La Coppa internazionale delle città di fiere industriali, abbreviata in Coppa delle Fiere (in franceseCoupe des villes de foires; in ingleseInter-Cities Fairs Cup), fu una competizione internazionale per club europei, e inizialmente anche per rappresentative cittadine, tenutasi tra il 1955 e il 1971, antenata della Coppa UEFA/Europa League.[1]
Nata da un'idea dell'allora vicepresidente FIFA, Ernst Thommen,[2][3][4][5] il nome della competizione riflette il retaggio che inizialmente si portava appresso, inerente al meccanismo di accesso che, alla sua creazione, era ristretto alle città in cui si tenevano fiere internazionali; tale discriminante decadde ben presto e l'accesso fu de facto demandato ai piazzamenti conseguiti dai club nei rispettivi campionati nazionali.
La competizione si svolse per tredici edizioni, con diverse cadenze temporali: triennale per la prima edizione, biennale per la seconda e annuale a partire dal 1960. Nove squadre si alternarono nella vittoria del trofeo, conquistato in via definitiva dal Barcellona, nella finalissima contro l'ultimo vincitore canonico della competizione, il Leeds Utd. Le squadre spagnole e inglesi vantano il maggior numero di successi nella Coppa, rispettivamente con sei e quattro vittorie.
Teorizzata dall'allora membro della FIFA, Ernst Thommen, fin dal 1950, ma rimasta nei cassetti per il successivo lustro per la mancanza di un adeguato supporto organizzativo,[2] l'idea della Inter-Cities Fairs Cup riprese vigore nel marzo del 1955, durante il primo congresso UEFA a Vienna[18] – parallelamente alla nascita della Coppa dei Campioni –,[18][19] per poi essere istituita ufficialmente il 18 aprile dello stesso anno a Basilea.[20] Il proposito di Thommen, peraltro, era di fare della "Fiere" il trofeo confederale di riferimento, lasciando la Coppa dei Campioni all'iniziativa privata:[21] una opzione respinta dall'UEFA, non interessata a sobbarcarsi l'organizzazione di ulteriori manifestazioni.[21]
Ciò fece sì Thommen sfruttasse i suoi buoni uffici presso la FIFA.[21] La neonata competizione venne organizzata da un comitato privato, pur avallato ufficiosamente dalla federazione internazionale[22] e composto da esponenti della stessa,[23] tra i quali figuravano, oltre al summenzionato Thommen, nel frattempo divenuto vicepresidente FIFA,[24] anche il segretario della Football Association e futuro presidente FIFA, Stanley Rous, e il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Ottorino Barassi, membro FIFA e ideatore dell'UEFA;[20] a questi, negli anni successivi si aggiunse Hans Bangerter, segretario generale dell'UEFA.[6]
Obiettivo della Coppa delle Fiere era, tra gli altri, contribuire al rilancio economico delle grandi città europee all'indomani della seconda guerra mondiale, inserendosi nel più generale meccanismo del piano Marshall che, dal 1947 al 1952, aveva ottemperato a ciò anche attraverso l'allestimento di fiere internazionali:[2] ne conseguì che la prima edizione vide la partecipazione di squadre provenienti unicamente da città sedi di fiere – da cui il nome –, vedi Barcellona, Basilea, Birmingham, Copenaghen, Francoforte sul Meno, Losanna, Lipsia, Londra e Milano. L'accesso, inoltre, era basato inizialmente sulla regola di un solo rappresentante per comune, perciò non era possibile la contemporanea presenza in tabellone di più sodalizi della stessa località.[25] Questo favorì, soprattutto nelle prime edizioni, la creazione di selezioni cittadine ad hoc per il torneo, nonostante queste fossero poi quasi tutte composte da giocatori provenienti da uno stesso club.[26] A riprova di ciò, la prima edizione fu vinta dal Barcelona XI: formalmente una rappresentativa della città catalana,[27] in pratica la rosa del Barcellona sotto mentite spoglie – a cui a posteriori viene riconosciuta la legittimità del successo –, che sconfisse la selezione cittadina del London XI. L'idea delle rappresentative scomparve rapidamente lasciando il posto definitivamente ai club; anche la regola di un solo esponente per città venne gradualmente abbandonata insieme al vincolo fieristico, lasciando spazio alla qualificazione in base al merito sportivo.[26]
