Già calciatore di buon livello nel panorama italiano a cavallo degli anni 1970 e 1980,[2] è stato tra i protagonisti dello «scudetto della stella» del Milan nella stagione 1978-1979.[3] Successivamente ha intrapreso la carriera di allenatore segnalandosi come specialista in promozioni: in particolare, ne ha ottenute quattro in Serie A con Venezia (1997-1998), Napoli (1999-2000), Piacenza (2000-2001) e Sampdoria (2002-2003).[3]
Soprannominato Monzón per la somiglianza con l'omonimo pugile,[4] ha vissuto l'infanzia a San Paolo del Brasile, dove emigrò con la famiglia al seguito del padre in cerca di lavoro.[5] Anche il fratello minore Giuseppe, nonché le nipoti Debora e Donatella, hanno intrapreso la carriera calcistica.[6]
Predilige il modulo 4-4-2 con una difesa a zona[8] schierata in linea, un regista a centrocampo e, nel reparto avanzato, un attaccante di peso affiancato a una seconda punta mobile di qualità.[9]
Carriera
Giocatore
Club
Una volta tornato in Italia dopo l'infanzia in Brasile, entra alle giovanili della Pomense insieme ai fratelli Paolo e Giuseppe, e da qui passa al Legnano dove rimane due stagioni; nella seconda debutta in Serie C, sotto la guida di Carlo Sassi.[10]
Notato dagli osservatori del Torino, questi lo portano in granata;[10] qui è soprannominato Monzon da Giorgio Ferrini, per combattività e somiglianza col pugile.[4][11] Con il Toro esordisce in Serie A nel 1972-1973, nella sfida interna col Napoli. Resta quella la sua unica presenza in granata, poiché la stagione successiva torna in C, in prestito alla Cremonese per espletare gli obblighi militari; rientrato alla base, è scartato dal dirigente Bonetto che lo definisce «un giocoliere»,[10] sicché passa a titolo definitivo all'Empoli, di nuovo in Serie C.
In Toscana disputa un campionato positivo, al termine del quale approda al Perugia di Ilario Castagner.[10] Coi grifoni, neopromossi per la prima volta in massima categoria, Novellino è titolare per tre stagioni consecutive, emergendo come uno dei migliori centrocampisti della Serie A.[2]
Nel 1978 è acquistato dal Milan, con cui vince lo scudetto della stella; Novellino è impiegato da seconda punta a fianco di Stefano Chiodi, per la presenza di Gianni Rivera nel suo ruolo naturale.[4] Resta coi rossoneri anche dopo lo scandalo del Totonero e conseguente declassamento d'ufficio della squadra, partecipando al vittorioso campionato di Serie B 1980-1981 e realizzando la rete decisiva per la promozione col Monza.[12]
Dopo la nuova retrocessione col Milan in Serie B (stavolta sul campo) nel 1982, lascia Milano dopo 151 partite complessive[4] e va all'Ascoli,[13] con cui disputa le sue due ultime stagioni in A. Nel novembre del 1984, dopo 4 gare coi marchigiani, scende in Serie B tornando per un biennio a Perugia.[14] Dopo la retrocessione dei grifoni in C1 nel 1986, chiude la carriera con una stagione da riserva al Catania, sempre in Serie B e anch'essa chiusa con una retrocessione.[15]
In carriera ha totalizzato complessivamente 227 presenze e 30 reti in Serie A, e 103 presenze e 4 reti in Serie B.
