Secondo l'accezione di geografia fisica, l'espressione "Italia insulare" indica una delle tre aree che compongono la regione italiana e indica l'insieme costituito dalle tre isole maggiori: Sardegna, Sicilia e Corsica, nonché dalle isole minori ed arcipelaghi ad esse adiacenti. Gli altri due gruppi in cui la geografia fisica suddivide la regione italiana sono l'Italia continentale e l'Italia peninsulare[3].
Italia insulare - area economica e statistica
Demografia
La popolazione residente nell'Italia insulare ammontava a 6 349 454 abitanti al 31 dicembre 2023[1], di cui 4 784 569 in Sicilia, e 1 564 885 in Sardegna. I dati demografici sono influenzati dalla bassa densità demografica della Sardegna (65 ab./km²), contrariamente a quella della Sicilia che ha, infatti, una densità tre volte superiore (185 ab./km²) ed è anzi l'isola più densamente popolata del Mediterraneo.
Il tasso di disoccupazione, in Sicilia è il più elevato d'Italia (11,9%), mentre quello della Sardegna secondo l'ISTAT tra 2006-07 è sceso per la prima volta sotto il 10%, attestandosi sul 8,6%, il più basso tra le regioni meridionali se si esclude il Molise; In Sardegna i costi di gestione (elettricità, trasporto, ecc.) sono anche doppi rispetto alle altre regioni italiane, dovuti alla situazione di insularità: tale stato costituisce uno svantaggio in rapporto alla restante parte d'Italia, ma negli ultimi anni si è notevolmente ridimensionato grazie alla nascita di molte aziende basate sull'Information Technology: l'informatica e la telematica, le quali essendo tecnologie che offrono servizi virtuali non risentono degli alti costi di trasporto.
Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[4] prodotto in Sardegna dal 2000 al 2007:
La popolazione residente nell'Italia insulare ammontava a 6 698 919 abitanti al 31 dicembre 2023[1], di cui 4 784 569 in Sicilia, 1 564 885 in Sardegna e 349 465 in Corsica[5]. La densità demografica della Sardegna è di 65 ab./km² e quella della Corsica è di 40 65 ab./km², densità basse se confrontate con quella della Sicilia, che con i suoi 185 ab./km² è l'isola più densamente popolata del Mediterraneo.
Geografia
L'Italia insulare occupa una superficie pari a circa un quinto di quella dell'intera regione italiana, nonché la quasi totalità del suo territorio insulare.
Comprende le isole di Sicilia, Sardegna e Corsica e le isole minori che le contornano. Per superficie, la Sicilia è l'isola più grande del mar Mediterraneo e la settima in Europa; la Sardegna, poco meno estesa, occupa la seconda posizione nel Mediterraneo e l'ottava in Europa; la Corsica è al quarto posto nel Mediterraneo e al decimo in Europa. Sardegna e Corsica sono separate dallo stretto delle Bocche di Bonifacio, che nel punto più breve misura circa 11 km.[6].
Il Mar Tirreno bagna tutte e tre le isole: il versante settentrionale della Sicilia e i versanti orientali della Sardegna e della Corsica. La Sicilia è bordata a sud dal Mar di Sicilia, mentre la Sardegna si affaccia ad ovest sul Mar di Sardegna.
Arcipelaghi e isole minori
Sicilia, Sardegna e Corsica sono contornate da diverse isole minori, amministrativamente dipendenti dalle isole madri.
Nel Mar di Sicilia, che si estende a sud dell'isola che gli dà il nome, si trovano l'arcipelago delle Isole Pelagie, l'isola di Pantelleria e l'Arcipelago Maltese, politicamente indipendente, ma appartenente alla regione grografica italiana. Lampedusa, isola delle Pelagie facente parte dello Stato italiano, si trova sulla piattaforma continentale africana e dunque al di fuori dei confini fisici della regione italiana.