Le prime due edizioni ebbero un riscontro interlocutorio, anche perché gravate da una cadenza pluriennale che portava a una eccessiva rarefazione delle gare:[21] una formula dettata dal collegamento tra le partite e il calendario fieristico, ma che inficiava negativamente sull'interesse del pubblico verso la competizione.[21] Dall'edizione 1960-1961, in coincidenza con l'adozione della cadenza annuale, la Coppa delle Fiere incominciò ad attrarre un seguito sempre maggiore; ciò a fronte di un calendario calcistico continentale ancora abbastanza snello, occupato a livello confederale solo dalla Coppa dei Campioni. Da qui in avanti il torneo divenne colloquialmente noto anche coi nomi di "Runner Cup" o "Coppa dei Secondi Posti", per via del piazzamento in campionato necessario alla qualificazione.[28]
Dominio anglo-spagnolo
I primi anni del torneo videro numerosi successi di squadre spagnole. Tra le edizioni 1955-1958 e 1965-1966 il Barcellona trionfò per tre volte, di cui due consecutive, come accadde allo stesso Valencia e al Real Saragozza in una, per un totale di sei vittorie in otto edizioni, con tre finali (1961-1962, 1963-1964, 1965-1966) disputate da due squadre spagnole. Le tre squadre iberiche vincitrici della competizione, precedentemente citate, furono protagoniste di due finali a testa tra loro (Valencia-Barcellona nel 1962, Real Saragozza-Valencia nel 1964 e Barcellona-Real Saragozza nel 1966).
Nel 1968 ci fu l'inizio di un nuovo ciclo, inaugurato dagli inglesi del Leeds Utd, già battuti in finale dalla Dinamo Zagabria l'anno precedente (1966-1967). Il Leeds Utd fu la prima squadra dell'Europa Settentrionale a conquistare il trofeo internazionale, definito da Don Revie, allenatore del club dal 1961 al 1974 e icona del calcio inglese, come «difficile da vincere quasi quanto la Coppa dei Campioni».[18] Da quell'anno ci furono in totale quattro successi consecutivi di squadre d'oltre Manica, appannaggio di Newcastle Utd, Arsenal e ancora Leeds Utd, fino all'ultima edizione del 1970-1971.
Verso la Coppa UEFA
Dalla seconda metà degli anni 60, ormai scomparso il vincolo fieristico, il comitato organizzazione era alle prese con una Coppa ormai cresciuta sia come organizzazione sia come partecipazione, rendendo non più procrastinabile lo stilare criteri precisi per l'ammissione alla competizione.[21] Ciò fece sì che, al termine dell'edizione 1970-1971, l'UEFA avocasse a se l'organizzazione della "Fiere".[21] Nel settembre del 1971, sotto l'egida della confederazione europea, fu disputata la finalissima per l'assegnazione definitiva del trofeo originale tra i vincitori della prima e dell'ultima edizione, rispettivamente Barcellona e Leeds Utd: questa venne vinta dai catalani, che così incamerarono definitivamente la "Fiere" prima della sua abolizione.[21] Dalla stagione sportiva 1971-1972, il suo posto nel calendario calcistico europeo venne preso dalla nuova Coppa UEFA.[21]
Nell'albo d'oro del torneo, gli unici trionfi al di fuori dell'asse anglo-spagnolo, uno a testa, furono a opera degli italiani della Roma (nel 1960-1961), degli ungheresi del Ferencváros (nel 1964-1965) e degli jugoslavi della Dinamo Zagabria (nel 1966-1967); da notare, statisticamente, che anche le prime due edizioni dell'erede ufficiosa, ovvero la Coppa UEFA, furono vinte da squadre inglesi, il che portò de facto il totale di successi consecutivi a sei da parte dei club d'oltre Manica, tra "Fiere" e UEFA.
