La Serie B 1994-1995 è stata la 63ª edizione del secondo livello del campionato italiano di calcio a girone unico, disputata tra il 4 settembre 1994 e l'11 giugno 1995 e conclusa con la vittoria del Piacenza, al suo primo titolo.
Capocannoniere del torneo è stato Giovanni Pisano (Salernitana) con 21 reti.
Nel primo campionato cadetto con tre punti per ogni vittoria, si affermò il neoretrocesso Piacenza, trascinato dalla coppia offensiva composta dal giovane attaccante Filippo Inzaghi e dall'esperto centravanti Antonio De Vitis. Gli emiliani si classificarono primi davanti all'Udinese, che risalì anch'essa in Serie A dopo appena dodici mesi.
Le restanti posizioni di vertice furono, abbastanza clamorosamente, ad appannaggio del Vicenza e dell'Atalanta. Al giro di boa, queste erano, rispettivamente, al decimo e al quattordicesimo posto ed ebbero modo di rifarsi nel girone di ritorno: invertendo quindi la rotta, contro ogni pronostico, i berici riuscirono a tornare in massima categoria dopo sedici anni, anche con vittorie di largo punteggio, mentre gli orobici, in seguito a un difficile avvio che li aveva relegati ai margini della zona retrocessione, ritornarono pure loro dopo un solo anno, rendendosi protagonisti di un'impronosticabile rimonta: i nerazzurri si unirono in extremis al gruppo delle promosse, superando, nello scontro diretto, la sorprendente e ambiziosa Salernitana del capocannoniere Giovanni Pisano, in una gara che i neopromossi campani erano obbligati a vincere, quando i bergamaschi avevano a disposizione due risultati su tre. Sotto di una lunghezza dalla Salernitana si trovava l'Ancona, che, rispetto all'anno precedente, fece meglio in campionato e arrivò inoltre, nella sua stessa stagione, semifinalista nella Coppa-Anglo-Italiana.
Considerate sfavorite ai nastri di partenza, giunsero invece alla salvezza la Fidelis Andria e il debuttante Chievo, quest'ultimo all'epoca una semisconosciuta realtà di provincia, rappresentante di un piccolo borgo veronese; sul finire del girone di andata i pugliesi occuparono addirittura il secondo posto, mentre i veneti rimasero imbattuti nelle prime stracittadine contro l'allora più noto Verona, che, dopo essere stato capolista nelle prime giornate, all'inizio del girone di andata, chiuse nel centro-classifica. Salvezze anticipate furono raggiunte dal neopromosso Perugia trascinato dalle reti del bomber Giovanni Cornacchini, quale miglior rigorista e secondo nella classifica marcatori appena dietro a Pisano in questa edizione di Serie B, dal Cesena sempre di Dario Hübner, dal Venezia di una giovane affermazione Christian Vieri (poi passato ai neopromossi atalantini) e, senza troppi patemi, anche dal Pescara e dal Palermo.
In coda si registrarono le discese in Serie C1 del Lecce, che, già retrocesso dalla Serie A l'annata precedente, ripiombò in terza serie a distanza di due decenni, del neopromosso Como, di un'Ascoli giunto ormai alla fine di un ciclo (nel corso della stagione i marchigiani furono colpiti anche dalla scomparsa dello storico presidentissimo Rozzi) e, infine, dell'Acireale: seppur i granata avessero vinto all'ultima giornata contro il Cosenza di Alberto Zaccheroni, che conseguì l'obiettivo della permanenza nonostante i 9 punti di penalizzazione in classifica (per inadempienze finanziarie), il loro trionfo venne vanificato da una contemporanea vittoria della rivale Lucchese, contro un Piacenza già certo della promozione in Serie A e, inoltre, dell'aritmetica vittoria del torneo, sopravanzando gli acesi di un solo punto.
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