La Mostra internazionale d'arte cinematografica (chiamata comunemente Mostra del cinema di Venezia) è il festival cinematografico che si svolge annualmente in Italia a Venezia (solitamente tra la fine del mese di agosto e l'inizio di settembre), nello storico Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi e in edifici limitrofi, al Lido di Venezia e nel resto della laguna. È la manifestazione cinematografica più antica al mondo: la prima edizione si tenne tra il 6 e il 21 agosto 1932.
Il primo film della storia della mostra venne proiettato la sera del 6 agosto 1932: si tratta di Il dottor Jekyll (Dr. Jekyll and Mr. Hyde) di Rouben Mamoulian; al film seguì un grande ballo nei saloni dell'Excelsior. Il primo film italiano, Gli uomini, che mascalzoni... di Camerini, venne presentato invece la sera dell'11 agosto. In mancanza di una giuria e dell'assegnazione di premi ufficiali, introdotti solamente più tardi, un referendum indetto dal comitato organizzatore, presieduto da Attilio Fontana dell'ICE (Istituto del Commercio Estero), svolto tra il pubblico accorso alla rassegna, decreta miglior regista il sovietico Nikolaj Ėkk per il film Il cammino verso la vita, mentre il film di René ClairA me la libertà! viene eletto come il più divertente; come migliore attrice è premiata Helen Hayes, come miglior attore Fredric March; il film "più commovente" risulta essere la pellicola americana Il fallo di Madelon Claudet di Edgar Selwyn.
La seconda edizione del festival veneziano si svolge due anni dopo, dal 1º al 20 agosto 1934. Inizialmente, infatti, la rassegna si trova indissolubilmente legata alla più ampia Biennale di Venezia, rispettandone la cadenza. L'esperienza della prima edizione porta subito, comunque, un'importante novità: si tratta ora della prima edizione competitiva. Le nazioni in gara con almeno un proprio esponente sono ben 19, più di 300 i giornalisti accreditati alle proiezioni. Viene istituita la Coppa Mussolini per il miglior film straniero e italiano, ma ancora non esiste una vera giuria. È la presidenza della Biennale che, consultati alcuni esperti e secondo il parere del pubblico, in accordo con l'Istituto Internazionale per la Cinematografia Educativa di Luciano de Feo, ancora direttore della mostra, decreta i vincitori dei premi.
Alla seconda edizione, la mostra vanta già il suo primo scandalo: durante una sequenza di Estasi, del regista cecoslovacco Gustav Machatý, Hedwig Kieslerová, conosciuta successivamente come Hedy Lamarr, appare sul grande schermo in un nudo integrale.
Proseguono, di edizione in edizione, le innovazioni della mostra: nel 1937 viene inaugurato il nuovo Palazzo del Cinema, opera dell'architetto Luigi Quagliata, costruito a tempo di record secondo i dettami del Modernismo, diffusosi all'epoca e mai più abbandonato nella storia della rassegna, tranne che tra il 1940 ed il 1948.
La Mostra così si ingrandisce: aumenta il numero delle nazioni partecipanti e dei film accettati. Questa volta le luci della ribalta sono tutte puntate su Marlene Dietrich, che porta scompiglio al Lido di Venezia, ma anche Bette Davis si afferma fortemente tra il pubblico, vincendo il premio come migliore attrice. La rivelazione di questa edizione è il giovane attore francese Jean Gabin, protagonista de La grande illusione di Jean Renoir, vincitore del gran premio della giuria internazionale. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile sarà, invece, attribuita al grande attore tedesco Emil Jannings per il film Ingratitudine. I due film vincitori, nella categoria miglior film italiano e miglior film straniero, saranno rispettivamente Scipione l'africano di Carmine Gallone e Carnet di ballo di Julien Duvivier.
Nel 1938 anche la mostra subisce le pesanti pressioni politiche dettate dal governo fascista. I vincitori vengono imposti alla giuria internazionale e film vincitori risultano il tedesco Olympia di Leni Riefenstahl e Luciano Serra pilota di Goffredo Alessandrini, due film di esplicita propaganda; comunque il primo è ancora oggi riconosciuto come uno dei capolavori del cinema degli anni 1930.
Gli anni quaranta rappresentano uno dei momenti più difficili della rassegna.
La conclusione della seconda guerra mondiale divide il decennio in due. Se già dal 1938 le pressioni politiche falsarono e rovinarono il festival, con l'avvento del conflitto la situazione degenerò a tal punto, che le edizioni del 1940, 1941 e 1942 si svolsero a Venezia, ma lontano dal Lido. Pochi furono i paesi partecipanti e si ebbe l'assoluto monopolio delle opere e dei registi appartenenti all'asse Roma-Berlino, in un clima più propagandistico che artistico, rappresentati fortemente anche dai divi italiani, tra i quali spiccarono Alida Valli, Assia Noris e Fosco Giachetti.
Dopo la triste parentesi, la mostra riprende a pieno regime nel 1946, ma le proiezioni, a causa della requisizione del Palazzo del Cinema da parte degli Alleati, si svolgono stavolta al cinema San Marco. Il nuovo direttore è Elio Zorzi, che con la sua azione vuole recuperare la libertà e la internazionalità che avevano portato al successo la mostra, distrutta dagli anni di guerra precedenti. L'edizione del 1946 per la prima volta si tenne nel mese di settembre, a seguito dell'accordo con il neonato Festival di Cannes, che proprio nella primavera del 1946 aveva tenuto la sua prima rassegna.
