La stagione inizia con le 4 partite del girone del primo turno di Coppa Italia, dove il Milan ottiene 3 vittorie (con Monza, Novara e Mantova) e un pareggio (con il Catania)[6] chiudendo il raggruppamento al primo posto a 7 punti[7][8] e qualificandosi così al secondo turno, che si disputerà al termine della stagione nel mese di giugno.
In campionato il Milan nelle prime 15 giornate subisce solo una sola sconfitta contro la Juventus e chiude il girone di andata in 2ª posizione a quota 22 punti, 2 in meno dei bianconeri.[9] Nel girone di ritorno i rossoneri perdono 3 partite e pareggiano lo scontro diretto con la Juventus[10] riuscendo così a recuperare un solo punti ai bianconeri (anch'essi sconfitti in 4 occasioni durante il torneo) e concludono così il campionato al 2º posto[4] a quota 42 punti, come il Torino, [3] non senza violente polemiche per un rigore assegnato contro i rossoneri a Cagliari il 12 marzo 1972 dall'arbitro Alberto Michelotti. L'unica conseguenza delle dichiarazioni avvelenate di Gianni Rivera sarà la squalifica del capitano.[11] La difesa rossonera, con 17 reti subite, risulta la meno battuta di tutta la competizione.[3]
In Coppa UEFA, denominazione assunta a partire da questa stagione dalla vecchia Coppa delle Fiere, dopo il passaggio gestionale alla confederazione europea, il Milan elimina nei trentaduesimi di finale i ciprioti del Digenis Akritas Morphou (4-0 all'andata a Milano e 3-0 nel ritorno a Trieste[12]), nei sedicesimi di finale i tedeschi occidentali dell'Hertha Berlino (vittoria per 4-2 in casa e sconfitta per 2-1 in trasferta), negli ottavi di finale gli scozzesi del Dundee (vittoria per 3-0 in casa e sconfitta per 2-0 in trasferta) e nei quarti di finale i belgi del Lierse (2-0 a Milano e 1-1 a Lier).[13] In semifinale i rossoneri affrontano gli inglesi del Tottenham, poi vincitore del trofeo, che passano il turno grazie alla vittoria per 2-1 ottenuta a Londra e al pareggio per 1-1 di San Siro.[13] La semifinale (raggiunta anche nell'edizione 2001-2002) è il miglior piazzamento ottenuto dai Diavoli in questa competizione.[14]
La stagione si conclude con le rimanenti partite di Coppa Italia: il Milan, nel girone con Torino, Inter e Juventus, ottiene 4 vittorie e 2 pareggi e si qualifica per la finale del 5 luglio 1972, dove affronta il Napoli.[15][16] All'Olimpico di Roma i rossoneri battono i partenopei per 2-0[3][4] con un autogol di Panzanato e un gol di Rosato nel secondo tempo[7] e conquistano così la loro 2ª Coppa Italia guadagnando anche la qualificazione alla Coppa delle Coppe 1972-1973.
Al termine della stagione c'è un altro cambio al timone della società: diventa presidente il petroliere spezzino Albino Buticchi.
Divise
La divisa è una maglia a strisce verticali della stessa dimensione, rosse e nere, con pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso. La divisa di riserva è una maglia bianca con colletto e bordi delle maniche rossi e neri, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto nero e rosso.
N.B.: I cartellini gialli e rossi vennero introdotti a partire dal Campionato mondiale di calcio 1970, mentre i giocatori potevano già essere allontanati dal campo per grave fallo di gioco o condotta violenta. Durante la stagione fu allonato dal campo due volte Sogliano (una in campionato e una in Coppa UEFA).
^ Carlo Martinelli, RiConcilio al Briamasco, su martinelli-trento.blogautore.repubblica.it, la Repubblica (Blogautore), 30 settembre 2010. URL consultato il 31 maggio 2013.