Sora (IPA: ['sɔra][senza fonte], Sòra in dialetto sorano[4]) è un comune italiano di 24 802 abitanti[1] della provincia di Frosinone nel Lazio, situato nella Valle del Liri.
Situata a circa 300 m s.l.m. a ridosso dell'Appennino Centrale al confine tra Lazio e Abruzzo, alla confluenza della Valle Roveto con la Val Comino al cominciare della Valle del Liri. Il fiume Fibreno segna per un breve tratto il confine con il limitrofo comune di Isola del Liri.
Il centro abitato anticamente era compreso fra il Monte San Casto (m. 546) e le rive del Liri. Nell'anno 2014 è molto più esteso occupando quasi tutta la piana del Liri allo sbocco della Valle Roveto. Ciò è stato possibile soprattutto dopo gli anni '50 con la ripresa economica e l'aumento demografico. Infatti, agli inizi del secolo scorso, soprattutto prima del devastante terremoto della Marsica del 1915, l'urbanizzazione di Sora si concentrava in special modo sulle sponde del Liri, dopo la metà del '900 la città comincia a crescere e nuove costruzioni sorgono lungo le arterie principali (via Napoli, viale San Domenico, via Marsicana, viale XX Settembre, via Roma ecc.), che collegano la città al circondario.
Questo sviluppo esponenziale, e purtroppo non ordinato, della città ha sicuramente rotto con il più ordinato piano regolatore imposto negli anni '20 e '30 dopo il terremoto della Marsica, che vedeva la città organizzata a scacchiera e sacrificando molti terreni, destinati all'agricoltura e al pascolo, per realizzazione di moderni quartieri periferici, con un enorme consumo di suolo.
Classificazione climatica: zona E, 2150 GR/G
Poiché circondata da monti che fanno da barriera alle correnti fredde provenienti da nord e calde che invece giungono da sud, il suo clima rimane mite per buona parte dell'anno con temperature che però in inverno scendono spesso sotto lo zero. [5]
Il toponimo Sora ha un'origine molto antica ed incerta, sembra derivare da Sorae, oppure da Soranus che in latino significa di Sora, ma il nome, potrebbe avere anche radici indoeuropee e derivare da Sor ossia roccia ed acqua riferendosi a monte San Casto ed al fiume Liri.[6]
Comunque il nome è restato immutato nei tempi.
Con certezza si sa, infatti, che già Tito Livio cita la conquista di Sora da parte dei Romani tra il 326 ed il 312 a.C. nella Battaglia di Lautulae[7]; Decimo Giunio Giovenale parla di come Sora riusciva ad esaudire i desideri e vizi degli uomini[8]; Ludovico Ariosto nell'Orlando Furioso fa riferimento al duca di Sora nel Canto XXXVI[9].
«… Soraeque iuventus addita fulgebat telis…»
«…e la gioventù di Sora, aggiunta [agli altri guerrieri] brillava nelle sue armi…»
(Silio Italico, Punica, 395-396; motto nel cartiglio dello stemma comunale.)
Antica città volsca, poi occupata dai Sanniti[10], divenne colonia latina[10] e municipio romano, poi possesso bizantino, longobardo, normanno e angioino.
I primi insediamenti risalgono al Paleolitico medio.
Uno di una certa consistenza è stato localizzato sul monte San Casto e Cassio dove sono stati rinvenuti anche tratti di mura poligonali risalenti al periodo volsco (VI-IV secolo a.C.)[11].
Poiché le prime notizie storiche risalgono all'epoca in cui la città era abitata dai Volsci, si ritiene che essa sia stata da questi fondata.
Nel 345 a.C. fu conquistata da Roma, che nel 303 a.C. vi inviò 4.000 uomini, a fondazione della colonia romana.[10] Da allora ne condivise la storia fino alla caduta dell'Impero.
Sora ha subito molte occupazioni nel corso dei secoli, da parte dei Longobardi, dei Bizantini, dei Saraceni (breve incursione) e degli Ungari (saccheggio senza occupazione). Nel corso del XII secolo fu teatro della guerra tra i Normanni e il Papa. In seguito alla vittoria dei Normanni entrò a far parte del Regno di Sicilia che poi passò alla dinastia Sveva e successivamente agli Angioini. In questo periodo il re Carlo I d'Angiò trasferì la capitale del regno da Palermo a Napoli.
