La Serie A 2013-2014 è stata la 112ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (l'82ª a girone unico), disputata tra il 24 agosto 2013 e il 18 maggio 2014 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo trentesimo titolo, il terzo consecutivo, potendosi fregiare della terza stella d'oro a trentadue anni di distanza dalla seconda.
A sostituire Pescara, Siena e Palermo, retrocesse in Serie B nella stagione precedente, nella griglia di partenza del 112º campionato italiano di calcio sono il Sassuolo, al suo storico debutto in Serie A dopo aver vinto la Serie B 2012-2013, il Verona tornato in massima categoria dopo undici anni di assenza, e il Livorno a sua volta assente da tre stagioni, questo ultimo risalito dopo aver vinto i play-off contro l'Empoli. Il Cagliari, in attesa di rigiocare allo stadio Sant'Elia, disputa le sue partite casalinghe nella prima parte del torneo allo stadio Nereo Rocco di Trieste, già sede casalinga dei sardi per alcune gare nella parte finale della passata stagione. Il Sassuolo, dopo aver giocato per cinque anni allo stadio Alberto Braglia di Modena le proprie partite casalinghe, cambia e si sposta al Mapei Stadium - Città del Tricolore di Reggio Emilia, già sede della Reggiana e ribattezzato per l'occasione con il nome dello sponsor principale.
Per la prima volta nella storia da quando esiste il girone unico vengono disputati cinque derby cittadini, a Genova, Milano, Roma, Torino e Verona. La Nike, fornitore dei palloni ufficiali del campionato, sostituisce il "Maxim" introdotto la precedente stagione con l'innovativo e dalle più alte prestazioni "Incyte";[1] oltre che per la Serie A, il nuovo pallone viene usato, in differenti colorazioni, anche nella Premier League inglese e nella Liga spagnola.[2]
Formula
Come nella precedente stagione, sono stati confermati gli orari di anticipi e posticipi, con un anticipo la domenica alle 12:30 e, occasionalmente, un anticipo al venerdì o un posticipo al lunedì (con apposita cancellazione dell'anticipo del sabato alle 18:00 ed eventualmente anche dell'anticipo dell'ora di pranzo domenicale, se l'anticipo del venerdì e il posticipo del lunedì accadessero nella stessa giornata) per le squadre impegnate nelle competizioni calcistiche europee. La soluzione del venerdì e/o del lunedì verrà utilizzata comunque non più di sette volte. Gli anticipi del sabato e il posticipo della domenica sera resteranno fissi e verrà salvaguardata la contemporaneità di sei partite alla domenica pomeriggio. A partire dalla 3ª giornata e fino alla 37ª compresa, ad eccezione dei turni infrasettimanali e del sabato precedente la Pasqua, le sette partite domenicali si sono disputate alle ore 15:00, con posticipo serale alle ore 20:45, fermi restando i due anticipi del sabato (18:00 e 20:45).
Anche in questa stagione, per la nona volta consecutiva, a parità di punteggio la graduatoria finale è determinata in base alla classifica avulsa.[3]
A qualificarsi per la Champions League sono le prime tre squadre, come la stagione passata: le prime due alla fase a gironi e la terza al turno di play-off. La qualificazione alla Europa League sarà invece appannaggio della quarta e della quinta classificata, che accederanno ai preliminari, e della vincitrice della Coppa Italia, che accederà ai gironi. Qualora la detentrice della Coppa Italia fosse già qualificata alla Champions League subentrerebbe la finalista perdente (la quale però partirebbe dai preliminari, cedendo il posto ai gironi alla quarta classificata), mentre se si qualificasse per l'Europa League tramite piazzamento in campionato oppure entrambe le finaliste si qualificassero per la Champions League, allora accederebbe la sesta classificata del campionato[4]. Questa è stata l'ultima stagione in cui la finalista perdente della Coppa Italia poteva accedere all'Europa League senza ottenere un piazzamento utile per qualificarsi a questa competizione tramite il campionato.
Proprio i rossoneri rinforzano il reparto arretrato con Silvestre (dai concittadini dell'Inter) e Vergara (dall'Universitario Popayán), e il centrocampo coi giovani Poli (dalla Sampdoria) e Saponara (dall'Empoli); dopo la certezza della qualificazione alla fase a gironi della Champions League, il club cede inoltre Boateng (allo Schalke 04) e ingaggia due ex rossoneri, Matri (dalla Juventus) e Kaká (dal Real Madrid). Per quanto concerne l'altra sponda milanese, l'Inter vede l'innesto nella propria retroguardia di Campagnaro (svincolatosi dal Napoli) e Wallace (in prestito dal Chelsea), del centrocampista Taïder (dal Bologna), e di Belfodil (dal Parma) e Icardi (dai doriani) in attacco.
