Allein

Allein
comune
(IT) Comune di Allein
(FR) Commune d'Allein
Allein – Stemma
Allein – Bandiera
Allein – Veduta
Allein – Veduta
Panorama del Plan-de-Clavel (capoluogo)
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
CapoluogoPlan-de-Clavel
SindacoPiergiorgio Collomb (lista civica Autonomie communale pour le progrès d'Allein) dal 29-5-2015
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°48′30″N 7°16′21″E
Altitudine1 190 m s.l.m.
Superficie7,96 km²
Abitanti207[2] (31-07-2023)
Densità26,01 ab./km²
FrazioniAyez, L'Allamanaz, Allérod, Bruson, Chanté, Chavéroulaz, Chez-Norat, Clavel, La Condémine, Daillon, Frein, Les Godioz, Le Martinet, Le Plan-de-Clavel (sede comunale), La Vallettaz, La Ville[1]
Comuni confinantiDoues, Étroubles, Gignod
Altre informazioni
Cod. postale11010
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007001
Cod. catastaleA205
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 994 GG[4]
Nome abitanti(FR) Allençois
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Plan-de-Clavel
Plan-de-Clavel
Allein – Mappa
Allein – Mappa
Posizione del comune di Allein all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Allein (pron. fr. AFI: [alɛ̃]; Alèn in patois valdostano, Allain dal 1946 al 1976[5]) è un comune italiano sparso di 207 abitanti[2] della Valle del Gran San Bernardo, valle laterale della Valle d'Aosta.

Geografia fisica

Territorio

Allein è un piccolo centro situato alle pendici del Mont Saron, sulla sinistra orografica della valle del Gran San Bernardo. Il borgo si trova in posizione panoramica a 1.190 m s.l.m. sui declivi coperti di prati adiacenti al torrente Artanavaz. Distante circa 14 chilometri a nord da Aosta, Allein domina la statale 27, che, seguendo la sponda opposta del torrente, conduce al traforo del Gran San Bernardo.

Dista 14 km da Aosta.

Clima

Origini del nome

L'origine del toponimo secondo gli storici P. Äbischer e Dante Olivieri, deriverebbe dal nome personale latino Allius, da cui si sarebbe successivamente distaccata la forma Allianus. Altre ipotesi fanno risalire l'origine del nome alla presenza di un nucleo di Alani, tribù sarmata presente sulle Alpi Occidentali già nel V secolo d.C., oppure a contaminazioni germaniche di epoca medioevali (K.Punks). Secondo la storica Carla Mercato l'etimologia tradizionale, ad lignum, era già diffusa nel periodo romano, sancisce comunque la posizione del paese, situato anticamente ai limiti di una grande area boschiva, e forse anche per la vocazione artigianale dei suoi abitanti, ancora oggi dediti, almeno in parte alla lavorazione del legno.

Il toponimo è stato italianizzato in Alleno durante il fascismo, dal 1939 al 1946.[5]

Storia

Epoca romana

In epoca romana vi passava la strada che conduceva a Octodurus, l'odierna Martigny, un'antica via dei Salassi divenuta una delle arterie principali della Valle d'Aosta. Questa valle infatti costituiva soprattutto per chi proveniva dalla Svizzera un'importante via d'accesso al territorio di Aosta, ed era presidiata da alcuni centri strategici, tra cui Clusaz (pron. "Clüsa"), una delle clausurae augustanae, posta di fronte ad Allein sul versante opposto della valle.

La presenza romana nella zona è confermata dal ritrovamento avvenuto nel 1856 nel territorio comunale di una serie di monete argentee risalenti all'epoca repubblicana, conservate in parte presso il museo dell'Académie Saint-Anselme ad Aosta. Altre ipotesi fanno risalire l'origine del nome alla presenza di un nucleo di Alani, tribù sarmata presente sulle Alpi Occidentali già nel V secolo, oppure a contaminazioni germaniche di epoca medioevali (K. Punks[senza fonte]).

Medioevo

Nell'alto Medioevo il paese appartenne alla Signoria di Gignod, comprendente le parrocchie di Saint-Étienne, Gignod, Ollomont, Doues, Valpelline e Allein. Nel 1242 Tommaso di Savoia e Amedeo di Savoia sottrassero alle quattro famiglie i diritti di giurisdizione assegnandoli poi ai signori di Quart, i quali nel 1378 li restituirono ai Savoia.

Rinascimento

Nel 1543 Allein e Doues furono separate dalla Signoria di Gignod da Carlo III di Savoia e vendute a Nicolas de la Crête al prezzo di 1.500 scudi d'oro. Successivamente nel 1574 questo territorio passò al primo Segretario di Stato di Carlo Emanuele I François de la Crête, che ottenne dalla corona il titolo di barone di Gignod e il possesso di tutti i territori della Combe Froide. Rimasto privo di discendenti le sue terre vennero cedute alla famiglia Pallavicino-La Crête, che governò il territorio fino agli ultimi decenni del XVIII secolo.

Era moderna

Il piccolo centro venne poi integrato nello Stato Sabaudo e successivamente all'Italia unita. Nel 1939, assunse a causa del fascismo e a seguito di un regio decreto, la denominazione di Alleno[7], che venne mutata a partire dal 1946 nel nome di Allain. La grafia attuale, omofona, è fissata nel 1976.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 marzo 1962.[8]

«Partito di porpora e d'argento, al leone al naturale, rampante sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone del Comune

Lo stemma del Comune di Allein è una variante cromatica dell'emblema regionale consistente in uno scudo partito di rosso e di nero, al leone d'argento attraversante.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di porpora.