Nel 1947 la mostra si tenne al Palazzo Ducale, in una splendida e unica cornice, raggiungendo un record di novantamila presenze. Sicuramente si può parlare di una delle migliori edizioni della storia del festival, che vide finalmente il ritorno al festival delle opere dell'URSS, accostate alle nuove "democrazie popolari", come la Cecoslovacchia, che all'esordio vinse il primo premio grazie al film Siréna del cineasta Karel Steklý. Il 1947 vede anche ripristinata la Giuria internazionale per assegnare il Gran premio internazionale di Venezia. Se Anna Magnani vince il premio alla migliore interpretazione femminile, la Coppa Volpi per il miglior attore sarà attribuita al francese Pierre Fresnay, magnifico protagonista di Monsieur Vincent di Maurice Cloche. Il cinema francese riceve un ulteriore riconoscimento con il premio internazionale per la regia, assegnato a Henri-Georges Clouzot per il suo Legittima difesa.
Negli anni cinquanta il valore della Mostra viene riconosciuto definitivamente in campo internazionale; essa vede un periodo di forte espansione e concorre all'affermazione di nuove scuole di cinema, come quella giapponese e quella indiana, con l'arrivo dei più grandi registi e divi.
In questi anni la rassegna cambia più volte direttore, alla ricerca di nuovi spunti e nuove strade da percorrere: Antonio Petrucci (1949-1953), di nuovo Ottavio Croze (1954-1955), Floris Ammannati (1956-1959).
Sono anni importanti, con il mondo del cinema che sembra ormai essersi lasciato definitivamente alle spalle il fantasma della guerra, e la mostra contribuisce ad influenzare le tendenze dell'epoca.
Lo stesso successo riscuote il giovane cinema indiano, che si afferma a sua volta con un Leone d'oro vinto nel 1957 da Aparajito di Satyajit Ray.
La scuola dell'Est europeo, premiata già con il Gran premio della Giuria internazionale ottenuto nel 1947 dall'opera del cecoslovacco Karel Steklý, Siréna, si impone nuovamente grazie alla presenza di nuovi validi autori, tra i quali meritano una citazione Andrzej Wajda e Andrzej Munk.
Dopo l'exploit negli anni quaranta dei primi film neorealisti, gli anni cinquanta segnano l'arrivo sugli schermi del festival di due tra i più grandi ed amati registi italiani del dopoguerra, Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, che vengono consacrati proprio dalla loro presenza al Lido. Contemporaneamente ai grandi maestri, si affaccia una serie di giovani emergenti, promettenti volti nuovi di un panorama nazionale in grande ascesa, quantitativa e, soprattutto, qualitativa, che daranno vita al periodo forse più brillante del cinema italiano sul piano internazionale. A Venezia si presentano nel 1958 Francesco Rosi, con La sfida, e soprattutto Ermanno Olmi, con l'opera prima Il tempo si è fermato, datata 1959.
Scandali a parte, è il cinema europeo a fare la parte del leone. La scuola del vecchio continente si afferma tanto con autori già noti, quali il danese Carl Theodor Dreyer, premiato con il Leone d'oro per il suo Ordet - La parola (1955), e lo svedese Ingmar Bergman, che con Il volto conquista il Premio speciale della giuria nel 1959, dopo aver già partecipato alla mostra nel 1948, allora completamente sconosciuto e inosservato, con Musica nel buio, quanto con i nuovi autori. In questo campo si mette in luce ancora una volta il cinema francese: Robert Bresson si rivela nel 1951 con Il diario di un curato di campagna; Louis Malle presenta, nel 1958 il film scandalo Gli amanti, che, nonostante le polemiche e l'indignazione di molti, vince il Premio Speciale; ultimo exploit, solo in ordine di tempo, è quello di Claude Chabrol, che presenta nel 1958 Le beau Serge, considerato successivamente dalla critica come il film che diede inizio al movimento della Nouvelle Vague.
Gli anni sessanta registrano un continuo sviluppo ed ampliamento della mostra, secondo il percorso artistico seguito nel dopoguerra. L'edizione del 1960 viene ricordata come la più contestata della storia del festival, per la mancata assegnazione del Leone d'oro a uno straordinario film di Luchino Visconti, Rocco e i suoi fratelli, a favore dell'opera del francese André CayatteIl passaggio del Reno. Il pubblico in sala fischiò per tutto il tempo della cerimonia di premiazione e della proiezione del film vincitore. Si trattava della seconda grande delusione per il regista, già beffato nel 1954, quando aveva presentato Senso.
Dal 1963 il vento delle novità porto il "professore" Luigi Chiarini alla direzione della mostra, aprendo un'era che durò fino al 1968. Negli anni della sua presidenza, Chiarini puntò a rinnovare lo spirito e le strutture della mostra, puntando a una riorganizzazione dalla base di tutto il sistema. Per sei anni, la mostra seguì un percorso coerente, secondo i rigorosi criteri dettati per la selezione delle opere in concorso, opponendosi alla mondanità, alle pressioni politiche e alle ingerenze delle sempre più esigenti case di produzione, preferendo la qualità artistica dei film alla crescente commercializzazione dell'industria cinematografica.
Le agitazioni sociali e politiche del 1968 ebbero forti ripercussioni anche sulla Biennale di Venezia, retta ancora dallo statuto di epoca fascista, e di conseguenza anche sulla mostra del cinema, da questa dipendente, che subì pesanti e continue contestazioni, portando a rompere con la tradizione, secondo le linee di pensiero dell'epoca. Nel periodo 1969-1979 la rassegna si tenne, ma non furono assegnati premi e si tornò alla non-competitività della prima edizione. Anzi, nel 1973, 1977 e 1978, la mostra addirittura non si tenne. Il Leone d'oro fece il suo ritorno solamente nel 1980, paradossalmente in doppia copia, per la vittoria ex aequo di Louis Malle e John Cassavetes.
Anno 1970
L'effetto della contestazione sessantottina fu, dunque, l'abolizione della competizione e quindi del relativo conferimento dei premi. Le dieci edizioni tenutesi tra il 1969 ed il 1979 furono dunque non competitive. I primi due anni furono sotto la direzione di Ernesto G. Laura, direzione che passò successivamente a Gian Luigi Rondi e quindi a Giacomo Gambetti. Come parziale compensazione della mancata competizione, vennero inaugurate nuove sezioni, tese ad ampliare l'offerta della mostra.
