadas"[1].
Percorso
Inizia a Ploaghe (svincolo di San Michele in prossimità della chiesa romanica di San Michele di Salvennero), dalla strada statale 597 di Logudoro, e si dirige verso nord su un tracciato molto agevole con caratteristiche di strada a scorrimento veloce a 2 corsie e carreggiata unica senza intersezioni a raso realizzato tra il 1970 e la fine degli anni '70 con il finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno; attraversati i territori comunali di Chiaramonti (nei pressi del quale interseca la strada statale 132 di Ozieri) e Perfugas, la strada prosegue ancora per qualche km in direzione nord-est e giunge infine nel territorio comunale di Bortigiadas dove si immette sulla strada statale 127 Settentrionale Sarda.
^abcdefghIn corsivo sono indicate le strade statali facenti parte sino al 1945 - per l'intera estensione - del territorio italiano e poi parzialmente cedute agli Stati vincitori della Seconda guerra mondiale, in seguito alla modifica dei confini nazionali stabilita dal trattato di Parigi del 1947.