Magliano de' Marsi è un comune italiano di 3 513 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
Il territorio situato nell'area dei piani Palentini, al centro della Marsica, è dominato dal massiccio del monte Velino che appartiene alla catena montuosa del Sirente-Velino. Confina a nord con Borgorose (valle del Salto) e attraverso un'exclave con il territorio dell'Aquila, a sud con Cappelle dei Marsi, ad ovest con Scurcola Marsicana, infine ad est con Massa d'Albe e il sito archeologico di Alba Fucens. I piani Palentini sono attraversati dai corsi dei fiumi Imele e Salto, mentre il territorio montano è compreso nel parco naturale regionale Sirente-Velino che include la riserva naturale Monte Velino.
In una gola del gruppo montuoso del Velino si apre la Bocca di Teve (987 metri m s.l.m.) situata all'inizio dell'omonima valle che segna il confine dell'Abruzzo con il Lazio e con la riserva regionale Montagne della Duchessa[4].
Secondo lo storico Muzio Febonio, autore dell'opera Historiae Marsorum, il nome Magliano deriverebbe dalla presenza in epoca imperiale di diverse officine che lavoravano il ferro e costruivano armi. L'abate e storico avezzanese ha scritto: "La cosa oggi, si può constatare ancora sullo stemma; infatti, vi sono riprodotti due fabbri seminudi nell'atto di piegare sull'incudine, col maglio, un ferro ardente, per l'impronta d'uno di quei sigilli, con i quali si contrassegnano i documenti pubblici". L'ipotesi del Febonio ha influenzato tutti quelli che dopo di lui hanno fatto riferimento a Magliano de' Marsi[5]. Una supposizione lega il toponimo Mallianum, alla città antica edificata dopo la distruzione avvenuta nel XIII secolo di Albe da parte dell'esercito angioino di Carlo I d'Angiò[6].
Dopo il 168 a.C. a seguito della morte di Perseo di Macedonia, avvenuta ad Alba Fucens, è stato ipotizzato che lungo la strada originaria di epoca romana della via Valeria fosse stata eretta la sua tomba[7].
In epoca medievale gli incastellamenti di Carcerem in Marsi e Podio Sancti Blasii risultarono inclusi nella contea di Albe[8]. L'universitas Malleani compare nel "registro delle rendite" del 1250, in cui viene citata la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta; Magliano è citata nel Catalogo dei Baroni compilato nello stesso periodo. Nel XV secolo fu fondata sul colle di Santa Lucia l'omonima chiesa che dominava il nucleo fortificato[9]. Nel 1528 Magliano fu teatro di uno scontro tra gli Orsini e i Colonna per il dominio nella Marsica. Il borgo fu gravemente danneggiato dal terremoto dell'Aquila del 1703. I Colonna si confermarono signori del territorio favorendo lo sviluppo economico fino all'abolizione del feudalesimo.
Il 20 ottobre 1860 il paese che si era pronunciato a favore dell'Unità d'Italia sotto la corona di Vittorio Emanuele II venne minacciosamente occupato dalle truppe borboniche guidate dal generale Theodor Friedrich Klitsche de la Grange[10].
Nel corso del Novecento altri due terremoti causarono notevoli danni: quello del 1904 con epicentro a Rosciolo dei Marsi e soprattutto il terremoto della Marsica del 1915 che rase al suolo quasi tutto il borgo vecchio, causando gravi danni alla chiesa di Santa Lucia e crolli nelle frazioni di Marano e Rosciolo. Nel secondo dopoguerra si ebbe l'espansione territoriale urbana ed economica favorita successivamente dalla creazione del nucleo industriale ed artigianale contiguo alla via Tiburtina Valeria.
L'8 marzo 1962 si verificò sul monte Velino a quota 2350 m s.l.m. un grave incidente aereo che causò la morte del pilota e dei quattro membri dell'equipaggio[11].
Abitanti censiti[27]
I cittadini stranieri residenti a Magliano de' Marsi rilevati dall'Istat al 31 dicembre 2020 erano 244, pari circa al 7% della popolazione residente[28].
Il dialetto di Magliano de' Marsi si inserisce nel gruppo tagliacozzano del dialetto sabino, appartenente ai dialetti italiani mediani.
L'agricoltura e l'allevamento sono tra le fonti principali dell'economia maglianese. Carni ovine e bovine e anche i latticini sono prodotti tipici di questi luoghi.
Alle porte di Magliano de' Marsi, nei pressi dell'area autostradale, ha sede la zona industriale. Molte le aziende che operano nei più disparati settori dal farmaceutico alla ceramica.
Magliano de' Marsi fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[36]. È un ideale punto di partenza per i numerosi sentieri naturalistici che circondano il territorio comunale: area del parco naturale regionale Sirente-Velino, il "sentiero del Grifone" che collega Scurcola Marsicana a Celano, attraversando Magliano de' Marsi[37], il cosiddetto "percorso Slow" che collega Magliano de' Marsi, Massa d'Albe ed Alba Fucens con una serie di itinerari da affrontare a piedi, in bicicletta e a cavallo[38] e il cammino dei Briganti, itinerario in quota (tra gli 800 e i 1300 m s.l.m.) sulle orme dei briganti della "Banda di Cartòre" e di Berardino Viola, tra val de' Varri, valle del Salto e le pendici del monte Velino[39].
Il comune è interessato dall'autostrada A25 Torano-Pescara attraverso l'omonimo casello autostradale. Non distante si trova il bivio direzionale della A24 L'Aquila-Roma-Teramo. Il territorio è collegato al Cicolano attraverso la strada statale 578 Salto Cicolana il cui innesto con la strada statale 5 Via Tiburtina Valeria si trova nei pressi di Cappelle dei Marsi.
La stazione di Cappelle-Magliano è situata lungo la ferrovia Roma-Pescara e serve i centri di Magliano de' Marsi e Cappelle dei Marsi.
Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Magliano de' Marsi dal 1985 ad oggi[40][41].
Magliano de' Marsi è gemellata con:
La squadra di calcio del paese è l'Asd Magliano Montevelino che milita nei campionati dilettantistici regionali. I colori sociali sono il bianco-rosso-azzurro[43].
L'ADPS di Magliano organizza presso il laghetto di Magliano de' Marsi le attività di gara di trota-lago, carp-fishing e la partecipazione a competizioni nazionali dell'Arci Pesca Fisa. Spesso vengono organizzate gare riservate ai ragazzi e agli studenti delle scuole medie ed elementari[44].
Il kartodromo inaugurato nel 2002 in località La Maddalena ha un tracciato di circa 900 metri. L'associazione sportiva Frem Kart possiede un team corse ed una scuola karting[45].
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