Genazzano è posto al confine tra la città metropolitana di Roma e la provincia di Frosinone; sorge edificato su di uno stretto sperone di tufo vulcanico a 375 ms.l.m. che, con tenue inclinazione, declina dalle propaggini meridionali dei Monti Prenestini per immergersi nella vallata del Sacco. Si trova a 45 km da Roma.
La falda tufacea è orientata lungo l'asse nord-sud; parallelamente ai lati est ed ovest scorrono a fondo valle due corsi d'acqua: rispettivamente il Fossato, di modesta portata, tranquillo, ed il Rio, impetuoso e torrentizio. Il loro incessante lavoro di erosione ha, nel tempo, reso ripidi e scoscesi i fianchi della struttura tufacea sulla quale si estende l'abitato; quest'ultimo si eleva dai 320 ms.l.m. della valle sino a raggiungere la quota di circa 388 metri all'altezza del ponte che unisce il castello al parco comunale; la larghezza della piattaforma non supera mai in larghezza i 70-80 metri.
L'altezza massima del comune di Genazzano è 600 metri, quella minima intorno ai 280 metri. Vicino al comune si trova una collina chiamata Colle Pizzuto (445 m), dove c'è la Selva di Genazzano. Si trova nella parte alta del paese un parco chiamato Parco degli Elcini dove prima era collocata la "Castegna Rotonda", uno degli alberi più antichi e simbolici del parco: nel 2011 la Castegna Rotonda è stata abbattuta da un fulmine. Il campo sportivo di Genazzano si chiama "Campo Comunale Le Rose". I fiumi che scorrono a Genazzano sono il Fosso Ciaffo, il Ceraso, il Rio e il Sacco.
Conosciuto già ai tempi dell'antica Roma quando era meta di villeggiatura della Gens Genucia, Antonina e Iulia.[senza fonte]
Il borgo si costituì nell'XI secolo successivamente divenne feudo storico dei Colonna, che dal Palazzo Baronale, comunemente chiamato "Castello Colonna" (o ancora più semplicemente "Castello" dai paesani), controllavano il passaggio verso Napoli e verso Roma.
Simboli
Lo stemma di Genazzano deve la sua ideazione alla Disfida di Barletta, avvenuta nel 1503, che vide in contrapposizione 13 cavalieri italiani, che risultarono vincitori, e 13 cavalieri francesi. La partecipazione del cavaliere genazzanese Giovanni Brancaleone diede motivo all'amministrazione comunale, nella seconda metà dell'Ottocento, di rappresentare lo stemma cittadino inserendovi tredici triangolini bianchi e tredici celesti, uno per cavaliere. Inoltre, a Genazzano, ogni anno, per celebrare questa vittoria di Brancaleone, viene inscenata la suddetta Disfida.
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Madonna del Buon Consiglio, affresco originale da Genazzano.
È la chiesa più importante di Genazzano e ha il rango di basilica minore. L'attuale santuario è meta di pellegrinaggi grazie a numerose guarigioni miracolose, che sarebbero avvenute in seguito a un evento narrato dalla tradizione, riguardante un affresco della Madonna col Bambino comparso miracolosamente su una parete della chiesa il 25 aprile 1467[4]. L'altare del Crocifisso custodisce un affresco di Gesù Crocifisso risalente al XV secolo, anch'esso ritenuto miracoloso dalla tradizione.
La Chiesa della S. Croce
La Chiesa di S. Paolo
La Chiesa di S. Nicola
La Chiesa di S. Giovanni
Il Convento di San Pio
Architetture civili
Il palazzo Apolloni Vannutelli in una foto del 1935
Palio di Brancaleone, ogni anno a fine maggio, festa popolare con rievocazione storica della Disfida di Barletta, col giuramento dei cavalieri, sfilata in costume rinascimentale, esibizione degli sbandieratori e certame cavalleresco.
Festa della Madre del Buon Consiglio, ogni 8 settembre dell'anno, si svolgono i festeggiamenti per la Madonna. La mattina si tiene la fiera a Piazza della Repubblica, nel pomeriggio si continua con la festa per arrivare alla festa della sera dove si tiene un concerto e l'estrazione della riffa. Il paese è coinvolto nella festa per tutta la settimana, «con itinerari nelle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari»[7].
Infiorata, ogni prima domenica di luglio, a cui partecipa gran parte della popolazione sia per la raccolta dei fiori che per la realizzazione dei disegni; è una delle più antiche del Lazio (dal 1883). La processione del Sacro Cuore avviene, poi, nel tardo pomeriggio con numerosi personaggi in costume. Nel 2012 è entrata nel Guinness World Records con un'area totale del tappeto floreale di 1642,57 metri quadrati (tappeto lungo oltre 1642 m per 1 metro di larghezza) per "Estensione del tappeto floreale più grande al mondo"[8].
Cultura
Musica
Banda Musicale Comunale "L. Gardini" di Genazzano
La Banda Musicale Comunale "L. Gardini" di Genazzano è stata costituita intorno al 1860 con il nome di "Concerto Civico" e partecipa regolarmente a manifestazioni in Italia ed all'Estero.
Media
Televisione
Alcune scene della serie tv Mediaset I liceali (tra cui quelle iniziali e della gita in Ciociaria, anche se il paese si trova in provincia di Roma) sono state girate a Genazzano, nel settembre del 2007. Nella finzione scenica il paese viene chiamato Rocca Storta e vi è nato il prof. Antonio Cicerino (interpretato da Giorgio Tirabassi).
Cucina
Gnocchi a Coa de sorica (cioè a "coda di topo"): sono un primo simile agli Strozzapreti, la versione più antica e tradizionale è al sugo, mentre ora vengono conditi anche in una versione meno tradizionale: con pancetta, aglio e un filo d'olio.
Ciambelline al vino
Barachie (o baraghie): sono dei dolci ripieni di marmellata di prugne.