È quindi richiamato dal Perugia, in cadetteria, ma viene nuovamente licenziato.[21] Nella seconda metà degli anni 1990 viene ingaggiato da altri club della seconda serie, prima Ravenna[22] e poi Venezia, con cui nel 1998 conquista la promozione in Serie A e, la stagione successiva, la salvezza.[8]
Segue un ingaggio al Napoli, ancora in B, con una nuova promozione (2000). Viene in seguito promosso in A dapprima con il Piacenza (2001)[23] e poi con la Sampdoria (2003). Resta in blucerchiato cinque anni: dopo l'ottavo posto del 2004 e il quinto del 2005, la stagione 2005-2006 è difficile per i liguri, che chiudono al dodicesimo posto con le eliminazioni da Coppa UEFA e Coppa Italia. Il 2006-2007 è l'ultimo campionato con i doriani, chiuso a metà classifica e con la qualificazione all'Intertoto.[24]
Il 6 giugno 2007 firma con i Torino;[25] è esonerato nell'aprile del 2008, a cinque giornate dalla fine del torneo, dopo gli scarsi risultati ottenuti dai granata a rischio retrocessione.[26] È nuovamente chiamato a guida dei torinesi l'8 dicembre 2008, sostituendo l'esonerato Gianni De Biasi dalla sedicesima giornata di campionato;[27] il 24 marzo 2009 Novellino è nuovamente esonerato, con la squadra in zona retrocessione a nove giornate dal termine. L'11 giugno 2009 è ingaggiato dalla Reggina, retrocessa in Serie B;[28] il 24 ottobre 2009 è esonerato[29] a seguito della sconfitta del giorno precedente 2-0 col Torino, dopo aver raccolto nove punti in dieci partite[30] e coi calabresi quart'ultimi in classifica.
Dal 12 luglio 2010 al febbraio del 2011 è consulente-consigliere del Perugia, dopo il secondo fallimento della società umbra.[31] Torna ad allenare lo stesso mese, quando gli viene affidata la guida del Livorno in sostituzione dell'esonerato Bepi Pillon;[32] il 21 dicembre 2011 rescinde consensualmente il contratto con gli amaranto[33] dopo la sconfitta interna col Brescia.
Il 20 marzo 2013 diventa allenatore del Modena, in serie cadetta, sostituendo l'esonerato Dario Marcolin,[34] portando gli emiliani fino alla semifinale play-off persa col Cesena. Il 28 febbraio 2015, in seguito a una sconfitta interna col Bari, viene esonerato dalla società gialloblù, con la quale trova poi un accordo per la risoluzione consensuale.[35]
Il 10 marzo 2016 viene ingaggiato come nuovo allenatore del Palermo, in Serie A;[36] tuttavia dopo appena quattro partite e un punto conquistato, arriva l'esonero.[37]
Torna ad allenare il 28 novembre seguente, sostituendo Domenico Toscano sulla panchina dell'Avellino,[38] portando gli irpini a fine stagione alla salvezza. Il 3 aprile 2018 viene esonerato dal club irpino,[39] venendo sostituito da Claudio Foscarini.[40]
Il 26 febbraio 2019 viene ingaggiato dal Catania, in Serie C, subentrando all'esonerato Andrea Sottil.[41] Tuttavia il successivo 6 maggio, dopo la fine della stagione regolare chiusa al quarto posto, viene esonerato e sostituito per i play-off dal suo predecessore Sottil;[42] in 10 partite ha messo insieme 15 punti frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.
Nell'estate 2021 viene ingaggiato dalla Juve Stabia, in Serie C.[43] L'esperienza a Castellammare di Stabia si rivela tuttavia molto travagliata: a causa di un negativo avvio in campionato, viene esonerato il successivo 17 ottobre dopo la sconfitta interna con l'AZ Picerno;[44] viene quindi richiamato il 28 febbraio 2022, prendendo il posto di Stefano Sottili[45] e traghettando la squadra a un piazzamento di metà classifica. A fine stagione lascia nuovamente il club, ma il 20 marzo 2023 viene richiamato per la terza volta sulla panchina dei campani,[46] subentrando a Sandro Pochesci; termina la stagione regolare al decimo posto, venendo eliminato al primo turno dei play-off per mano dell'Audace Cerignola. Il 10 giugno viene annunciata la sua separazione dal club.[47]
Dopo il ritiro
Nel 2002 e nel 2010 è stato opinionista in trasmissione di Rai 1Notti mondiali, in diretta da Piazza di Siena a Roma.[48][49]
Statistiche
Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia