Muore all'età di 79 anni, nella notte tra il 9 e il 10 maggio 2008 nella sua casa di Milano, a seguito di un arresto cardiaco dovuto a problemi respiratori. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Babila, il 12 maggio. Per espressa volontà della Gencer, le sue ceneri sono state disperse nel Bosforo, nei pressi di Ortaköy, Istanbul.
Tecnica vocale e repertorio
Considerata come una delle ultime grandi dive del Novecento, dotata di una tecnica vocale superba, che le permetteva un eccellente controllo del fiato e del volume (restano celebri i suoi pianissimi e le filature) e, soprattutto nei primi anni di carriera fino almeno al 1970, un registro acuto facilissimo e un ampio centro, e di notevoli qualità interpretative abbinate ad una rara intelligenza musicale e ad un gusto teatrale inusuale, pur non potendo vantare una voce naturalmente dotata (senza l'estensione sovrumana della Sutherland, l'avvenenza timbrica della Caballé, la potenza vocale della Nilsson, la purezza del colore della Tebaldi e le sfumature vocali della Scotto), è riuscita a imporsi ad un pubblico internazionale, proprio insieme alla Sutherland e alla Caballé, presentando un repertorio ampio e impegnativo, sorretta da un'indubbia presenza scenica, un timbro naturalmente drammatico e una grande versatilità[2]. Grande interprete donizettiana, divenne una delle massime protagoniste della Donizetti Renaissance, in quei ruoli poco esplorati fino ad allora (Maria Stuarda,Lucrezia Borgia, Anna Bolena, Caterina Cornaro, Elisabetta in Roberto Devereux ecc.), si è distinta anche in certi grandi personaggi verdiani (Leonora ne Il trovatore,Aida, Elisabetta di Valois nel Don Carlo, Amelia in Un ballo in maschera e soprattutto in diversi ruoli del primo Verdi quali Lady Macbeth in Macbeth, Lucrezia ne I due Foscari ed Elena in Gerusalemme, Amelia nel Simon Boccanegra, Elvira in Ernani), belliniani (Norma, Elvira de I puritani) e pucciniani (Madama Butterfly e Turandot, nel ruolo di Liù, in particolare). La carriera della Diva turca fu contraddistinta dal grande, grandissimo amore del suo pubblico, testimoniato dalle tante registrazioni live, anche quando il declino iniziò a farsi più evidente.
Non ha mai stipulato contratti con alcuna casa discografica: a parte un LP antologico edito dalla Fonit Cetra, tutte le altre sono registrazioni pirata, tanto che la Gencer si meritò proprio il titolo di Regina dei pirati, soprannome che talvolta utilizzava lei stessa per sottolineare quel carattere di "antidiva" che la contraddistinse sotto diversi aspetti. Grazie all'appoggio del maestro Serafin fu sul procinto, negli anni cinquanta, di stipulare un contratto con La Voce del Padrone, ma le fu preferita la collega Antonietta Stella.
È stata tra le prime artiste a comparire, sempre negli anni cinquanta, nelle prime realizzazioni di film opera (Werther, Il trovatore).
Premi e riconoscimenti
Alcuni anni dopo il suo definitivo ritiro dalle scene, la Gencer fu nominata dal Presidente turco allora in carica Artista di Stato (1988). Sempre in Turchia, ad Istanbul, venne istituito in suo onore un concorso internazionale di canto (1996), interrotto a partire dal 1999 per alcuni anni, poi successivamente ripreso. Tale concorso è giunto ormai alla sua sesta edizione[3].
A New York, negli Stati Uniti, The Licia Albanese - Puccini Foundation le conferì un premio speciale per le sue celebri interpretazioni pucciniane e, due anni più tardi (2004), la Zecca di Stato turca coniò una moneta commemorativa con l'effigie del grande soprano.
Discografia selettiva
Riportiamo di seguito alcune fra le incisioni storiche.[4]