Il Parma, nell'ambito dell'affare-Belfodil, vede l'arrivo in Emilia del fantasista Cassano. Il neopromosso Verona si assicura, tra gli altri, i centrocampisti Iturbe (proveniente dal Porto), Rômulo (dalla Fiorentina) e Sala (dall'Amburgo) assieme alla punta Toni (ex viola). Il Bologna acquista l'ex capitano del Torino, Bianchi; di contro, i granata (come contropartita nell'affare-Ogbonna) accolgono nel loro reparto avanzato Immobile (ex Genoa e Juve). Proprio i liguri assistono al ritorno nelle proprie file di Gilardino (dopo la stagione in prestito a Bologna), assieme all'arrivo in difesa di Gamberini (in prestito dal Napoli) e in mezzo al campo di Lodi (dal Catania). La Sampdoria ingaggia invece in attacco Gabbiadini (dalla Juventus).
La matricola Sassuolo punta sull'attaccante Zaza (ex Ascoli, in compartecipazione con la Juve), rinforzando poi tutti i suoi reparti rispettivamente con il portiere Rosati (dal Napoli), il difensore Acerbi (ex Milan e Chievo), il centrocampista Kurtić (ex Palermo) e l'attaccante Alexe (dalla Dinamo Bucarest). L'ultima promossa dalla serie cadetta, il Livorno, si affida all'estremo difensore Bardi (ex Inter e Novara) e al centrocampista Greco (dall'Olympiacos).
Sessione invernale
Nella sessione di riparazione si segnala la campagna di rafforzamento attuata dalla Roma, che si assicura i centrocampisti Nainggolan (dal Cagliari) e Bastos (dall'Al-Ain). Il Napoli si rinforza con l'acquisto di Jorginho (dal Verona) a centrocampo e con i difensori Henrique e Ghoulam, rispettivamente da Palmeiras e Saint-Étienne. La Juventus si limita ad ampliare il proprio reparto offensivo con l'ingaggio di Osvaldo (dal Southampton).
Si dimostra molto attivo anche il Milan, che lascia partire gli attaccanti Niang (al Montpellier) e Matri (alla Fiorentina); al contempo, rimpolpa rispettivamente difesa e centrocampo prelevando Rami dal Valencia, Honda (svincolatosi dal CSKA Mosca) e il marocchino Adel Taarabt (dal QPR), richiamando inoltre alla base il giovane Petagna (dalla Sampdoria). L'Inter rafforza il proprio organico con il difensore D'Ambrosio (dal Torino) e con il centrocampista Hernanes (dalla Lazio); la stessa società biancoceleste prende l'attaccante portoghese Postiga (dal Valencia) e la mezzapunta Kakuta (dal Chelsea).
Tra le formazioni di secondo piano, c'è il ritorno di Lodi a Catania (dopo un semestre in Liguria). Il Sassuolo rinforza la difesa con gli ex genoani Biondini e Manfredini, con Sansone (dal Parma), Paolo Cannavaro (dal Napoli) e con Aleandro Rosi; questo ultimo giunge nell'ambito dello scambio di prestiti sulla via Emilia coi parmensi, che vede Schelotto passare alla corte dei ducali. A Genova, la Sampdoria cede Maresca (al Palermo), mentre il Genoa prende il centrocampista Cabral (dal Sunderland) assieme ai difensori De Ceglie, Motta (entrambi dalla Juventus) e Burdisso (dalla Roma).
