L'anno seguente debutta Bologna ne L'elisir d'amore, riscuotendo un grande successo, cui segue un primo tour italiano nei teatri di Bergamo e Brescia. Si costruisce una fama che lo vedrà debuttare al Teatro alla Scala nel 1946, anno in cui il teatro riapre dopo la guerra.
Fu accademico di Santa Cecilia e conosciuto anche come collezionista dell'arte pittorica, soprattutto dei secoli XVI-XVIII: acquistava numerosi quadri durante i suoi frequenti viaggi di lavoro. Nota a livello internazionale, la raccolta Molinari Pradelli è la più significativa formatasi a Bologna nel Novecento e si segnala per la consistenza e la selezionata qualità delle opere[1].
Nel dicembre 2013 l'area di passeggio retrostante il Teatro Comunale di Bologna, tra Largo Respighi e i Giardini del Guasto, è stata intitolata piazzetta Francesco Molinari Pradelli.