Il municipio si trova a Canistro Inferiore (detto anche Canistro Santa Croce) a circa 560 m s.l.m.[4] dove è stato trasferito in seguito al terremoto della Marsica del 1915. Nel territorio comunale si trovano la località abitata di Cotardo a circa 700 m s.l.m.[5] e il paese originario di Canistro Superiore, frazione situata a circa 818 m s.l.m.[6]
Origini del nome
L'etimologia del nome è incerta. L'ipotesi più accreditata lega il toponimo al termine "canistri", contrazione dialettale della parola "canestri", ovvero i cesti in vimini che venivano realizzati in questo luogo ed esportati. Stando a una leggenda popolare il nome sarebbe legato alla presenza di un canile sul colle dove venne edificato il paese originario[7].
Storia
Abitato dai tempi degli insediamenti italici nella valle Roveto, Canistro conserva una complessa stratificazione archeologica nei due suoi abitati principali: Canistro Superiore e Canistro Inferiore. Quest'ultima località, riconducibile al pagus di epoca romana di Santa Croce, risultò inclusa nell'ager di Antinum e soggetta alla magistratura della città marsa. Nel Medioevo il paese di Canistro Superiore, probabilmente risalente all'XI secolo, era noto con il nome di Castro Canistri[8]; il paese è citato per la prima volta nel Catalogus baronum, fatto redigere nel XII secolo dal re normannoGuglielmo il Buono[7]. Ruggero de Ollia (Rogerio de Albe) acquisendo il titolo di conte di Albe detenne fino all'anno 1168 il controllo dell'incastellamento, denominato Capranicum, situato in questo territorio[9][10].
Canistro ha fatto parte del comune di Civitella Roveto da cui fu reso autonomo con decreto dell'8 ottobre 1851[11].
La comunità locale fu al centro delle vicende storiche legate al brigantaggio pre e postunitario in particolare tra il 1860 e il 1870[7][12].
Il centro rovetano pagò un triste tributo al fenomeno migratorio: erano provenienti dalla cittadina alcuni dei lavoratori rimasti vittime del più grave disastro minerario della storia degli Stati Uniti, avvenuto il 6 dicembre 1907 a Monongah, nella Virginia Occidentale[13].
Gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 che qui causò 80 vittime di cui 64 perirono nella chiesa parrocchiale[14], il paese venne ricostruito delocalizzando parzialmente le abitazioni nel nuovo abitato di Canistro Inferiore a Casali di Santa Croce, località posta nelle vicinanze della strada nazionale n. 82 che tornò a popolarsi ospitando, non senza resistenze, anche la nuova sede municipale[15][16].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Giovanni Battista a Canistro Superiore. Edificio di culto in stile romanico, è il più antico del comune.
Eremo di Santa Maria della Fonticella a Canistro Superiore. L'affresco della Madonna col Bambino è del XV secolo.
Chiesa nuova della Madonna della Fonticella a Canistro Inferiore.
Chiesa di San Sebastiano (XVIII secolo) in stile rinascimentale e barocco. L'edificio religioso, noto anche come chiesa di San Bastiano, è chiuso al culto.
Architetture civili
Palazzo Vecchiarelli (noto anche come palazzo Vecchiarelli-Mancini) edificato nel XVII secolo[17].
Monumento commemorativo in ricordo delle vittime della tragedia mineraria di Monongah si trova a Canistro Superiore e venne inaugurato alla fine del 2007 in occasione del centenario del disastro[18].
Monumento ai caduti di tutte le guerre, realizzato da Nino Simone fu inaugurato nel 1999. È situato accanto alla chiesa nuova della Madonna della Fonticella[19].
Fontana Vecchiarelli, realizzata nel 1888 ad opera del sindaco Pietrangelo Vecchiarelli.
Fontane del giardino della castagna e della stazione.
Fontanili e abbeveratoi di Canistro Superiore.
Siti archeologici
Nel 2014 l'amministrazione comunale del paese rovetano ha dato il via ad una campagna di scavi archeologici che ha riportato alla luce alcuni resti del nucleo medievale originario risalente con ogni probabilità all'XI secolo. Le tracce della chiesa scomparsa di San Vito, in località San Vito Vecchio, sono databili tra il X e l'XI secolo[21].
Situato a circa 800 m s.l.m., è immerso nel verde della catena montuosa Simbruina. Si caratterizza per le cascate naturali e due laghetti. Le acque delle sorgenti scorrono lungo le rocce fino a confluire sul fiume Liri, corso d'acqua che attraversa il fondovalle rovetano[22].
Parco delle Cinque Fonti
Vasta area verde attrezzata di Canistro inaugurata nel 2024. La rete dei sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta collega il territorio montano di Canistro con il monte Viglio, il monte Viperella, passo Serra Sant'Antonio, Pescocanale e l'emissario di Claudio presso Capistrello, attraverso le sorgenti e le fonti di San Vito, Fiuggino (Santa Croce a Colle Cotardo), Cipollone, Sant'Antonio-Sponga, Frattaturo e i rifugi di Colle Arcaro e Gli Stazzi[23].
