Secondo lo storico Muzio Febonio, autore dell'opera Historiae Marsorum, il nome Magliano deriverebbe dalla presenza in epoca imperiale di diverse officine che lavoravano il ferro e costruivano armi. L'abate e storico avezzanese ha scritto: "La cosa oggi, si può constatare ancora sullo stemma; infatti, vi sono riprodotti due fabbri seminudi nell'atto di piegare sull'incudine, col maglio, un ferro ardente, per l'impronta d'uno di quei sigilli, con i quali si contrassegnano i documenti pubblici". L'ipotesi del Febonio ha influenzato tutti quelli che dopo di lui hanno fatto riferimento a Magliano de' Marsi[5]. Una supposizione lega il toponimoMallianum, alla città antica edificata dopo la distruzione avvenuta nel XIII secolo di Albe da parte dell'esercito angioino di Carlo I d'Angiò[6].
Nel corso del Novecento altri due terremoti causarono notevoli danni: quello del 1904 con epicentro a Rosciolo dei Marsi e soprattutto il terremoto della Marsica del 1915 che rase al suolo quasi tutto il borgo vecchio, causando gravi danni alla chiesa di Santa Lucia e crolli nelle frazioni di Marano e Rosciolo. Nel secondo dopoguerra si ebbe l'espansione territoriale urbana ed economica favorita successivamente dalla creazione del nucleo industriale ed artigianale contiguo alla via Tiburtina Valeria.
L'8 marzo 1962 si verificò sul monte Velino a quota 2350 ms.l.m. un grave incidente aereo che causò la morte del pilota e dei quattro membri dell'equipaggio[11].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Il monumento religioso più caratteristico della cittadina è la chiesa di Santa Lucia, per la quale è stato impossibile stabilire una data certa della sua fondazione. Le sue origini sembrano confondersi con le origini stesse di Magliano per quanto, alcuni studiosi della Marsica, le facessero risalire all'epoca imperiale. Fu molto danneggiata dal sisma del 1915[12].
Chiesa e convento di San Domenico del XIV secolo ex Santa Maria Maddalena. Fino alla metà del 1500 vi abitarono le monache agostiniane per poi passare ai padri predicatori, quindi ai francescani minori. L'interno è ad unica navata con pulpito di legno in stile domenicano e portale rinascimentale finemente decorato.
Chiesa di Santa Maria ad Nives, l'edificio di culto originario subì gravi danni a causa del terremoto della Marsica del 1915. Demolito fu ricostituito nelle forme moderne nel 1968[13].
Chiesetta trecentesca della Madonna di Loreto, situata nella parte antica del borgo. Internamente sono presenti due cicli di affreschi medievali[14].
Edicola della Madonna del Ravone, situata in località Fonte Vecchia sul colle Ravone alle pendici del monte Velino[15].
Sacrario dei caduti, inaugurato il 20 ottobre 1932[16][17].
A Rosciolo dei Marsi, alle pendici del monte Velino, si trova la piccola chiesa romanica di Santa Maria in Valle Porclaneta edificata con ogni probabilità nella prima metà dell'XI secolo[18]. Altre chiese della frazione sono quella dedicata a Santa Maria delle Grazie con portali del XIII e XV secolo, situata nel borgo storico e le chiese rurali di San Sebastiano e San Barnaba[19][20].
A Marano dei Marsi la chiesa parrocchiale è intitolata a Santa Maria Assunta. Il titolo di abbazia le è derivato in origine dalla presenza dei benedettini. Nel paese marsicano si trova anche la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, situata nella parte alta del suo territorio[21].
Monumenti
Fontana di Giugno
La fontana si trova nella parte alta della cittadina. Si tratta di uno dei duplicati in ghisa artistica dell'originario prototipo marmoreo chiamato "L'Été", opera di Mathurin Moreau esposta a Parigi nel 1855. Il francese Jean-Pierre-Victor André fece realizzare le ghise in forme neoclassiche dalle fonderie d'arte di Val d'Osne che furono importate in Italia dal napoletano Francesco De Luca nel 1889. L'elemento principale dell'efebo rappresenta l'estate, nello specifico il mese di giugno e il dono delle messi. Altri duplicati in ghisa si trovano ad Alife, Cosenza, Fornelli, Matrice, Ortona dei Marsi, San Pietro in Guarano e Terracina[22][23].
Siti archeologici
Lungo la via Tiburtina Valeria sono collocati i ruderi della supposta tomba del Re di MacedoniaPerseo che dopo essere stato sconfitto dai romani venne imprigionato ad Alba Fucens. Dopo la morte il corpo sarebbe stato traslato per la sepoltura lungo il tracciato originario dell'antica strada di collegamento tra Tibur ed Alba Fucens[7].