Sora fu quindi sede di una contea (la Contea di Sora) ed in seguito, dal 1443, del Ducato di Sora; infine, nel 1796, re Ferdinando IV di Napoli (che poi assunse nel 1816, dopo il Congresso di Vienna, il titolo di Ferdinando I delle Due Sicilie) soppresse il Ducato di Sora, provvedendo al versamento del relativo prezzo di acquisto al duca Antonio II Boncompagni.
Sora fu quindi inclusa nell'antica provincia di Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie nell'ambito del quale fu capoluogo di Distretto e sede di Sottointendenza.
Con il Risorgimento Sora divenne parte dal 1861 del neonato Regno d'Italia, divenendo capoluogo di circondario, sempre nell'ambito territoriale della Terra di Lavoro.
Fu quasi del tutto ricostruita dopo il rovinoso terremoto del 1915.
Nel 1927, nell'ambito di un'ampia revisione amministrativa operata dal regime fascista, che portò alla soppressione dei circondari e all'istituzione di nuove province, Sora fu staccata dalla provincia di Terra di Lavoro e fu assegnata alla neocostituita Provincia di Frosinone, di cui ospita alcune sedi decentrate.
Nel ventunesimo secolo rappresenta un importante centro industriale e commerciale (con cartiere, mobilifici, industrie tessili, svariate attività commerciali, agricole ed artigianali), ed è sede della Fiera di Sora che ospita ogni anno migliaia di visitatori.
Nella parte antica della città si trovano le chiese di:
Lungo corso Volsci, troviamo ad una estremità Piazza Indipendenza su cui si affaccia la cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo campanile e il "Torrione", poi Piazza Santa Restituta con l'omonima chiesa e più avanti piazza Palestro dove è collocata la statua del cardinale Cesare Baronio, infine, all'estremo opposto, Piazza Esedra delimitata da due palazzi che si aprono a semicerchio verso il prospiciente ponte di Napoli, come ad abbracciare ed accogliere il visitatore.
Degna d'interesse è anche la parte del centro storico (Cancéglie) sopravvissuta al terremoto e ai rifacimenti urbanistici del fascismo, in cui sopravvivono i vicoli e le antiche botteghe di mercanti ed artigiani, nonché le chiese di San Giovanni e di San Silvestro Papa recentemente ristrutturata.
Sulla roccaforte detta di "San Casto" o più comunemente "Rocca Sorella", raggiungibile esclusivamente a piedi tramite sentieri o scalinata si trovano lungo il percorso prima le chiese di "Sant'Antonio Abate" e della "Madonna delle Grazie" e poi il "Castello" di epoca romano-medievale.
Al di fuori dal centro storico tra gli altri edifici di culto religioso va ricordata anche la basilica di San Domenico[12], costruita sui resti della presunta villa natale di Cicerone e la piccola chiesa dedicata a San Giuliano martire il cui sotterraneo custodisce la cella della prigionia e del martirio del santo, aperta ai visitatori.
Nella piazza del Risorgimento, dove in epoca romana si trovava il Forum Aureum, su una base di mura ciclopiche dai massi poligonali, antichi resti italici di un santuario dedicato a un dio eponimo della città, Soranus, probabilmente di origine etrusca (cfr. Monte Soratte, Soriano nel Cimino, Sorano) si eleva la Cattedrale di Sora, «resa veneranda dai fastigi sacri dei Papi e dei porporati, dal dolore dell'avverso destino, dall'ala dei secoli» (Achille Lauri).
La Cattedrale, dedicata a Maria Assunta è a tre navate, a croce latina, di stile semigotico primitivo.
Provata ma meno delle altre chiese cittadine dal tremendo terremoto del 13 gennaio 1915, nulla poté dinanzi all'incendio che la distrusse completamente esattamente un anno dopo, la notte tra il 12 e 13 gennaio 1916; rimasero in piedi solo le mura massicce, di pietra squadrata.
La chiesa si trova nella omonima piazza lungo Corso dei Volsci ed è dedicata alla santa protettrice della città.
Venne completamente ricostruita, in forme diverse dall'originale, dopo il terremoto del 1915.
Della chiesa distrutta mantiene il portale centrale.
Sul lato destro della chiesa si trova il campanile con l'orologio che da sempre regola con i suoi rintocchi le attività dei sorani.