Un'importante novità fu l'introduzione, nel 1971, del Leone d'oro alla carriera, che ebbe come primi destinatari due nomi eccellenti: il regista statunitense John Ford, più volte presente al festival, e, l'anno successivo, Charlie Chaplin, per la sua opera di uomo di cinema completo e poliedrico. Il 1971 viene ricordato anche come l'anno della prima proiezione di uno dei film-modello della Rivoluzione culturalecinese: Il distaccamento femminile rosso.
L'anno successivo, il direttore in carica, Gian Luigi Rondi, fu costretto a dimettersi. Con lo statuto della Biennale ancora fermo in Parlamento, immutato dal periodo fascista, tutte le manifestazioni legate all'organizzazione saltarono, mostra compresa. Le due associazioni degli autori italiani colsero la palla al balzo, organizzando nuovamente le Giornate del cinema italiano, che tuttavia non riuscirono ad affermarsi e a soppiantare il festival ufficiale.
La direzione passò dunque a Giacomo Gambetti, che la mantenne tra il 1974 ed il 1976: egli tentò una strada nuova, cercando di rinnovare l'immagine della mostra. Si inaugurarono omaggi, retrospettive, convegni, proposte di nuovi film, optando per delle proiezioni decentrate rispetto al cuore della città. Nel 1977, all'interno dei progetti della Biennale, si svolse una manifestazione dedicata interamente al cinema dell'Est europeo, integrandosi nel progetto della fondazione sul "dissenso culturale"[3].
La rinascita arriva nel 1979, grazie al nuovo direttore Carlo Lizzani, deciso a rilanciare l'immagine e il valore che la mostra aveva perduto nell'ultimo decennio. Quella del 1979 fu l'edizione che gettò le fondamenta per il recupero del prestigio internazionale, operazione che sarà poi portata a termine a tutti gli effetti solo nel decennio successivo. Con la sua preziosa esperienza di regista, Lizzani diede una svolta che partì dal nome, chiamando la rassegna con un semplice e sobrio 'Mostra Internazionale del Cinema, anziché Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la denominazione che mantiene ancora oggi.
Molto interessante fu l'iniziativa che portò un gran numero di divi ed attori di prestigio per una discussione dal titolo "Gli anni '80 del cinema", la quale diede il "la" al dibattito critico sul cinema e sulle nuove tecnologie emergenti, venute alla ribalta soprattutto grazie a Guerre stellari (1977) di George Lucas (non presentato a Venezia), le quali furono di basilare importanza in quella fase di transizione della cinematografia mondiale e assunsero un peso via via sempre maggiore sino ai giorni nostri.
Anni 1980
L'uomo simbolo della rinascita della mostra è sicuramente Carlo Lizzani, direttore della rassegna tra il 1979 ed il 1982, che riesce nell'arduo compito di restituire al festival il prestigio meritato, perduto nel decennio precedente. Si intensifica, accanto ad una sempre ampia gamma di pellicole, la presenza delle retrospettive, dedicate ad autori e movimenti importanti, di nuove sezioni dedicate alla ricerca ("Officina"), dove per esempio viene presentato in concorso il molto discusso e importante film La ragazza di via Millelire di Gianni Serra, e sezioni dedicate a film spettacolari ("Mezzogiorno-Mezzanotte"), come il primo film del ciclo di Indiana Jones, I predatori dell'arca perduta (1981) ed E.T. l'extra-terrestre (1982), entrambi del genio emergente Steven Spielberg, oltre al secondo episodio della trilogia originale di Guerre stellari di George Lucas, L'Impero colpisce ancora, diretto da Irvin Kershner (1980), I cancelli del cielo di Michael Cimino (1980), l'horror Poltergeist - Demoniache presenze di Tobe Hooper (1982), remake di vecchie glorie o film eccentrici; tutte iniziative nate dalla mente del critico Enzo Ungari, collaboratore di Lizzani: una formula efficace, presa a modello per molti anni non solo in Italia.
Il 14º direttore della mostra è lo scrittore e critico cinematografico del quotidianoIl Messaggero di RomaGuglielmo Biraghi, già direttore del Festival di Taormina, nominato nel 1987. Il suo mandato, lungo cinque edizioni, si contraddistingue per una continua ricerca di autori ed opere nuove ed inusuali, secondo il gusto e la passione di Biraghi per i viaggi e le culture diverse. Già nella sua prima edizione sotto la guida del nuovo direttore, in concorso erano presenti un film indiano, uno libanese, uno svizzero, uno norvegese, uno coreano ed uno turco. La "prima volta" più eclatante avviene nell'edizione del 1989, in cui Biraghi presenta O Recado das Ilhas di Rui Duarte De Carvalho, primo film dell'Isola di Capo Verde presentato ad un festival internazionale di cinematografia.
La nuova formula, caratterizzata da un programma snello ed incalzante, viene apprezzata sia dagli addetti ai lavori, che avevano sostenuto la nomina di Biraghi, che dal pubblico, e la prima mostra sotto la sua direzione premia un veterano, Louis Malle, con Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants), al quale si affiancano "nuove scoperte", registi come Carlo Mazzacurati e David Mamet, senza allo stesso tempo rinunciare a pellicole di grande spessore presentate fuori concorso, tra cui The Untouchables - Gli intoccabili di Brian De Palma e The Dead - Gente di Dublino di John Huston.
