La provincia di Rimini è stata istituita sulla carta nel 1992, distaccandosi dal territorio dell'allora provincia di Forlì che contestualmente assumeva il nome di provincia di Forlì-Cesena. Le prime elezioni e l'entrata in carica del primo consiglio provinciale sono avvenute nel 1995.
Il territorio provinciale di Rimini, delimitato parzialmente a nord dal corso del torrente Uso, che lo divide dalla provincia di Forlì-Cesena e a sud dal torrente Tavollo, che lo separa dalle Marche (provincia di Pesaro-Urbino), si compone di cinque aree morfologicamente e paesaggisticamente omogenee. Il settore nord-orientale della provincia, costituito dall'estrema parte meridionale della Pianura Padana (tra i comuni di Rimini, Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo di Romagna) è prevalentemente agricolo, anche se notevolmente trasformato dalla presenza di insediamenti residenziali (Santarcangelo, San Vito, Santa Giustina, Orsoleto), aree produttive (Santarcangelo e Rimini Nord), poli commerciali (Rimini Nord), infrastrutture stradali e ferroviarie (SS 9 Via Emilia, Autostrada A14, ferrovia Bologna-Ancona). Lungo il Mare Adriatico, che rappresenta il limite orientale del territorio provinciale, si estende una lunga e stretta fascia litoranea pianeggiante, interamente occupata dalla conurbazione costiera della Riviera romagnola, estesa senza soluzione di continuità da Cervia a Gabicce Mare. Il principale centro di questa conurbazione, nonché della provincia, è la città di Rimini, che rappresenta anche il maggiore snodo di comunicazioni verso le altre città della Pianura Padana e verso l'entroterra. La costa sabbiosa è particolarmente bassa ed è caratterizzata da una spiaggia molto ampia.
La gran parte dei settori occidentali e meridionali della provincia (esclusa la zona costiera) è costituita da rilievi collinari, progressivamente più alti verso l'entroterra. Le due valli principali – quelle del Marecchia e del Conca – presentano caratteri molto differenti. La prima è caratterizzata da una serie di formazioni rocciose aspre e dirupate (gli speroni di Torriana, Montebello, Saiano, Verucchio, San Leo, Pietracuta e, fuori dal territorio provinciale, il Monte Titano, su cui sorge la capitale della Repubblica di San Marino), mentre il paesaggio della Valconca è costituito da colline basse e dal profilo più dolce. La porzione più sud-occidentale della provincia, corrispondente all'alta Valmarecchia e all'alta Valconca, comprende infine alcuni rilievi montuosi dell'Appennino tosco-romagnolo, con il massiccio del Monte Carpegna (1415m) che divide le due vallate sopracitate e rappresenta anche la cima più elevata dell'intera provincia. In questa area, che presenta una bassa densità di popolazione e una relativamente modesta antropizzazione, il paesaggio agrario è limitato, e lascia spazio a pascoli e boschi misti di latifoglie decidue.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 febbraio 1996:[4]
«Stemma: campo di cielo, alla cocca d'oro, bordata di rosso, navigante sul mare d'azzurro, fluttuoso d'argento, attraversante, munita di quattro vele d'oro, bordate di rosso, dell'albero e del sartiame, dello stesso.»
La provincia di Rimini è servita dall'Autostrada A14 Adriatica, attraverso quattro caselli: Rimini Nord, Rimini Sud, Riccione e Cattolica. I collegamenti con il resto della penisola sono garantiti anche da tre strade statali (la SS9 Via Emilia, diretta a Milano; la SS16 Adriatica, che conduce a Padova a nord e a Otranto a sud; la Strada statale 258 Marecchia, che conduce a Sansepolcro, dove si collega con la Strada europea E45), mentre la vicina Repubblica di San Marino è raggiungibile attraverso la SS72, che oltre il confine di stato assume la denominazione di Superstrada di San Marino.
In grassetto sono indicate le città metropolitane. In luogo delle province, in Sicilia vi sono i liberi consorzi comunali; in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione, in Friuli-Venezia Giulia le province sono state abolite come enti amministrativi e rimangono esclusivamente come unità territoriali sovracomunali non amministrative; mentre in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomi sui generis.