Al titolo di "Beata Maria Vergine", nella riconsacrazione del 1104 da parte di papa Pasquale II, fu aggiunto quello di San Domenico.
L'abbazia ebbe un rapido sviluppo e una ricca vita spirituale e liturgica, come attestano anche alcune rare testimonianze manoscritte, quali il codice Reginense lat. 334 della Biblioteca Vaticana, di cui è stato pubblicato il prezioso libellus precum[13].
Dopo due secoli di vita monastica, con l'intervento di papa Onorio III e di Federico II, nel 1222, fu unita giuridicamente all'abbazia di Casamari, di cui resta ancora la prima figlia.
Dopo un lungo periodo di alterne fortune, nel 1833 l'abate commendatario di Casamari, Sergio Micara, vi insediò una vera comunità ristabilendo così la vita monastica.
La chiesa dell'abbazia è basilica minore dal 2011.[14]
La chiesa, tra le più antiche della città, si trova su Corso Volsci in prossimità del ponte di Napoli. Le strutture murarie presentano elementi architettonici di epoca romanica benché le sue origini siano ancor più remote. A seguito del terremoto del 1915 e dei successivi interventi di riqualificazione urbanistica che interessarono il centro della città nel ventennio fascista, fu accorciata e privata del suo originale fronte di gusto barocco per essere ricostruito secondo gli schemi neoclassici. Il livello pavimentale della chiesa si trova attualmente ad una quota inferiore rispetto al piano stradale che venne rialzato con i riporti delle macerie provocati dal sisma. Al suo interno è presente un pregevole Crocifisso ligneo di scuola michelangiolesca, attribuito allo scultore Tiberio Calcagni.
Appena fuori dal centro abitato, superato il borgo San Rocco, sulle pendici del monte Sant'Angelo ed in posizione rialzata, è posto il convento dei padri Passionisti nel quale si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli. La costruzione dell'intero impianto fu iniziata alla fine del 1500 e all'inizio del 1600 per volontà del Cardinale Cesare Baronio di Sora. La chiesa ospita un dipinto del 1600 in cui è rappresentato ai piedi della Vergine la città turrita di Sora così come si presentava a quel tempo.
A circa un km e mezzo dal centro, sull'omonima strada che collega Sora a Balsorano e che si trova nella parte nord della cittadina, sorge la chiesa di Valfrancesca, eretta nel 1679 per opera dei Padri Gesuiti. L'antica chiesa era ovale, quasi rotonda, ed era rivolta verso oriente, cioè verso il fiume Liri. L'interno, in stile Barocco, ospitava l'altare maggiore e due altari laterali dedicati all'Immacolata Concezione e a San Nicola di Bari. Il terremoto del 1915 la distrusse completamente ed il tempio fu ricostruito, non lontano dal vecchio sito, ed inaugurato nel 1932. Sull'altare maggiore ancora oggi si venera l'antica immagine della Madonna, sicuramente databile ad inizio seicento. Per ciò che concerne la statua della Madonna "Grande", una possibile datazione la ritroviamo sul retro del suo capo: 1680, autore Filippo Regoli.[15]
Risultano ormai distrutti dagli eventi tellurici del 13 gennaio 1915 i due monasteri urbani delle Clarisse di Santa Chiara (odierna Villa Comunale) e quello dei padri Celestini (odierno largo Via Caio Sorano).
Collocato sulla vetta piramidale naturale del Monte San Casto che domina la città, il Castello è posizionato a 500 metri di altezza ed è facilmente raggiungibile da vari percorsi tutti pedonali partendo dal centro storico di “Canceglie”, quartiere antico della Città, oppure salendo da piazza Santa Restituta.
Dell'antico castello dei Volsci, situato in posizione strategica[16], facilmente difendibile e difficilmente attaccabile, quasi al confine tra la Marsica ed il Lazio, si conservano le massicce mura perimetrali ed alcuni torrioni romani e medievali oltre a molti ruderi accatastati dopo la Rivoluzione Napoletana del 1799.
Dapprima dominio volsco, poi romano, longobardo, papale, borbonico, durante il periodo ducale vide le schiere armate dei Cantelmi, dei Della Rovere e dei Boncompagni contro i conquistatori stranieri.
