In questo momento, l'utente Sanghino (msg) sta apportando modifiche radicali a questa voce o sezione.
Al fine di evitare conflitti di modifiche, non apportare modifiche finché questo avviso non verrà rimosso. Se l'ultima modifica risale a diverse ore fa, rimuovi l'avviso.
La viticoltura nella provincia di Matera è attestata fin dall'età del bronzo da numerosi ritrovamenti, tra i fiumi Basento e Sinni, in alcune necropoli di piccoli insediamenti.[2] Sul vasellame recuperato è possibile osservare raffigurazioni della caratteristica forma di coltivazione utilizzata nel periodo della Magna Grecia.[2]
Testimonianze della presenza di una fiorente attività di viticoltura nel materano sono rappresentate dalle Tavole di Heraclea (VII sec. a.C.), conservate presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, la prima mappa con fedeli rappresentazioni delle terre coltivate di pertinenza del tempio di Eraclea.[2]
Risalgono invece al '200 i primi documenti attestanti attività di compra-vendita di vigneti.[2]
Nel 1887, l’archeologo materano Domenico Ridola, esperto enologo, in occasione della prima mostra enologica lucana, fu premiato per un vino color rosso ciliegia, odore fragrante, con sapore squisito da dessert con 15,60% di alcool, chiamato San Bardo.[2] La fine dell'800 è anche il periodo in cui si consolida l'uso del vitigno Primitivo. Con 2000 ettari di vigneti e con circa 50.000 ettolitri di vino prodotti all'anno, Matera era il maggior produttore di vino lucano.[2]
Nei primi anni del '900 risalgono le prime produzioni di vino spumante, produzione che raggiungerà l'apice intorno agli anni 50-'60.[2]
La DOC Matera è stata riconosciuta con Decreto Ministeriale del 6 luglio 2005.[2]
Disciplinare
Il Matera DOC è stato istituito con DM 6 luglio 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 163 del 15 luglio 2005
Successivamente è stato modificato con:
DM 13.07.2011 G.U. 179 - 03.08.2011
DM 30.11.2011 G.U. 295 – 20.12.2011 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP)
DM 12.07.2013 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
La versione in vigore è stata approvata con DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP.[1]
Tipologie
Matera rosso
uvaggio
minimo 60% Sangiovese minimo 30% Primitivo massimo 10% vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Basilicata