Monumenti e luoghi d'interesse

Nel sito della primitiva chiesa, a Ville, presso una vasca in pietra, si trova un frammento di muro recante l'iscrizione Maria anno MVII leprosis laboravit. Si tratta del più antico documento sulla presenza della lebbra in Valle d'Aosta.

  • In frazione di Allamanaz si trova una casa medievale del XVI secolo

Casa medievale di Ayez

Nel villaggio Ayez (pron. "Ayé") è presente una casaforte risalente al XV secolo, un classico esempio di architettura rurale tardogotica. L'edificio è costruito quasi a secco in pietra murata, con finestre in pietra lavorata, con il caratteristico motivo a chiglia rovesciata.[9] La casa medievale di Ayez ospita il Museo del carnevale della Combe froide (in patois valdostano, Meison di Carnaval de la Coumba freida) dedicata ai carnevali della Coumba Freida[10][11].

Chiesa parrocchiale di Santo Stefano

L'edificio che più di tutti caratterizza la zona del capoluogo è costituito dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, soggetta al Capitolo della Cattedrale di Aosta fino al 1795 e menzionata per la prima volta nelle costituzioni sinodali del beato Emerico di Quart all'inizio del XIV secolo. In origine la chiesa era situata nel villaggio di Ville. La prima menzione di questo edificio risale al 1433, data in cui il delegato dell'arcidiacono Pierre de Gillaren rilevava la presenza di una chiesa edificata ex novo. Nel 1525 a causa dell'instabilità del terreno fu necessario costruire un altro edificio in sostituzione del precedente. All'inizio dell'Ottocento, infine, venne deciso di costruire un nuovo edificio sacro che venne consacrato nel 1841, tuttora esistente. È un edificio dalle linee classiche, con una facciata dotata di quattro lesene terminato con un timpano tradizionale. Di stile sobrio e caratteristico è il campanile a cuspide.

  • Chiesa parrocchiale di sant'Andrea[12]

Cappelle

  • Cappella di Chez-Norat, dedicata a San Bernardo di Mentone
  • Cappella di Ayez, ex voto costruita dopo l’epidemia del 1630 e dedicata ai Santi Fabiano, Sebastiano e Rocco
  • Cappella sussidiaria di Santo Stefano
  • Cappella di Santa Barbara e di Santa Margherita

Cultura

Musei

Museo del carnevale della Combe froide

Eventi

Gli eventi religiosi importanti per il comune sono la festa patronale e la processione in onore dei Santi Pietro e Paolo.

La Fëta di Trifolle è la festa dedicata alla zuppa di patate, un tempo alimento base dei contadini, che si celebra dal 1993 nell'ultima settimana di agosto[13]

La Pro loco si incarica una volta l'anno di mantenere viva la tradizione della cottura collettiva del pane nero (in patois valdostano, pan ner).

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[14]

Economia

Allein è un centro prevalentemente agricolo, soprattutto nell'allevamento bovino, nelle risorse forestali, e nell'attività di intaglio nel legno.

Amministrazione

Il municipio

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 1º giugno 1990 Carlo Cerise Union Valdôtaine Sindaco [15]
1º giugno 1990 29 maggio 1995 Carlo Cerise Union Valdôtaine Sindaco [15]
29 maggio 1995 30 gennaio 1998 Carlo Cerise - Sindaco [15]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Erik Patrocle lista civica Sindaco [15]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Erik Patrocle lista civica Sindaco [15]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Erik Patrocle lista civica Sindaco [15]
29 maggio 2015 in carica Piergiorgio Collomb Sindaco [15]

Sport

In questo comune si gioca a Fiolet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[16]

Note

  1. ^ Comune di Allein / Commune d'Allein - Statuto / Statuts communaux (PDF), su comune.allein.ao.it. URL consultato l'8 giugno 2023.
  2. ^ a b [1] - Popolazione residente al 31 luglio 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 21, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
  7. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  8. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 09/03/1962 (PDF).
  9. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], p. 43, ISBN 88-7032-049-9.
  10. ^ (ITFRENDEES) I carnevali della Combe Froide
  11. ^ Meison di Carnaval de la Coumba frèida, Sito ufficiale del Turismo in Valle d'Aosta, 22 luglio 2012
  12. ^ Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, su www.lovevda.it. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  13. ^ Le Manifestazioni, su comune.allein.ao.it, comune di Allein. URL consultato il 28 aprile 2012.
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  15. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia

  • Mario Orlandoni, Il tesoretto romano repubblicano di Allein, in Rivista italiana di numismatica e scienze affini, 1982, vol. 84.
  • (FR) Carlo Cornaglia, Description des médailles consulaires en argent trouvées à Allain (Vallée d'Aoste) en septembre 1856, Société académique, religieuse et scientifique du Duché d'Aoste, 5, 1866, pp. 1–30.
  • Comune di Allein: rapporto agricolo, a cura dell'Assessorato agricoltura e foreste, Aosta: Regione autonoma Valle d'Aosta, 197?.
  • Comunità montana Grand Combin (a cura di), Guida rurale della Valle d'Aosta: Comunità montana Grand Combin, 2009.

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