Dei nove club che hanno vinto la Coppa delle Fiere – tre inglesi, tre spagnoli, uno italiano, uno jugoslavo (poi croato) e uno ungherese – solo uno, il Valencia, è riuscito a vincere anche la successiva Coppa UEFA/Europa League. Oltre agli spagnoli, anche Arsenal e Roma hanno disputato una o più finali del trofeo confederale, senza riuscire a vincerlo. L'Anderlecht e la Juventus sono invece le squadre che hanno perso una o più finali di Coppa delle Fiere e successivamente hanno vinto una o più volte la Coppa UEFA/Europa League.
Formula
L'idea iniziale per la Coppa delle Fiere prevedeva un torneo della durata di tre anni, riservato a squadre di calcio provenienti da grandi città europee che ospitavano importanti fiere commerciali internazionali. Una caratteristica distintiva era la possibilità per le squadre di schierare "rappresentative cittadine" ad hoc, composte da giocatori di club diversi della stessa città.[29] La formula del torneo ha visto delle modifiche nella seconda edizione (1958-1960), con la riduzione della durata a due anni e l'introduzione dello scontro a eliminazione diretta, eliminando i gironi che caratterizzavano la prima edizione: nonostante queste modifiche, la partecipazione rimaneva riservata a squadre di città ospitanti fiere, ma le selezioni cittadine cominciarono progressivamente a scomparire.
Dalla terza edizione (1960-1961) il torneo divenne annuale e il numero delle squadre partecipanti fu progressivamente aumentato, arrivando a oltre 60 club nell'edizione 1968-1969.[30]
Con l'introduzione della Coppa UEFA – che sostituì ufficiosamente la Coppa delle Fiere nel calendario calcistico europeo –, la UEFA uniformò le regole disciplinari e organizzative;[6] sparito già da tempo il vincolo fieristico,[31] la confederazione europea abolì definitivamente la regola "una squadra una città" propria del torneo precedente,[7] e rese impossibile la partecipazione simultanea ad altre competizioni continentali, come invece avveniva nelle prime edizioni della "Fiere".[32] In tutto ciò la federazione inglese, in autonomia, manterrà fino al 1975 il vincolo di ammettere un solo club per città. La UEFA abolirà ufficialmente la formula a inviti, retaggio della Coppa delle Fiere, solo nel 1980, sebbene già dal 1964 la partecipazione al torneo avvenisse de facto in base ai piazzamenti nei campionati nazionali.
Riconoscimento internazionale
Le vittorie in Coppa delle Fiere, considerata dalla UEFA quale antenata e progenitrice de facto della Coppa UEFA/Europa League,[7][8] non sono annoverate nell'albo d'oro di quest'ultima poiché non riconosciute de iure dalla confederazione calcistica europea,[9] non essendosi tenute sotto la gestione e supervisione esclusiva della stessa.[33] Ciò nonostante la UEFA riconosce l'importanza storica della "Fiere" nell'avere posto le basi della futura Coppa UEFA,[34] menzionandola tra i titoli più rilevanti nell'albo d'oro di un club:[10][11] in tal senso, le partite della Coppa delle Fiere sono le uniche tra quelle di tornei non organizzati dalla confederazione europea, ad essere considerate dalla stessa come precedenti ufficiali tra squadre.[33][35]
La FIFA reputa la Coppa delle Fiere, a differenza di altre competizioni non organizzate dalla UEFA, come un «major honour», ovvero tra i titoli più rilevanti nel palmarès di un club.[12][13][14][15] Gestita da un comitato privato, avallato e composto da membri della federazione stessa, la Coppa delle Fiere vantava dei legami ufficiosi con la FIFA:[36] i sorteggi venivano svolti presso la sede della FIFA a Zurigo,[37] il presidente della federazione internazionale sedeva nel comitato organizzativo e premiava personalmente i vincitori del torneo.[38][39] La FIFA inserì inoltre la Coppa delle Fiere nel calendario calcistico internazionale dell'epoca, assieme ad altre competizioni europee non confederali quali Coppa Internazionale, Coppa dell'Europa Centrale, Coppa Latina e Coppa Grasshoppers.[40]
Sul piano mediatico, la Coppa delle Fiere viene trattata dalle principali testate sportive europee – sia all'epoca[36][37][45] sia nei decenni seguenti[46][47][48] – al pari delle competizioni confederali, menzionandola nell'albo d'oro dei club e assimilandola de facto alla successiva Coppa UEFA/Europa League.