Abitanti censiti[17]
Al 1 gennaio 2022 la popolazione straniera residente è di 993 persone[18], rappresentante il 4% della popolazione residente in Sora. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:
«Sora nostraQuanne la juna chiena esce redennearret'a chiste circhie de mentagnee se specchia ent'a sciume e lle campagneagliumenate, comm'ì sole, rrenne,Sante Casteche, sule 'ncim' a tutteficca la ciocca 'mmes' a lle serine,e pare n' giacante - Au' destrutteogne ccòsa - isse dice - è uere cine,Ma, se resta de me sule 'na pretaì pozze sempe recuntà i' ualoredel lla gente passata! - 'Ne puetaremaste a reuarda' 'ncim' glie ponte,diciarria ca la notte ciume e montese scagnate 'ne bbace tutt'ammore!»
(Luigi Conocchia, "Frunne de cerqua", Tip. Fraioli, Arpino, 1896)
Il dialetto di Sora è un dialetto del gruppo meridionale intermedio che, pur avendo molte caratteristiche che lo accomunano ai dialetti mediani e in particolare ai dialetti laziali centro-settentrionali[19], è comunque vicino ai dialetti campani; è reso celebre nel panorama della linguistica contemporanea grazie all'opera di Clemente Merlo, glottologo che dopo aver soggiornato più volte nella città ospite di Vincenzo Simoncelli, scrisse opere di linguistica fondamentali proprio attorno al dialetto sorano. Manifestazioni per lo più di carattere folklorico e quasi goliardico sono le poesie di Riccardo Gulia.
«A mé che sò' poeta dialettalee parle solamente che je core,me uè' 'na frenesìa, 'na smània tale,quanne se parla 'e Patria, 'e Ddì e d'Amore,che 'nne me frène cchiù, pèrde i controlle;e, a còste che ce uò la carta 'a bolle, 'agli' 'a osannà' pur'ì' alle Fiamme Gialle...[20].»
(Riccardo Gulia, Pagine d'Amore, in Vita Sorana Maggio Giugno 1976, tip. Pasquarelli - Sora)
Nell'ottobre del 2008 è stato pubblicato, a cura dell'Assessorato alla cultura della Città di Sora, un "Vocabolario della lingua sorana" (Autori: Gino Catenacci, Antonio Cinti, Ernani Di Vito, Loreto Petrozzi) per i tipi delle "Arti grafiche Pasquarelli".
Nel gennaio del 2010 è stato pubblicato, a cura dell'Assessorato alla cultura della Città di Sora, una raccolta di proverbi in sorano ("Proverbi in lingua sorana" - "Chi nen sa è comme a chi nen ce uéde" - a cura di Gino Catenacci, Loreto Petrozzi) per i tipi della "Tipografia Antonio Corsi - SORA".
Nel gennaio del 2016 è stata pubblicata la "Grammatica della lingua sorana" (Autori: Gino Catenacci, Piero Conte, Loreto Petrozzi) per i tipi del "Centro Editoriale Valtortiano - Isola del Liri (FR)".
La maggior parte della popolazione professa la religione cattolica, ma non mancano aderenti ad altri credi o religioni. In modo particolare sono presenti fedeli della Chiesa Cristiana Evangelica: A.D.I., dell'Associazione Testimoni di Geova e dell'Islam.
Sora è sede Vescovile (diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo). Fin dai primi secoli del cristianesimo fu sede di diocesi ed in epoca longobarda divenne capoluogo di gastaldato facente parte del ducato di Benevento.[21]
Il primo documento ufficiale che attesta Sora come diocesi costituita risale al 496 ma testimonianze storiche confermano una stabile presenza apostolica nella città già a partire dagli ultimi anni del II secolo.[22]
La Canicola si svolge ogni anno a Sora il giorno dopo ferragosto.
Una maratonina con centinaia di partecipanti, a carattere amatoriale, di circa undici chilometri, che si svolge nel tardo pomeriggio, e che partendo da Via Cittadella attraversa il corso Volsci, percorre il Lungoliri Simoncelli, poi Via Napoli, Viale San Domenico, Via Barca San Domenico, Via Romana Selva, Via Matteotti, Vicolo Branca fino a tornare nel centro storico all'altezza di Vicolo Celli, dove gli atleti partecipanti subito dopo l'arrivo trovano un punto di ristoro.
Nella località sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore, pubbliche e private.[23]
Nel Comune sono presenti le seguenti scuole secondarie di 2º grado:
Nel XVIII secolo fu attivo a Sora per circa trent'anni il Real Collegio Tuziano.
