La Serie A 2015-2016 è stata la 114ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (l'84ª a girone unico), disputata tra il 22 agosto 2015 e il 15 maggio 2016 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo trentaduesimo titolo, il quinto consecutivo.
Capocannoniere del torneo è stato Gonzalo Higuaín (Napoli) con 36 reti, che ha così stabilito il nuovo primato della Serie A a girone unico, superando il precedente record di 35 gol stabilito da Gunnar Nordahl nell'edizione 1949-1950.
Stagione
Il campionato è iniziato il 22 agosto 2015 con gli anticipi della prima giornata e si è concluso il 15 maggio 2016. Sono stati calendarizzati cinque turni infrasettimanali: il 23 settembre, il 28 ottobre 2015, il 6 gennaio, il 3 febbraio e il 20 aprile 2016. Sono programmate soste per il 6 settembre, l'11 ottobre, il 15 novembre 2015 e il 27 marzo 2016 per consentire lo svolgimento degli incontri tra squadre nazionali, mentre il 27 dicembre 2015 e il 3 gennaio 2016 il campionato si è fermato per la sosta natalizia.[1][2]
Il numero di squadre e le modalità di qualificazione alle competizioni organizzate dall'UEFA sono le stesse della stagione precedente. Al termine del campionato, le prime tre squadre classificate ottengono il diritto a partecipare alla Champions League 2016-2017, le prime due alla fase a gironi e la terza al turno di play-off o al terzo turno di qualificazione, a seconda dei risultati delle coppe europee[3]; la quarta e la quinta in graduatoria, invece, potranno iscriversi all'Europa League 2016-2017, unitamente alla formazione vincitrice della Coppa Italia. La sesta classificata avrà diritto a partecipare all'Europa League nel caso in cui la trionfatrice nella coppa nazionale sia già ammessa alle competizioni europee. Come nella passata stagione, in virtù della modifica del regolamento dell'UEFA Europa League, la quarta classificata del campionato e la vincitrice della coppa nazionale accederanno direttamente alla fase a gironi della seconda competizione continentale per club. Qualora la vincitrice della coppa ottenga in campionato un piazzamento valido per la partecipazione alla UEFA Champions League, la quinta classificata del torneo accederà direttamente alla fase a gironi dell'Europa League, mentre la sesta classificata accederà al terzo turno di qualificazione della medesima manifestazione.
Le prime otto classificate accederanno direttamente agli ottavi di finale, da disputare in casa, della Coppa Italia 2016-2017 in quanto teste di serie. Nel caso in cui la vincente della Coppa Italia 2015-2016 non dovesse arrivare nelle prime otto posizioni sarebbe l'ottava del campionato a non essere ammessa agli ottavi.
A sostituire Cagliari, Cesena e Parma (quest'ultimo ulteriormente retrocesso in Serie D per fallimento), retrocesse in Serie B nella stagione precedente, il 114º campionato italiano di calcio vede al loro posto il Carpi e il Frosinone, che fanno il loro esordio assoluto in Serie A, e il Bologna, tornato nella massima serie dopo una stagione di assenza. Era dal 1993-94 che non si presentavano al via ben due matricole: all'epoca furono il Piacenza e la Reggiana a debuttare insieme nella massima serie. Novità in fatto d'impianti per l'Udinese, che da questa stagione gioca nel rinnovato Friuli di Udine.
Anche per questa stagione, la terza volta nella storia della massima categoria a girone unico, saranno presenti in calendario cinque derby cittadini (Genova, Milano, Roma, Torino e Verona), in più ci saranno due derby provinciali (a Firenze tra Fiorentina ed Empoli e a Modena tra Sassuolo e Carpi). Per la prima volta nella storia moderna (dalla stagione 1955-1956 a oggi), il derby meneghino sarà giocato tra due club entrambi esclusi dalle coppe europee. Ancora per la terza volta, saranno tre le squadre non appartenenti a città capoluogo di provincia – la neopromossa Carpi, assieme al Sassuolo ed Empoli – al via della Serie A: è la seconda volta che accade dal secondo dopoguerra a oggi; l'unico precedente nel girone unico risale all'annata precedente, in cui presero parte Cesena, Empoli e Sassuolo. È anche la prima volta in assoluto in cui una provincia è rappresentata da due squadre provenienti dalla provincia e non dal suo capoluogo; è il caso di Modena, le cui due squadre sono il Sassuolo e il neopromosso Carpi.