Nel 1988 la mostra si arricchisce di due nuove ed importanti sezioni, "Orizzonti" e "Notte", e degli "Eventi Speciali", tra i quali figura la proiezione di L'ultima tentazione di Cristo, uno dei più controversi film di Martin Scorsese. Il film, basato sui Vangeli apocrifi, viene accolto come uno scandalo dall'ambiente religioso, soprattutto in America e quindi in Italia, prima ancora della sua apparizione a Venezia; la pellicola viene proiettata regolarmente, in un Palazzo del Cinema sorvegliato quanto un bunker, e la conferenza stampa nella quale il regista spiegherà le sue ragioni sarà affollatissima, ma ordinata. Non sono solo queste le prerogative di questa edizione del 1988, che ha il merito di scoprire il talento dello spagnolo Pedro Almodóvar e presenta al mondo uno dei maggiori successi comici della storia, Un pesce di nome Wanda di Charles Crichton, oltre a Chi ha incastrato Roger Rabbit, splendido mix di recitazione ed animazione firmato da Robert Zemeckis. Il Leone d'oro va a La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi.
Il 1989 vede il trionfo di Krzysztof Kieślowski e dei suoi Dieci comandamenti: proiettati al ritmo di uno al giorno, i film polarizzano l'interesse della stampa, italiana ed estera, e del pubblico. Accanto a Kieslowski, si mette in luce anche Nanni Moretti, grazie al discusso Palombella rossa, escluso dalla rassegna ufficiale, ma inserito nella settimana della critica, dove riscuote comunque pareri positivi, seppur non manchino le critiche. Il terzo capitolo della saga di Indiana Jones, Indiana Jones e l'ultima crociata , firmato ancora da Steven Spielberg, riscuote un ampio successo, grazie anche alla bravura dei due protagonisti, Harrison Ford e Sean Connery. Il primo premio quest'anno va alla pellicola di TaiwanCittà dolente di Hou Hsiao-hsien, che punta per la prima volta i riflettori sul poco conosciuto cinema asiatico, destinato a vivere un vero e proprio boom nel decennio successivo, grazie soprattutto ai numerosi premi del festival stesso.
Anni 1990
L'assegnazione del Leone d'oro del 1990 a Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard suscita nuovamente delle polemiche. Il giudizio della giuria, presieduta da Gore Vidal, lo preferisce al visionario talento emergente di Jane Campion, suscitando aspre polemiche, tanto tra il pubblico, quanto tra gli addetti ai lavori, che riportano alla mente le contestazioni degli anni cinquanta, quando le giurie ignorarono per due volte i film di Luchino Visconti.
Le ultime edizioni della direzione di Guglielmo Biraghi sono comunque caratterizzate dall'ampiezza della selezione, grazie ad un massiccio inserimento di giovani registi americani: meritano di essere ricordate le apparizioni di Spike Lee e Gus Van Sant. Accanto ai giovani, come sempre, la mostra schiera autori consolidati e riconosciuti, delle conferme come Martin Scorsese, presente nel 1990 con Quei bravi ragazzi e Jean-Luc Godard, presente l'anno seguente con Germania nove zero.
Il regista italiano Gillo Pontecorvo diviene il curatore della mostra nel 1992, per assumerne poi la direzione nel 1996; subito la sua impronta si nota sulla riorganizzazione della mostra, ed è chiaro qual è il programma del regista. Tre le parole d'ordine: prima, fare della città lagunare la capitale degli autori cinematografici; seconda: riportare "fisicamente" al Lido di Venezia i grandi registi e divi del cinema; terza ed ultima, cercare di rivitalizzare l'area del Palazzo del Cinema grazie alla presenza dei giovani e all'iniziativa CinemAvvenire.
Grazie ad una lunga e notevole serie di iniziative ed eventi, la mostra appare rinvigorita. Durante il suo mandato, Gillo Pontecorvo sembra riuscire a portare a termine la sua "missione". Venezia ospita le Assise degli autori (1993) e numerosi convegni; inoltre vede la luce l'UMAC (Unione Mondiale degli Autori Cinematografici), nata dalla fusione di AAIC e Associazione nazionale autori cinematografici.
La zona del Lido torna a nuova vita, ospitando eventi e concerti rock nel piazzale antistante il Casinò, e, grazie all'ennesima nuova iniziativa, "CinemAvvenire", Pontecorvo porta i giovani a vivere il festival da protagonisti; inoltre viene istituita la prima giuria dei giovani, che consegna il prestigioso premio Anica-Flash al miglior film opera prima.
Il cinema orientale fa incetta di riconoscimenti e si afferma come una vera e propria potenza sul mercato mondiale. La storia di Qiu Ju del cinese Zhang Yimou è il Leone d'oro 1992.
Tra le innumerevoli sezioni che fanno la loro comparsa in questo periodo, va citata la "Finestra sulle immagini", una sorta di laboratorio al lavoro su corti, medi e lungometraggi, sempre nel segno dell'avanguardia e della sperimentazione.
La mostra, nel frattempo, dà inizio ad una politica mirata ad irrobustire ed ampliare le infrastrutture: viene realizzata un'ampia tensostruttura, il PalaLido (a partire dal 1999 PalaBNL), per ospitare il pubblico sempre più numeroso alle proiezioni e aumentare il numero degli schermi disponibili.
Anni 2000
Tra il 2000 ed il 2001, la direzione si concentra su un forte rafforzamento delle infrastrutture, affiancando ai palazzi storici nuove ampie sedi, ristrutturate o create appositamente per il festival, migliorando i collegamenti tra le diverse zone e portando lo spazio totale a disposizione della rassegna ad oltre 11.000 metri quadrati.
Dal 1999 al 2001 il responsabile della mostra è Alberto Barbera. Nel 2000 tornano i premi, il Leone d'oro, direttore Carlo Lizzani. Nel 2001 viene creata la sezione, competitiva anch'essa, "Cinema del Presente"; accanto al Leone d'Oro appare dunque un nuovo premio, il Leone dell'Anno, teso a dare maggior rilievo ed opportunità a opere prime e film più "marginali", pellicole con un pubblico di nicchia, orientate all'innovazione e all'originalità creativa, in una corsa continua alla sperimentazione. Questa innovazione non ha successo, rischiando di indebolire la sezione principale del Concorso.
