I suoi abitanti sono chiamati Monticiani. Come quasi tutti i paesi che si trovano all'interno del parco regionale dei Castelli Romani, sorge su una collina di origine vulcanica formata prevalentemente da tufo. Il territorio comprende anche parte del Tuscolo.
Monte Compatri (576 m s.l.m.) sorge su uno dei coni di scorie secondari del vulcano laziale: ciò significa che la collina sulla quale si estende il paese ha avuto origine durante la lunga attività del complesso vulcanico dei Colli Albani, attivo ma quiescente da 36.000 anni.[5][6]
Monte Compatri con i suoi 576 m s.l.m. è il terzo comune per altitudine dei Castelli Romani. Data l'ampia escursione altimetrica tra i 778 m s.l.m. di Monte Salomone ed i 58 m s.l.m. della frazione di Pantano Borghese si riscontrano climi[7] molto diversi nello stesso comune: in particolare si passa da ambienti pre-appenninici piovosi, ventosi e nevosi a climi continentali con forti inversioni termiche (fino a 25 gradi in un giorno), siccità e assenza di eventi nevosi.
La cittadina di Monte Compatri che risiede sull'omonimo colle gode di un clima mite, con modeste escursioni termiche tra la notte ed il giorno a causa della totale mancanza di inversione termica, cosa che limita moltissimo l'umidità. Ciononostante vista l'altitudine in inverno le minime possono toccare i -5 °C in presenza di avvezioni fredde, mentre la normalità in condizioni di alta pressione sono minime superiori a quelle della città di Roma e delle fredde frazioni come Pantano.
In estate le massime quasi mai superiori ai 35 °C sono mitigate anche dalla brezza che in condizioni di scirocco o libeccio può trasformarsi in venti che superano i 100 km/h. La pluviometria annuale dovrebbe ammontare a 1100 mm, con i mesi più piovosi marzo e settembre. Le precipitazioni assumono carattere nevoso in almeno 5-6 occasioni l'anno con accumuli totali di 20 e più cm.
Il nome del paese deriva da un'antica storia: Mons Confratuum - Mons Cum Patruum - Castrum Montis Compatris - Montecompatro - Montecompatri - quindi Monte Compatri.
Altra ipotesi che viene sostenuta è quella di ricondurre l'attuale nome al latino "computator", da cui deriva anche il francese e inglese "computer", termine oggi universale. Il Monte Calcolatore, ovvero in senso moderno, il Monte Intelligente. Da questo spunto si può inferire un riferimento alla sede dell'antica Intelligence Romana o addirittura Latina. D'altra parte la limitrofa città di Monte Porzio Catone è intitolata a figura storica di elevatissimo grado della Repubblica Romana, Console e Generale, particolarmente attiva nella lotta a Cartagine, verso cui l'attività di intelligence (secondo un'accezione moderna) era decisiva. Risulterebbe con ciò coerente l'ubicazione facilmente difendibile da intrusioni ed esterna rispetto al perimetro della città di Roma, ove erano interdette strutture militari e paramilitari. Infine tale ipotesi sarebbe altresì coerente con lo speciale humor latino, che punta ironicamente alla "sottigliezza delle cose".
Storia
Il colle su cui sorge l'odierno abitato di Monte Compatri viene identificato dal Tomassetti e da altri storici moderni con l'antica Labicum, colonia di Alba Longa[8]. Nel XVIII secolo lo storico Francesco Antonio Vitale aveva invece localizzato l'antica Labicum sul Monte Salomone, sempre nel territorio comunale di Monte Compatri[9].
Dopo i Conti di Tuscolo e gli Annibaldi, per circa due secoli subentrarono i Colonna, poi gli Altemps che nel XVI secolo vendettero ai Borghese il feudo, che venne poi eretto a principato in loro favore. Scipione Borghese ricostruì il palazzo baronale e trasformò la torre dell'antico palazzo medievale nel campanile del duomo, dedicato a Santa Maria Assunta. La facciata è attribuita all'architetto Carlo Rainaldi. Oggi il palazzo baronale è sede del Comune.
Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG dell'8 giugno 1941.[10]
«D'argento, ai tre monti di verde all'italiana, sorgenti dalla campagna dello stesso.»
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.
Parco dedicato al gemellaggio con la città di Calahorra in Spagna avvenuto nel 1998.
