È figlio d'arte: suo padre Avio, anch'egli portiere, ha militato nelle giovanili del Brescia e in diverse squadre minori del Piacentino, fu anche portiere di riserva del Piacenza nella stagione 1967-1968[1].
Crebbe calcisticamente nelle giovanili del Piacenza, passando poi al Fidenza nel campionato di Promozione Emilia-Romagna 1989-1990[2][3]. Nel 1990 fu ingaggiato dal Suzzara, militante in Serie C2, con il quale esordì però solo l'anno successivo, dove marcò 20 presenze subendo diciannove reti[3]: nel 1992-1993 non fu invece titolare: chiuso da Mirko Benevelli[2] giocò infatti solo sei partite[3].
Nell'estate 1993 fu ingaggiato dal Como, militante in Serie C1[2], dove fu portiere titolare della stagione Serie C1 1993-1994 giocando 27 gare e subendo 24 gol[3]: il Como giunse quinto a fine stagione ma riuscì ad imporsi nei play-off, sconfiggendo prima il Mantova e poi la Spal, conquistando la promozione in Serie B. Franzone fu titolare anche nella serie cadetta, giocando tutte le 38 gare del campionato[3], nel quale subì 56 reti[3] che portarono i lariani al penultimo posto e alla conseguente retrocessione.
Gli anni alla Salernitana e al Cagliari
Acquistato dalla Salernitana, militante anch'essa in Serie B, fu relegato al ruolo di secondo portiere dietro ad Antonio Chimenti per le due stagioni nelle quali rimase a Salerno: riuscì infatti a giocare solo 4 gare di campionato in due anni[3], subendo in totale cinque reti[3].
Nel 1997 passò al Cagliari, sempre nella serie cadetta, ma anche qui fu relegato in panchina in favore di Alessio Scarpi: con 9 gare giocate (con nove gol a sfavore)[3] diede comunque il suo contributo al terzo posto finale e alla promozione in Serie A. La solidità di Scarpi rimandò il suo esordio in massima serie fino al 7 febbraio 1999, quando giocò la gara Sampdoria-Cagliari 0-0[3]: al termine della stagione giocò solo un'altra gara (25 aprile, Cagliari-Perugia 2-2), per un totale di due presenze complessive e due reti subite[4]. Anche l'anno successivo le presenze in campo furono due, e anche in questo caso con due gol a sfavore[4].
Le ultime stagioni e il ritiro
Al termine della stagione, che vide la retrocessione dei sardi, Franzone fu ceduto al Giulianova in Serie C1, dove disputò 7 gare[3]. Nel 2001-2002 fu invece acquistato dalla Reggina, in Serie B, dove giocò 2 gare chiuso dal titolare Emanuele Belardi[3], senza subire alcuna rete. Rescisso il contratto con la Reggina, si allenò per un periodo con la Nazionale di Beach Soccer[5], fino al febbraio 2003 quando fu ingaggiato dal Piacenza[5], squadra della sua città, dove disputò l'ultima gara in massima serie (27 aprile 2003, Piacenza-Perugia) che fu anche l'ultima della sua carriera[3], prima del ritiro dal calcio giocato.
Dopo il ritiro
Nel 2004 divenne allenatore dei portieri del Cagliari: durante questo incarico fu indagato dalla Procura di Roma per i reati di furto aggravato e falso in assegno[6], mentre dal 2005 al 2008 ricoprì il ruolo di allenatore e direttore tecnico del Cagliari Strike Force, squadra di Miami fondata da Massimo Cellino[7]. Successivamente si è dedicato al calciomercato, ricoprendo il ruolo di intermediario[8].
Note
^Piacenza 1967-1968, su storiapiacenza1919.it, StoriaPiacenza1919. URL consultato il 22 marzo 2011.