A partire da questa stagione, all'inizio di ogni partita, verrà diffuso negli stadi il nuovo inno della Serie A: si tratta del brano O generosa!, appositamente composto dal musicista marchigiano Giovanni Allevi.[4] Inoltre, nel campionato debutta la tecnologia di porta (già presente nella Bundesliga tedesca e nella Premier League inglese) con l'utilizzo dello Hawk-Eye, un sistema di rilevazione che segnala se il pallone ha effettivamente oltrepassato la linea di porta, eliminando così la possibilità di gol fantasma.[5] Una piccola novità è rappresentata anche dagli orari delle partite: molto più sovente che in passato è prevista una partita della Serie A alle ore 15:00 del sabato (a cui si affiancano gli anticipi del sabato ai soliti orari delle 18:00 e delle 20:45).
Napoli e Juventus non si muovono molto sul mercato. La Fiorentina cede Mario Suárez, destinazione Watford e Giuseppe Rossi, che ritorna in Spagna, al Levante; mentre approdano in viola l'ex-Lazio e Inter Mauro Zárate (dal West Ham) e lo spagnolo Cristian Tello (in prestito dal Barcellona) e l'argentino Tino Costa proveniente dal Genoa. In casa Inter arriva dalla Sampdoria l'italo-brasiliano Éder, mentre viene ceduto al club cinese dello Shanghai Shenua il colombiano Fredy Guarín. I nerazzurri danno alla Sampdoria i difensori Andrea Ranocchia e Dodô, entrambi in prestito; mentre fa ritorno in Spagna (al Betis) il terzino Martín Montoya.
A conclusione della 2ª giornata, la classifica suona già sorprendente[9]: al comando c'è l'insolito terzetto Chievo, Inter e Sassuolo a punteggio pieno, mentre la Juventus si ritrova sul fondo ferma a zero punti.[10] Dopo la sosta l'Inter inizia a prendere il largo, e, con un percorso netto, il 23 settembre 2015 si ritrova prima;[11] i nerazzurri, che non guidavano la classifica da cinque anni, si giovano soprattutto dell'invulnerabilità difensiva, incassando una sola rete nei primi 450'.[12] La sua fuga si arresta però dopo la sconfitta con la Fiorentina, che alla sesta giornata compie l'aggancio.[13] Nell'anticipo del 3 ottobre il Torino spreca l'occasione di conquistare il comando solitario, perdendo contro un Carpi alla prima storica affermazione in massima serie.[14]
Il momentaneo calo interista fa guadagnare il primato ai viola di Paulo Sousa, che dopo diciassette anni si ritrovano in testa al campionato, rimanendoci per le successive tre giornate e mostrando al contempo un buon gioco, e alla Roma, messa al tappeto dai milanesi nel confronto dell'undicesima giornata.[15] La squadra di Roberto Mancini riprende la vetta il 22 novembre, battendo la matricola Frosinone (4-0),[16] dopo che la Fiorentina era tornata momentaneamente avanti. Nella giornata successiva la capolista cade in casa del Napoli, perdendo la testa della classifica proprio a favore dei partenopei che tuttavia resistono in vetta solo una giornata: dopo la sconfitta in casa del Bologna, la formazione di Maurizio Sarri viene scavalcata dall'Inter che ritorna davanti a tutti. Intanto la Juventus ritrova una quadratura al proprio gioco e inizia a risalire la china, inanellando nove successi di fila.[17] I turni a ridosso della sosta natalizia non sconvolgono gli equilibri, con l'Inter al comando a +1 su toscani e campani; a seguire, Juventus e Roma.[18]
Ad accusare un rendimento deficitario, caratterizzato da risultati altalenanti e dal passo incerto, sono Milan e Lazio; quest'ultima, tuttavia, riesce a imporsi sui campi di Inter e Fiorentina sul finire del girone di andata, infliggendo loro due brusche frenate.[19][20] Il rischio di un campionato anonimo pare interessare il Torino, mentre il Chievo e l'Atalanta riescono a stabilizzarsi a centro-classifica. Male invece il Genoa, incapace di mantenersi ai livelli positivi della stagione precedente, mentre Empoli e Sassuolo centrano il record di punti ottenuti a metà torneo da quando militano in serie A.[21] In crescendo il Bologna, cui apporta benefici l'approdo in panchina di Donadoni,[22] mentre rimangono sul fondo le due neopromosse e il Verona, che chiude il girone senza neppure una vittoria.[23] L'ultimo turno è caratterizzato da un rovescio in vetta: approfittando dei contemporanei rovesci casalinghi di Fiorentina e Inter, il Napoli si assicura il platonico titolo di campione d'inverno con un 5-1 sul campo del Frosinone:[24] in casa partenopea il primato di metà stagione mancava dal campionato 1989-1990.[25] Frattanto l'Inter viene raggiunta anche da una Juventus che ha ormai superato la crisi iniziale.[26]