La città di Sora ospita sedi distaccate dell'Università di Roma La Sapienza, dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dell'Università degli Studi di Cassino.
Il Museo della media valle del Liri è uno dei musei civici archeologici del Lazio.
Il museo fu aperto il 20 aprile 2005. È stato istituito per raccogliere i reperti archeologici raccolti negli scavi di Sora e di altre località della Valle del Liri.
Negli anni '60 del XX secolo, prima del progresso televisivo e del moltiplicarsi dei canali di trasmissione, a Sora vi erano quattro cinema che sono andati a scomparire progressivamente nel corso di qualche decennio, prevalentemente a causa del diffondersi dell'offerta cinematografica fruibile direttamente da casa. Essi erano: il cinema-teatro Capitol, il Supercinema, il Cinema Corso ed il Cinema Liri chiamato anche "Pidocchietto" per le sue ridotte dimensioni. Il Capitol era il più moderno e capiente tra di essi, dotato di una vasta platea ed un'ampia galleria, con 1200 posti a sedere. Questa struttura, oltre che sala cinematografica, era spesso utilizzata per concerti, spettacoli teatrali, convegni e conferenze. La demolizione dell'immobile ha consentito l'ampliamento della piazza Mayer Ross, la realizzazione di un auditorium di ridotta capienza, una migliore fruibilità della collina retrostante e della facciata settecentesca dell'edificio che ospita il Museo Civico della Media Valle del Liri, sebbene attualmente la città non si sia più dotata di un edificio destinato allo stesso uso.
Dal punto di vista gastronomico tra i prodotti tipici ricordiamo la ciambella sorana ("ciammella" in dialetto, pane bollito, salato, aromatizzato all'anice e rinfornato), le ciambelline al vino, la "cicerchiata" (dolce di carnevale), la pigna (dolce di pasqua), i "ciecamarini" (dolci di carnevale, detti anche "struffoli" o "castagnole" in altre zone), e le "nnocche" (dolce di carnevale tipico anche di altre zone con altri nomi, ad esempio "chiacchiere" o "frappe"), i mostaccioli (dolce natalizio costituito da piccoli rombi di cioccolato ripieni di marmellata, frutta secca, pasta per biscotti e altro secondo le ricette) e i "susamelli" ("seseméje" in dialetto, biscotti natalizi impastati con miele e mandorle).
A partire dal 1965 fino al 1974, la città di Sora ha ospitato quattro edizioni della Biennale di arte sacra di pittura e scultura, organizzata dalla curia vescovile con il patrocinio della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo[24], richiamando un cospicuo numero di artisti espositori dall'Italia e dall'estero. Mons. Biagio Musto, vescovo diocesano, fu promotore dell'evento su iniziativa e proposta del pittore e gallerista Michele Rosa che oltre all'ideazione si fece carico dell’organizzazione curando le prime tre edizioni; mons. Ettore Degni (Canonico del Capitolo della Cattedrale) fu il tesoriere e coordinatore dei rapporti con la Giunta Interdiocesana, mentre il prof. Claudio Basile (presidente della locale sezione di A.C.I.) fu l’addetto contabile.
La rassegna riscosse crescente successo nel corso degli anni fino a raggiungere la partecipazione di pittori e scultori che provenivano da tutte le regioni italiane e da molteplici paesi stranieri per un numero complessivo che superava, nelle prime tre edizioni, le 600 untità.
La prima edizione, cui parteciparono 119 artisti, si tenne dal 3 al 21 febbraio 1965 nei saloni del Seminario presso la Curia Vescovile di Sora[25] sotto forma di Mostra Nazionale d'Arte Sacra, visitata anche da delegazioni straniere come attestato da rubriche di settore in riferimento, appunto, a quella mostra: " ...un gruppo così folto di artisti giapponesi non si era ancor visto fuori della Biennale di Venezia e delle manifestazioni di arte contemporanea..."[26].
Successivamente, alla luce dei lusinghieri risultati organizzativi e di pubblico, in occasione della seconda edizione che si tenne nel 1967, fu annunciato ufficialmente la nascita della Biennale[27]. Questa edizione fu caratterizzata dalla presenza di 191 tra pittori e scultori[27].
