Gaspare Spontini nasce a Maiolati, nelle Marche, allora parte dello Stato Pontificio. Di umili origini, venne inviato dai genitori presso lo zio paterno per intraprendere la carriera ecclesiastica, anche se i desideri e le inclinazioni del ragazzo erano rivolti verso la musica. Iniziò i primi studi musicali a Jesi; nel gennaio del 1793 viene accolto nel Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli dove fu allievo, fra gli altri, di Nicola Sala, e ben presto cominciò a comporre.
Dopo un nuovo passaggio a Parigi e poi a Colonia, si ritirò a Maiolati nel 1850 dove morì l'anno successivo, il 24 gennaio. In suo onore, Maiolati aggiunse al proprio toponimo la dicitura "Spontini".
Poco conosciuto è il profilo dello Spontini filantropo di questo periodo: infatti donò tutti i suoi averi per la realizzazione di notevoli opere di beneficenza tra cui la Casa di riposo per Anziani, la Casa delle Fanciulle, il Monte di Pietà per i poveri di Jesi e Maiolati.
Inoltre, in omaggio alla sua sposa, Céleste Erard, Spontini volle destinare un'ampia area delle sue proprietà alla realizzazione di un giardino (il Parco Colle Celeste) per il pubblico passeggio.
Considerazioni sull'artista
Spontini è con Luigi Cherubini il più importante esponente del teatro musicale italiano del periodo compreso tra Domenico Cimarosa e Giovanni Paisiello da un lato e Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, e Gaetano Donizetti dall'altro[2].
Nelle prime opere, scritte in Italia, si uniformò allo stile operistico napoletano[3] e non mostrò segni di grande originalità. Una volta giunto a Parigi, però, Spontini entrò in contatto con un ambiente musicale più moderno e consapevole, e soprattutto conobbe la riforma gluckiana, da cui fu profondamente influenzato[3]: proprio in questo periodo infatti scrisse le sue opere più importanti (La Vestale, Fernand Cortez e Olympie)[3], che mostrano una possente ispirazione drammatica, di spirito preromantico, unita a grande chiarezza e solidità di struttura tipicamente neoclassiche[4]; grande è poi l'aderenza della musica ai valori drammatici e psicologici del testo, aspetto questo che si riconosce anche nella nobiltà espressiva delle melodie. Inoltre egli, similmente a Cherubini, curò molto la strumentazione delle proprie opere, che quindi risulta molto fine, ma al contempo di grande potenza[4]. In definitiva, Spontini fu il maggiore rappresentante musicale di quel momento di esaltazione eroica che collegava i ricordi dell'antica Roma alle imprese di Napoleone Bonaparte[5]. Il suo stile e le sue innovazioni musicali e drammatiche influenzarono molto gli autori successivi, come Rossini, Weber e Wagner e gli autori dei grand-opéra francesi Meyerbeer e Auber[2].
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Di notevole interesse la notizia che è pubblicata a pagina 15 del volume di Elisa Morelli “La Musica Vocale da Camera di Gaspare Spontini - Catalogo tematico” ed. LIM del 2013 dove è stata segnalata la presenza, presso un collezionista privato, del manoscritto autografo di una scena d'opera, tratta da “Andromaca” di Gaspare Spontini: «In corso di stampa mi è stata fornita, da un collezionista privato, copia elettronica di una partitura d'orchestra manoscritta autografa: Andromaca / Scena ed Aria / Cari figli alme innocenti / di / Gaspare Spontini / 1796 (52 pp. oblungo, Paris, Coll. Priveé). Pur dando notizia di tale importante ritrovamento, mi riservo di approfondire lo studio di questo documento».