Girone di ritorno
Nella seconda metà del campionato si assiste a una presa di distanza crescente da parte di Napoli e Juventus, coi bianconeri che dopo la vittoria sul Chievo (0-4) toccano quota 12 vittorie consecutive.[28] Fiorentina e Inter, dirette inseguitrici, frenano in classifica, mentre è il Milan a segnalarsi in positivo all'inizio del 2016,[29] collezionando nove risultati utili consecutivi tra cui le nette affermazioni contro i viola e nel derby meneghino, oltreché il pareggio imposto al San Paolo al Napoli. In bassa classifica continua il momento positivo del Bologna e, inversamente, quello negativo delle genovesi entrambe invischiate in zona retrocessione; sul fondo continuano a stentare anche il Verona, che trova la sua prima vittoria stagionale solo dopo 23 partite,[30] e le due matricole Carpi e Frosinone.
Alla sesta di ritorno si hanno due gare spartiacque, con gli scontri incrociati fra le prime quattro della classe: il big match dello Stadium tra Juventus e Napoli viene deciso dall'1-0 di Zaza all'88', che permette ai bianconeri di raggiungere le 15 vittorie consecutive e, soprattutto, scalzare gli azzurri dal vertice, riacquistando un primato in classifica che mancava dalla stagione precedente e completando così una rimonta da –11 alla vetta; nell'incontro tra Fiorentina e Inter, invece, sono i padroni di casa a imporsi in extremis, raggiungendo il terzo posto solitario e certificando la crisi dei nerazzurri, che si vedono anche superare dalla Roma e avvicinare dal Milan. Alla 31ª giornata la corsa scudetto pare indirizzarsi ancora una volta verso Torino, con la Juventus che da pronostico supera l'Empoli tra le mura amiche, mentre il Napoli perde inaspettatamente sul campo dell'Udinese, scivolando a –6 dai piemontesi. Alle loro spalle, la Roma si aggiudica il derby capitolino e consolida il terzo posto, davanti a Inter, Fiorentina, Milan e un Sassuolo che si avvicina al sesto posto. A cinque turni dalla fine la Juventus batte in goleada il Palermo e, giovando della contemporanea caduta del Napoli a San Siro contro l'Inter, si porta a +9 dando lo scatto decisivo verso il tricolore.
Nel 35º turno la Juventus conquista matematicamente lo scudetto, il suo 32º nonché quinto consecutivo, grazie alla vittoria esterna per 1-2 sulla Fiorentina e al contemporaneo successo della Roma sul Napoli (1-0): si tratta di un risultato di assoluto rilievo, «giornalisticamente e statisticamente [...] incredibile, che ha smentito un secolo di statistiche» alla luce dell'avvio negativo dei bianconeri e della successiva rimonta-record suggellata da 24 vittorie in 25 partite[31] — impreziosita dall'imbattibilità del portiere e capitano Buffon, il quale con 974' batte dopo ventidue anni il precedente primato di Rossi.[32] La zona Champions vede l'Inter consolidare il quarto posto, mentre in coda Palermo e Sampdoria si allontanano dalla bagarre; non è così per il fanalino di coda Verona che, nonostante il pur prestigioso successo contro il Milan (2-1), retrocede matematicamente a causa della vittoria del Carpi ai danni dell'Empoli, che al contrario alimenta le sue speranze di salvezza. A due giornate dalla fine sono Udinese e Sampdoria a mantenere la categoria, mentre in un singolare botta e risposta tra primo e ultimo posto, la striscia di risultati utili consecutivi della Juventus si ferma dopo 26 partite (25 vittorie e 1 pareggio), sconfitta da un colpo di coda del neodeclassato Verona: a segno anche Luca Toni, alla sua ultima partita prima del ritiro.