La prevista terza edizione del 1969 non ebbe luogo per motivi organizzativi, ma si svolse nel 1971 dal 20 maggio al 10 giugno. In quella edizione, avendo nel frattempo l'evento consolidato il proprio prestigio, fu raggiunto l’apice dei partecipanti con 306 presenze. In quella circostanza, per motivi di capienza si preferì trasferire l’esposizione presso l’ampio e allora moderno auditorium/palestra del monastero dei Padri Camilliani di Sora[28]. Nonostante gli aumentati spazi a disposizione, gli organizzatori furono costretti a scartare le numerose candidature spontanee pervenute.
Nel corso delle molteplici manifestazioni, tra i tanti artisti-espositori avvicendatisi, furono presenti: Saverio Arò, Ferdinando Bellorini, Leonida Beltrame, Sergio Benvenuti, Novella Parigini, Mile Skaraci'c, Joseph Franz Strachota, Gabriele Jagnocco, Iakov Pavic, Nik Spatari, Secondo Raggi Karuz i cui affreschi decorano le pareti del presbiterio della chiesa di Santa Restituta. Cospicua fu anche la presenza di pittori internazionali dalla Austria, Cecoslovacchia, Francia, Grecia, India, Jugoslavia, Svizzera, USA.
Per il sopraggiungere di una grave malattia che interruppe l’attività dell’ideatore-fondatore Michele Rosa e per la morte del vescovo Musto (1971), al quale subentrò mons. Carlo Minchiatti, la quarta e ultima edizione - stavolta organizzata dalla Presidenza interdiocesana dell'A.C.I. e dalla Commissione interdiocesana di Arte Sacra nella persona persona di don Ettore Degni - subì il ritardo di un anno (1974 anziché il previsto 1973) ed un ridimensionamento del numero degli artisti che rispose all’invito[29]. La prestigiosa rassegna, ormai sotto tono per l’esperienza della edizione del 1974, si spense per non essere più riproposta.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[30]
Nel 2015 le 2.337 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 6,95% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 6.403 addetti, il 6,01% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di tre addetti (2,74).
Nella parte periferica si sono sviluppate due distinte zone industriali, Schito e Collemarchitto, che ospitano industrie di diverso tipo (tra le altre si ricordano: cartiere, mobilifici, industrie tessili e agro-alimentari, pastifici, liquorifici, industrie di produzione di materassi, industrie della lavorazione del marmo e del ferro) che favoriscono l'occupazione e l'incremento dell'economia del territorio sorano.
La presenza di corsi d'acqua quali il Liri ed il Fibreno, garantiscono alle cartiere presenti sul territorio la maggior parte dell'energia necessaria alla produzione della carta che attualmente viene realizzata con impianti Turbogas. Diverse critiche sono state mosse dai cittadini per l'inquinamento causato da questa industria, che ha portato ad una denuncia per emissioni sopra la norma e carte falsificate. La vicenda è terminata con quattro assoluzioni[31] e con l'installazione di nuovi moderni filtri per i camini di scarico
Con la L.R. 36/2001 si è provveduto ad identificare i distretti industriali: è così nato il Distretto Tessile della Valle del Liri.
Tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono la lavorazione e l'arte del ferro, del rame e del legno, finalizzata, quest'ultima, sia al settore dell'arredamento, e in particolar modo alla produzione di sedie con caratteristiche campagnole, sia all'intaglio.[32]
Centro agricolo-commerciale, favorita da un clima costantemente mite, nella parte pianeggiante del suo territorio, in particolare a ridosso del fiume Liri, ma anche nella periferia circostante, raggiunta ormai dalla capillare rete di irrigazione, si possono osservare coltivazioni sia di tipo intensivo che estensivo (cereali, frutta, olio, vino, ortaggi; bestiame).
Molto fiorente è l'attività legata alla coltivazione e vendita di fiori da giardino, di piante da frutto e non.
La città di Sora è facilmente raggiungibile essendo posta al centro di un crocevia strategico di strade statali dirette: la Ferentino-Frosinone-Sora, la Cassino-Sora e l'Avezzano-Sora, che la collegano con le principali arterie autostradali nazionali: l'autostrada A1 e l'autostrada A25.
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Sora passò dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.
A Sora ha sede il consorzio di bonifica Conca di Sora, un consorzio di bonifica che opera in un'area della provincia di Frosinone comprendente parte della media Valle del Liri e della valle del Cosa.