Evento clou degli ultimi anni è, senza dubbio, la première postuma, il 1º settembre 1999, dell'ultima opera di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, un evento speciale in grado di richiamare al Lido di Venezia una mole enorme di spettatori, grazie soprattutto all'eccezionale presenza della coppia protagonista, Nicole Kidman e Tom Cruise.
Nel 2002 l'edizione viene organizzata un po' in fretta, in pochi mesi di tempo, sotto la direzione, questa volta, di Moritz De Hadeln. Nonostante ciò, la rassegna riesce a proporre un programma di grande interesse, uno sguardo completo sul panorama cinematografico mondiale odierno, creando ancora una volta un efficace mix tra autori già affermati e giovani emergenti.
Ancora una volta la sorpresa della mostra è l'Oriente, rappresentato egregiamente dal regista giapponese Takeshi Kitano, già vincitore nel 1997 con Hana-bi - Fiori di fuoco, che partecipa questa volta con un film leggermente diverso dal suo solito, Dolls, un'opera più poetica e riflessiva, e dall'esordiente Lee Chang-dong, autore di Oasis, primo rappresentante del cinema coreano, una realtà in rapida espansione ed una delle più interessanti del panorama mondiale.
La selezione dei film presenta ancora una volta un'ampia finestra sul panorama mondiale, andando dall'Europa all'Asia e puntando molto sulla cultura del Mar Mediterraneo, luogo di incontro e scambio culturale da millenni. Tra i registi più noti, ancora una volta Takeshi Kitano, che con il premio speciale alla regia porta a casa un'altra statuetta dopo il successo del 1997, poi Amos Gitai, Randa Chahal Sabbaq, Jacques Doillon e Tsai Ming-Liang.
Dal 2004 la direzione passa a Marco Müller, precedentemente direttore del Festival internazionale del film di Locarno, che passerà alla storia del festival come uno dei direttori più longevi e quello che negli ultimi anni ha saputo formalizzare al meglio l'identità del festival: creando e mantenendo la storica sezione collaterale Venezia Orizzonti, dando continuità ai nomi dei premi assegnati dalla giuria del concorso, stabilizzando legami di fiducia con importanti autori che nel corso delle edizioni hanno scelto la mostra come vetrina per le loro nuove opere.
Per la prima volta dal dopoguerra, l'edizione del 2006 ha portato in concorso soltanto opere in anteprima mondiale. L'edizione,, presieduta da Catherine Deneuve, viene vinta dalla fluviale opera Still Life di Jia Zhangke, uno dei registi cinesi più importanti della cosiddetta "sesta generazione". Il Leone d'oro alla carriera viene consegnato a David Lynch.
Il 2009 vede importanti cambiamenti dal punto di vista organizzativo: vengono aperti i cantieri per la realizzazione del nuovo palazzo del cinema, quindi viene spostato l'ingresso dell'ex Palazzo del casinò sul lato Darsena. La sala PalaLido (già PalaGalileo) cambia di nuovo nome in "Sala Darsena". Viene anche aperta una nuova tensostruttura, di fronte alla scalinata del Casinò, che prende il nome di "Sala Perla 2". Viene inoltre creata la sezione competitiva "Controcampo italiano". La giuria, presieduta da Ang Lee, vincitore di due Leoni nel giro di tre anni, assegna il Leone d'oro al film israeliano Lebanon.
Nel 2012Alberto Barbera è il nuovo direttore della Mostra.[5] Dalla 69ª edizione il programma viene snellito; il nuovo regolamento prevede infatti solo tre sezioni della Selezione ufficiale: "Concorso" (i film vengono ridotti ad un massimo di 20), "Fuori concorso" (un massimo di 11 titoli, di cui un massimo di tre per la "Mezzanotte") e "Orizzonti" (con lungometraggi e cortometraggi).[6] Viene così eliminata, dopo tre edizioni, la sezione "Controcampo italiano"; rimangono le sezioni autonome e parallele della "Settimana Internazionale della Critica" e le "Giornate degli Autori".
Nel 2013, la mostra festeggia la sua 70ª edizione: il film d'apertura è Gravity di Alfonso Cuarón, vince il Leone d'oro Sacro GRA di Gianfranco Rosi, mentre il Leone alla Carriera viene consegnato a William Friedkin. Viene iniziato il restauro e l'ammodernamento delle sale di proiezione, con la Sala Grande, all'interno del Palazzo del Cinema, e la creazione di una nuova sala al Palazzo del Casinò.
L'ammodernamento prosegue nel 2014 con la sala Darsena[7].
Nel 2016 viene aggiunta la Sala Giardino, nel luogo dove prima c'era il cantiere del progettato nuovo Palazzo del Cinema, mai realizzato.