Avvenimenti
Girone di andata
La crescente egemonia della Juventus sul campionato – fatto che pure delineò pronostici a senso unico –[5] trovò opposizione nella rinnovata Roma,[6] capace di far suo il primato solitario nella giornata infrasettimanale del 25 settembre 2013:[7] un Napoli fin lì appaiato scivolò infatti a −2 dalla vetta,[8] impattando contro il debuttante Sassuolo che mosse nella circostanza la propria classifica.[9] Durante l'ottavo turno – foriero peraltro del record di ben 11 penalties assegnati –[10] i partenopei uscirono sconfitti dall'Olimpico,[11] precipitando a 5 lunghezze in compagnia dei bianconeri cui la domenica riservò un rocambolesco knock-out a Firenze.[12]
Con l'avvio biancoceleste caratterizzato invece da fiacche prestazioni,[13] il 31 ottobre la squadra di Garcia incasellò il decimo successo consecutivo da inizio stagione:[14] tale numero sfatò il precedente exploit, posto in essere da Fabio Capello che alla guida della Vecchia Signora aveva totalizzato 27 punti nei primi 9 turni dell'annata 2005-06.[15] Mentre l'Inter del nuovo corso societario – con l'epoca di Massimo Moratti giunta al capolinea dopo 18 anni –[16] prese a ritagliarsi spazio in zona UEFA congiuntamente al Verona,[17] il Milan accumulò considerevoli ritardi in tal senso.[18]
Una serie di pareggi compromise intanto la situazione giallorossa,[19] determinando il sorpasso dei sabaudi il 24 novembre:[20] campani e gigliati confermarono da par loro la nomea di terza e quarta forza,[21] con nerazzurri e scaligeri a mantenere un discreto vantaggio sulle outsider genoana e parmense.[22]
Catania e Livorno si arrabattarono sul fondo della graduatoria assieme al Bologna,[23] sia pur a fronte di pericoli incombenti anche sui cammini clivense e doriano;[24] col quadro di Sassuolo e Udinese apparso maggiormente stabile,[25] Cagliari e Atalanta furono parimenti chiamate a trarsi d'impaccio.[26] Da menzionare infine il comportamento granata, alla cui rincorsa europea giovarono le doti realizzative del futuro cannoniere Ciro Immobile.[27]
La compagine romana vide frantumarsi il proprio score nella trasferta compiuta a Torino il 5 gennaio 2014,[28] in cui la netta affermazione della Juventus fruttò a quest'ultima il simbolico titolo invernale:[29] giunti a cogliere l'undicesima vittoria di fila una settimana più tardi, i campioni uscenti svoltarono a +8 sull'inseguitrice al giro di boa.[30]
Girone di ritorno
Nella seconda parte del campionato la Lazio, con l'avvicendamento tecnico tra Petković e Reja,[32] risale parzialmente in classifica, mentre nel Milan la sostituzione dell'allenatore Allegri con l'ex bandieraSeedorf,[33] esordiente assoluto, non vede miglioramenti nei risultati. Dietro alla Juventus, capolista assoluta che viaggia a una media-record (e che raggiungendo le 15 vittorie consecutive in casa, supera anche il primato del Torino di Radice che resisteva dal 1975-1976[34]), mantengono le loro posizioni giallorossi e partenopei, mentre la lotta per l'Europa League vede un'altalenante Inter battagliare con l'altrettanto discontinua Fiorentina e un Parma al di sopra delle aspettative, che mette assieme una striscia di 17 risultati utili[35] mai riuscita prima neanche alla plurititolata squadra degli anni 1990. Dopo il buon girone d'andata, stenta invece il Verona,[36] mentre un'altra provinciale come l'Atalanta è protagonista di un exploit che la porta a scalare la graduatoria.[37] In coda, ancora deludenti le prove di Sassuolo, Livorno e Catania; la Samp risale invece la china, traendo giovamento dall'arrivo in panchina di Mihajlović.[38]
Il 4 maggio 2014, alla terz'ultima giornata, la sconfitta della Roma a Catania[39] consegna matematicamente alla Juventus il suo trentesimo scudetto – prima formazione italiana a centrare il traguardo –:[40] è il terzo titolo consecutivo per i bianconeri, un filotto che nella storia del club non si verificava dal già citato Quinquennio degli anni 1930;[41] i piemontesi diventano inoltre i primi, dall'istituzione del girone unico, a bissare un tris di scudetti.[42] In virtù del cammino-record della formazione juventina, una Roma pur al suo primato di punti deve accontentarsi della piazza d'onore, seguita al terzo posto dal Napoli che fa suo l'ultimo pass utile per la Champions League.
In coda, a una giornata dal termine, vengono sancite le retrocessioni di Livorno, Bologna e Catania:[43] se i toscani sono stati per gran parte dell'annata lontani da qualsivoglia concreta speranza di salvezza, gli emiliani pagano una rosa non all'altezza e ulteriormente indebolita dalle cessioni nel mercato invernale, mentre ai siciliani (che in dodici mesi passano dall'ottavo posto alla discesa in cadetteria) non basta la tardiva inversione di marcia degli ultimi turni[44] nonché la vittoria nello scontro diretto con i rossoblù,[45] vanificata dal contemporaneo successo del Chievo che permane così in massima categoria[46] assieme alla matricola Sassuolo, artefice della sua prima salvezza in Serie A.[47]
Con l'ultimo turno, a corollario di una stagione monstre, la Juventus stabilisce tutta una serie di nuovi record: toccando quota 102 – per la prima volta in tripla cifra – raggiunge il primato assoluto di punti nei campionati italiani[48] (superando il precedente di 97 stabilito dall'Inter nel 2006-2007) e, con 106 reti segnate in stagione, eguaglia anche il proprio record (risalente all'annata 1992-1993); la società bianconera sigla inoltre una striscia di 19 vittorie casalinghe consecutive (su 19 incontri di campionato disputati), nuovo primato di successi e infine, con 33 partite vinte (su 38),[49] batte il record di successi totali nel corso di una stagione (superando le 30 ottenute dai succitati nerazzurri di Mancini del 2007).