È notevole dal punto di vista naturalistico la passeggiata lungo i fianchi di Monte Salomone, antico vulcano ormai spento antistante il centro abitato, raggiungibile dal Tuscolo attraverso i sentieri, dalla cui cima si ammira un grande paesaggio sui Castelli Romani e su Roma stessa, fino al mar Tirreno. Dalla cima del monte si può notare il cratere del vulcano laziale, dove sulla sponda orientale è situato Monte Compatri. È meta di molti turisti amanti della natura geologica.
La sfida dei Borghi avviene ogni anno il 15 agosto tra i cinque borghi: Borgo Ghetto, Borgo le Prata, Borgo Missori, Borgo San Michele e Borgo Pantano.
Il 13 o 14 agosto vi è una rievocazione storica nella piazza centrale, ricorrendo tutte le tappe storiche per la formazione del paese. Tutti i cittadini si impegnano indossando abiti medioevali.
La sfida vera e propria è il 15 agosto e consiste nel centrare con l'arco e frecce un bersaglio posto a 25 metri di distanza. Solamente un borgo sarà il vincitore, tutti gli arcieri che avranno fallito nella prova verranno lasciati cadere in una botte piena d'acqua.
Istituzioni, enti e associazioni
In prossimità del centro vi è una sede dell'Ospedale San Raffaele di Velletri.
Corpo folcloristico musicale Compatrum.
Si hanno notizie della banda già nel 1885, quando rappresentava una delle poche attività culturali del paese. Fino agli anni sessanta il suo repertorio rimase di tipo bandistico classico. Nel 1971 il maestro Filippo Martorelli e il presidente Calisto Mastrofini rifondarono la banda, aggiungendovi un gruppo di majorettes e dando vita al “Corpo folcloristico musicale Compatrum”. Il suo repertorio spazia da brani classici da orchestra a composizioni moderne, brani bandistici e famose colonne sonore, raggiungendo così un notevole successo nazionale ed esibendosi in alcune trasmissioni televisive (come Unomattina).
Eventi
Fiera regionale di Monte Compatri del Commercio, artigianato tipico, industria, tecnologie avanzate[senza fonte]
Nella zona sottostante Monte Compatri nell'area dei vini DOC dei castelli vi si produce il Montecompatri Colonna superiore e il Frascati doc. Particolarmente intensiva la produzione di olio extravergine.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Per Monte Compatri passa la Strada statale 216 Maremmana III. Anticamente il tratto della via tra Monte Compatri e la Via Casilina era detto Via di Monte Compatri[19]
Le frazioni sono attraversate dalla Via Tuscolana (Molara), dalla Via Casilina (Pantano Borghese e Laghetto) e dalla Via Prenestina (Osa).
La stazione, situata nella frazione di Pantano, ospita un ampio parcheggio auto e moto ed il capolinea di bus ATAC, autolinee COTRAL e servizi di trasporto dei Comuni di Monte Compatri e Zagarolo (frazione Valle Martella). Dista circa 9 chilometri dal centro storico di Monte Compatri.
Nella frazione di Pantano Borghese è presente la stazione omonima, composta dall'impianto originario risalente al 1916, ancora presente, e da un impianto in viadotto utilizzato dalla ferrovia dal 1996 al 2008, poi destinato alla stazione capolinea della linea C.
Il territorio del comune di Monte Compatri è attraversato e servito da questa ferrovia tramite la stazione di Colle Mattia, che anche se ubicata nel comune di Roma, è stata costruita per servire la località di Colle Mattia, posta al confine tra i due comuni.
^MeteoCOM.it, su web.archive.org, 3 gennaio 2009. URL consultato il 29 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2009).
^G. Tomassetti. La Campagna Romana. Vol. III, "Vie Cassia e Clodia, Flaminia e Tiberina Labicana e Prenestina", Cap. III. Firenze : L. S. Olschki, 1979.
^Francesco Antonio Vitale. De oppido Labici dissertatio qua origo etiam atque compendiosa historia oppidi Montis Compiti in Latio describuntur. Romae : typis Generosi Salomoni praesidiium facultate, 1778. Trad. italiana: Dissertazione sulla città di Labico, nella quale si descrive anche l'origine ed una ristretta storia di Monte Compito nel Lazio, 1980.