Il borgo montano, situato a circa due chilometri dal capoluogo comunale, sorge a circa 700 ms.l.m. su una collina della valle Roveto ai cui piedi si trova il letto del fiume Liri, lungo corso d'acqua abruzzese.
Il paese dista circa un chilometro dal capoluogo comunale[1].
Origini del nome
Il toponimo deriverebbe dalla sua posizione geografica. Il termine latino Pescum, o Pesculum, infatti si riferirebbe al basamento roccioso situato sulla sommità della collina su cui il nucleo urbano si è formato, così come sarebbe avvenuto per esempio a Pescocostanzo e Pescorocchiano. Nella parte bassa del rilievo, invece, scorre oltre una strettoia il letto del fiume Liri. Il nome indicherebbe quindi una rupe sopra il canale.
I suoi abitanti vengono chiamati "Pescocanalesi" oppure localmente, specie da parte degli abitanti dei paesi limitrofi, "Pingàri". In questo caso una delle ipotesi etimologiche fa derivare tale nome dalla presenza di due tintorie situate nei primi anni del Novecento lungo il torrente Rianza: dal latino "pingo", "pingis", "pinxi", "pictum", "pingĕre" che stanno per "tingere", "ornare di colori"[3].
Storia
Il fosso di Rianza, torrente situato a nord-ovest del paese, costituiva in epoca romana il confine tra i municipi di Antinum ed Alba Fucens, situati rispettivamente in territorio marso ed equicolo.
Nel Medioevo il piccolo paese, situato in una posizione strategica di passaggio tra le aree della Marsica e del Sorano, era dotato di uno stemma e di autonomia amministrativa essendo una universitas per la quale venivano eletti in capo due massari. Il nome appare chiaramente per la prima volta su una delle porte di bronzo dell'abbazia di Montecassino fatta incidere nel 1066. Nell'XI secolo infatti la piccola chiesa di Sant'Angelo (Sancti Angeli in Pesclum Canalem) faceva parte delle pertinenze ecclesiastiche del monastero di Santa Maria delle Grazie di Luco dei Marsi che ricadeva nella giurisdizione del monastero benedettino.
Citata nel 1105 in una Bolla di conferma inviata da Papa Pasquale II ad Odorisio, abate di Montecassino[7] ed ancora nel 1112 in altra bolla inviata dallo stesso Papa al nuovo abate cassinense Gerardo[7][8].
Sistema di sette trafori che permette di superare un dislivello di circa 100 metri in 5 chilometri di tracciato con una pendenza media del 20 per mille[9]. L'infrastruttura è situata in uno spazio angusto tra Capistrello e Pescocanale lungo la ferrovia Avezzano-Roccasecca. Venne realizzata tra la fine dell'Ottocento e il 1902[10].
Aree naturali
Parco Rianza
Parco fluviale inaugurato nel 2015 con il fine di tutelare e valorizzare l'area che si estende nel territorio attraversato dal torrente omonimo, che segna il confine tra la valle Roveto e i piani Palentini[11].
^abcPescocanale, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 4 settembre 2023.
^ Emilia De Vecchis, Piscanale, su fucinolands.com, Fucino Lands. URL consultato il 23 aprile 2021.
^Pingaria tra passato e futuro, su marsicanews.com, Marsica News, 26 luglio 2016. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).