Nel 2017 la Mostra fa da apripista alla Realtà Virtuale, istituendo una sezione ed un concorso con 18 opere.[9] Il 17 luglio 2017 è stata annunciata dalla Biennale l'assegnazione del Leone d'oro alla carriera a Robert Redford e Jane Fonda.[10]
Nella 75ª edizione della mostra (anno 2018) i premi della Selezione Ufficiale sono stati assegnati come segue: Leone d'oro per il miglior film a Roma di Alfonso Cuarón; Leone d'argento - Gran premio della giuria a The Favourite di Yorgos Lanthimos; Leone d'argento - Premio per la migliore regia a Jacques Audiard per il film The Sisters Brothers; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile ad Olivia Colman nel film The Favourite di Yorgos Lanthimos; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Willem Dafoe nel film At Eternity's Gate di Julian Schnabel; Premio per la migliore sceneggiatura a Joel Coen e Ethan Coen per il film The Ballad of Buster Scruggs degli stessi; Premio speciale della giuria a The Nightingale di Jennifer Kent; Premio Marcello Mastroianni ad un giovane attore o attrice emergente a Baykali Ganambarr nel film The Nightingale di Jennifer Kent.[11] In occasione di questa edizione, La Biennale ha organizzato l’esposizione "Il Cinema in Mostra – Volti e immagini dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 1932 - 2018", allestita, anch'essa al Lido di Venezia, al piano rialzato dell'Hotel des Bains, appositamente riaperto al pubblico per l'occasione.[12]
La 76ª edizione ha avuto luogo dal 28 agosto al 7 settembre 2019[13]. In occasione di quest'edizione della Mostra è stata organizzata un'esposizione dal titolo "Ritratti [Opere Uniche]", avente per oggetto 300 Giant Polaroid che raccontano i protagonisti della Biennale Cinema dal 1996 al 2004;[14] anch'essa si è tenuta all'Hotel Des Bains, dal 26 agosto al 15 settembre.[15]
La Mostra si propone di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. Per questo ha otto sezioni di cui due autonome e parallele. Ogni anno vengono presentati 140 titoli tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e progetti speciali.
Selezione ufficiale. È la sezione principale della Mostra, in cui possono essere presentati un massimo di 21 lungometraggi in prima mondiale.
Fuori concorso. Sono presentate Fuori Concorso alcune opere significative dell’anno, per un massimo di 20 titoli, a cui si aggiungono i film prodotti nell’ambito di Biennale College Cinema. Tra queste, lavori di autori affermati che abbiano già partecipato in precedenza alla Mostra, film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva o narrativa e documentari.
Orizzonti. Concorso internazionale riservato a un massimo di 19 film, dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con particolare riguardo per gli esordi, gli autori emergenti e non ancora pienamente affermati, le cinematografie minori e meno conosciute, ma anche opere che si misurano con i generi e la produzione corrente con intenti d’innovazione e di originalità creativa. All’interno della sezione Orizzonti è ospitata una selezione competitiva di cortometraggi della durata massima di 20 minuti, scelti in base a criteri di qualità e originalità linguistico-espressiva.
Orizzonti Extra. La sezione, non competitiva ma con possibilità di assegnazione di un Premio del Pubblico, prevede una selezione di opere senza vincoli di genere, durata e destinazione, purché superiori ai 60 minuti. Possono farne parte film d’autore e di genere, sperimentali e d’artista, serie televisive e produzioni crossover, sino a un massimo di 10 titoli, eventualmente preceduti o accompagnati da incontri e approfondimenti con autori, interpreti e personalità del mondo dell'arte e della cultura.
Venezia Classici. La sezione ospita in prima mondiale una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, impegnate nella conservazione e valorizzazione del patrimonio cinematografico e nella riscoperta di opere del passato trascurate o sottovalutate. Possono essere presentati fino a un massimo di 18 titoli.
Venice VR Expanded. La sezione prevede la presentazione on line, in concorso, di un massimo di 30 Progetti Immersivi in Realtà Virtuale in prima mondiale e/o internazionale. Sono ammessi video 360 e opere lineari o interattive 3DOF e 6DOF di qualsiasi durata, compatibili con uno o più dei seguenti dispositivi: Oculus Go, Oculus Quest, Oculus Quest 2, Oculus Rift, Oculus Rift S, HTC Vive, HTC Vive Pro, HTC Vive Cosmos, HP Reverb/Windows Mixed Reality, dispositivi iOS o Android. Eventuali altri formati devono essere discussi preventivamente con la Direzione della Mostra. Sono presentati Fuori Concorso on line un massimo di 10 progetti, tra questi le opere dei team che partecipano alla quinta edizione di Biennale College Cinema-VR e una selezione “Best of VR Expanded”.
Venice Production Bridge
Nell’ambito della Mostra è organizzato un mercato del film che, oltre a dare continuità ai servizi sviluppati in precedenza (Industry Gold Club, Venice Gap Financing Market,Business Centre, Digital Video Library eVPBMarket Screenings), si propone come un’opportunità d’incontro e networking per tutte le categorie di professionisti coinvolti nella realizzazione di opere cinematografiche: produttori, finanziatori, distributori, agenti di vendita, fondi d’investimento pubblici e privati, banche, film commissions, broadcasters, piattaforme internet. Il Venice Production Bridge, presenterà un’ampia selezione di progetti in fase avanzata di sviluppo e pre-finanziamento relativi a film, documentari, lavori in Virtual Reality. Organizzerà inoltre la nona edizione di Final Cut in Venice (riservata a work-in-progress provenienti da paesi africani, Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria), e la sesta edizione del Book Adaptation Rights Market.
Rassegna di un massimo di 9 film – opere prime – autonomamente organizzata da una commissione nominata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) secondo un proprio regolamento.
Rassegna di un massimo di 12 film autonomamente promossa dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC) e dall’Associazione 100 Autori secondo un proprio regolamento.
Flavia Paulon, 2000 film a Venezia 1932-1950 - Quaderni della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, [Venezia], a cura della Direzione, 1951
Flavia Paulon (a cura di), Il cinema dopo la guerra a Venezia. Tendenze ed evoluzioni del film (1946-1956) - Quaderni della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1956 [presentazione di Floris L. Ammannati; testi di Flavia Paulon, Fernaldo Di Giammatteo, Giulio Cesare Pradella, Giuseppe Floris D'Arcais, Umbro Apollonio, Rouben Mamoulian, Herman G. Weinberg]
Flavia Paulon, La dogaressa contestata: la favolosa storia della Mostra di Venezia: dalle regine alla contestazione, Venezia, Flavia Paulon (Mestre, Trevisanstampa), 1971, ASIN B01MFBR5PY
Peter Cowie, Happy 75°. A Brief Introduction to the History of the International Film Festival, Venezia, La Biennale di Venezia, 2018, ISBN 978-8898727-27-8
Peter Cowie (trad. it. a cura di Lorenzo Codelli), Happy 75°. Breve introduzione alla storia della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Venezia, La Biennale di Venezia, 2018, ISBN 978-8898727-26-1
AA. VV., Il cinema in mostra. Volti e immagini dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. 1932-2018, [ed. bilingue italiana e inglese, con introduzione di Paolo Baratta e presentazione di Alberto Barbera], Venezia, Fondazione La Biennale di Venezia, 2018, ISBN978-8898727-28-5.