La finalissima della Coppa delle Fiere fu organizzata dalla UEFA per assegnare definitivamente il trofeo prima della soppressione della competizione. Il match fu disputato fra i club vincitori della prima e dell'ultima edizione del torneo, rispettivamente il Barcellona[49] nel 1955-1958 e il Leeds Utd nel 1970-1971: la partita fu vinta dalla squadra spagnola col risultato di 2-1.[52]
Statistiche
Dal punto di vista statistico, Barcellona, Real Saragozza e Leeds Utd sono state le uniche squadre a realizzare un double, vincendo, nella stessa stagione, contemporaneamente alla Coppa delle Fiere, rispettivamente il campionato (nella stagione 1959-1960), la Coppa nazionale (nel 1963-1964) e la Coppa di Lega (nel 1967-1968). Il Ferencváros vinse il campionato ungherese del 1964 (che in quel periodo si disputava nell'arco di un solo anno solare) e la Coppa delle Fiere 1964-1965; in virtù del successo in campionato di cui sopra, la squadra partecipò alla Coppa dei Campioni 1965-1966, e concluse al secondo posto il campionato del 1965. Barcellona e Valencia sono le uniche squadre ad aver vinto due edizioni consecutive della competizione; il club valenzano, inoltre, è stato l'unico a raggiungere la finale per tre stagioni consecutive.
Il Barcellona, detentore del record di vittorie e di finali disputate, nonché del trofeo originale della Coppa delle Fiere, non viene riconosciuto dalla UEFA quale vincitore dello European Treble originale[53] (a differenza di Ajax, Bayern Monaco, Chelsea, Juventus e Manchester Utd), in quanto mai vincitore, finora, della Coppa UEFA/Europa League, competizione dove la squadra blaugrana non è mai andata oltre la semifinale. Dei nove club vincitori del trofeo, attualmente Dinamo Zagabria, Ferencvaros e Leeds United non hanno ancora vinto alcuna competizione gestita dalla UEFA. La Dinamo Zagabria, inoltre, è l'unica, finora, a non avere disputato alcuna finale in competizioni UEFA. Il Birmingham City e la Juventus sono le uniche squadre ad aver perso due finali nella competizione, e la prima delle citate l'unica nel farlo in stagioni consecutive (nel 1960 e nel 1961).
^abcVieli, p. 44. «The competition was very successful but the time came when the UEFA Executive Committee thought that such a major competition should be governed and organised by UEFA itself, which could ensure that standard rules were followed and could deal with refereeing and disciplinary matters».
^abcVieli, p. 44. «With new ownership came a new name and new regulations, which is why the Inter-Cities Fairs Cup winners do not appear on the list of UEFA Cup winners. Participating teams no longer had to come from cities with trade fairs, and the 'one city, one team' rule was also abolished. The 64 participants were now selected on the basis of sporting merit, i.e. their finishing position in the previous season's domestic league championship»
^ab(EN) UEFA Cup: All-time finals, su en.archive.uefa.com, Union of European Football Associations, 30 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2015).
«The UEFA Cup replaced the Inter-Cities Fairs Cup in the 1971/72 season. The list of finals from that competition are listed below, but please note that the Fairs Cup is not considered a UEFA competition, and hence clubs' records in the Fairs Cup are not considered part of their European record»
^ab(EN) Europe's Club of the Century, in International Federation of Football History & Statistics, 10 settembre 2009. URL consultato il 14 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
^abComunicato ufficiale n. 171/A (PDF), Federazione Italiana Giuoco Calcio, 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
^Ciò permetteva a città come Londra e Barcellona di creare vere e proprie selezioni cittadine, mentre altre, come Milano, partecipavano con club esistenti, come l'Inter.
^In molti casi non cambiò la regola cittadina. La Grecia ad esempio fu sistematicamente rappresentata dal miglior club di Salonicco, aggiungendo una squadra di Atene solo per le ultime edizioni a 64 ingressi. Un identico sistema valse per Plovdiv in Bulgaria, aggiungendo poi una squadra di Sofia. La Romania mandò un club di Ploiești prima di virare su un puro invito. Anche l'Austria, nell'ambito di inviti, mandava sempre almeno un club di Vienna. Infine l'Inghilterra si basò dapprima sulla città di Birmingham e qualche eventuale invito, ma dal 1964 adottò anch'essa la classifica.