Le pianure sono generalmente di dimensioni ridotte in tutta la regione geografica e si presentano generalmente come strette fasce costiere; fanno eccezione il Campidano in Sardegna e la piana di Catania in Sicilia, che si estendono rispettivamente per 1200 km² e 430 km². La pianura più grande della Corsica è la Piana d'Aleria, che si distende lungo la costa nord-orientale per circa 100 km. Il resto del territorio è prevalentemente collinare: le colline, infatti, occupano il 70% del territorio.
Sistemi montuosi
Le montagne dell'Italia insulare appartengono a due sistemi montuosi principali: gli Appennini in Sicilia e il Sistema sardo-corso in Sardegna e Corsica. In Sicilia, inoltre, si trovano anche gruppi montuosi indipendenti dagli Appennini.
Il rilievo in Sicilia
La sezione appenninica siciliana prende il nome di Appennino siculo; esso corre lungo la costa tirrenica ed è costituito, da est verso ovest, dai Monti Peloritani, dai Monti Nebrodi e dalle Madonie; in quest'ultimo gruppo si trova la seconda vetta più alta dell'isola dopo l'Etna: il pizzo Carbonara, di 1979 metri.
Gli altri rilievi siciliani non fanno parte dell'Appennino Siculo e si trovano a sud di esso. In Sicilia nord-orientale si eleva la vetta più alta dell'isola: l'Etna, che con i suoi 3 403 m è anche la montagna non alpina più alta d'Italia e il maggiore vulcano attivo d'Europa. Nella zona centrale dell'isola si estendono inoltre tre gruppi montuosi, caratterizzati da altopiani; da est verso ovest sono i Monti Iblei, i Monti Erei e i Monti Sicani.
Il rilievo in Sardegna e Corsica
Le montagne della Sardegna e della Corsica costituiscono un sistema montuoso a parte rispetto agli altri della regione italiana: il Sistema sardo-corso, ben distinto sia dalle Alpi, sia dagli Appennini, sia per la più antica origine geologica, sia per la morfologia e per la natura cristallina di gran parte delle sue rocce. La cima più elevata del sistema si trova in Corsica: è il Monte Cinto, di 2706 m; la vetta più alta della Sardegna è invece Punta La Marmora, nel massiccio del Gennargentu, che raggiunge la quota di 1.834 metri.
In Sardegna, il Sistema sardo-corso non forma catene continue, ma massicci montuosi, concentrati soprattutto nella parte orientale, dove arrivano a lambire il mar Tirreno. Il maggiore e il più elevato massiccio montuoso è quello del Gennargentu, ma sono notevoli anche quelli del Supramonte, del Sarrabus, del Monte Limbara, del Marghine, del Goceano e i Monti di Alà. Anche nella parte sud-occidentale sorgono due massicci montuosi notevoli: quello dei monti del Sulcis, nell’Iglesiente, e quello del Monte Linas.
In Corsica, al contrario, il Sistema sardo-corso si articola in due catene ben definite, con andamento nord-sud; quella occidentale è la Banda di Fuori, detta in corso "Pumonte", mentre quella orientale è la Banda di Dentro, detta in corso, "Cismonte". In quest'ultima si trovano tutte le montagne che superano la quota di 2000 metri del Sistema sardo corso: il citato Monte Cinto, Monte Rotondo (2622 m); Monte d'Oro (2389 m); Monte Renoso, (2252 m) e Monte Incudine, (2136 m).
Idrografia
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Regioni
L'Italia insulare comprende tre regioni, corrispondenti ciascuna ad un'isola mediterranea: la Corsica la Sardegna e la Sicilia. La Corsica è una regione della Repubblica Francese, mentre Sicilia e Sardegna sono due regioni della Repubblica Italiana.
In grassetto sono indicate le città metropolitane. In luogo delle province, in Sicilia vi sono i liberi consorzi comunali; in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione, in Friuli-Venezia Giulia le province sono state abolite come enti amministrativi e rimangono esclusivamente come unità territoriali sovracomunali non amministrative; mentre in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomi sui generis.