All'ultima giornata il Napoli si assicura la seconda posizione, vincendo per 4-0 contro il Frosinone grazie a una tripletta di Higuaín — il quale supera così il record di Nordahl per numero di gol in una singola edizione della Serie A (36) —;[27] il terzo posto è appannaggio della Roma, peraltro capace di andare oltre i nervosismi interni tra la bandiera Totti e l'allenatore Spalletti: per la prima volta nella storia della Serie A, tre squadre chiudono il campionato con almeno 80 punti in classifica.[33] Dietro al trio di testa si piazzano Inter, Fiorentina e Sassuolo: in particolare la provinciale neroverde, appena al terzo anno di massima serie, raggiunge matematicamente il sesto posto, suo miglior risultato della storia, staccando il più blasonato Milan relegato alla settima piazza; inoltre, a seguito della vittoria juventina in Coppa Italia a danno dei rossoneri, i sassolesi ottengono la loro prima qualificazione europea (terza squadra di una città non capoluogo di provincia a ottenere questo risultato, dopo il Cesena nel 1975-1976 e l'Empoli nel 2006-2007) accedendo in Europa League. Di contro, la squadra milanista fallisce per la terza volta consecutiva l'accesso alle coppe europee, situazione che non si verificava dalla prima metà degli anni 1980. Il campionato si chiude con Carpi e Frosinone che raggiungono il Verona in Serie B.
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri:
Leggendo per riga si avranno i risultati casalinghi della squadra indicata in prima colonna, mentre leggendo per colonna si avranno i risultati in trasferta della squadra in prima riga.
ATA
BOL
CAR
CHI
EMP
FIO
FRO
GEN
INT
JUV
LAZ
MIL
NAP
PAL
ROM
SAM
SAS
TOR
UDI
VER
Atalanta
––––
2-0
3-0
1-0
0-0
2-3
2-0
0-2
1-1
0-2
2-1
2-1
1-3
3-0
3-3
2-1
1-1
0-1
1-1
1-1
Bologna
3-0
––––
0-0
0-1
2-3
1-1
1-0
2-0
0-1
0-0
2-2
0-1
3-2
0-1
2-2
3-2
0-1
0-1
1-2
0-1
Carpi
1-1
1-2
––––
1-2
1-0
0-1
2-1
4-1
1-2
2-3
1-3
0-0
0-0
1-1
1-3
2-1
1-3
2-1
2-1
0-0
Chievo
1-0
0-0
1-0
––––
1-1
0-0
5-1
1-0
0-1
0-4
4-0
0-0
0-1
3-1
3-3
1-1
1-1
1-0
2-3
1-1
Empoli
0-1
0-0
3-0
1-3
––––
2-0
1-2
2-0
0-1
1-3
1-0
2-2
2-2
0-0
1-3
1-1
1-0
2-1
1-1
1-0
Fiorentina
3-0
2-0
2-1
2-0
2-2
––––
4-1
1-0
2-1
1-2
1-3
2-0
1-1
0-0
1-2
1-1
3-1
2-0
3-0
1-1
Frosinone
0-0
1-0
2-1
0-2
2-0
0-0
––––
2-2
0-1
0-2
0-0
2-4
1-5
0-2
0-2
2-0
0-1
1-2
2-0
3-2
Genoa
1-2
0-1
1-2
3-2
1-0
0-0
4-0
––––
1-0
0-2
0-0
1-0
0-0
4-0
2-3
2-3
2-1
3-2
2-1
2-0
Inter
1-0
2-1
1-1
1-0
2-1
1-4
4-0
1-0
––––
0-0
1-2
1-0
2-0
3-1
1-0
3-1
0-1
1-2
3-1
1-0
Juventus
2-0
3-1
2-0
1-1
1-0