Ancora per quanto concerne le statistiche, in questo frangente finale del torneo è degno di nota il primo tempo di Udinese-Livorno, valido per la trentaseiesima giornata e terminato sul punteggio di 5-2, un parziale dalle dimensioni mai viste in Serie A per una prima frazione di gioco.[39] Proprio la giornata conclusiva definisce l'ultimo verdetto in palio, con il Parma che guadagna sul campo il diritto di far compagnia a Fiorentina e Inter conquistando la qualificazione all'Europa League,[50] superando il Torino – sospinto dai 22 gol del capocannoniere Ciro Immobile[51] – e il Milan che dopo sedici stagioni manca l'accesso alle coppe europee; tuttavia a campionato concluso lo stesso club ducale, cui viene negata la licenza UEFA a causa di alcune pendenze economiche, è costretto a cedere il posto in Europa ai granata (che chiudono a pari punti con i rossoneri, ma sopravanzandoli per la migliore differenza reti), i quali tornano così a gareggiare in una delle maggiori competizioni continentali a vent'anni dalla loro precedente apparizione.[52]
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri:
Leggendo per riga si hanno i risultati casalinghi della squadra, mentre leggendo per colonna si hanno i risultati in trasferta della squadra.
Ata
Bol
Cag
Cat
Chi
Fio
Gen
Int
Juv
Laz
Liv
Mil
Nap
Par
Rom
Sam
Sas
Tor
Udi
Ver
Atalanta
––––
2-1
1-0
2-1
2-1
0-2
1-1
1-1
1-4
2-1
2-0
2-1
3-0
0-4
1-1
3-0
0-2
2-0
2-0
1-2
Bologna
0-2
––––
1-0
1-2
0-0
0-3
1-0
1-1
0-2
0-0
1-0
3-3
2-2
1-1
0-1
2-2
0-0
1-2
0-2
1-4
Cagliari
2-1
0-3
––––
2-1
0-1
1-0
2-1
1-1
1-4
0-2
1-2
1-2
1-1
1-0
1-3
2-2
2-2
2-1
3-0
1-0
Catania
2-1
2-0
1-1
––––
2-0
0-3
1-1
0-3
0-1
3-1
3-3
1-3
2-4
0-0
4-1
2-1
0-0
1-2
1-0
0-0
Chievo
0-1
3-0
0-0
2-0
––––
1-2
2-1
2-1
1-2
0-2
3-0
0-0
2-4
1-2
0-2
0-1
0-1
0-1
2-1
0-1
Fiorentina
2-0
3-0
1-1
2-1
3-1
––––
3-3
1-2
4-2
0-1
1-0
0-2
1-2
2-2
0-1
2-1
3-4
2-2
2-1
4-3
Genoa
1-1
0-0
1-2
2-0
2-1
2-5
––––
1-0
0-1
2-0
0-0
1-2
0-2
1-0
1-0
0-1
2-0
1-1
3-3
2-0
Inter
1-2
2-2
1-1
0-0
1-1
2-1
2-0
––––
1-1
4-1
2-0
1-0
0-0
3-3
0-3
1-1
1-0
1-0
0-0
4-2
Juventus
1-0
1-0
3-0
4-0
3-1
1-0
2-0
3-1
––––
4-1
2-0
3-2
3-0
2-1
3-0
4-2
4-0
1-0
1-0
2-1
Lazio
0-1
1-0
2-0
3-1
3-0
0-0
0-2
1-0
1-1
––––
2-0
1-1
2-4
3-2
0-0
2-0
3-2
3-3
2-1
3-3
Livorno
1-0
2-1
1-1
2-0
2-4
0-1
0-1
2-2
0-2
0-2
––––
2-2
1-1
0-3
0-2
1-2
3-1
3-3
1-2
2-3
Milan
3-0
1-0
3-1
1-0
3-0
0-2
1-1
1-0
0-2
1-1
3-0
––––
1-2
2-4
2-2
1-0
2-1
1-1
1-0
1-0
Napoli
2-0
3-0
3-0
2-1
1-1
0-1
1-1
4-2
2-0
4-2
4-0
3-1
––––
0-1
1-0
2-0
1-1
2-0
3-3
5-1
Parma
4-3
1-1
0-0
0-0
0-0
2-2
1-1
0-2
0-1
1-1
2-0
3-2
1-0
––––
1-3
2-0
3-1
3-1
1-0
2-0
Roma
3-1
5-0
0-0
4-0
1-0
2-1
4-0
0-0
0-1
2-0
3-0
2-0
2-0
4-2
––––
3-0
1-1
2-1
3-2
3-0
Sampdoria
1-0
1-1
1-0
2-0
2-1
0-0
0-3
0-4