Le terme
Le acque sgorgano dalla fonte Santa Croce ad un'altitudine di circa 750 m s.l.m. In antichità la sorgente era nota come fonte del Cotardo o del Fiuggino. Elementi come magnesio e calcio sono presenti nella composizione dell'acqua della sorgente termale[24].
Prima domenica di luglio: festa della Madonna della Fonticella a Canistro Superiore[26].
Il 12 e 13 agosto a Canistro Superiore e il 18 e 19 agosto a Canistro Inferiore si svolgono le feste patronali di san Giovanni[27].
"Sapori d'autunno" a Canistro Superiore e la sagra della castagna a Canistro Inferiore sono manifestazioni enogastronomiche che si svolgono nel mese di ottobre. Alcuni prodotti tipici del territorio come la castagna Roscetta della valle Roveto e l'olivarovetana vengono presentate nei cosiddetti "canistri", i cesti in vimini realizzati dai maestri cestai[28][29].
Istituzioni, enti e associazioni
A Canistro è presente la divisione clinica INI (acronimo di Istituto Neurotraumatologico Italiano) su un'area di oltre 70000 m². La struttura sanitaria venne inaugurata come clinica chirurgica nei primi anni ottanta[30].
Economia
Artigianato e commercio
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la produzione di canestri dovuta alla maestria degli intrecciatori locali[31]. A Canistro sono presenti le terme[24] e i castagneti dove viene coltivata la castagna Roscetta della valle Roveto[32]. Il paese rovetano è noto per la produzione dell'acqua oligomineraleSanta Croce che sgorga dalle fonti Santa Croce e Sponga a circa 800 m s.l.m. sul colle Cotardo, lungo la catena montuosa dei Simbruini[33].
Geografia antropica
Frazioni e località
Oltre alla frazione di Canistro Superiore ci sono diverse località come Acquafrattura, Cervastoni, Ciocca, Colle Arcaro, Colle Capistrello, Colle Capranica, Colle Corvara, Colle Croce, Colle Monsignore, Cotardo, Gli Stazzi, Luberti, Noce Varvanese, Peschieta, San Vito Vecchio, Vallone della Serra, Valvanello e Vignali[34][35].
La squadra di calcio del paese ha militato in Serie D, con la denominazione di "Luco Canistro". Nel massimo torneo dilettantistico la società rovetana ha militato grazie alla cessione del titolo sportivo della Nuova Avezzano Calcio[41]. In Serie D la società di Canistro ha militato per cinque anni dalla stagione 2007-2008 fino al 2011-2012.
L'"F.C.D. Canistro", impegnata nei tornei regionali, disputa le gare casalinghe presso lo stadio comunale "Alessandro Corvi", impianto sportivo dotato di manto erboso naturale[42].
^ Roberto Tupone, Alla ricerca di Poggio San Biagio, su santanatolia.it, 11 luglio 2018. URL consultato il 19 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2022).
^Gabriele de Sanctis - Elenco alfabetico delle province, Distretti, Circondari, Comuni e Villaggi del Regno delle Due Sicilie - Stabilimento Tipografico di gaetano Nobile - Napoli - 1854 (consultabile online)
^Fulvio D'Amore, La Marsica tra il viceregno e l'avvento dei Borboni (1504-1793). Vita pubblica, conflitti e rivolte, Cerchio, Adelmo Polla editore, 1998.
^La nostra storia, su canistro80.it, Associazione Donne 2000 - Canistro 80. URL consultato il 13 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2018).
^Festa della Madonna della Fonticella, su sbsae-aq.beniculturali.it, MiBACT. URL consultato il 29 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2018).
^Sapori d'autunno, su sbsae-aq.beniculturali.it, MiBACT. URL consultato il 15 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2018).
^INI divisione Canistro, su gruppoini.it, INI. URL consultato il 13 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2018).
^Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
^Il castagno e il suo sottobosco (DOC), su roscetta.it, Associazione tutela I.G.P. del Marrone della Valle Roveto Roscetta (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2015).
^Decaduto anticipatamente dalla carica di sindaco. Il comune risulta commissariato fino al 28 maggio 2006. Storico elezioni comunali di Canistro, su tuttitalia.it. URL consultato il 5 novembre 2020.
^È ufficiale: il Canistro in serie D, su abruzzocalciodilettanti.it, Abruzzo Calcio Dilettanti, 21 giugno 2007. URL consultato il 29 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2018).
^F.C.D. Canistro, su figcabruzzo.it, FIGC Abruzzo. URL consultato il 29 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2018).
Bibliografia
Sergio Natalia, Canistro tra mito e storia. Storia della comunità di Canistro dal periodo italico ai primi anni del 3º millennio, Avezzano, LCL, 2012, SBNAQ10102822.
Sergio Natalia (a cura di), Terre in viaggio. Le rotte migratorie della Valle Roveto e della Valle di Nerfa nel Novecento, Capistrello, Radici Edizioni, 2022, SBNRMB0816069.
Maria Giulia Picchione, Antonella Lopardi e Alessandra Mancinelli (a cura di), Luoghi e genti d'Abruzzo. Cultura e tradizioni scorrendo il calendario, Pescara, De Siena, 2017, SBNAQ10126350.
Gaetano Squilla, Valle Roveto nella geografia e nella storia, Avezzano, Ente Fucino, 1966, SBNSBL0393466.