3-1
1-1
1-0
2-0
––––
3-0
1-0
1-0
4-0
1-0
5-0
1-0
2-1
0-1
3-0
Lazio
2-0
2-1
0-0
4-1
2-0
2-4
2-0
2-0
2-0
0-2
––––
1-3
0-2
1-1
1-4
1-1
0-2
3-0
2-0
5-2
Milan
0-0
0-1
0-0
1-0
2-1
2-0
3-3
2-1
3-0
1-2
1-1
––––
0-4
3-2
1-3
4-1
2-1
1-0
1-1
1-1
Napoli
2-1
6-0
1-0
3-1
5-1
2-1
4-0
3-1
2-1
2-1
5-0
1-1
––––
2-0
0-0
2-2
3-1
2-1
1-0
3-0
Palermo
2-2
0-0
2-2
1-0
0-1
1-3
4-1
1-0
1-1
0-3
0-3
0-2
0-1
––––
2-4
2-0
0-1
1-3
4-1
3-2
Roma
0-2
1-1
5-1
3-0
3-1
4-1
3-1
2-0
1-1
2-1
2-0
1-1
1-0
5-0
––––
2-1
2-2
3-2
3-1
1-1
Sampdoria
0-0
2-0
5-2
0-1
1-1
0-2
2-0
0-3
1-1
1-2
2-1
0-1
2-4
2-0
2-1
––––
1-3
2-2
2-0
4-1
Sassuolo
2-2
0-2
1-0
1-1
3-2
1-1
2-2
0-1
3-1
1-0
2-1
2-0
2-1
2-2
0-2
0-0
––––
1-1
1-1
1-0
Torino
2-1
2-0
0-0
1-2
0-1
3-1
4-2
3-3
0-1
1-4
1-1
1-1
1-2
2-1
1-1
2-0
1-3
––––
0-1
0-0
Udinese
2-1
0-1
1-2
0-0
1-2
2-1
1-0
1-1
0-4
0-4
0-0
2-3
3-1
0-1
1-2
1-0
0-0
1-5
––––
2-0
Verona
2-1
0-2
1-2
3-1
0-1
0-2
1-2
1-1
3-3
2-1
1-2
2-1
0-2
0-1
1-1
0-3
1-1
2-2
1-1
––––
Calendario
Il sorteggio del calendario è avvenuto il 27 luglio 2015, in una cerimonia all'Expo di Milano.[55]
Sassuolo-Torino della 16ª giornata è stata effettivamente giocata tra la 20ª e 21ª giornata, pertanto la tabella potrebbe rispecchiare solo in parte il reale andamento delle squadre in quel periodo di tempo.
Di seguito è indicata, in ordine alfabetico, la lista dei 35 arbitri che hanno preso parte alla Serie A 2015-2016. Tra parentesi è riportato il numero di incontri diretti.
^L'ultima volta che si verificò la combinazione di risultati che, nel nuovo regolamento UEFA, comporterebbe oggi il temporaneo declassamento della terza classificata della Serie A — e della Primeira Liga portoghese — fu il 2012, quando né il Chelsea vincitore della Champions League né l'Atletico Madrid vincitore dell'Europa League ottennero risultati soddisfacenti nel loro campionato.
^ Giovanni Del Bianco, Hellas Verona, il "tradimento" di Delneri, su blog.guerinsportivo.it, 2 dicembre 2015. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2015).
^Comunicato – Carpi F.C. 1909, su carpifc1909.it, 28 settembre 2015. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2015).
^Il diritto a partecipare alla UEFA Europa League 2016-2017 passa alla sesta classificata in quanto la Juventus, vincitrice della Coppa Italia, è già qualificata alle coppe europee tramite il piazzamento in campionato.
^Calendario Serie A TIM 2015-2016 (PDF), in Federazione Italiana Giuoco Calcio, 13 agosto 2015. URL consultato il 25 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2015).