"ASD Virtus Sora Futsal", che nel campionato 2023-2024 milita in serie D del campionato italiano di Futsal, ed è attiva anche nel settore giovanile, con le due selezioni under 15 e under 17, che militano nel campionato regionale nella stagione 2023-2024
L’Associazione Bocciofila “Primavera” (fondata nel 1976) rappresenta la città di Sora.
Il 21 maggio 1990 Sora fu traguardo della quarta tappa (seconda frazione) del Giro d'Italia, la Nola-Sora di 164 km vinta dall'australiano Phil Anderson, e l'indomani sede di partenza della quinta tappa, la Sora-Teramo di 233 km poi vinta da Fabrizio Convalle.
A Sora si svolgono annualmente due prove per ciclisti della categoria Juniores (17 e 18 anni di età), il Trofeo Ianniauto e La Ciociarissima, riunite nella "Due Giorni Sorana" organizzata dell'AS Ciclisti Sorani.[37]. La Ciociarissima è, delle due, la prova più antica e prestigiosa: si svolge dal 1988, e fino al 2014 è stata riservata alla categoria dilettanti prima, ed Elite/Under-23 poi (nel 2014 è stata valida anche come prova tricolore Under-23).[38] Nel 2015 è stata aperta ad Allievi ed Esordienti, mentre dal 2017 (trentesima edizione) è gara Juniores.[39]
La SSD Sportfly Nuoto Sora (nata nel 1968 con la vecchia denominazione Circolo Tennis Sora) rappresenta la città ed il suo comprensorio a livello provinciale, regionale e nazionale, grazie al suo settore agonistico giovanile.
È presente un circolo affiliato alla Federazione Italiana Tennis: ASD Match Point.[42]
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Nota: Para outros significados, veja Revolução (desambiguação). A tradução deste artigo está abaixo da qualidade média aceitável. Talvez tenha sido feita por um computador ou alguém que não conhece bem o português ou a língua original. Caso queira colaborar com a Wikipédia, tente encontrar a página original e melhore este verbete conforme o guia de tradução. (Janeiro de 2023) Esta página cita fontes, mas que não cobrem todo o conteúdo. Ajude a inserir referências. Cont…
Jim Henson bei den Emmy Awards 1989 James Maury „Jim“ Henson (* 24. September 1936 in Greenville, Mississippi; † 16. Mai 1990 in New York) war ein US-amerikanischer Puppenspieler, Regisseur und Fernsehproduzent. Er erlangte vor allem durch die Sesamstraße und die Muppet Show weltweite Bekanntheit. Henson begann früh im Leben mit Puppen speziell fürs Fernsehen zu experimentieren. Seine ersten Erfolge hatte er ab 1956 mit der Kurzfilmserie Sam and Friends. Zahlreiche Fernsehauftritte folg…
Katedral Los Angeles(Cathedral of Our Lady of the Angels)Cathedral Our Lady of the Angels555 West Temple StreetLos Angeles, CA 90012AgamaAfiliasi agamaGereja Katolik RomaDistrikKeuskupan Agung Los AngelesProvinsiKeuskupan Agung Los AngelesEcclesiastical or organizational statusKatedralKepemimpinanMost Rev. José Horacio Gómez, Uskup Agung Los AngelesMsgr. Kevin Kostelnik, PastorLokasiLokasiLos Angeles, CaliforniaAmerika SerikatKoordinat34°3′30″N 118°14′45″W / 34.05833
БоннельBonnelles Країна Франція Регіон Іль-де-Франс Департамент Івлін Округ Рамбує Кантон Сент-Арну-ан-Івлін Код INSEE 78087 Поштові індекси 78830 Координати 48°37′10″ пн. ш. 2°01′43″ сх. д.H G O Висота 92 - 177 м.н.р.м. Площа 10,84 км² Населення 2095 (01-2020[1]) Густота 177,31 ос./…