Jouy Victor-Joseph Etienne de Jouy e Joseph-Alphonse d'Esménard, da Alexis Piron; seconda versione: revisionata da Victor-Joseph Etienne de Jouy; terza versione: revisionata da Emmanuel Théaulon, tradotta da J. C. May; quarta versione: revisionata da Karl August von Lichtenstein
1809-11-28 28 novembre 1809; seconda versione: 28 maggio 1817; terza versione: 6 aprile 1824; quarta versione: 26 febbraio 1832
1827-05-28 28 maggio 1827 (prima versione, comprendente solo il primo atto); 12 giugno 1829 (seconda versione in 3 atti); 6 dicembre 1837 (terza versione in 3 atti)
Berlino, Königliches Opernhaus (tutte le versioni)
Altra musica per il teatro
L'eccelsa gara, cantata, testo di Luigi Balocchi, Parigi, L'Impératrice (Salle Louvois), 8 febbraio 1806
Tout le monde a tort, vaudeville, Malmaison, 17 marzo 1806
Lalla Rûkh, Festspiel, testo di S.H. Spicker, da Thomas Moore, Berlino, Castello, 27 gennaio 1821
Qui vive, qui spiro la bella che adoro, aria con clarinetto obbligato
Sentimi, o padre amato, scena e aria
Se non piange un infelice, aria (per L'isola disabitata di Pietro Metastasio)
Immagini funeste, duetto (per L'isola disabitata di Pietro Metastasio)
Parlami Eurilla mia, duetto (come Parla Lisetta mia, in Le metamorfosi di Pasquale)
Che non mi disse un dì, testo di Pietro Metastasio, arietta; Es blühte ein Blümchen, testo di J.F.L. Duncker, romanza (in Album neuer Original-Compositionen für Gesang und Piano Berlino, circa 1840)
Spontini's Lebewohl an seine Freunde in Berlin, testo di Spontini (Berlino, 1842)
A quinze ans, testo di Gayrard (Berlino, circa 1840–1850)
L'orphelin du malheur (Berlino, circa 1840–50)
Ben mio ricordati, testo di Metastasio (in Les cantilènes: album de chant)
La charité (Parigi, circa 1855)
L'inconstance
Le retour
Canzonetta tarantina, per soprano e basso continuo (Parigi, circa 1795)
La pêche de l'ambre: chant de Prusse orientale, duetto (Parigi, 1832)
Ma dernière plainte au bord de mon tombeau (Parigi, 1838)
Musica corale
Leta voce et fide vera, motetto pieno, per due soprani, tenore, quattro voci e orchestra, circa 1794–1795
Preussischer Volksgesang (Borussia), testo di J.F.L. Duncker, per coro e orchestra, (Berlino, 1818; arrangiamento per orchestra come Grosser Sieges- und Festmarsch)
Gebet, Duetto und Hymnus, cantata per voci soliste, sei voci e orchestra (composta in occasione della visita dello zar a Berlino, 1826)
Gott segne den König, cantata, testo di Herklotz, Halle, 12 settembre 1829
An den Frieden, per tenore, voci e orchestra, 1831
Les cimbres, chant de guerre, per due tenori, baritono e pianoforte
Begrüsst den Tag, inno festivo, 1840
Domine salvum fac regem nostrum, per voci soliste, coro, organo, violoncelli e contrabbassi (composto per l'incoronazione di Federico Guglielmo IV, 1840)
Jesu Christe Domine, offertorio, per voci maschili, doppio coro e organo (Parigi, 1854)
Domine Jesu, per coro e organo
Musica strumentale
Notturno, per orchestra, Napoli, 1795
Ballo marziale, per banda militare:
I Evoluzioni militari
II Preludio ai combattimenti ed alla vittoria sul campo di Marte
Geschwindmarsch, per banda militare (in Sammlung von Märschen für türkische Musik zum bestimmten Gebrauch der königlichen preussischen Armée)
4 Fackeltänze, per orchestra, per i matrimoni dei reali di Prussia (1822, 1823, 1825, 1829; anche in arrangiamento per pianoforte)
Les charmes d'un fête, divertissement per pianoforte
Discografia
Gaspare Spontini, "L'opera vocale da camera completa", Tactus TC 771960 (5CD)
Note
^V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, p.259.
^ab AA VV, Le Garzantine: Musica. voce "Spontini, Gaspare", Milano, Garzanti Libri s.p.a., 2005.
Gaspare Spontini, "Metodo di Canto", a c. di Elisa Morelli, Casa Ricordi, Milano 2012.
Gaspare Spontini, "Arie da camera per voce media e pianoforte o arpa / Chamber arias for medium voice and piano or harp", a c. di Elisa Morelli, Casa Ricordi, Milano 2015.
Elisa Morelli, "La Musica Vocale da Camera di Gaspare Spontini", Libreria Musicale Italiana (LIM), Lucca, 2013. ISBN 978-88-7096-718-0
Lucia Benedos, Patrizia Rizzi, Sulle tracce di Gaspare Spontini. Profilo di un compositore europeo dalla scrittura. 1774-1851, Affinità elettive,2023, Ancona, isbn 978-88-7326-644-0