ASAC - Archivio Storico della Biennale di Venezia (a cura di), Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 1932-2019, Venezia, La Biennale di Venezia, 2019, ISBN 978-88-98727-41-4
AA. VV., Ritratti. Opere Uniche. 300 Giant Polaroid raccontano i protagonisti della Biennale Cinema dal 1996 al 2004, [ed. bilingue italiana e inglese, con introduzione di Paolo Baratta e presentazione di Alberto Barbera], Venezia, La Biennale di Venezia, 2019, ISBN978-8898727-43-8.
Gian Piero Brunetta, La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 1932-2022, Venezia, La Biennale di Venezia/Marsilio, 2022, ISBN 978-8829715046
Begonia holtonis TaksonomiDivisiTracheophytaSubdivisiSpermatophytesKladAngiospermaeKladmesangiospermsKladeudicotsKladcore eudicotsKladSuperrosidaeKladrosidsKladfabidsOrdoCucurbitalesFamiliBegoniaceaeGenusBegoniaSpesiesBegonia holtonis A.DC., 1859 lbs Begonia holtonis adalah spesies tumbuhan yang tergolong ke dalam famili Begoniaceae. Spesies ini juga merupakan bagian dari ordo Cucurbitales. Nama ilmiah spesies ini pertama kali diterbitkan oleh Alphonse Pyramus de Candolle pada 1859. Referensi...
Carte montrant les États membres de l'Union et ceux de l'OTAN : États uniquement membres de l'UE États uniquement membres de l'OTAN États membres des deux Les accords dits « Berlin plus » adoptés lors du sommet de Washington en 1999, régissent la mise à disposition de l'Union européenne des moyens et des capacités de l'OTAN pour des opérations dans lesquelles l'Alliance ne serait pas engagée militairement en tant que telle, les modalités de coopération entre l'OT...
Capital of Ukraine This article is about the capital of Ukraine. For other uses, see Kyiv (disambiguation). Capital city and city with special status in UkraineKyiv Київ (Ukrainian)KievCapital city and city with special statusIndependence SquareKyiv Pechersk LavraRed University BuildingHouse with ChimaerasSaint Sophia CathedralMariinskyi Palace FlagCoat of armsLogoNickname: Mother of Rus' Cities[1]Anthem: Yak tebe ne liubyty, Kyieve mii!Interactive map of KyivKyivKyiv in...
American politician (1839–1927) William W. Thomas Jr.American Minister to SwedenIn officeJune 6, 1883 – June 30, 1885PresidentChester A. ArthurPreceded byJohn L. StevensSucceeded byRufus MageeIn officeMarch 19, 1889 – May 2, 1894PresidentBenjamin HarrisonGrover ClevelandPreceded byRufus MageeSucceeded byThomas B. FergusonIn officeDecember 18, 1898 – May 31, 1905PresidentWilliam McKinleyTheodore RooseveltPreceded byThomas B. FergusonSucceeded byCharles H. Gra...
San Corrado ConfalonieriSan Corrado Confalonieri, dipinto nella chiesa a Calendasco (primi del Seicento) Terziario francescano, pellegrino ed eremita NascitaCalendasco, 1290 MorteNoto, 19 febbraio 1351 Venerato daChiesa cattolica Beatificazione12 luglio 1515 da papa Leone X Canonizzazione12 settembre 1625 da papa Urbano VIII Santuario principaleCattedrale di Noto Ricorrenza19 febbraio Attributiteschio, grotta Patrono diCalendasco, Noto Manuale Corrado Confalonieri (Calendasco, 1290...
طاجن كبابمعلومات عامةالمنشأ تركيا بلد المطبخ مطبخ تركي النوع يخنة تعديل - تعديل مصدري - تعديل ويكي بيانات Turkish veal or mutton stewقالب:SHORTDESC:Turkish veal or mutton stew طاجن كباب (أيضًا طاسة كباب أو طاجن كبابي) هي يخنة لحم تركية. يتم طبخها وتقديمها في العديد من البلدان منها البلقان وإيران، بطريق�...
Consonantal sound represented by ⟨ɡ⟩ in IPA /g/ redirects here. For the 4chan /g/ board, see 4chan § History. This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Voiced velar plosive – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (January 2010) (Learn how and when to remove this template message) Voice...
Acido gentisico Nome IUPACacido 2,5 diidrossibenzoico Caratteristiche generaliFormula bruta o molecolareC7H6O4 Massa molecolare (u)154,12 Numero CAS490-79-9 Numero EINECS207-718-5 PubChem3469 SMILESC1=CC(=C(C=C1O)C(=O)O)O Indicazioni di sicurezzaSimboli di rischio chimico pericolo Frasi H302-315-319-335 Consigli P261-305 + 351 + 338 Modifica dati su Wikidata · Manuale L'acido gentisico o acido 2,5 diidrossibenzoico è un acido fenolico. La struttura è costituita da un an...
العلاقات الكورية الشمالية المدغشقرية كوريا الشمالية مدغشقر كوريا الشمالية مدغشقر تعديل مصدري - تعديل العلاقات الكورية الشمالية المدغشقرية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين كوريا الشمالية ومدغشقر.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه م�...