«El torneo también afloja sus condiciones de entrada, permitiendo la participación de equipos sin ferias internacionales y permitiendo más de un set por ciudad»
^In diversi casi squadre di club disputarono nella stessa stagione sia la Coppa delle Fiere che la Coppa dei Campioni o la Coppa delle Coppe, come ad esempio il Manchester Utd nell'annata 1964-1965.
«Anteriormente, los equipos solo se habían visto una vez las caras en partido oficial, en la primera ronda de la Copa de Ferias 1963/64. El Atlético se clasificó gracias a un 2-1 en casa, ya que el partido en tierras lusas acabó con empate a cero»
«– Importancia que concede la F.I.F.A. a ese torneo? – Pues, se le concede la misma importancia que, por ejempio, tiene la «Copa Europa». Puedo asegurarle que, dentro del seno del organismo internacional de fùtbol, a este Torneo de fútbol entre ciudades en Ferias, se le concede gran relieve.»
^ab(ES) Balonazos, in El Mundo Deportivo, 16 settembre 1967, p. 11.
«Tampoco hubo dudas sobre quién tendría el honor de entregar la preciada copa: Sir Stanley Rous, presidente de la FIFA y miembro del Comité Ejecutivo de la Copa de Ferias»
^abL'edizione fu in realtà vinta dalla rappresentativa cittadina del Barcelona XI, tuttavia il titolo fu riconosciuto a posteriori al Club de Fútbol Barcelona poiché i giocatori che componevano la selezione barcellonese militavano nel club azulgrana.
^La finale venne disputata in partita unica, ma in campo neutro.
^La finale venne disputata in partita unica a Torino su delibera del Comitato Organizzatore del torneo; fu l'unico caso, dal 1958 al 1971, in cui la finale in partita unica si disputò in casa di una delle due finaliste, cfr. Juventus - Ferencvaros finale della Coppa delle Fiere, in La Stampa, 17 giugno 1965, p. 8. URL consultato il 15 giugno 2013.
Часть серии статей о Холокосте Идеология и политика Расовая гигиена · Расовый антисемитизм · Нацистская расовая политика · Нюрнбергские расовые законы Шоа Лагеря смерти Белжец · Дахау · Майданек · Малый Тростенец · Маутхаузен ·&...
Pada sidang umumnya yang pertama tahun 1922, Persatuan Astronomi Internasional (IAU) secara resmi mengadopsi daftar modern (info dirahasiakan) rasi. Dalam sidang umum tersebut diputuskan juga penggunaan secara eksklusif nama latin dan singkatan dengan tiga huruf dalam penyebutannya.[1] Eugène Delporte kemudian ditunjuk untuk mendefinisikan batas-batas yang tegas untuk tiap rasi, sehingga setiap titik di langit pasti berada dalam wilayah satu rasi, dan tidak mungkin tumpang tindih den...
ConcordeAir France Concorde (2003)TipePesawat supersonikTerbang perdana2 Maret 1969; 55 tahun lalu (1969-03-02)Dipensiunkan26 November 2003; 20 tahun lalu (2003-11-26)StatusDipensiunkanPengguna utamaAir FranceBritish AirwaysPengguna lainSingapore AirlinesBraniff International AirwaysTahun produksi1965–1979Jumlah produksi20 (termasuk 6 bukan pesawat komersil)[1][2]Biaya program£1.3 milyar[3]Harga satuan£23 juta (1977) (£140 juta dalam 2024 pound...
Artikel ini perlu diwikifikasi agar memenuhi standar kualitas Wikipedia. Anda dapat memberikan bantuan berupa penambahan pranala dalam, atau dengan merapikan tata letak dari artikel ini. Untuk keterangan lebih lanjut, klik [tampil] di bagian kanan. Mengganti markah HTML dengan markah wiki bila dimungkinkan. Tambahkan pranala wiki. Bila dirasa perlu, buatlah pautan ke artikel wiki lainnya dengan cara menambahkan [[ dan ]] pada kata yang bersangkutan (lihat WP:LINK untuk keterangan lebih lanjut...