Más allá del principio de placer de Sigmund Freud Portada de la obra.Género Monografía Tema(s) Psicoanálisis y Genommenwerden (de) Idioma Alemán Título original Jenseits des Lustprinzips Editorial Internationaler Psychoanalytischer Verlag Ciudad Viena País Austria Fecha de publicación 1920 Sigmund FreudIntroducción al psicoanálisisMás allá del principio de placerEl yo y el ello[editar datos en Wikidata] Más allá del principio de placer (en alemán Jenseits des Lustp…
Daren KagasoffPada perdana film TwilightLahirDaren Maxwell Kagasoff16 September 1987 (umur 36)Encino, California, Amerika SerikatPekerjaanAktorTahun aktif2008–sekarang Daren Maxwell Kagasoff (lahir 16 September 1987)[1] adalah aktor asal Amerika Serikat. Dia dikenal karena perannya sebagai Ricky Underwood pada acara serial drama remaja ABC Family, The Secret Life of the American Teenager dari 2008 sampai 2013. Filmografi Film Tahun Judul Peran 2014 Ouija Trevor Televisi Tahun…
WK voetbal kwalificatie 2026 Kwalificatie CAF Landen van de CAF Toernooi-informatie Datum 15 november 2023 – 18 november 2025 Teams 53 (van 1 confederatie) Toernooistatistieken Wedstrijden 52 Doelpunten 122 (2,35 per wedstrijd) Toeschouwers 220.374 (4.238 per wedstrijd) Topscorer(s) Mohamed Salah(4 doelpunten) Informatie laatst gewijzigd op: 24 november 2023 Navigatie Vorige Volgende Portaal Voetbal Namens de Afrikaanse voetbalbond CAF doen 54 landen…
Head of the Osmanoğlu family (1909–1994) Şehzade Mehmed OrhanOrhan Effendi in the military clothing of AlbaniaHead of the Osmanoğlu familyTerm9 December 1983 – 12 March 1994PredecessorŞehzade Ali VasibSuccessorŞehzade Ertuğrul OsmanBorn(1909-10-12)12 October 1909Naime Sultan Palace, Istanbul, Ottoman EmpireDied12 March 1994(1994-03-12) (aged 84)Nice, FranceBurial14 March 1994East Side Cemetery, Nice, FranceSpouse Nafia Hanım (m. 1932; div. …
Genus of roundworms Nippostrongylus Scientific classification Domain: Eukaryota Kingdom: Animalia Phylum: Nematoda Class: Chromadorea Order: Rhabditida Family: Heligmonellidae Subfamily: Nippostrongylinae Genus: NippostrongylusLane, 1923 Nippostrongylus is a genus of nematodes belonging to the family Heligmonellidae.[1] The genus has almost cosmopolitan distribution.[1] Species:[1] Nippostrongylus brasiliensis (Travassos, 1914) Nippostrongylus smalesae Asakawa, 2017 Refer…
American television anthology series (1950–1957) Lux Video Theatre1954 production of A Place in the Sun on the seriesGenreAnthologyPresented byJames Mason (1954–1955)Otto Kruger (1955–1956)Gordon MacRae (1956–1957)Ken Carpenter (1955–1957)Country of originUSAOriginal languageEnglishNo. of seasons7No. of episodes336ProductionRunning time24–25 mins. (1950–1954)47–50 mins. (1954–1957)Original releaseNetworkCBS (1950–1954)NBC (1954–1957)ReleaseOctober 2, 1950 (1950-10-02)&…
此條目没有列出任何参考或来源。 (2016年12月30日)維基百科所有的內容都應該可供查證。请协助補充可靠来源以改善这篇条目。无法查证的內容可能會因為異議提出而被移除。 此條目需要更新。 (2019年2月7日)請更新本文以反映近況和新增内容。完成修改後請移除本模板。 2019臺南心時代跨年晚會Tainan Heart New Year Party类型跨年音樂節目主持參見播出時間制作国家/地区 中華民…
この記事は検証可能な参考文献や出典が全く示されていないか、不十分です。出典を追加して記事の信頼性向上にご協力ください。(このテンプレートの使い方)出典検索?: 静岡県道52号沼津停車場線 – ニュース · 書籍 · スカラー · CiNii · J-STAGE · NDL · dlib.jp · ジャパンサーチ · TWL(2018年10月) 主要地方道 静岡県道52号 沼津停…
Japanese light novel series VTuber Legend: How I Went Viral After Forgetting to Turn Off My StreamFirst light novel volume coverVTuberなんだが配信切り忘れたら伝説になってた(Buichūbā nanda ga Haishin Kiriwasuretara Densetsu ni Natteta)GenreComedy, slice of life[1] Novel seriesWritten byNana NanatoPublished byHamelnKakuyomuOriginal runJune 22, 2020 – present Light novelWritten byNana NanatoIllustrated bySiokazunokoPublished byFujimi ShoboEngl…
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