Wochenschau-Sprecher Harry Giese 1941 Die Deutsche Wochenschau war während der Zeit des Nationalsozialismus von 1940 bis 1945 die zentralisierte und gleichgeschaltete Wochenschau in den Kinos des nationalsozialistischen Deutschen Reiches. Sie wurde in der Regel zwischen dem Kulturfilm und dem eigentlichen Hauptfilm gezeigt und diente gleichzeitig der Information über das aktuelle Kriegsgeschehen im Zweiten Weltkrieg und auch der Verbreitung von nationalsozialistischer Propaganda. Wöchentli...
American dramatist The topic of this article may not meet Wikipedia's notability guideline for biographies. Please help to demonstrate the notability of the topic by citing reliable secondary sources that are independent of the topic and provide significant coverage of it beyond a mere trivial mention. If notability cannot be shown, the article is likely to be merged, redirected, or deleted.Find sources: David Cerda – news · newspapers · books · scholar ...
Palestinian village north of Jerusalem Local Development Committee in Jerusalem, State of Palestinean-Nabi SamwilLocal Development CommitteeArabic transcription(s) • Arabicالنبي صموئيل • Latinan-Nebi Samwil (official)an-Nabi Samuil (unofficial)Aerial viewNabi Samwil shown within the Area C National Park (hashed area)an-Nabi SamwilLocation of an-Nabi Samwil within PalestineCoordinates: 31°49′58″N 35°10′49″E / 31.83278°N 35.1802...
Este artículo o sección necesita referencias que aparezcan en una publicación acreditada. Busca fuentes: «Isabel Carlota de Borbón-Orleans» – noticias · libros · académico · imágenesEste aviso fue puesto el 7 de septiembre de 2014. Isabel Carlota de Orleans Duquesa de Lorena y de Bar Del taller de Pierre Gobert.Reinado 13 de octubre de 1698 - 27 de marzo de 1729Predecesor Leonor María Josefa de AustriaSucesor María Teresa de AustriaPrincesa de Commercy 9 de ...
Low bank or small wharf stretching from the shore into a water span For other uses, see Jetty (disambiguation). Malecón redirects here. For other uses of the word, see Esplanade. For other uses of Malecón, see Malecón (disambiguation). Look up jetty in Wiktionary, the free dictionary. Coastal lagoons fronted by barrier spits typically have entrances that migrate over time. Here, the entrance has been fixed by jetty construction. Carlsbad, California, April 1998. Aerial view of a jetty at S...
Angkatan Udara SpanyolEjército del AireLambang Angkatan Udara SpanyolDibentuk7 Oktober 1939Negara SpanyolCabangAngkatan Bersenjata SpanyolTipe unitAngkatan udaraJumlah personel20.598 personel (2019)412 pesawatMarkasMadridMotoPer aspera ad astraMelalui kesulitan menuju bintangPertempuranPerang RifPerang Saudara SpanyolPerang IfniPerang YugoslaviaPerang KosovoPerang Saudara LibyaTokohPanglima Tertinggi Raja Felipe VIKepala Staf Jenderal Javier SaltoInsigniaRoundelFin flash Pesawat tempurP...
Ethnic culinary tradition in coastal Georgia and South Carolina Frogmore Stew Part of a series onAmerican cuisine Regional cuisines Northeastern New England New Jersey New York City Philadelphia Midwestern Chicago Michigan North Dakota Ohio Omaha St. Louis Wisconsin Mid-Atlantic Baltimore Pittsburgh Southern (list) Atlanta Cajun Floribbean Kentucky Louisiana Creole Lowcountry Houston New Orleans Texas Tex-Mex Western California California fusion Los Angeles Pacific Northwest Rocky Mountain So...
كوبا ليبرتادوريس 2019Copa CONMEBOL Libertadores 2019تفاصيل المسابقةالتواريخ22 يناير – 23 نوفمبر 2019الفرق47 (من 10 اتحاد)إحصائيات المسابقةالمباريات الملعوبة154الأهداف المسجلة362 (2٫35 لكل مباراة)أفضل هداف غابرييل باربوسا(7 أهداف)→ 2018 2020 ← بطولة كوبا ليبرتادوريس 2019 هي النسخة الستين من كو�...
ذا سيمزThe Sims النوع محاكاة المطور(ون) ماكسيس سوفتوير(2000–06, 2012–) ذا سيمز استوديو(2006–) الناشر(ون) إلكترونيك آرتس المبدعـ(ون) (Will Wright (game designer أول إصدار ذا سيمز (4 فبراير 2000) أحدث إصدار ذا سيمز 4 (16 يناير 2018) الموقع الرسمي The Sims تعديل مصدري - تعديل ذا سيمز (بالإنجليزية: The Sims) هي سل...
Mixture of an insoluble substance microscopically dispersed throughout another substance SEM image of a colloid. Condensed matter physics PhasesPhase transitionQCP States of matterSolidLiquidGasPlasmaBose–Einstein condensateBose gasFermionic condensateFermi gasFermi liquidSupersolidSuperfluidityLuttinger liquidTime crystal Phase phenomenaOrder parameterPhase transitionQCP Electronic phasesElectronic band structurePlasmaInsulatorMott insulatorSemiconductorSemimetalConductorSuperconductorTher...
1995 indigenous conflict in British Columbia, Canada Gustafsen Lake StandoffDateAugust 18 - September 17, 1995LocationGustafsen Lake, British Columbia, CanadaResulted inCrisis endedParties Tsʼpeten Defenders British Columbia Royal Canadian Mounted Police Indigenous peoplesin Canada First Nations Inuit Métis History Timeline Pre-colonization Genetics Settler colonialism Genocide Residential schools Indian hospitals Reconciliation Politics Indigenous law British Columbia Treaty Process ...