ملعب أتليتي أزوري إيطاليامعلومات عامةسمّي باسم Gewiss (en) [1] العنوان Viale Giulio Cesare 18, I-24124 Bergamo (بالإيطالية) المنطقة الإدارية بيرغامو البلد إيطاليا التشييد والافتتاحالافتتاح الرسمي 1928 المقاول الرئيسي أتالانتا الاستعمالالرياضة كرة القدم المستضيف أتالانتا الملاك أتالانت�...
La Barre - Ormesson Construction du bâtiment voyageurs de la gare en 2013. Localisation Pays France Commune Deuil-la-Barre Adresse 2, rue de la Concorde95170 Deuil-la-Barre Coordonnées géographiques 48° 57′ 59″ nord, 2° 18′ 59″ est Gestion et exploitation Propriétaire SNCF Exploitant SNCF Code UIC 87271171 Site Internet La gare de La Barre - Ormesson, sur le site officiel de SNCF Gares & Connexions Service Caractéristiques Ligne(s) Sai...
Total number of living humans on Earth High, medium, and low projections of the future human world population[1] In world demographics, the world population is the total number of humans currently living. It was estimated by the United Nations to have exceeded eight billion in mid-November 2022. It took around 300,000 years of human prehistory and history for the human population to reach a billion and only 222 years more to reach 8 billion.[2] The human population has ex...
Legendary Norwegian shield-maiden Rusla, also known as the Red Woman from Middle Irish Ingean Ruagh,[1] was a legendary Norwegian shield-maiden mentioned in the Gesta Danorum or History of the Danes of Saxo Grammaticus and in the Irish annals. According to Saxo, Rusla was the daughter of a fifth or sixth century king of Telemark called Rieg, and sister of Tesandus (Thrond), who was dispossessed of his throne by a Danish king named Omund. Rusla formed a pirate fleet to attack all Danis...
Dickens County, TexasThe Dickens County Courthouse in Dickens.Lokasi di negara bagian TexasLokasi negara bagian Texas di Amerika SerikatDidirikan1891SeatDickensWilayah • Keseluruhan905 sq mi (2.344 km2) • Daratan904 sq mi (2.341 km2) • Perairan1 sq mi (3 km2), 0.11%Populasi • (2000)2.762 • Kepadatan3/sq mi (1/km²) Dickens County adalah county yang terletak di negara bagian Texas, Ame...
Association to represent cave divers and administrate and support cave diving in Australia Cave Divers Association of AustraliaAbbreviationCDAAFormation29 September 1973 (1973-09-29)TypeNGOLegal statusIncorporated associationPurposeRecreational cave diving administration, certification & training.LocationMount Gambier, South AustraliaRegion served AustraliaMembership 679 (2008)[1]National DirectorGrant Pearce[2]Main organNational CommitteeWebsitewww.cavediv...
Ця стаття потребує додаткових посилань на джерела для поліпшення її перевірності. Будь ласка, допоможіть удосконалити цю статтю, додавши посилання на надійні (авторитетні) джерела. Зверніться на сторінку обговорення за поясненнями та допоможіть виправити недоліки. Мат...
1988 Thomas and Uber CupLocation Kuala Lumpur, Malaysia← 19861990 → The 1988 Thomas Cup & Uber Cup was the 15th tournament of Thomas Cup and the 12th tournament of Uber Cup, the most important badminton team competitions in the world. China won its third title in the Thomas Cup and in the Uber Cup, after beating in the final round Malaysia and Korea, respectively. Thomas Cup Teams 35 teams took part in the competition. China, as defending champion, and Malaysia, as h...
Baptist university in Mount Olive, North Carolina, US University of Mount OliveOfficial Seal of University of Mount OliveFormer namesMount Allen Junior College (1951–1956) Mount Olive Junior College (1956–1970) Mount Olive College (1970–2013)MottoCollegium Christianum Pro Homnibus et Mulieribus (Latin)[1]Motto in EnglishA Christian College for Men and WomenTypePrivate universityEstablished1951Religious affiliationOriginal Free Will Baptists[2]EndowmentUS$38,000,000 ...