Nelle immediate adiacenze del casello autostradale della A25, in località Colle Lucciano, sono state ritrovate delle tombe arcaiche risalenti al VII-V secolo a.C. e gladi a stami, punte e spade in ferro e fibule in bronzo. I resti di un ocremarso a pianta ovoidale e resti di mura composta da enormi massi. Resti di una necropoli, da cui sono tornati alla luce dischi corazza risalenti al VII secolo a.C., sono presenti al Colle di Santa Lucia, nel centro storico di Magliano[24].
Aree naturali
Riserva naturale Monte Velino: riserva naturale orientata istituita nel 1987. Occupa una superficie di 3.550,00 ettari sul monte Velino tra i territori comunali di Magliano e Massa d'Albe. Il centro visite della riserva, realizzato dal Corpo Forestale dello Stato, permette di conoscere da vicino gli aspetti legati a geomorfologia, flora e fauna propri dell'area protetta. Il centro è attrezzato di museo naturalistico, di orto botanico, area faunistica riservata a cervi e caprioli, voliera per rapaci, sentiero natura e nolo bike[25].
Laghetto di Magliano: laghetto artificiale situato alle porte del paese, oltre la piazza di san Luigi Orione (detta "piazza del Serpentone"). Immerso nel parco naturale è un punto di ritrovo degli amanti della pesca.
Valle Porclaneta: in quest'area, nei pressi di Rosciolo dei Marsi, si trova la roverella secolare di Santa Maria in Valle[26].
I cittadini stranieri residenti a Magliano de' Marsi rilevati dall'Istat al 31 dicembre 2020 erano 244, pari circa al 7% della popolazione residente[28].
L'infiorata è denominata "Florales": la notte precedente il Corpus Domini le associazioni del paese disegnano e preparano i temi dell'infiorata utilizzando dei gessetti e ricoprendo le sagome con trucioli, petali multicolori o cristalli di sale. Il tappeto viene realizzato sul tracciato urbano della via Cicolana[29].
Il gioco del cacio: il tradizionale torneo che si svolge nel cosiddetto giro di Tornoterra viene organizzato dall'Epifania al giorno di carnevale. Il gioco, che risalirebbe al 1752, consiste nel lanciare con la sola forza di una mano una grande forma di formaggio seguendo delle regole specifiche[30].
Festa del 20 ottobre: celebrazione civile e religiosa istituita ufficialmente il 22 ottobre 1861 che rievoca la scampata distruzione del borgo quando le truppe borboniche di de la Grange lo occuparono per ritorsione essendosi i suoi rappresentanti amministrativi dichiarati a favore dell'Unità d'Italia. I figuranti del corteo storico con abiti d'epoca di cavalieri e briganti percorrono le vie del centro storico[33][34].
Cultura
Musei
Museo dell'uomo e della natura: presso il centro visita della riserva naturale Monte Velino è ospitato il MUN, intitolato nel 2018 ad Alfonso Alessandrini. Inserito nel contesto naturalistico del monte Velino il museo è dedicato al tema della biodiversità, attraverso pannelli ed illustrazioni è possibile conoscere la flora e la fauna presenti nell'area protetta[35].
Economia
Agricoltura
L'agricoltura e l'allevamento sono tra le fonti principali dell'economia maglianese. Carni ovine e bovine e anche i latticini sono prodotti tipici di questi luoghi.
Industria
Alle porte di Magliano de' Marsi, nei pressi dell'area autostradale, ha sede la zona industriale. Molte le aziende che operano nei più disparati settori dal farmaceutico alla ceramica.
La squadra di calcio del paese è l'Asd Magliano Montevelino che milita nei campionati dilettantistici regionali. I colori sociali sono il bianco-rosso-azzurro[43].
Pesca sportiva
L'ADPS di Magliano organizza presso il laghetto di Magliano de' Marsi le attività di gara di trota-lago, carp-fishing e la partecipazione a competizioni nazionali dell'Arci Pesca Fisa.
Spesso vengono organizzate gare riservate ai ragazzi e agli studenti delle scuole medie ed elementari[44].
Karting
Il kartodromo inaugurato nel 2002 in località La Maddalena ha un tracciato di circa 900 metri. L'associazione sportiva Frem Kart possiede un team corse ed una scuola karting[45].
^ Roberto Tupone, Alla ricerca di Poggio San Biagio, su santanatolia.it, 11 luglio 2018. URL consultato il 12 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2022).
^Chiesa di Santa Lucia, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB. URL consultato il 27 marzo 2017.
^ Demetrio Guzzardi, Paese che vai, fontana di Giugno che trovi, su quotidianodelsud.it, Quotidiano del Sud, 3 dicembre 2013. URL consultato il 24 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2019).
^Fundus Malianus, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 16 giugno 2017.
^Magliano de' Marsi (Abruzzo), su borghiautenticiditalia.it, Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2016).
^Il sentiero del Grifone, su telesirio.it, Telesirio (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
Maria Giulia Picchione, Antonella Lopardi e Alessandra Mancinelli (a cura di), Luoghi e genti d'Abruzzo. Cultura e tradizioni scorrendo il calendario, Pescara, De Siena, 2017, SBNAQ10126350.