0-1
1-1
4-2
0-2
2-5
1-1
0-2
––––
3-4
2-2
3-0
5-0
Sassuolo
2-0
2-1
1-1
3-1
0-1
0-1
4-2
0-7
1-3
2-2
1-4
4-3
0-2
0-1
0-2
1-2
––––
0-2
1-2
1-2
Torino
1-0
1-2
2-1
4-1
4-1
0-0
2-1
3-3
0-1
1-0
3-1
2-2
0-1
1-1
1-1
0-2
2-0
––––
2-0
2-2
Udinese
1-1
1-1
2-0
1-0
3-0
1-0
1-0
0-3
0-2
2-3
5-3
1-0
1-1
3-1
0-1
3-3
1-0
0-2
––––
1-3
Verona
2-1
0-0
2-1
4-0
0-1
3-5
3-0
0-2
2-2
4-1
2-1
2-1
0-3
3-2
1-3
2-0
2-0
1-3
2-2
––––
Calendario
Il sorteggio del calendario è avvenuto a Milano il 29 luglio 2013.[76][77] Gli impegni della Nazionale azzurra nelle qualificazioni ai Mondiali 2014 hanno causato tre soste: 8 settembre, 13 ottobre e 17 novembre 2013.[76] Il campionato ha inoltre osservato la pausa natalizia in coincidenza del 29 dicembre 2013, con la ripresa fissata al 5 gennaio 2014.[76]
I turni infrasettimanali si sono svolti il 25 settembre, 30 ottobre 2013 e 26 marzo 2014;[76] la giornata del 20 aprile 2014 è stata interamente anticipata al sabato in quanto coincidente con la domenica pasquale.[76]
Roma-Parma della 22ª giornata è stata effettivamente giocata tra la 31ª e 32ª giornata, pertanto la tabella potrebbe rispecchiare solo in parte il reale andamento delle squadre in quel periodo di tempo.
Media spettatori della Serie A 2013-2014: 23 481.[81]
Club
Pos.
Media
Totale
Abbonamenti
Inter
1
42 246
802 666
26 729
Napoli
2
40 632
772 013
13 230
Roma
3
40 436
768 278
23 872
Milan
4
39 874
757 615
23 567
Juventus
5
38 328
728 224
27 583
Fiorentina
6
32 057
609 041
23 832
Lazio
7
31 905
606 201
23 282
Sampdoria
8
22 158
420 993
19 108
Verona
9
21 172
402 259
16 129
Bologna
10
21 145
401 754
13 295
Genoa
11
20 055
381 041
16 731
Torino
12
17 024
323 463
8 780
Catania
13
15 197
288 739
10 462
Udinese
14
14 252
270 785
10 472
Atalanta
15
14 194
269 694
8 573
Sassuolo
16
13 753
261 313
7 795
Parma
17
13 451
255 569
9 235
Livorno
18
10 932
206 520
6 883
Chievo
19
9 149
173 831
Cagliari
20
4 636
74 182
Arbitri
Di seguito è indicata, in ordine alfabetico, la lista dei 36 arbitri che hanno preso parte alla Serie A 2013-2014. Tra parentesi è riportato il numero di incontri diretti.
^Comunicato ufficiale n. 14/A (PDF), Federazione Italiana Giuoco Calcio, 9 luglio 2013. URL consultato il 14 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2014).
^Nel caso in cui entrambe le finaliste della Coppa Italia fossero già qualificate alla Champions League il posto nei gironi dell'Europa League passerà alla quarta classificata.
^Comunicato, su sslazio.it, 4 gennaio 2014. URL consultato il 4 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
^Davide Nicola sollevato dall'incarico, su livornocalcio.it, 13 gennaio 2014. URL consultato il 18 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2014).